Intanto sulla pagina fb "Sei cresciuto a sando se ..." dopo mesi in cui la situazione rovinosa della località divedrina veniva taciuta un post di un utente ha rotto il silenzio e da lì sono seguiti molti commenti tutti volti a mettere in luce la situazione di profonda crisi di San Domenico. C'è chi si spinto a parlare addirittura di un fallimento del progetto e comunque di una situazione di stasi e di abbandono forse peggiore rispetto a quella di inizio degli anni 2000. In particolare (tra tanti aspetti negativi) venivano sottolineate le sconcertanti carenze, le gravi lacune e l'indifferenza (storica indifferenza) da parte del comune di Varzo nei confronti della frazione alpina di San Domenico. Veniva inoltre giustamente messo in luce anche lo scempio dello scavo dove sarebbe dovuto sorgere l'autosilo e quindi la cabinovia. Cabinovia che ormai è una chimera. Lo si è purtroppo capito anche dal fatto che lo scambio di battute veniva letto da uno dei rappresentanti della società che si è limitato ad intervenire con un brevissimo commento ad un altro particolarmente pessimista (e che del resto, leggendo bene, fotografa semplicemente la scelta di una famiglia di allontanarsi da San Domenico con rinuncia all'iniziale proposito di acquistarvi una casa .... rinunce che purtroppo hanno assunto molte altre persone che hanno preferito altri luoghi come possono testimoniare le agenzie immobiliari). Il rappresentate della società San Domenico Ski non è mai intervenuto a rassicurare in merito alla realizzazione della cabinovia stessa o, quantomeno, circa l'impegno di colmare lo scavo, di cancellare le brutture più eclatanti e di cercare di ripristinare una situazione paesaggistica decente, compatibile con un luogo che pretende di avere valenza turistica (ma intendiamoci, un ripristino a fronte di un tale scempio ambientale verrebbe preteso dagli enti locali - qualora non messo in atto civilmente e spontaneamente senza bisogno di solleciti da parte di chi l'ha causato - in qualsiasi luogo, anche nel più anonimo paese di una cintura metropolitana del tutto priva di valenza turistica. Volendo leggere in tale silenzio un assenso a tutto quanto affermato nei commenti del post (o quantomeno una notevole difficoltà della società) temo che si possa dire che è ormai calato il sipario. E quindi (pur nella ostinata speranza di sbagliarmi ... anche se i fatti sono pesanti e parlano da sé) mi sa che ci conviene seguire le vicende di altri luoghi dove alcuni segnali di ripresa si possono vedere (Macugnaga, Domobianca) o dove, per lo meno, non sono stati realizzati scempi ambientali come quello della "fu" cabinovia e dove il degrado non ha avuto la meglio come è invece purtroppo avvenuto a San Domenico.