Tralasciando un attimo le difformità sulle opere realizzate ( perchè mi piacerebbe vederle sul campo e non su un servizio del tg ) che comunque NON sono state il motivo del sequestro , Vi sembra normale che un progetto di questo tipo passi sotto l'approvazione di :
-comune
-provincia
-regione
-sovrintentendenza
e nonostante questo venga bloccato perchè manca il parere dell'ufficio della dogana ????
Ripeto , è normale ?
E' normale che tutti gli enti interpellati non fossero a conoscenza del fatto che l'ultima parola l'avrebbe avuta il doganiere ?????
E' normale che si faccia intervenire la GdF per sequestrare l'opera con tanto di elicottero per una cosa che con ogni probabilità si sarebbe potuto risolvere con una telefonata tra gli attori in corso ?
E' normale che probabilmente a causa di questo sequestro , l'opera non verrà realizzata nei termini con conseguente danno a carico della comunità e del turismo anzaschino ?
E' normale che con ogni probabilità il comune dovrà pagare una penale alla ditta appaltatrice ?
Se per voi tutto questo è normale , w l'italia e la sua splendida burocrazia dove nemmeno i burocrati di professione sanno come muoversi
Tralasciando un attimo le difformità sulle opere realizzate ( perchè mi piacerebbe vederle sul campo e non su un servizio del tg ) che comunque NON sono state il motivo del sequestro , Vi sembra normale che un progetto di questo tipo passi sotto l'approvazione di :
-comune
-provincia
-regione
-sovrintentendenza
e nonostante questo venga bloccato perchè manca il parere dell'ufficio della dogana ????
Ripeto , è normale ?
E' normale che tutti gli enti interpellati non fossero a conoscenza del fatto che l'ultima parola l'avrebbe avuta il doganiere ?????
E' normale che si faccia intervenire la GdF per sequestrare l'opera con tanto di elicottero per una cosa che con ogni probabilità si sarebbe potuto risolvere con una telefonata tra gli attori in corso ?
E' normale che probabilmente a causa di questo sequestro , l'opera non verrà realizzata nei termini con conseguente danno a carico della comunità e del turismo anzaschino ?
E' normale che con ogni probabilità il comune dovrà pagare una penale alla ditta appaltatrice ?
Se per voi tutto questo è normale , w l'italia e la sua splendida burocrazia dove nemmeno i burocrati di professione sanno come muoversi.
Siamo sicuramente il paese delle complicazioni, l'articolo sicuramente poi è stato scritto senza avere un parere della controparte che è arrivato oggi sulla Stampa. Detto questo a me non preoccupa tanto la parte burocratica/giuridica ma come vengono realizzate le opere. Una stradina sterrata on pendenze oltre il 20% alla prima pioggia intensa si cava e diventa impraticabile. Un opera del genere dovrebbe avere pendenze non superiori al 10% a parte qualche piccola eccezione dove non si potrebbe fare altrimenti se no il rischio è che non sia usata da nessuno. Pubblico sotto l'articolo della Stampa con il commento del Sindaco di Macugnaga:
Macugnaga vuole salvare i fondi per la pista di mtb del Monte Moro
Il tracciato sequestrato lunedì dalla Finanza. Il sindaco Bonacci: “Siamo in regola, è stato solo un malinteso”
CRISTINA PASTORE
01 Giugno 2023 alle 06:00
2 minuti di lettura
[IMG alt="Indagini della guardia di finanza sulla pista del Monte Moro
"]
https://www.gedistatic.it/content/g...d299466-de01-45ea-a27e-4478e1d118e0.jpg[/IMG]
Indagini della guardia di finanza sulla pista del Monte Moro
Il Comune di Macugnaga ha chiesto il dissequestro della Saastal-Valle Anzasca Bike. Al tracciato, che collega la cima del Monte Moro a Staffa, lunedì la Finanza ha messo i sigilli. Ieri su mandato del sindaco Alessandro Bonacci l’avvocato Giuseppe Salerno di Rho ha inoltrato alla procuratrice Olimpia Bossi l’istanza. «
Non c’è nessun presupposto - dichiara il legale - che motivi un provvedimento cautelativo d’urgenza del genere, soprattutto a fronte del danno alla collettività che può provocare. Qui si corre il rischio della perdita di un milione settecentomila euro di risorse pubbliche, se si calcolano anche gli oltre 200 mila franchi di competenza del Comune vallesano di Saas-Almagell». Il percorso per mtb che dalla cima del Moro (2870 metri di altezza) scende ai campi da tennis di Macugnaga rientra in un progetto italo-svizzero finanziato con fondi europei, che deve essere completato entro fine agosto altrimenti si perde tutto.
I finanzieri di Domodossola hanno riscontrato che tutta la procedura autorizzativa andrebbe invalidata. In conferenza dei servizi gli enti preposti avevano dato parere positivo al progetto presentato, ma questo in corso d’opera è stato modificato e soprattutto all’origine manca l’ok dell’ufficio Dogane, indispensabile quando si realizza un’infrastruttura tra due Stati. «E’ tutto un malinteso; - dice il sindaco Bonacci -
l’ordinanza di sequestro si basa su informazioni erronee. Il decreto legislativo del 1990 a cui fa riferimento prevede la richiesta alle Dogane solo se sulla linea di confine si costruisce un fabbricato. Non è il nostro caso. Va poi considerato che il passo del Moro è varco transfrontaliero secolare, non andiamo ad aprire una nuova via».
Per quanto riguarda le difformità tra progetto e ciò che effettivamente è stato realizzato, afferma che c’è in approvazione una variante in corso d’opera. L’ha redatta il direttore lavori, l’architetto Massimo Petrulli. Della procedura responsabile è il geometra Maurizio Fabbri, tecnico per altri Comuni ossolani. La giunta l’ha deliberata, la commissione locale per il paesaggio ha dato parere positivo e adesso si era in attesa di Soprintendenza, Provincia e Regione. Il progetto esecutivo alla prova pratica si era rilevato di difficile esecuzione. «Sbozzando il tracciato lungo un versante montano di roccia e con 1500 metri di dislivello si sono trovate soluzioni migliorative. Lo abbiamo ridotto in lunghezza, in totale sono 8.661 metri, il materiale di scavo previsto era di 25 mila metri cubi, invece lo abbiamo contenuto in 10.500, meno della metà» riporta il direttore lavori.
«La larghezza media del percorso adesso appare molto più ampia di quella stabilita, ma la risultanza finale non si discosterà da questa: rimarrà di due metri e mezzo più 50 centimetri di cunetta. Mancano ancora le opere di sostegno e di consolidamento, interventi di ingegneria naturalistica che la ridurranno di parecchio» continua il tecnico, che assicura che anche le pendenze sono ancora tutte da livellare.
La perizia di variante - evidenzia l’architetto Petrulli - è pubblica e da tutti consultabile. Non riguarda gli ultimi 450 metri in cima al Moro, che restano così come da progetto originale e che non sono ancora stati tracciati perché la neve finora lo ha impedito. I lavori, appaltati nell’estate 2020, sono ripresi dopo la sospensione invernale qualche settimana fa. Lunedì mattina il sequestro.
Adesso è iniziata la corsa per rispettare le scadenze ed evitare di perdere i fondi europei.