Via Lattea - Info e News

la via lattea per noi che l'apprezziamo va bene così,possiamo godercela spendendo poco,andate a sciare in dss se non vi va bene,gli impianti e le piste aperte con quel che costa lo skipass sono piu che sufficienti,non ci interessa avere impianti all'ultima moda


Eccomi!! :HIP:PPINK🤣🤣

Sono uno di quelli. Potrei dire le stesse cose anche oggi. E ribadirle. Non so voi ma io una giornata intera in Via Lattea me la godo, e non riesco a sciare dappertutto. Perchè dovrei desiderare uno skipass più caro? Per poter fare il Sises, o la Croce? O la fantomatica pista ai piedi della Rognosa? Ma quando mai!
Dovrei farlo per contribuire allo sviluppo turistico del territorio? Anche sticazzi. Anche perchè, sinceramente, questa del boiccotaggio nei confronti di Brasso che sognerebbe Missouri, è una minch..volevo dire, una bella provocazione per dare un certo spessore retorico alla filippica contro il local pidocchioso. Oh, non sapevo di avere avuto una tale forza contrattuale, mannaggia!

Comunque, contenti voi che desiderate pagare di più lo skipass. Oggi Vialattea costa 41 euro. Monginevro 41, La Thuile 43, Monte Rosa tra 50 e 60, Cervinia 53. Considerato quello che offre, (e che prima offriva e ora non offre più) continua a sembrarmi molto conveniente.

Visto poi che qui il benchmark è sempre il DSS, beh i 60 euro di giornaliero mi sembrano i meglio spesi di tutto l'arco alpino. Solo limitandosi alle stazioni del Sellaronda si può passare una giornata sciando in un ambiante unico al mondo (Unesco branded), piste bellissime, servizi ai massimi livelli di qualità. Come fai a proporre 60 euro altrove? Devi rinforzare l'offerta con qualcosa di più che un Sises (che poi, sappiamolo, sono 100 fottuti, per quanto affascinanti e d'antan metri in più, mica il Montfort di Verbier).

Ecco, se proprio potessi dire la mia, a me piacerebbe un collegamento sci ai piedi da Torino via treno (interssanti gli spunti di Turbodream). Nel senso che salgo con gli sci sul treno, arrivo a Oulx, prendo l'ovovia e scendo a Sauze e lì inizio a sciare. E' un po' Zermatt style, un po' radical chic e secondo me anche un po' caiano con sale in zucca (ce ne sono, ce ne sono). Com'era questa storia? A chi è che non andava giù un'infrastruttura simile?

Bravo..questo intervento me lo segno per riportarlo a chi diceva che questa posizione era una pura fantasia e che non c'è nessuno che la pensa così...non entro nel merito dell'intervento...esprime una pochezza disarmante e non vale neppure la pena di commentarlo
Almeno non ho fatto la fatica di dover andare a rispulciare gli interventi di vecchie discussioni per convincere chi dava a me ed altri dei visionari di punti di vista inesistenti
 
Sinceramente non ricordo alcun local che dicesse meglio avere catorci e disservizi ma sciare a poco prezzo. Anche perchè i locals (o meglio, quelli con seconda casa, perchè di autoctoni qui non è mai stato iscritto nessuno) avevano lo stagionale che, viceversa, era carissimo: costava quanto quello del DS, euro più euro meno, e più dello stagionale di Serre o altre località francesi.
Piuttosto, quello che si diceva era:
1) si maledice Brasso ma la colpa è pure dei locals (qui si) che fanno poco per supportare la locomotiva (malmessa ma pur sempre tale). E non sto a rivangare le motivazioni perchè inutile.
2) la gestione è pessima ma quando vi sono le condizioni, nonostante tutto, c'è da divertirsi. E parecchio. E personalmente continuo a sostenerlo, anche se non ho più fatto lo stagionale.
3) rimane il concetto: se non hai voglia di venire in VL me ne frega una cippa. Giustamente vivi come meglio ti aggrada: non ti giudico per questo, mancherebbe, ma non stare a menarmi il torrone perchè proprio non è il caso. E ribadisco pure: meglio per me perchè con gli impianti che ci sono, le piste battute a metà quando non chiuse, almeno non devo farmi code micidiali e montare gli specchietti retrovisori sul casco. Caxxi dei locals: contenti loro....

Il "terzomondismo di Brasso" non è stato favorito dalla mentalità dei fruitori, ma da un territorio povero di imprenditorialità turistica e che ha innescato un circolo vizioso: mancano i posti letto a rotazione e quelli esistenti quasi mai sono attrattivi per una clientela ricca, disposta a sborsare un prezzo adeguato ad una offerta di alto livello. Lo sci diventerà sempre più elitario: va ripensato con coraggio e sapienza; non sarà facile e neppure veloce la transizione.

Per quello che ormai mi interessa lo sci con impianti, egoisticamente, mi va bene fino a che riusciranno a portarmi in cima quelle rare volte che mi verrà genio di carvaminkiare e sempre che non debba rischiare di sfracellarmi da una seggiovia per mancanza di manutezione. Ovvio che poi noi tutti tifiamo (dunque, io compreso) per una gestione sana del comprensorio, ma questo è altro discorso. E dovremmo intenderci sul significato di "sana gestione"

Eccoti servito terios..questo sopra è uno dei tanti,,,vecchie discussioni erano piene di interventi come questi...quel volpone di brasso come vedi conosceva bene i suoi polli...inglesi scaricati in via lattea da un sistema di tour operator collaudato,localismo comportamentale in chiave autarchica e asueffazione ad una offerta scadente con logica alterata di prezzo della clientela italiana perlopiu di vicinanza
A brasso sinceramente bisogna fare i complimenti...un imprenditore speculatore e con le pezze al culo capace di impoverire e far scadere completamente una stazione conservando però (ed anzi pure incrementando) al contempo il target di clientela necessario disponibile allo scopo..mantenere l'operatività al minimo risparmiando al massimo,non investire niente,fottersene del futuro della stazione e fare utili da mettere in cassaforte in attesa di una vendita al momento giusto ad ottimo prezzo dopo aver rilevato la stazione da un venditore (la fiat) che si accontentò di un prezzo accessibile pur di disfarsene...e se ne va pure gonfio di soldi con il ringraziamento e il rimpianto della sua base clientelare storica soddisfatta del terzomondismo sciistico..che volere di piu,un vero venditore di pentole e padelle...capace di creare un circuito economico redditizio senza alcuna capacità finanziaria e mentalità per gestire correttamente e decentemente una realtà sciistica così vasta..ottima anche la scelta di territorio dell'investimento... in appennino da me penso che un soggetto con potenzialità e mentalità del genere avrebbe potuto gestire ( e gli avrebbero lasciato gestire) al massimo una stazione con una pista servita da manovia,,,anche il cimone dietro casa mia è 20 anni avanti alla via lattea avendo da anni preso la distanza da logiche di poor business che alla lunga portano solo al fallimento della stazione o alle gallerie dei musei di archeologia sciatoria
Brasso furbescamente ha venduto prima del punto di non ritorno,spero che la nuova proprietà rilanci la stazione avendo come veduta se non una moderna stazione trentina ( target fuori portata per mille motivi) almeno una decente stazione francese in grado di assicurare un'offerta sciistica media tra quelle presenti sul mercato a prezzi comparabili all'investimento effettuato
 
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Effettivamente qua siamo davanti ad un caso della presunta sindrome di Stoccolma.....
mi auguro che sia un parente di brasso...ma di interventi del genere ne ho letti tanti in passato percui i parenti cominciano ad essere troppi...in effetti si vede che i tassi della malattia da sindrome di stoccolma in zona sono particolarmente elevati
Per chi ha delle proprietà immobiliari in zona essere contenti della gestione che si è avuta finora credo che si passi alla sindrome del piacere da svalutazione o comunque del minor introito per potenzialità turistiche perdute
Trovarmi un appartamento in una località che si avviava alla decadenza sinceramente a me non avrebbe fatto piacere se l'obiettivo fosse quello della messa a rendita
Se ben gestita e con un compratore con disponibilità finanziarie e mentalità adeguate la via lattea avrebbe tutte le potenzialità di diventare una stazione europea top..con tutte le possibilità di rivalutazione economica del caso per proprietari,indotto e quant'altro
Come potenzialità e possibile bacino di utenza potrebbe e dovrebbe essere la prima eccellenza italiana dopo il dss ma il ritardo accumulato per colpa di soggetti come brasso e company e loro sostenitori è davvero tanto...dare la via lattea a certa gente è stato come dare le perle ai porci.spero che la nuova proprietà cominci a risanare mano a mano i danni
Quando penso che l'emiro egiziano ha portato al top la zona di andermatt che ha 1/10 delle potenzialità della via lattea mi viene da dire che basterebbe un investitore capace di fare 1/10 di quel che ha fatto l'egiziano per riportare la via lattea in una situazione normale in linea con l'offerta sciistica media,anche se zucche dure come quello che ha scritto prima al grido brassiano la via lattea va bene così non se lo meriterebbero,il compito della nuova proprietà sarà anzitutto creare una nuova mentalità a piu ampio respiro e una vocazione turistica di mercato che vada oltre al localismo terzomondista in salsa autarchica con contorno complementare del solito pudding inglese
 
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Missouri, secondo me, prendi la faccenda dello sci troppo sul serio. Almeno per i miei gusti. Sulla Vialattea affronti la questione con una tensione che non comprendo. Fai un'analisi, trovi il problema e le cause, suggerisci le soluzioni con una sicurezza incrollabile. Individui una fascia di fruitori colpevoli di foraggiare la premiata ditta, con una precisione sociologica manco fossi De Rita. Mi sembra di sentire anche un certo livore, ma magari mi sbaglio, è solo conseguenza della prosa accalorata.

Tutto ciò non è roba mia. Per me la giornata di sci è pura evasione, svago, rilassamento. Non c'è posto, nei miei pensieri, per le seggiovie lente, le code, le piste dismesse, i parcheggi, il conto economico di Brasso o il suo emolumento, il malaffare valsusino, grande o piccolo che sia.
La mia difesa della vialattea nasce da questo e in questo si esaurisce: il piacere di sciare in un comprensorio abbastanza ampio e vario, inserito in un ambiente alpino di grande fascino e impatto, ad un costo non troppo pesante per le mie finanze.

Non penso di essere l'unico che va a sciare in Vialattea con questo spirito quindi potrei benissimo rappresentare una certa fascia di clienti. La cosa comica è che questa fascia di clienti, insieme ad altri, costituirebbe il non meglio precisato gruppo di locals che avrebbe permesso al Nostro, di accumulare il suo tesoretto. Con dolo per giunta! Ecco, è qui che, secondo me, il prendersi troppo sul serio porta fuori dal seminato. Immaginare soci della stessa società, pronti a spartirsi il comune profitto, lo sciatore della domenica, il proprietario di seconda casa e l'Eminentissimo. Addirittura colpevoli, i primi, di non avere messo l'embargo al Lider Maximo. Ma dai, ma ce li vedi?


Aggiungo alcune cose.

In quasi vent'anni di sci credo di aver lasciato alle casse della Vialattea non più di 500 euro.

L'approccio serio di cui sopra in altri casi mi va anche bene, i tuoi report sulle località alpine sono sempre molto interessanti, dettagliati e puntuali.
Quelli sul meteo pure.
A proposito, esci sta neve cat_so!
 
Missouri, secondo me, prendi la faccenda dello sci troppo sul serio. Almeno per i miei gusti. Sulla Vialattea affronti la questione con una tensione che non comprendo. Fai un'analisi, trovi il problema e le cause, suggerisci le soluzioni con una sicurezza incrollabile. Individui una fascia di fruitori colpevoli di foraggiare la premiata ditta, con una precisione sociologica manco fossi De Rita. Mi sembra di sentire anche un certo livore, ma magari mi sbaglio, è solo conseguenza della prosa accalorata.

Tutto ciò non è roba mia. Per me la giornata di sci è pura evasione, svago, rilassamento. Non c'è posto, nei miei pensieri, per le seggiovie lente, le code, le piste dismesse, i parcheggi, il conto economico di Brasso o il suo emolumento, il malaffare valsusino, grande o piccolo che sia.
La mia difesa della vialattea nasce da questo e in questo si esaurisce: il piacere di sciare in un comprensorio abbastanza ampio e vario, inserito in un ambiente alpino di grande fascino e impatto, ad un costo non troppo pesante per le mie finanze.

Non penso di essere l'unico che va a sciare in Vialattea con questo spirito quindi potrei benissimo rappresentare una certa fascia di clienti. La cosa comica è che questa fascia di clienti, insieme ad altri, costituirebbe il non meglio precisato gruppo di locals che avrebbe permesso al Nostro, di accumulare il suo tesoretto. Con dolo per giunta! Ecco, è qui che, secondo me, il prendersi troppo sul serio porta fuori dal seminato. Immaginare soci della stessa società, pronti a spartirsi il comune profitto, lo sciatore della domenica, il proprietario di seconda casa e l'Eminentissimo. Addirittura colpevoli, i primi, di non avere messo l'embargo al Lider Maximo. Ma dai, ma ce li vedi?


Aggiungo alcune cose.

In quasi vent'anni di sci credo di aver lasciato alle casse della Vialattea non più di 500 euro.

L'approccio serio di cui sopra in altri casi mi va anche bene, i tuoi report sulle località alpine sono sempre molto interessanti, dettagliati e puntuali.
Quelli sul meteo pure.
A proposito, esci sta neve cat_so!

Io ho sciato in via lattea tanti anni fa e in piu anni quando era al passo delle altre stazioni,anzi era forse da considerarsi per i tempi il miglior comprensorio italiano,vederla ridotta come un comprensorio che schiferebbe anche un buon comprensorio appenninico,vedere piste ed impianti dismessi,molti impianti esistenti vetusti,piste e impianti chiusi in settimana,aperture minimali,un sistema di innevamento arretrato,ecc sinceramente mi ha da un grande fastidio.
Contento te di vederla ridotta da schifo non devo essere per forza contento io...ci sono venuto una sola volta sotto la gestione brasso perchè non avevo compreso bene cosa significasse la gestione di questo signore non avendo piu seguito da allora le vicende del comprensorio
Ai tempi d'oggi una gestione del genere è fuori dai tempi,inadeguata,indecente ed improponibile,,secondo me sei tu che hai preso la vicenda troppo poco sul serio...gli altri sono andati avanti,la via lattea è andata indietro tutta
Quanto alla voce di prezzo che sembra essere il tuo unico faro....questa offerta sgangherata che brasso ti ha proposto dal mio punto di vista l'hai pagata anche troppo
Io non sono insensibile ai prezzi...ma una grande stazione sgangherata e volta al risparmio ai danni dell'efficienza della stazione e della fruibilità del cliente preferisco un buon servizio adeguato ai prezzi di mercato...che non significa necessariamente portarsi al livello di prezzo del dss ma nemmeno praticare il terzomondismo a prezzi tutt'altro che economici rispetto a quanto offerto
Viaggiare su impianti rottame spostati di qua o di là senza cambi di sostanza,o districarsi tra piste e aree sciistiche dismesse o chiuse/aperte volontariamente nella logica dell'operatività minima e del minimo indispensabile non fa parte del mio concetto di stazione sciistica ma piuttosto di quello di taglia e cuci
E te lo dice uno che non è così fighetto come pensi dato che sciava tra le stalle e gli skilift infiniti della vecchia livigno...solo che là non si è mai persa una pista o il servizio di un impianto nel tempo con le scuse piu varie...la via lattea oltre all'impiantistica arretrata e all'operatività minimal direi che ha perso una grossa fetta del potenziale sciabile in impianti e piste.
Questo non c'entra nulla con la presunta pretesa di avere seggiovie riscaldate a 6 posti su tutto il comprensorio...è una scelta preventivata di budget figlia di una gestione del tutto disinteressata a mantenere l'appeal e i pregi di una stazione oltrechè un'offerta sciistica al passo con i tempi
Prima ancora che un discorso di prezzo dello skipass è proprio un discorso di conservazione di un patrimonio sciistico
Il motto di brasso è prendi quel che ti offro e quel che resta anche se in modo limitato e male e fattelo bastare,il mio motto è brasso anche basta dammi quello che una stazione moderna puo offrire al prezzo piu onesto possibile,..questo sarà il compito della nuova proprietà,un taccagno arrivista e speculatore, senza disponibilità adeguate e con le pezze al culo come ti dicevo al massimo in altre località avrebbe potuto aspirare a gestire la manovia del campetto scuola,non uno dei piu grandi ( o meglio ex grandi) comprensori italiani facendo giocare in serie c con un organico adeguato allo scopo un comprensorio che dovrebbe stare in serie a
Penso che quanto accaduto in via lattea sia un unicum nelle vicende dei grandi comprensori sciistici storici non solo italiani ma anche europei..un declino così pacchiano per inadeguatezza della gestione in altre grandi stazioni faccio fatica a ricordarlo,,che tanti poi siano contenti di questo come ben detto da edo è manifestazione di qualche preoccupante sindrome
 
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Alzo le mani!
No per me puoi anche abbassarle...è brasso che ha rapinato sciisticamente la via lattea,mica io
Io mi sono limitato a dare la mia opinione sulla gestione e sui commenti favorevoli a questa gestione...commenti rispettabilissimi ben inteso..è come al cinema..c'è tanta gente che adora i film horror
 
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Io non sono insensibile ai prezzi...ma una grande stazione sgangherata e volta al risparmio ai danni dell'efficienza della stazione e della fruibilità del cliente preferisco un buon servizio adeguato ai prezzi di mercato...che non significa necessariamente portarsi al livello di prezzo del dss ma nemmeno praticare il terzomondismo a prezzi tutt'altro che economici rispetto a quanto offerto
Comunque quando l'altissimo si è insediato lo skipass costava, credo, 32 euro. Oggi 41.
Poi c'è qualcuno che dice che per risparmiare basta andare in località di seconda scelta.....
Da notare che dopo questi nove euro di aumento l'offerta sciistica è stata notevolmente ridotta.
 
Penso che quanto accaduto in via lattea sia un unicum nelle vicende dei grandi comprensori sciistici storici non solo italiani ma anche europei
Io ho sempre affermato di non avere mai trovato una tale situazione in nessuna (sottolineo) altra località nella quale abbia sciato.

Mai visto altrove ad esempio una seggiovia automatica mediamente recente (sarà più o meno del 2000, che per la Via Lattea è uno dei pezzi forti) abbandonata..... Immagino anche te.
Oltre ovviamente alla costruzione di una seggiovia biposto nel centro di un comprensorio di questa grandezza nella seconda decade del ventunesimo secolo.
Da ciò che ne posso sapere io, solamente località che si possono chiamare tali (non so come spiegare ma ad esempio quelle sopra Teheran le lascerei perdere per fare un paragone) giapponesi e sudamericane di grandezza similare hanno impianti più sgangherati.
 
Ma il crimine più grande ed al quale probabilmente nessuno rimedierà è la perdita dei versanti abbandonati.
Pragelato senza impianti (e qua non c'entra neanche il Nostro ma un po' tutto il sistema) mi fa incazzare ogni volta che la vedo. Pensare che era una bellissima zona, che se avesse gli impianti più una telecabina che la collega a Sauze potrebbe diventare a mio avviso una località degna di esistere.
 
ah beh su questo sono d'accordo edo..i casi di recupero di aree completamente dismesse da tempo sono molto pochi..è già difficile il recupero di piste ed impianti usciti di scena da poco percui...questa proprietà aveva tutta la convenienza di budget di ridurre l'area sciabile all'osso ed al minimo essenziale per spacciarlo come una gestione funzionale..ho visto bene il ridimensionamento di sestriere e l'abbandono a se stessa della zona di sansicario con impianti che la rendono una zona di fatto poco appetibile nonostante le potenzialità..area cesana-claviere con zone chiuse e sfruttamento al risparmio non razionale,monginevro zona a sè stante e di fatto corpo estraneo alla via lattea anche se spacciato come parte di comprensorio collegato...giusto sauze con ancora una qualche velleità ma ho visto anche lì con alcune piste non piu sfruttate per mancanza di cura od innevamento insufficiente
Quando hai in gestione un comprensorio dalle dimensioni potenziali della via lattea devi avere le disponibilità finanziarie e le capacità di investimento necessarie a mantenere in buono stato,operativi ed efficienti decine di impianti e km su km di piste...percui occorre una proprietà solida e adeguata allo scopo
Non hai a mano la manovia del campo scuola a cui dare una pitturata ogni tanto e da far girare quando ti pare mentre togli di qua e di là
C'è un rapporto stretto tra dimensione,efficienza e modernità del comprensorio e dimensione,efficienza e modernità della gestione
Per gestire la via lattea senza ridurla continuamente,aprirla a singhiozzo ed avere piste e impianti dismessi o decrepiti servono i denari adeguati all'ampiezza di ciò che si è chiamati a gestire,la volontà di mandare di pari passo utili e rinnovamento e crescita del comprensorio per adeguarlo all'offerta media di mercato
La gestione passata con tutto questo non aveva nulla a che fare,la nuova mi sembra abbia i requisiti finanziari e dimensionali adatti,andrà verificata la volontà di un impegno concreto sulla stazione,,direi che temporalmente c'è da recuperare un dieci-quindici anni su un comprensorio medio francese e qualche decennio sull'offerta anche piu minimale del taa, ma credo che puntare ad allinearsi alla prima -offerta dei comprensori francesi circostanti-e tornare a puntare sul una muscolatura dimensionale non indifferente servita da impiantistica adeguata sarebbe già un grandissimo successo
Poi certo la non vocazione turistica di valle resta un problema e una potenzialità in meno rispetto che so ad una vallata trentina tutta volta ed indirizzata al turismo ma nel paragone con le vallate francesi non è che poi ci sia tutto sto contorno turistico neppure là eppure ciò non ha precluso stazioni abbastanza efficienti
 
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il corriere scrive che la cessione a Icon è stata firmata per 90 milioni e nomina "30 milioni di investimenti pianificati, a partire dall'iconica seggiovia Cit Roc" - potenzialmente solo la conferma delle novità annunciate da brasso (CLD6 Cit Roc, CLD6 Roccia Rotonda + miglioramento dell'innevamento = 30 milioni), quindi probabilmente è il solito articolo approssimativo giornalistico senza veri spunti sulla strategia del fondo
 
Comunque quando l'altissimo si è insediato lo skipass costava, credo, 32 euro. Oggi 41.
Poi c'è qualcuno che dice che per risparmiare basta andare in località di seconda scelta.....
Da notare che dopo questi nove euro di aumento l'offerta sciistica è stata notevolmente ridotta.
IO sabato ho pagato 33 euro.... boh! Ci capisco più nulla. Tra l'altro ho sciato pure bene, considerato che non nevica da inizio dicembre.

Ad ogni modo, sarebbe già un gran cosa se si occupassero di bonificare le piste inerbandole ed eliminando le pietraie (quando giro in mtb capisco perchè d'inverno le solette protestano se non passi nei punti giusti) ampliando l'impianto di innevamento in zona Fraiteve verso Sauze e lavorando sulla sua efficienza.
Inoltre, dovrebbero risolvere il problema del collegamento tra Sauze Sestriere e Sansicario: non è possibile demandarlo a due nere e ad una pista bellissima (quella che scende dal Basset) raggiungibile esclusivamente con una indegna stradina sempre pietrata a causa del suo intaglio in roccia scistosa. Pericolosissima: gia ci sono scappati due morti in zona, prima o poi ne capiterà un altro su quell'infame raccordo: basta perdere il controllo all'imbuto (molto facile per un principiante o anche per un esperto un pò allegro) e andare a schiantarsi contro la roccia (tagliente).
Questo, secondo me, è il lavoro più grosso e costoso: infatti dovrebbero ricostruire l'impianto che da Borgata portava al Basset, eliminato da cialtroni!

Per il resto, ancora sarebbe grasso che cola se riuscissero ad allinearsi agli standard di Serre, per quelli dolomitici non è più tempo e non ha più senso: tra una decina d'anni o poco più, lo sci, in Italia, sarà morto. Salvo andare in località come Cervinia o essere disposti a fare fitness su moquettes sparate in mezzo al seccume invernale. Ovvio sperare mi sbagli, ma la vedo dura continuare con lo sci di massa, sia per ragioni climatiche sia, soprattutto, per ragioni socioeconomiche.
 
non è difficile migliorare il collegamento fra Sauze/Sansicario e Sestriere: è sufficiente costruire una VERA pista da Col Basset a Borgata, ovviamente con innevamento artificiale nella parte "bassa". da quasi 10 anni c'è pure il ponte sulla statale (grazie, Brasso!!!)
imbarazzante e vergognoso che si debba (quasi sempre) scendere in telecabina, da 2.700 a 2.000 metri.

mi auguro che sia il primo investimento importante della nuova proprietà. assieme a una SGA6 (o telecabina, meglio per i principianti) sulla linea della Colò.
 
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