jok3r ha detto:
second me invece una buona idea sarebbe abbassare il prezzo del giornaliero dopo che uno ne ha fatti un tot... ad esempio per chi non fa lo stagionae ed è sciatore di giornata dopo 5 giornalieri scatta una sconto... dopo 10 un altro, chiaramente non è di facile attuazione neppure questo ma se ci fosse un pc con una banca dati dove l'operatore vede quanti giornalieri ho fatto si farebbe molto presto... questo invoglierebbe anche gli sciatori a tornare piu volte nel solito posto
Si fa già qualche cosa del genere con gli skipass che valgono dodici giorni a stagione, che quest'anno costa 380 euro. Se ci pensi, due skipass gratuiti ogni cinque (calcolando addirittura lo skipass a 38 euro, prezzo dell'alta stagione di due anni fa).
Quello che proponevo io nell'altro topic é differente e, se vogliamo, "migliorativo", proprio perché secondo me dodici giorni sono troppi (a meno che tu non faccia una settimana bianca in uno dei comprensori). Calcolando che, generalmente, un giovane va a sciare una volta alla settimana, vorrebbe dire fare praticamente tutta la stagione nel comprensorio. Io proponevo uno skipass di questo tipo ma con solo sei o sette date, che non potranno essere consecutive (questo per non creare una concorrenza inevitabilmente perdente per gli interessi della società con i plurigiornalieri utilizzati da chi fa le settimane bianche, con conseguente perdita economica non giustificabile ai soci del Consorzio)con la limitazione ad esempio di non poterlo utilizzare alla domenica, nei periodi di altissima stagione (dal 24/12 al 6/1 e prima quindicina di febbraio per es.) e con un prezzo logicamente adeguato (150 euro direi).
A chi scia per passione non interessa, normalmente, andarci nei periodi di altissima stagione. In ogni caso, potrebbe essere senza dubbio una compensazione per uno skipass a prezzo competitivo, anche per giustificare una scelta di marketing, per la società, che rischierebbe di essere troppo competitiva se estesa a tutti i giorni. Niente impedirebbe poi alla persona di andare a sciare in uno dei giorni "proibiti" pagando la tariffa piena. Si potrebbe magari anche studiare una formula pluriennale con queste limitazioni oppure, se la società ritenesse questa scelta antieconomica, vincolarla ad alcune categorie di persone (giovani al di sotto dei trent'anni, pensionati over 60).
Credo che una scelta del genere potrebbe essere considerata equa, creerebbe i presupposti per evitare l'affollamento nei periodi di punta (e, con queste limitazioni, eviterebbe di fare concorrenza ai plurigiornalieri, ovviamente liberi da qualsiasi vincolo). Grazie all'uso del computer, del resto già ampiamente utilizzato dal Consorzio, sarebbe impossibile un utilizzo abusivo e permetterebbe alla società di utilizzare una campagna di marketing finalizzata alla "caccia" dello sciatore giovane o comunque "debole" economicamente ("Dolomiti superski per i pensionati, gli universitari e per i lavoratori al primo impiego") che, per forza di cose (mancanza di quattrini...) é impossibilitato a recarsi in montagna in settimana bianca e per il quale quarantadue euro di giornaliero é troppo.
Tanto, a noi, di andare a sciare a Capodanno interessa fino ad un certo punto, la domenica men che meno... poi, si fa una scelta. Se voglio andare a sciare in quei periodi, pago di più.
Le Società impiantistiche hanno costi fissi indipendenti dal numero di sciatori presenti. Si tratta di scegliere tra guadagnare meno o non guadagnare per niente. Io, ad esempio, quest'anno, vista la politica dei prezzi, non sono mai andato in Dolomiti. in Alta Valtellina, con 32 euro facevo tutto il comprensorio da Livigno a Bormio (con la Stelvio, che vale la Saslong) e, partendo al mattino da Trepalle e facendo il pieno là, mi saltava fuori lo skipass gratis. Niente autostrada (niente pedaggio...), posti stupendi... chi me lo fa fare di andare in A.A.?