Rad Baby
Well-known member
Ciao, vi parlo di questa linea di cui non ho trovato report qui sul forum, solo qualche menzione. Il report si è fatto aspettare ma finalmente ho un po' di tempo...
Ho provato a mettere tanti video ma di default vengono caricati in qualità molto bassa, se li volete vedere meglio dovete cambiare le impostazioni del vostro YouTube.
Bene veniamo al dunque:
Questo primo Maggio ero a Chamonix per provare a sciare qualcosa di interessante.
Il buon Tom, che mi ospita, ha messo gli occhi su questa linea delicata, che non si fa trovare spesso in condizioni.
È il couloir Gervasutti al Mont Blanc du Tacul, chiamato così perché salito per primo dal Fortissimo, fu sciato per la prima volta da Saudan (quest'ultimo morto di recente).
C'anche un altro couloir Gervasutti alla Tour Ronde, nelle vicinanze, che io però non ho mai fatto.
La linea, vista dal ghiacciaio del Gigante, è questa:
Ovvero il canale a sinistra, il più largo. Quello a destra è lo Jäger (non mi sembra il caso di provarlo in queste condizioni)
I problemi di questa linea , oltre a essere ripida e lunga (600m di dislivello dicono), sono innanzitutto il seracco lì sopra come una spada di Damocle, il fatto che non è spesso ben innevata , infatti stavolta era piena di rocce ma siamo andati lo stesso, poi la terminale che in realtà non era malvagia.
Ecco una vista più ampia :
Si sale da dietro ovvero la parete N del Tacul, facilmente accessibile dalla funivia dell'Aiguille du Midi.
Volendo si può salire in cima al Tacul (noi siamo pigri quindi no) e poi si entra sotto il seracco nel punto che si trova migliore.
Una volta scesi ci si ritrova sul ghiacciaio del Gigante, da lì noi siamo poi scesi per la Vallee Blanche fino al trenino di Montenvers.
Arrivato la sera prima in autobus dopo mezzanotte, faccio fatica ad apprezzare la sveglia comunque generosa delle 7:30.
Presi due panini per pranzo e altri pocci da mangiare saliamo finalmente su una funivia della Midi piena di turisti (senza sci)
Arrivati in cima ci mettiamo gli sci appena usciti fuori e ci lasciamo dietro la stazione della funivia
Ci sono già tanti che risalgono il Tacul: alpinisti, gente col parapendio, qualche sciatore che scenderà di nuovo dalla N del Tacul...
Ci sono un po' di crepacci ma la salita procede spedita. Ci chiediamo se qualcuno l'abbia già sciato di recente, speriamo di si. Qualcuno deve pur averlo fatto.
Tom dice che è appena andato in condizioni in questi giorni. Dalle foto che abbiamo avuto il giorno prima non si vedono tracce, ma forse è la distanza. Rischiamo di essere i primi della stagione.
"That's not something you wanna be doing in Cham, you know?" mi fa. So che proprio Gervasutti disse : “Osa, osa sempre e sarai simile ad un dio” , ma oggi sono piu d'accordo con Tom. Speriamo...
Speriamo anche che ci sia abbastanza neve e non sia ghiacciata. Comunque arriviamo all'ingresso verso le undici, dovrebbe aver scaldato al punto giusto... Per fortuna vediamo anche qualche traccia! Che culo.
Ecco Tom che lo scruta:
Il seracco sopra:
La vista:
Allunghiamo le racchette per toccare la neve dall'altra parte : morbida.
I seracchi mi sembrano solidi (non ho assolutamente idea di come valutarli
)
Mi decido ad entrare con cautela. So di avere tenuta su quella neve. Non ci sono accumuli ed è già passato qualcuno. Comunque se succedesse qualcosa potrei tagliare verso le rocce e fermarmi lì.
Provo a fare qualche salto sul posto per testate la situazione
Va tutto bene, la neve è un po' bagnata ma tiene, mi muovo verso sinistra dove so esserci libero da rocce affioranti, dopo un po' trovo un posto sicuro e chiamo Tom.
Sciamo a turno la prima parte del canale. A volte dobbiamo muoverci su qualche roccia, ci passiamo sopra con gli sci aggrappandoci con le mani. La neve è un po' crostosa.
Le ultime rocce prima di arrivare alla parte centrale :
Verso la fine del grosso imbuto a V dove il canale inzia ad andare dritto ci spostiamo più a destra .
La neve è pesante, si sfonda il primo strato e poi è dura curvare, ma siamo più tranquilli , non è così bagnata da minacciare di venir giù , e il pericolo lastroni di ghiaccio è scongiurato.
Proseguendo troviamo facilmente un po' di neve che ci piace e possiamo lasciarci andare un pochino!
Si arriva poi alla terminale, che dalle foto sembrava più piccola. C'è un salto da fare che con gli attacchini non mi convince troppo. Cerchiamo di vedere se c'è modo di passare a piedi, o potremmo fare anche una calata con qualche roccia ? Anzi no, c'è un cordino già messo giù ! Ma alla fine la pigrizia vince la paura e ci buttiamo. Devo dire che non è il mio drop più riuscito.
Però ormai siamo fuori, quattro curve e siamo sul ghiacciaio, dove puntiamo un gruppetto di persone nel mezzo del piattone. Sono un gruppetto di escursionisti che si è fermato a guardarci durante la discesa. Ci fermiamo per quattro chiacchiere e per guardare ancora il Gervasutti
Si riparte, direzione VB e Mer de Glace. La parte alta è su neve ottima, non sono mai riuscito ad inquadrare precisamente il Firn ma penso sia proprio questo, le lamine entrano nella bene nella neve morbidina ma non pesante, si può andare forte, è bellissimo. Dico a Tom di muoverci, che voglio riprendere la funivia e fare un altro giro della Vallee Blanche, ma lui mi ride in faccia, conscio di cosa ci aspetta più in basso. E in basso ci aspetta un quarto d'ora di camminata sci in spalla in quella sabbiolina fangosa che lasciano dietro i ghiacciai
Ma prima vediamo qualche ghiacciolone
e troviamo qualche bel laghetto azzurro:
Dopo Tom prova a sciare il più possibile :
Ma poi ci tocca arrenderci :
Dall'ascensore del trenino questo è tutto , ciao !
Ho provato a mettere tanti video ma di default vengono caricati in qualità molto bassa, se li volete vedere meglio dovete cambiare le impostazioni del vostro YouTube.
Bene veniamo al dunque:
Questo primo Maggio ero a Chamonix per provare a sciare qualcosa di interessante.
Il buon Tom, che mi ospita, ha messo gli occhi su questa linea delicata, che non si fa trovare spesso in condizioni.
È il couloir Gervasutti al Mont Blanc du Tacul, chiamato così perché salito per primo dal Fortissimo, fu sciato per la prima volta da Saudan (quest'ultimo morto di recente).
C'anche un altro couloir Gervasutti alla Tour Ronde, nelle vicinanze, che io però non ho mai fatto.
La linea, vista dal ghiacciaio del Gigante, è questa:
Ovvero il canale a sinistra, il più largo. Quello a destra è lo Jäger (non mi sembra il caso di provarlo in queste condizioni)
I problemi di questa linea , oltre a essere ripida e lunga (600m di dislivello dicono), sono innanzitutto il seracco lì sopra come una spada di Damocle, il fatto che non è spesso ben innevata , infatti stavolta era piena di rocce ma siamo andati lo stesso, poi la terminale che in realtà non era malvagia.
Ecco una vista più ampia :
Si sale da dietro ovvero la parete N del Tacul, facilmente accessibile dalla funivia dell'Aiguille du Midi.
Volendo si può salire in cima al Tacul (noi siamo pigri quindi no) e poi si entra sotto il seracco nel punto che si trova migliore.
Una volta scesi ci si ritrova sul ghiacciaio del Gigante, da lì noi siamo poi scesi per la Vallee Blanche fino al trenino di Montenvers.
Arrivato la sera prima in autobus dopo mezzanotte, faccio fatica ad apprezzare la sveglia comunque generosa delle 7:30.
Presi due panini per pranzo e altri pocci da mangiare saliamo finalmente su una funivia della Midi piena di turisti (senza sci)
Arrivati in cima ci mettiamo gli sci appena usciti fuori e ci lasciamo dietro la stazione della funivia
Ci sono già tanti che risalgono il Tacul: alpinisti, gente col parapendio, qualche sciatore che scenderà di nuovo dalla N del Tacul...
Ci sono un po' di crepacci ma la salita procede spedita. Ci chiediamo se qualcuno l'abbia già sciato di recente, speriamo di si. Qualcuno deve pur averlo fatto.
Tom dice che è appena andato in condizioni in questi giorni. Dalle foto che abbiamo avuto il giorno prima non si vedono tracce, ma forse è la distanza. Rischiamo di essere i primi della stagione.
"That's not something you wanna be doing in Cham, you know?" mi fa. So che proprio Gervasutti disse : “Osa, osa sempre e sarai simile ad un dio” , ma oggi sono piu d'accordo con Tom. Speriamo...
Speriamo anche che ci sia abbastanza neve e non sia ghiacciata. Comunque arriviamo all'ingresso verso le undici, dovrebbe aver scaldato al punto giusto... Per fortuna vediamo anche qualche traccia! Che culo.
Ecco Tom che lo scruta:
Il seracco sopra:
La vista:
Allunghiamo le racchette per toccare la neve dall'altra parte : morbida.
I seracchi mi sembrano solidi (non ho assolutamente idea di come valutarli

Mi decido ad entrare con cautela. So di avere tenuta su quella neve. Non ci sono accumuli ed è già passato qualcuno. Comunque se succedesse qualcosa potrei tagliare verso le rocce e fermarmi lì.
Provo a fare qualche salto sul posto per testate la situazione
Va tutto bene, la neve è un po' bagnata ma tiene, mi muovo verso sinistra dove so esserci libero da rocce affioranti, dopo un po' trovo un posto sicuro e chiamo Tom.
Sciamo a turno la prima parte del canale. A volte dobbiamo muoverci su qualche roccia, ci passiamo sopra con gli sci aggrappandoci con le mani. La neve è un po' crostosa.
Le ultime rocce prima di arrivare alla parte centrale :
Verso la fine del grosso imbuto a V dove il canale inzia ad andare dritto ci spostiamo più a destra .
La neve è pesante, si sfonda il primo strato e poi è dura curvare, ma siamo più tranquilli , non è così bagnata da minacciare di venir giù , e il pericolo lastroni di ghiaccio è scongiurato.
Proseguendo troviamo facilmente un po' di neve che ci piace e possiamo lasciarci andare un pochino!
Si arriva poi alla terminale, che dalle foto sembrava più piccola. C'è un salto da fare che con gli attacchini non mi convince troppo. Cerchiamo di vedere se c'è modo di passare a piedi, o potremmo fare anche una calata con qualche roccia ? Anzi no, c'è un cordino già messo giù ! Ma alla fine la pigrizia vince la paura e ci buttiamo. Devo dire che non è il mio drop più riuscito.
Però ormai siamo fuori, quattro curve e siamo sul ghiacciaio, dove puntiamo un gruppetto di persone nel mezzo del piattone. Sono un gruppetto di escursionisti che si è fermato a guardarci durante la discesa. Ci fermiamo per quattro chiacchiere e per guardare ancora il Gervasutti
Si riparte, direzione VB e Mer de Glace. La parte alta è su neve ottima, non sono mai riuscito ad inquadrare precisamente il Firn ma penso sia proprio questo, le lamine entrano nella bene nella neve morbidina ma non pesante, si può andare forte, è bellissimo. Dico a Tom di muoverci, che voglio riprendere la funivia e fare un altro giro della Vallee Blanche, ma lui mi ride in faccia, conscio di cosa ci aspetta più in basso. E in basso ci aspetta un quarto d'ora di camminata sci in spalla in quella sabbiolina fangosa che lasciano dietro i ghiacciai

Ma prima vediamo qualche ghiacciolone
e troviamo qualche bel laghetto azzurro:
Dopo Tom prova a sciare il più possibile :
Ma poi ci tocca arrenderci :
Dall'ascensore del trenino questo è tutto , ciao !
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