elly84
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da Race Ski Magazine
Mancano all’appello un bel po’ di euro. La questione Lara Colturi-Federazione albanese si potrebbe riassumere così. Che non sono arrivati nel corso della stagione: dunque per proseguire l’avventura servirebbe un (nuovo) intervento del presidente del governo albanese, Edi Rama, altrimenti la federazione non potrebbe andare avanti da sola, pur pronta a difendere i propri interessi davanti alla Fis, paventando anche l’ipotesi di non concedere il nulla-osta che potrebbe voler dire anno di stop e tutti i punti persi, ripartendo dunque quasi da zero. Fermo restando il potere della Fis stessa nel difendere i propri interessi.
Ma davvero c’è interesse dell’Albania verso lo sci?
Anche se siamo nella terra delle aquile, la tradizione dello sci è davvero limitata: c’è un solo luogo dove si pratica che già il nome spiega tutto, Ski Pista Bigell. Perché è in pratica è un campo scuola con due skilift e un totale di poco più di un chilometro di piste.
Lo sci albanese è comunque stato presente ai Giochi Olimpici e Mondiali. Con stretti legami con l’Italia. Il capofila è stato Erjon Tola, il primo albanese a debuttare alle Olimpiadi invernali, già a Torino 2006. Da Tirana si era trasferito a Cervinia e adesso lì è maestro di sci. Prese parte ad altre tre edizioni dei Giochi, partecipò anche ai Mondiali e fece anche il debutto in Coppa del Mondo, diventando poi il selezionatore delle Nazionali.
Dopo di lui, i nomi due giovanissimi sciisticamente cresciuti in Valsusa, Kevin Qerimi all’Equipe Beaulard e Denni Xhepa al Sestriere. Denni è attualmente il più competitivo, arrivato a 23.95 punti in slalom e 24.60 in gigante. A 21 anni resta nelle fila del Sestriere (dove nello staff tecnico c’è il fratello Sildi, proprio nella squadra Giovani) e al Mondiale di Saalbach ha chiuso al quarto posto la gara di qualificazione dello slalom, non concludendo poi quella iridata.
All’ultima rassegna junior, sulle nevi di Tarvisio, al via il sedicenne Lapo Chiarolanza che a livello Children si era messo in evidenza nelle gare del circuito Children del FVG, con i colori del Piancavallo A2K Team. E ancora un gradino sotto con i colori dell’Albania c’è anche il fratello di Lara, Yuri Colturi, a medaglia all’Alpe Cimbra di quest’anno nel gigante Ragazzi.
MONEY (cantavano i Pink Floyd) - Top-Channel TV prosegue con le sue "esclusive". Ha parlato il Presidente della Federsci albanese, visto tante volte esultare al parterre durante le dirette televisive delle gare di Coppa del Mondo nell'ultima stagione agonistica. Ovviamente, difende i suoi interessi. La questione si sposta (o forse dovremmo dire che è sempre stata) sul piano prettamente economico.
Elvis Toçi ha dunque raccontato a Top Channel come stanno effettivamente le cose: «Lara Colturi - le sue parole - è figlia di due genitori italiani, quindi è un'italiana naturalizzata albanese. Rappresentare il tuo Paese, la tua lingua, nell'anno delle Olimpiadi che si svolgono proprio in Italia ed essere nel tuo Paese: non vedo nulla di anormale in questa storia. Ma una cosa è molto normale: noi difenderemo i nostri interessi, come nazione e come Federazione. Indipendentemente dal fatto che i suoi genitori l'abbiano cresciuta, indipendentemente dal fatto che Lara sia un prodotto Made in Italy, senza l'Albania, senza la nostra Federazione di sci, Lara Colturi non sarebbe quella che è oggi (ed è difficile dargli torto, NdR). In altre parole, Lara Colturi non può andarsene senza il permesso della nostra Federazione, altrimenti le verranno azzerati tutti i punti accumulati finora e dovrà rimanere a riposo per un anno. Ciò detto: i finanziamenti sono il problema di questa situazione? Naturalmente, le finanze in un mondo capitalista sono molto importanti. Senza finanziamenti, neanche noi costringeremmo un'atleta a rimanere. Abbiamo ricevuto la promessa dal Governo albanese, dal signor Edi Rama: ci sono stati promessi 300.000 euro. Stiamo facendo un enorme sforzo per trovare il budget per avere un contratto serio e mantenere con noi Lara Colturi. Noi, come Nazione, non eravamo pronti ad avere un'atleta di questo calibro. È molto importante essere ai Giochi di Milano-Cortina 2026 con Lara, perché Lara, essendo tra le prime 10 al mondo, può aprire la strada a un'altra atleta femminile. L'Albania potrebbe sorprendere se Lara Colturi decidesse di rimanere con noi, perché dalla buona classifica di Lara Colturi potremmo avere uno o due bonus».
La situazione è ora più chiara e direi fluida, oltre al fatto che mancano 12 giorni alla scadenza della data entro la quale la FIS chiuderà il termine per il passaggio degli atleti da una Federazione all'altra: se l'Albania trova i fondi necessari per permettere a Colturi di preparare al meglio, sotto ogni punto di vista, la stagione olimpica, almeno per il 2025-2026 Lara resterà sotto la bandiera albanese. Altrimenti verrà concesso il nulla osta al passaggio di Nazione. Voci di corridoio si esprimono già su un ritorno in Italia sì, ma dall'annata agonistica successiva, eventualmente, ovvero 2026-2027.
In tutto questo sarebbe comunque interessante conoscere il parere di FISI, CONI e anche dell'atleta in questione, pur sempre una ragazzina di 18 anni dal grande talento, che giustamente pensa solo a fare bene il suo "lavoro".
E a livello femminile prima di Lara Colturi, per l'Albania? A Sochi nel 2014, Suela Mehilli è stata la prima albanese ai Giochi, dopo aver gareggiato in Italia i colori del Mondolè Ski Team, visto che vive a Prato Nevoso dove oggi è maestra di sci. Ai Mondiali di Cortina, neo 2021, invece ha debuttato l’allora appena sedicenne Chiara Di Camillo da Castello d’Agogna, in Lomellina. Ha preso parte anche ai recenti Mondiali Junior di Tarvisio dove aveva una compagna di squadra giovanissima Lisa Brunga, classe 2008, che ha invece ha iniziato l’attività agonistica in Canada.
Nell'ultima stagione di Coppa del Mondo, 2024-2025, giova ricordarlo, Lara Colturi ha ottenuto 3 podi (2ª in SL a Gurgl, 2ª in GS a Kranjska Gora, 3ª in GS ad Åre), 11 piazzamenti nelle prime 10 posizioni, tra gigante e slalom, il 7° posto tra le porte larghe ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm, chiudendo 8ª in classifica generale con 654 punti, 5ª in GS, 10ª in SL, sesta nella start list di gigante, 12ª in slalom. A 18 anni: è nata lo stesso giorno di Sofia Goggia (15 novembre), ma 14 anni più tardi, nel 2006. A Torino, crescendo poi a Fenils, frazione di Cesana Torinese.
E a livello femminile prima di Lara Colturi? A Sochi nel 2014, Suela Mehilli è stata la prima albanese ai Giochi, dopo aver gareggiato in Italia i colori del Mondolè Ski Team, visto che vive a Prato Nevoso dove oggi è maestra di sci. Ai Mondiali di Cortina, nel 2021, invece ha debuttato l’allora appena sedicenne Chiara Di Camillo da Castello d’Agogna, in Lomellina. Ha preso parte anche ai recenti Mondiali Junior di Tarvisio dove aveva una compagna di squadra giovanissima, Lisa Brunga, classe 2008, che ha invece iniziato l’attività agonistica in Canada.
Mancano all’appello un bel po’ di euro. La questione Lara Colturi-Federazione albanese si potrebbe riassumere così. Che non sono arrivati nel corso della stagione: dunque per proseguire l’avventura servirebbe un (nuovo) intervento del presidente del governo albanese, Edi Rama, altrimenti la federazione non potrebbe andare avanti da sola, pur pronta a difendere i propri interessi davanti alla Fis, paventando anche l’ipotesi di non concedere il nulla-osta che potrebbe voler dire anno di stop e tutti i punti persi, ripartendo dunque quasi da zero. Fermo restando il potere della Fis stessa nel difendere i propri interessi.
Ma davvero c’è interesse dell’Albania verso lo sci?
Anche se siamo nella terra delle aquile, la tradizione dello sci è davvero limitata: c’è un solo luogo dove si pratica che già il nome spiega tutto, Ski Pista Bigell. Perché è in pratica è un campo scuola con due skilift e un totale di poco più di un chilometro di piste.
Lo sci albanese è comunque stato presente ai Giochi Olimpici e Mondiali. Con stretti legami con l’Italia. Il capofila è stato Erjon Tola, il primo albanese a debuttare alle Olimpiadi invernali, già a Torino 2006. Da Tirana si era trasferito a Cervinia e adesso lì è maestro di sci. Prese parte ad altre tre edizioni dei Giochi, partecipò anche ai Mondiali e fece anche il debutto in Coppa del Mondo, diventando poi il selezionatore delle Nazionali.
Dopo di lui, i nomi due giovanissimi sciisticamente cresciuti in Valsusa, Kevin Qerimi all’Equipe Beaulard e Denni Xhepa al Sestriere. Denni è attualmente il più competitivo, arrivato a 23.95 punti in slalom e 24.60 in gigante. A 21 anni resta nelle fila del Sestriere (dove nello staff tecnico c’è il fratello Sildi, proprio nella squadra Giovani) e al Mondiale di Saalbach ha chiuso al quarto posto la gara di qualificazione dello slalom, non concludendo poi quella iridata.
All’ultima rassegna junior, sulle nevi di Tarvisio, al via il sedicenne Lapo Chiarolanza che a livello Children si era messo in evidenza nelle gare del circuito Children del FVG, con i colori del Piancavallo A2K Team. E ancora un gradino sotto con i colori dell’Albania c’è anche il fratello di Lara, Yuri Colturi, a medaglia all’Alpe Cimbra di quest’anno nel gigante Ragazzi.
Gianmario Bonzi
MONEY (cantavano i Pink Floyd) - Top-Channel TV prosegue con le sue "esclusive". Ha parlato il Presidente della Federsci albanese, visto tante volte esultare al parterre durante le dirette televisive delle gare di Coppa del Mondo nell'ultima stagione agonistica. Ovviamente, difende i suoi interessi. La questione si sposta (o forse dovremmo dire che è sempre stata) sul piano prettamente economico.
Elvis Toçi ha dunque raccontato a Top Channel come stanno effettivamente le cose: «Lara Colturi - le sue parole - è figlia di due genitori italiani, quindi è un'italiana naturalizzata albanese. Rappresentare il tuo Paese, la tua lingua, nell'anno delle Olimpiadi che si svolgono proprio in Italia ed essere nel tuo Paese: non vedo nulla di anormale in questa storia. Ma una cosa è molto normale: noi difenderemo i nostri interessi, come nazione e come Federazione. Indipendentemente dal fatto che i suoi genitori l'abbiano cresciuta, indipendentemente dal fatto che Lara sia un prodotto Made in Italy, senza l'Albania, senza la nostra Federazione di sci, Lara Colturi non sarebbe quella che è oggi (ed è difficile dargli torto, NdR). In altre parole, Lara Colturi non può andarsene senza il permesso della nostra Federazione, altrimenti le verranno azzerati tutti i punti accumulati finora e dovrà rimanere a riposo per un anno. Ciò detto: i finanziamenti sono il problema di questa situazione? Naturalmente, le finanze in un mondo capitalista sono molto importanti. Senza finanziamenti, neanche noi costringeremmo un'atleta a rimanere. Abbiamo ricevuto la promessa dal Governo albanese, dal signor Edi Rama: ci sono stati promessi 300.000 euro. Stiamo facendo un enorme sforzo per trovare il budget per avere un contratto serio e mantenere con noi Lara Colturi. Noi, come Nazione, non eravamo pronti ad avere un'atleta di questo calibro. È molto importante essere ai Giochi di Milano-Cortina 2026 con Lara, perché Lara, essendo tra le prime 10 al mondo, può aprire la strada a un'altra atleta femminile. L'Albania potrebbe sorprendere se Lara Colturi decidesse di rimanere con noi, perché dalla buona classifica di Lara Colturi potremmo avere uno o due bonus».
La situazione è ora più chiara e direi fluida, oltre al fatto che mancano 12 giorni alla scadenza della data entro la quale la FIS chiuderà il termine per il passaggio degli atleti da una Federazione all'altra: se l'Albania trova i fondi necessari per permettere a Colturi di preparare al meglio, sotto ogni punto di vista, la stagione olimpica, almeno per il 2025-2026 Lara resterà sotto la bandiera albanese. Altrimenti verrà concesso il nulla osta al passaggio di Nazione. Voci di corridoio si esprimono già su un ritorno in Italia sì, ma dall'annata agonistica successiva, eventualmente, ovvero 2026-2027.
In tutto questo sarebbe comunque interessante conoscere il parere di FISI, CONI e anche dell'atleta in questione, pur sempre una ragazzina di 18 anni dal grande talento, che giustamente pensa solo a fare bene il suo "lavoro".
E a livello femminile prima di Lara Colturi, per l'Albania? A Sochi nel 2014, Suela Mehilli è stata la prima albanese ai Giochi, dopo aver gareggiato in Italia i colori del Mondolè Ski Team, visto che vive a Prato Nevoso dove oggi è maestra di sci. Ai Mondiali di Cortina, neo 2021, invece ha debuttato l’allora appena sedicenne Chiara Di Camillo da Castello d’Agogna, in Lomellina. Ha preso parte anche ai recenti Mondiali Junior di Tarvisio dove aveva una compagna di squadra giovanissima Lisa Brunga, classe 2008, che ha invece ha iniziato l’attività agonistica in Canada.
Nell'ultima stagione di Coppa del Mondo, 2024-2025, giova ricordarlo, Lara Colturi ha ottenuto 3 podi (2ª in SL a Gurgl, 2ª in GS a Kranjska Gora, 3ª in GS ad Åre), 11 piazzamenti nelle prime 10 posizioni, tra gigante e slalom, il 7° posto tra le porte larghe ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm, chiudendo 8ª in classifica generale con 654 punti, 5ª in GS, 10ª in SL, sesta nella start list di gigante, 12ª in slalom. A 18 anni: è nata lo stesso giorno di Sofia Goggia (15 novembre), ma 14 anni più tardi, nel 2006. A Torino, crescendo poi a Fenils, frazione di Cesana Torinese.
E a livello femminile prima di Lara Colturi? A Sochi nel 2014, Suela Mehilli è stata la prima albanese ai Giochi, dopo aver gareggiato in Italia i colori del Mondolè Ski Team, visto che vive a Prato Nevoso dove oggi è maestra di sci. Ai Mondiali di Cortina, nel 2021, invece ha debuttato l’allora appena sedicenne Chiara Di Camillo da Castello d’Agogna, in Lomellina. Ha preso parte anche ai recenti Mondiali Junior di Tarvisio dove aveva una compagna di squadra giovanissima, Lisa Brunga, classe 2008, che ha invece iniziato l’attività agonistica in Canada.