Non è andata così. Se ne erano accorti, ma avevano deciso unilateralmente che andava bene così.
Durante lo scorrimento periodico delle funi, non hanno potuto completare la procedura perchè l'eccedenza di fune era danneggiata. Si era "aperta" e i fili allentati.
Quindi non avevano eseguito lo scorrimento completo come da norma e da regolamento funiviario, ma direttore di esercizio ed esercente avevano deciso di operare comunque.
Era previsto uno scorrimento di 24m, corrispondente alla lunghezza impegnata nella scarpa di linea più lunga, e invece si era fatto uno scorrimento di soli 3m
Quando il giornalista (non era un semplice turista) lo ha evidenziato in prefettura e la notizia è arrivata ad ANSFISA, subito è stata revocata l'autorizzazione ad operare.
Altre note che rasentano il tragicomico...
Il comune, proprietario dell'impianto, fece ricorso al TAR per impugnare il provvedimento di ANSFISA.
L’AQUILA – Il settore Avvocatura del Comune dell’Aquila rende noto che, con la sentenza numero 155 odierna il TAR Abruzzo – L’Aquila, ha rigettato il ricorso proposto dal Comune dell’Aquila per l’annullamento del provvedimento con cui l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle...
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