Nuovi rifugi: belli senz’anima?

Io voglio il brutalismo alpino ! C'è troppo poco cemento in 'ste capanne per millennials piegati sullo smartphone !

Cazzate a parte abbiamo stolidamente importato dal nord-Europa la mania per questo bauhaus sbilenco coperto di listelli.

C'è solo una categoria più pericolosa degli ingegneri, e sono gli architetti.
 
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Il rifugio è in realtà una ristrutturazione di una vecchia malga, Malga Frattazza. Fino a qualche anno fa era la mia sosta preferita a smdc. Dentro c’erano pochi posti, scomodi (alcuni) e a volte l aria era umida. Ma era proprio per questo che quando ci andavo portanti magari altra gente era la scelta perfetta per il pranzo perché era ancora baita di montagna.

Quello di adesso ammetto sia bellissimo. Ripeto è proprio stupendo, comodo, accogliente e anche silenzioso. Una bomba davvero.

Però adesso nella Skiarea manca quello “alla vecchia maniera”.

Poi sia chiaro, come premesso da Mad, stiamo disquisendo su strutture da 10 e lode. Se ripenso a qualche rifugio, uno su tutto quello di alpe ciamporini mi viene ancora il terrore (non riuscivo a ordinare per la troppa musica alta… con davanti il panorama galattico suo Leone).

Ripeto stiamo parlando del sesso degli angeli in tema di eccellenza.
stai diventando vecchio è normale 😜😜😜, E' il tempo che è passato, che rimpiangiamo, più che il nuovo rifugio . Siamo stati fortunati, la genuinità di cose semplici, fatta del piacere di stare in compagnia, condividere un momento, un'avventura, che rimaneva per pochi intimi, da rivivere ogni volta che poi ci s'incrociava .
Conoscere la differenza di un calore sprigionato da un stufa a legna, e quello sprigionato da un termosifone. Eccola la differenza che in forse qualcuno si riconoscerà. Poi è normale che nei nuovi rifugi si sta molto meglio di quelli vecchi, ma lo spirito spartano di avventura viene un po' a mancare


il vecchio rifugio Epircher Laner,
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anche se all'interno era scomodo e a volte freddo, ma quel legno era spettacolare
Ci siamo trovati un 8 dicembre credo, giorno di apertura, mi ricordo. piccolo raduno Skiforum Spino, Fabio, Martina, Fabio, Emi e il Piz davanti ad un piatto di canederli.
 
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Quando consumi in una baita di stampo tradizionale contribuisci alla perennità di una cultura, di una storia spesso di uomini e donne che hanno superato mille difficoltà. A San Martino se vai in Malga Ces, paghi il giusto e ti riempi il cuore di emozioni e ricordi.
Quando consumi in una baita "moderna" hai l'impressione che tutto è un po' più caro perchè devi riconoscere quell'esclusività che l'architetto ha lavorato tanto per renderla palpabile.
 
Quando consumo in una baita il più delle volte ho la sensazione che si stiano approfittando degli avventori….( di me in particolare)
che sia nuova o tradizionale…..
E spesso mi trova difronte a camerieri o baristi che sanno a malapena l’italiano……
 
ho la stessa sensazione di quando accedo a un o a un poliambulatorio.
Con tutto l'alcool che servono, chiaro che devono fornire poi anche i servizi sanitari ortopedici.
Non mi stupirei se a breve ci trovassimo anche la rmn.
Lo sci alpino turistico moderno inizia veramente a farmi schifo. Mi hanno da poco mandato questa "cartolina" da Tighes ma...
...andassero tutti quanti aff...🤢🤮🤑

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Tenente in considerazione che adesso esistono leggi da rispettare che un tempo non c’erano…..accessibilità per disabili, contenimento dei consumi energetici… norme igienico sanitarie per le cucine e dipendenti
 
Lo sci alpino turistico moderno inizia veramente a farmi schifo. Mi hanno da poco mandato questa "cartolina" da Tighes ma...
Tu dici che non basta “non ti curar di loro ma guarda e passa”? Come dicevo sopra, se serve per continuare a mantenere viva anche solo la rete stradale…
 
Mancano le case dei salesiani. Mancano le colonie. Mancano le baite estive col rotolo di linoleum buttato sulla terra battuta. Manca il prete alpino che passeggia al mattino presto. Mancano le persone che passeggiano in cerca di silenzio. Manca l'anima a 360 gradi, non solo nei rifugi. E certo, manca il rifugio un po' spartano, che sa di sudore e resina.
 
Pensando al rifugio Caduti dell’Adamello alla Lobbia, è stato completamente rifatto mantenendo lo stile della capanna alpina con pietra a vista. E l’interno è molto confortevole. Penso che siano più scelte stilistiche che non prettamente pratiche. E se devo esser sincero, in sti baracconi moderni di moderno ci vedo un gran poco, mi ricordano molto i rifugi anni 70 stile Grande Livrio
 
Pensando al rifugio Caduti dell’Adamello alla Lobbia, è stato completamente rifatto mantenendo lo stile della capanna alpina con pietra a vista
In quel caso immagino che ci fossero dei vincoli storici tali per cui non era possibile abbatterlo. Il giorno in cui dovessero rifare il Corno d'Aola penso che non si faranno problemi a ricostruirlo da zero. Rimanendo in tema di rifugi alpini, anche qui si vedono negli ultimi anni alcune ristrutturazioni fatte bene e altre fatte col culo. Nel primo caso metterei il Mandrone a cui è stata data una "mano di bianco", ammodernandolo e ampliandolo senza però stravolgere la struttura originaria, nel secondo l'orribile dependance del Brentei che è un pugno nello stomaco se confrontata con la retrostante storica capanna in muratura.
 
Io voglio il brutalismo alpino ! C'è troppo poco cemento in 'ste capanne per millennials piegati sullo smartphone !

Cazzate a parte abbiamo stolidamente importato dal nord-Europa la mania per questo bauhaus sbilenco coperto di listelli.

C'è solo una categoria più pericolosa degli ingegneri, e sono gli architetti.

Penso che la rovina della cultura woke sia la deriva woke. Quindi scrivo la miglior definizione degli architetti mai incontrata

"Gli architetti: troppo poco maschi per fare gli ingegneri, troppo poco froci per fare gli stilisti"

viva lo smalto di Pinheiro! Sempre e ovunque
 
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Mah ... in qualità di ingegnere e quasi architetto (20/24 esami) devo dire che le prime cose che guardo nei "rifugi" sono: i bagni senza fare delle scale e la simpatia del gestore. E poi qualche piatto che me lo faccia preferire.
Eccomi qui al Crep da Munt il martedì grasso (anche questo è stato completamente demolito e ricostruito due anni fa ma rimane uno dei miei favoriti).
La loro terrazza ha forse l' esposizione e il panorama più belli della valle.

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Mah ... in qualità di ingegnere e quasi architetto (20/24 esami) devo dire che le prime cose che guardo nei "rifugi" sono: i bagni senza fare delle scale e la simpatia del gestore. E poi qualche piatto che me lo faccia preferire.
Eccomi qui al Crep da Munt il martedì grasso (anche questo è stato completamente demolito e ricostruito due anni fa ma rimane uno dei miei favoriti).
La loro terrazza ha forse l' esposizione e il panorama più belli della valle.

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Dimmi che sei quello coi capelli verdi e sarò tuo follower per sempre! :)
Al Crep de Mont andavo dai tempi di Frida ed ero naturalmente affezionato al vecchio rifugio, ma apprezzo anche il nuovo.

Molti dei rifugi qui in Pusteria hanno abbracciato la razionalità e il design essenziale, come del resto molte case moderne in zona. Sta diventando tipico anche quello e a me in fondo non dispiace, sono comodi, hanno servizi puliti, cucine efficienti e accessi pratici.
 
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