Ma tu non scii per scelta o perché hai altro a cui pensare?
Io ho notato che quando mia figlia ha visto sciare la mamma, big ciaone al rifugio dopo la lezione col maestro.
Via in giro a “giocare” insieme…
Poi dalle volte successive nn serve nemmeno più la mamma, devo minacciarla per trascinarla a pranzo, che se no le prende la crisi di fame a metà pista ed è psicodramma.
Siamo ancora a livello gioco… forse conta molto anche questo aspetto: finché vedono e vivono lo sci come un gioco totale, è facile vendergli qualunque cose come divertente.
Cosa molto facile a 4-5 anni, già più complesso a 8-9.
Mi accorgo come si muove timorosa la figlia di un mio collega di quasi 9 anni (inziato a 7), con mille dubbi nonostante tanti maestri diversi, e la domanda: ma la maestra ha detto che posso farla questa pista?
Oppure i mio nipote che ha iniziato a 10-12 e non gli ha preso per niente lo sci..
Ricordiamoci il carattere del bambino è importante, la curiosità, la voglia di emulare i genitori o comunque un modello di riferimento (fratello? amichetto?), fa abbattere molti più muri di tante razionali rassicurazioni.
Mia figlia che oggi ha compiuto 5 anni, nelle ultime 4 lezioni (di cui 2 pure con meteo agghiacciante), sembrava si fosse scolata una latta di RedBull, solo perché le ho paventato (e in un caso si è verificato), che veniva a trovarla per sciare insieme un suo amichetto compagno di asilo.
Ho poi notato un salto di carica con:
1) un maestro old Style: prendere e sciare, che i giri sul tappeto annoiano e bisogna scappare via in fretta
2) fortuna o caso, lei voleva usare i bacchetti da tempo (oh era la sua 6ª lezione in 10 mesi..) e sto maestro glieli ha fatti prendere
Ancora ci fa poco, si stufa, deve capire l’impugnatura e quando trova maestri/e più giovani che glieli fanno lasciare lì, ci rimane quasi male
A volte basta davvero poco…