L'ossessione dell'esterno

Vettore2480

VETTORE
Ogni tanto mi chiedo se la fissazione dell'esterno sia una deformazione peculiare di questo forum, inculcata da alcuni influencer, oppure sia una verità assoluta.
Io non ho molti feedback al di fuori di skiforum, tuttavia per il poco che sento al di fuori, tutti concordano sui punti nodali come dissociazione, spezzare, spigoli, non entrare con l'anca, etc... ma nessuno ti fa due marroni come pesche su questa storia che l'interno debba essere più possibile scarico.
Inculcare una fissazione del genere a persone di livello medio o anche medio avanzato, potrebbe avere l'effetto negativo di spingerli a sciare con la gamba interna che penzola morta, credendo di aver trovato la chiave quando in realtà sta solo sciando male o, al più, facendo un esercizio.
Non vorrei che tutti gli skifosi indottrinati qui si ritrovino a sciare come i gruidi su una zampa sola...

Inoltre va detto che a mettere TUTTO il peso sull'esterno son capaci tutti, mettere invece il peso sull'interno (di spigolo intendo, non cadere sullo sci piatto) è abilità di pochi e ci vogliono anche le palle, perché fa un parecchia paura.

Quindi la mia domanda è: quando tutti insistete con "l'esterno", intendete dire che bisogna evitare di stare con la gran parte del peso sull'interno, oppure che l'interno deve essere davvero tanto tanto scarico?

Tutti concordano sul fatto che bisogna sciare su due rotaie, quindi mi viene da pensare a due non una, tradotto: se voglio solcare due rotaie, devo spingere anche su quella interna sennò non solco un bel niente.

Mi è uscito da insta questo video di una curva veramente bella ma, bella bella, non mi sembra che qui vi sia una distribuzione del peso 85 esterno 10 interno. Inoltre non ho capito se col primo consiglio (stai centrale sui due sci) intenda che non devi sederti, oppure che devi distribuire il peso su entrambi.

 
Ultima modifica:
Inoltre va detto che a mettere TUTTO il peso sull'esterno son capaci tutti, mettere invece il peso sull'interno (di spigolo intendo, non cadere sullo sci piatto) è abilità di pochi e ci vogliono anche le palle, perché fa un parecchia paura.

Quindi la mia domanda è: quando tutti insistete con "l'esterno", intendete dire che bisogna evitare di stare con la gran parte del peso sull'interno, oppure che l'interno deve essere davvero tanto tanto scarico?

Tutti concordano sul fatto che bisogna sciare su due rotaie, quindi mi viene da pensare a due non una, tradotto: se voglio solcare due rotaie, devo spingere anche su quella interna sennò non solco un bel niente.
Guarda come scia la maggior parte della gente sulle piste, e dimmi quanta gente con troppo peso sull’esterno vedi…
Viene quasi sempre consigliato di mettere tutto il peso sull’esterno perché comunque poi si finisce per caricare l’interno più di quanto lo si percepisca e spesso più di quanto serva. Uno che pensa solo a caricare l’esterno al 100% finirà magari per eseguire una ripartizione 80/20 o 70/30 o 60/40. Non serve spingere sull’interno per lasciare un solco, lo farai in automatico se lo sci è messo di taglio, visto che comunque il tuo peso quasi sicuramente non sarà al 100% sull’esterno.
Saper sciare solo sull’interno è un qualcosa che quando aumentano notevolmente le forze in gioco è fattibile solo se si hanno capacità fisiche fuori dal comune. Basta guardare qualche gara di Coppa e i recuperi che fanno quando perdono l’esterno. Avere il grosso del peso sull’esterno non è una questione di stile o scuola di pensiero, ma di necessità, almeno ad un certo livello ed in certe condizioni di neve / pendenza.
 
Uno che pensa solo a caricare l’esterno al 100% finirà magari per eseguire una ripartizione 80/20 o 70/30 o 60/40. Non serve spingere sull’interno per lasciare un solco, lo farai in automatico se lo sci è messo di taglio, visto che comunque il tuo peso quasi sicuramente non sarà al 100% sull’esterno.

Quanta verità!

Fatevi filmare da qualcuno mentre caricare l’esterno.
Mentre pensate di caricare l’esterno.

Quando vi riguarderete arriva la terribile mazzata.

Detto ciò: i giorni in cui voglio fare un po’ di esercizietti, faccio per forza di cose 2-3 tipologie ti tip, per variare e cercare di lavorare un po’ su tutto; l’esterno è oggetto di uno quelli… ma non l’unico.
Non posso
Ovviamente la cosa disarmante è vedere come quando fai uno, quello fatto prima tende ad andar nel dimenticatoio.

Non sono uno sciatore che è in grado di mandare in automatico certe cose, ma quando lo fanno, anche 2-3, la curva, le percezioni di equilibrio, l’efficacia… Caspio cambia drasticamente.
 
Quindi la mia domanda è: quando tutti insistete con "l'esterno", intendete dire che bisogna evitare di stare con la gran parte del peso sull'interno, oppure che l'interno deve essere davvero tanto tanto scarico?
L'interno deve essere più scarico possibile perché altrimenti non potresti attivare piede caviglia ginocchio verso l'interno della curva, creando proprio il ginocchietto di cui parli in un altro punto dell'intervento.
Il primo consiglio é "tieni il peso centrato sugli sci" inteso in senso anteroposteriore.
 
Ho capito, in pratica mi state dicendo che, nel monento in cui mi pendo parecchio verso l'interno, la reazione istintiva umana è appoggiarsi sulla gamba interna, ma il difficile dello sciare bene è proprio l'assunzione dell'innaturale postura che permette di scaricarlo. Da qui dissociazione, spezzare, spalla bassa, etc...
Però questo va specificato quando date consigli, altrimenti chi li segue acriticamente, alza lo sci interno ad ogni curva (cosa piu facile del mondo) e, nonostante così non riesca a piegare manco 3 gradi, pensa di essere un istruttore nazionale 😁
 

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Ho capito, in pratica mi state dicendo che, nel monento in cui mi pendo parecchio verso l'interno, la reazione istintiva umana è appoggiarsi sulla gamba interna, ma il difficile dello sciare bene è proprio l'assunzione dell'innaturale postura che permette di scaricarlo. Da qui dissociazione, spezzare, spalla bassa, etc...

Da qui dissociazione, spezzare, spalla bassa fuori e ginocchio interno che sale attivamente (se é carico, non sale)
Però questo va specificato quando date consigli, altrimenti chi li segue acriticamente, alza lo sci interno ad ogni curva (cosa piu facile del mondo) e, nonostante così non riesca a piegare manco 3 gradi, pensa di essere un istruttore nazionale 😁
Non sarebbe un grosso problema, fare tutta la curva sullo sci esterno sarebbe comunque un risultato migliore dell'80% di ciò che si vede in pista. Non nascondo che é il mio esercizio preferito.
 
Da qui dissociazione, spezzare, spalla bassa fuori e ginocchio interno che sale attivamente (se é carico, non sale)

Non sarebbe un grosso problema, fare tutta la curva sullo sci esterno sarebbe comunque un risultato migliore dell'80% di ciò che si vede in pista. Non nascondo che é il mio esercizio preferito.

Infatti!
Purtroppo non si insegna più a livelli basso-bassissimo, invece è fondamentale perché ti da sicurezza e propriocezione sull'esterno e ti impedisce di sdraiarti col busto verso l'interno della curva (se alleggerisci, anche solo accennando l'alzata, non ti appoggi mica)
Pure la curva a spazzaneve oggi si insegna pochissimo, e non abbastanza per assimilare l'importanza del carico sull'esterno che, mi sembra, si innesca dal busto. Il risultato mi sembra che oggi moltissimi innescano la curva pendolando con la testa verso l'interno, solo che poi sul ripido non funziona più....

Comunque c'era un vecchio video Jam "Interno Leader" che spiegava bene l'uso dell'interno di lamina, non di spatola, come ulteriore affinamento. Ne abbiamo discusso tante volte, ma per una volta c'era una terminologia "controsterzo" che creava parecchia confusione a chi conosce il controsterzo in ambito automobilistico.

Bello comunque tornare ogni tanto su queste cose, si leggono sempre nuove definizioni o sensazioni alcune molto efficaci, anche leggere le esperienze altrui è costruttivo.
 
Lo sciatore del video è Tom Gellie, dal punto di vista dello stile uno dei più belli da vedere a mio personalissimo giudizio, meglio di tanti italiani qui incensati continuamente.
Vi sarà di interesse sapere che nel corso della sua evoluzione sciistica, come ha dichiarato di recente, una delle cose che ha di proposito voluto smettere di ricercare è l'early edging, che nella scuola sci a cui fa riferimento equivale a quella che da noi si chiama ricerca dell'inclinazione e dell'esterno prima della massima. Sostiene che questo gli consenta di sviluppare una curva più naturale, assecondando lo sci senza aver fretta di forzarne la deformazione. E sì che lui è uno che piega, e tanto pure.
Che l'esterno debba essere carico e l'interno partecipi attivamente ma rimanga "scarico" è accettato ormai come dogma da tutte le scuole, ma da noi questo forse viene interpretato, nella curva sportiva L7, in funzione solo di ottenere la più efficace risposta elastica in uscita curva, in ottica gara e tempi per intenderci. A scapito però di una maggiore eleganza del gesto. Non è possible non notarlo: ci sono dimostratori americani, canadesi, persino giapponesi che esibiscono una sciata fluida, naturalmente armonica mentre nei nostri, anche nei migliori, il gesto appare spesso meno naturale, più forzato.
E comunque:

Comunque, se posso dire, l'esterno è sopravvalutato!
Era una battuta ma......
 
Infatti!
Purtroppo non si insegna più a livelli basso-bassissimo, i

Pure la curva a spazzaneve oggi si insegna pochissimo, e non abbastanza per assimilare l'importanza del carico sull'esterno che, mi sembra, si innesca dal busto. Il risultato mi sembra che oggi moltissimi innescano la curva pendolando con la testa verso l'interno, solo che poi sul ripido non funziona più....

Mah idea tua…
 
Purtroppo non sono così tecnico quindi parlerò in termini di....risposta ad una azione....
Le curve mi riescono veramente rotonde ed ho la sensazione di essere particolarmente vincolato alla neve e in piega quando il ginocchio interno è praticamente attaccato al petto e lo sci esterno portato da una gamba non troppo tesa ma esterna e con un bacino che sale sopra.
Quando riesco a combinare queste azioni ho....sensazioni...molto positive.
 
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