Cosa ne pensate voi?

Non ho mai sentito lui spiegare questa cosa, quindi non posso dare una risposta certa.
Ho però sentito questi due parlare di un argomento che secondo me è molto simile, tra il minuto 6.20 e il minuto 10.30 (subito sembra si parli di inclinazione, ma poi si arriva al dunque parlando di separazione in merito alle rotazioni). Potrebbe essere che anche Reilly stesse facendo qualche prova su questo tema, così come Marnics.

Tale rotazione è consolidata ma va controllata e interrotta (in un a sciata di alto livello) in prossimità della massima pendenza!
Diversamente si rischia di sovraruotare e perdere le code!
E altresì vero che interrompere la rotazione coicide di fatto con l'iniziare la rotazione seguente!
 
Tale rotazione è consolidata ma va controllata e interrotta (in un a sciata di alto livello) in prossimità della massima pendenza!
Diversamente si rischia di sovraruotare e perdere le code!
E altresì vero che interrompere la rotazione coicide di fatto con l'iniziare la rotazione seguente!
Noto però che non viene descritta quasi mai dall'insegnante (almeno a me non è mai capitato) e ben raramente la si trova esplicitato nei video.
Però, negli sciatori di alto livello, viene spesso (chi più, chi meno) dimostrata nella pratica.
Forse c'è timore che il movimento venga mal interpretato e diventi un rotazione eccessiva e prolungata (con tutti i casini che si porterebbe dietro) ?
Da prove che ho fatto sulle piste la mia impressione è che questo "innesco", limitato alla prima parte di curva, possa portare benefici sia in termini di anche che di avanzamento della parte esterna del corpo, evitando controrotazioni.
 
Noto però che non viene descritta quasi mai dall'insegnante (almeno a me non è mai capitato) e ben raramente la si trova esplicitato nei video.
Però, negli sciatori di alto livello, viene spesso (chi più, chi meno) dimostrata nella pratica.
Forse c'è timore che il movimento venga mal interpretato e diventi un rotazione eccessiva e prolungata (con tutti i casini che si porterebbe dietro) ?
Da prove che ho fatto sulle piste la mia impressione è che questo "innesco", limitato alla prima parte di curva, possa portare benefici sia in termini di anche che di avanzamento della parte esterna del corpo, evitando controrotazioni.

Assolutamente si! Tutto vero!

In realtà con i miei allievi parlo di rotazione ben dopo aver trattato gli altri temi!

Famoso il mio esercizio del "Beer trinken" con rotazione del bastoncino dalla mano a valle alla seguente mano a valle durante l'esecuzione una curva!

L'intrarotazionè del bacino e fondamentale a inizio curva per posizionare la chiappa nuova ext sopra piede nuovo ext.

Però tale movimento in realtà inizia già in uscita dalla precedente ruotando verso la curva successiva e di fatto interrompendo le inerzia rotazionali.
 
Ultima modifica:
Noto però che non viene descritta quasi mai dall'insegnante (almeno a me non è mai capitato).
Questo perché spesso i bravi sciatori non hanno la capacità analitica di scorporare i singoli movimenti che essi stessi fanno.
Piccolo aneddoto: parlavo con un amico allenatore che scia un gran bene ed è venuto fuori che lui non insegna a inclinare i piedi perché lui stesso "non li inclina". Di fronte al mio stupore, nel senso che non mi capacitavo di come potesse sciare così senza inclinare i piedi, alla fine ci ha ragionato e mi ha risposto "forse lo faccio senza accorgermene, ma non ci penso mai". Non vi metto video per motivi di privacy, ma vi assicuro che è uno che scia ancora forte, e se lo dico io che sono critico verso tutti spero vogliate prenderla per buona.
Questo per dire che ci sono gli allenatori come baldax che si sono presi la briga di sviscerare la biomeccanica di una curva nei dettagli, e altri che "sposti le anche dentro, la spalla esterna fuori, il resto viene da sé". Ecco, "viene da sé" un par di balle, come dicono i nobili.
Ora, io non conosco suoi allievi per vedere quali risultati abbiano ottenuto. Ma forse sarebbe proprio quello il metodo giusto per valutare un maestro/allenatore, più che vedere come scia egli stesso. Alcuni già lo fanno, anche se non sempre con risultati ottimali: però ci sta anche quello, perché ovviamente molto dipende dall'allievo e non tutti possono imparare L6 in 3 giorni di camp 😁
 
Assolutamente si! Tutto vero!

In realtà con i miei allievi parlo di rotazione ben dopo aver trattato gli altri temi!

Famoso il mio esercizio del "Beer trinken" con rotazione del bastoncino dalla mano a valle alla seguente mano a valle durante l'esecuzione una curva!

L'intrarotazionè del bacino e fondamentale a inizio curva per posizionare la chiappa nuova ext sopra piede nuovo ext.

Però tale movimento in realtà inizia già in uscita dalla precedente ruotando verso la curva successiva e di fatto interrompendo le inerzia rotazionali.
Grazie. Sarai a zoldo 6-7-8 marzo? Nel caso ci si vede di persona...
 

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Questo perché spesso i bravi sciatori non hanno la capacità analitica di scorporare i singoli movimenti che essi stessi fanno.
Piccolo aneddoto: parlavo con un amico allenatore che scia un gran bene ed è venuto fuori che lui non insegna a inclinare i piedi perché lui stesso "non li inclina". Di fronte al mio stupore, nel senso che non mi capacitavo di come potesse sciare così senza inclinare i piedi, alla fine ci ha ragionato e mi ha risposto "forse lo faccio senza accorgermene, ma non ci penso mai". Non vi metto video per motivi di privacy, ma vi assicuro che è uno che scia ancora forte, e se lo dico io che sono critico verso tutti spero vogliate prenderla per buona.
Questo per dire che ci sono gli allenatori come baldax che si sono presi la briga di sviscerare la biomeccanica di una curva nei dettagli, e altri che "sposti le anche dentro, la spalla esterna fuori, il resto viene da sé". Ecco, "viene da sé" un par di balle, come dicono i nobili.
Ora, io non conosco suoi allievi per vedere quali risultati abbiano ottenuto. Ma forse sarebbe proprio quello il metodo giusto per valutare un maestro/allenatore, più che vedere come scia egli stesso. Alcuni già lo fanno, anche se non sempre con risultati ottimali: però ci sta anche quello, perché ovviamente molto dipende dall'allievo e non tutti possono imparare L6 in 3 giorni di camp 😁

È verissimo che un talento difficilmente è un bravo allenatore perché purtroppo fa le cose senza pensarci.

Baldax è stato aiutato da molti spunti e riflessioni esterne e ovviamente nel continuo confronto con i colleghi in jam. Alcuni anche ex nazionali di calibro.

In più purtroppo la mia sciata me la sono dovuta sudare, e per questo è stato importante analizzare fino in fondo i tanti piccoli movimenti che caratterizzano lo sci.

Se è vero che a 8 anni ho iniziato discesa il primo maestro è arrivato a 12 con lo sci club (5 domeniche anno🤦‍♂️)
A 15 ero al liceo sportivo e da lì per 4 anni posso dire di aver sciato tanto e a più alto livello.
Chiaro prendevo rate dai miei coetanei.

La passione c'era e la patacca sudando è arrivata.

Oggi dopo 17 anni di insegnamento sono ancora alla ricerca del miglioramento personale
 
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È verissimo che un talento difficilmente è un bravo allenatore perché purtroppo fa le cose senza pensarci.

Baldax è stato aiutato da molti spunti e riflessioni esterne e ovviamente nel continuo confronto con i colleghi in jam. Alcuni anche ex nazionali di calibro.

In più purtroppo la mia sciata me la sono dovuta sudare, e per questo è stato importante analizzare fino in fondo i tanti piccoli movimenti che caratterizzano lo sci.

Se è vero che a 8 anni ho iniziato discesa il primo maestro è arrivato a 12 con lo sci club (5 domeniche anno🤦‍♂️)
A 15 ero al liceo sportivo e da lì per 4 anni posso dire di aver sciato tanto e a più alto livello.
Chiaro prendevo rate dai miei coetanei.

La passione c'era e la patacca sudando è arrivata.

Oggi dopo 17 anni di insegnamento sono ancora alla ricerca del miglioramento personale

Scusate ero in seggiovia e avevo finito il tempo, dimenticando la cosa più importante

Cercare di scomporre il movimento in tante piccole sensazioni o attivazioni muscolari da insegnare all'allievo è stato il lavoro più grosso del mio percorso da insegnante
 
Scusate ero in seggiovia e avevo finito il tempo, dimenticando la cosa più importante

Cercare di scomporre il movimento in tante piccole sensazioni o attivazioni muscolari da insegnare all'allievo è stato il lavoro più grosso del mio percorso da insegnante
Per esperienza diretta è il metodo jam. Almeno con me il maestro ha fatto proprio così.
 
(comunicazione di servizio: Reilly ha fatto Eurotest per la prima volta un paio di settimane fa in Austria e, come ovvio, lo ha passato al primo giro...)
Beh , dai minimo sindacale .... non devi essere un fenomeno ...
Se sei sotto i 120 punti FISI lo passi ...
( 120 fatti però con la gente che pesta giù )
E lui può piacere o meno , ma di sciare è capace , basta che si allena .
Non conosco i parametratori in Austria quanto sono stronzi però ...
Hai le classifiche ufficiali?
 
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A sciare sa sciare, questo è fuori di dubbio, per passare eurotest basta solo allenarsi, con buona pace di chi non riesce a passarlo, vuol dire che o non si allena oppure non è al livello dei nostri maestri che si sono formati negli ultimi 20 anni.
 
La domanda vera è un'altra. Ora che ha passato pfc e può chiedere equivalenza del titolo in Italia, si è guadagnato il diritto di dire la sua o continua a essere una mezza pippa? Perché io credo che scii come prima...
 
La domanda vera è un'altra. Ora che ha passato pfc e può chiedere equivalenza del titolo in Italia, si è guadagnato il diritto di dire la sua o continua a essere una mezza pippa? Perché io credo che scii come prima...
Assolutamente no .
Prima deve chiedere iscrizione all'albo italiano .
Poi potrà andare al campetto a tenere le punte ai bimbi .
Non di certo a dimostrare livelli 7 ai moduli maestri ...
Per quello gli manca il Master , e li in GS si fa sul serio .
L'Eurotest è il minimo sindacale per portare in giro i Polacchi e tener le punte .

a parte gli scherzi, credo che l'abbia fatto per riuscire a insegnare le sue diavolerie in giro per l'Europa !
 
Questo we ho sciato con chi ha scritto il nuovo testo.
Ed è sempre uno spettacolo vedere il suo cortoraggio.
 
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