Sci dopo infarto e stent

A mio avviso nn sono risposte che puoi trovare qua sul forum.
Cercherei il migliore sulla piazza e chiederei a lui.
Alle domande ( giuste) che fai deve darti risposta il professionista.
 
avevamo il buon Ami, cardiologo e sciatore, ma oramai sono 2 anni e mezzo che non si collega
Che tipo di ripresa e riabilitazione devo fare? Tra quanto tempo posso andare in montagna? altitudine? alimentazione? precauzioni?

non credo ci si debba impuntare tanto sul solo sci, prima penserei a qualcosa di generale, avrai fatto/in programma almeno un ciclo di riabilitazione e visite dal dietologo? :HIP
 
Alcune risposte: i cardiologi che mi hanno operato e curato mi hanno detto che si, posso tornare a sciare; ma mi interessa il come, ed a questa domanda, visto che il tutto avviene dove vivo, cioè in provincia di Ragusa, che ci sia qualcuno con esperienze dirette sul campo è, come potete capire, impossibile. Che tipo di ripresa e riabilitazione devo fare? Tra quanto tempo posso andare in montagna? altitudine? alimentazione? precauzioni?
Ripeto, lascia perdere, qua nessuno è cardiologo ne medico... rivolgiti a uno specialista, magari fattelo consigliare dal cardiologo, che ti dia un piano di riabilitazione che comprenda attività e nutrizione, lo sci è comunque uno sport aerobico, basta non esagerare per evitare di affaticare il tuo apparato cicrcolatorio... se puopi fare jogging, allo stesso modo ti potrai approcciare allo sci.
Idem per l'altezza, in base all'intervento che hai fatto il cardiologo ti dirà a quale altezza massima andare, diciamo che se stai sotto i 2000m grandi problemi noin ce ne sono, a patyto di non avere patologie specifiche.

Ma per il resto, affidati a un professionista, non ai forum
 
Giusto tutto quello che ti hanno detto, però è una problematica alla portata di qualsiasi cardiologo che segue degli sportivi (non credo tu sia iscritto alla CdM no ?).
Quindi comincia a chiedere autorizzazione per andare a scarpinare in quota.... (2000 mt, no 1200) se ti autorizzano, io misurerei frequenza e pressione a riposo e sotto sforzo, per alcuni giorni: poi vedi come va e lo riferisci al cardiologo.
Intanto così ci lavori sù e gli fornisci elementi di valutazione.
Su queste basi chiedi specificamente per l'inverno (parliamo di sci da diporto credo, no gare: pista ?).
 

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Alcune risposte: i cardiologi che mi hanno operato e curato mi hanno detto che si, posso tornare a sciare; ma mi interessa il come, ed a questa domanda, visto che il tutto avviene dove vivo, cioè in provincia di Ragusa, che ci sia qualcuno con esperienze dirette sul campo è, come potete capire, impossibile. Che tipo di ripresa e riabilitazione devo fare? Tra quanto tempo posso andare in montagna? altitudine? alimentazione? precauzioni?
Ti rispondo solo adesso che son rientrato a casa dopo 40 giorni in giro per i boschi a brise......Molto spesso lo specialista in medicina dello sport ha pure la seconda specializzazione in cardiologia: trova il professionista con questa doppia "visione" e vedrai che ti porterà dove devi andare. Non so di dove tu sia, ma uno dei massimi esperti in cardiologia con attitudine sportiva (è stato anche lui uno sportivo ad alto livello) si chiama Dr. Luca Silvestrini e visita/opera su Roma e Milano. In bocca al lupo KEEP STRONG
 
Buongiorno, mia mamma tua coetanea ha avuto due infarti e le hanno sconsigliato vivamente di superare i 1500 di quota, da sciatrice da 40 anni è rimasta molto delusa, ma ha rimediato comperando un abitazione sulle prealpi friulane a 900 di quota e si dedica a raccolta castagne e quant' altro. la neve la vede ormai dalla finestra di casa, la paura è troppa però ogni caso ha le sue caratteristiche. affidati ad un bravo cardiologo e non avere fretta, prova per gradi e con poco sforzo per iniziare. in bocca al lupo per tutto.
 
Siusso, si che puoi ritornare a sciare, l'unica cosa che non potrai più fare sono le gare di sci, per quelle non si può più avere l'idoneità.
Lo sci è uno sport aerobico/anaerobico e in gara si lavora al proprio massimale, cosa che non è il massimo per un cardiopatico, credimi, un minuto scarso di sforzo al massimo non valgono il rischio di un nuovo episodio.
Per quello che riguarda il freddo e la vasocostrizoine, la cosa fondamentale è non lesinare sull'abbigliamento, materiale tecnico e traspirante a partire dallo strato di intimo, e nel caso si pratica lo sci da rifugio.
Per l'altitudine, tieni presente che fino ai 1500 non ci sono problemi, tutto sommato non vai a vivere in ghiacciaio ai 3000, dopo la giornata di sci si torna in paese e mediamente tutti sono entro i 1500 mt a parte alcune eccezioni. E tieni presente che dove ci sono ancora alberi c'è anche ossigeno.
Che dirti? Fai con calma, prendi i tuoi tempi, non forzare il recupero ma cerca di fare un passetto alla volta.
Se hai possibilità di madare msg in privato posso essere più preciso, ma, credimi, si ritorna a sciare come se non meglio di prima, i betabloccanti sono un ottimo doping che fa sentire meno la fatica.
Magari fai attenzione al plavix e simili, che però per un annetto devi prendere, visto che sei "stentato", la loro funzione è quella di far coagulare molto poco il sangue.
 
Siusso, si che puoi ritornare a sciare, l'unica cosa che non potrai più fare sono le gare di sci, per quelle non si può più avere l'idoneità.
Lo sci è uno sport aerobico/anaerobico e in gara si lavora al proprio massimale, cosa che non è il massimo per un cardiopatico, credimi, un minuto scarso di sforzo al massimo non valgono il rischio di un nuovo episodio.
Per quello che riguarda il freddo e la vasocostrizoine, la cosa fondamentale è non lesinare sull'abbigliamento, materiale tecnico e traspirante a partire dallo strato di intimo, e nel caso si pratica lo sci da rifugio.
Per l'altitudine, tieni presente che fino ai 1500 non ci sono problemi, tutto sommato non vai a vivere in ghiacciaio ai 3000, dopo la giornata di sci si torna in paese e mediamente tutti sono entro i 1500 mt a parte alcune eccezioni. E tieni presente che dove ci sono ancora alberi c'è anche ossigeno.
Che dirti? Fai con calma, prendi i tuoi tempi, non forzare il recupero ma cerca di fare un passetto alla volta.
Se hai possibilità di madare msg in privato posso essere più preciso, ma, credimi, si ritorna a sciare come se non meglio di prima, i betabloccanti sono un ottimo doping che fa sentire meno la fatica.
Magari fai attenzione al plavix e simili, che però per un annetto devi prendere, visto che sei "stentato", la loro funzione è quella di far coagulare molto poco il sangue.

Dai tecnicismi immagino che stai parlando con competenze cardiologiche.

Mi interessa la parte sull'acclimatamento: ritieni, quindi, che non sia tanto rilevante lo sforzo in altitudine quanto la fase di riposo del soggiorno in quota?
Te lo chiedo perché il tema è stato sfiorato anche dal mio cardiologo (non ho problemi di quel tipo, per fortuna) che mi ha detto essere inutile misurare la pressione in occasione di un'escursione giornaliera, mentre sarebbe utile farlo durante un trekking di vari giorni.

Interessante il discorso su sforzo correlato alla sciata "turistica" ed altitudine: intendi dire - in soldoni - che, sciando da diportista, se avverti la fatica puoi comunque fermarti in quanto segnale premonitore? Mi ricorda il semplice consiglio del mio fisiatra "quando avverti dolore devi fermarti".
 
Guarda, più che l'acclimatamento (che in realtà parte dai 1800-2000 mt in su) bisogna temere il freddo perchè causa vasocostrizione.
Guarda caso che il trekking di vari giorni è proprio il classico acclimatamento, si sale lentamente in quota e ci si resta. Se si discende, a fine giornata, lo stimolo ad aumentare i globuli rossi per supplire l'ossigeno più rarefatto viene molto attenuato e quindi grossi rischi non ce ne sono.
La sciata "turistica", seppur fatta con vigore e ad alta velocità, non si avvicina neanche lontanamente allo sforzo di una gara, situazione in cui dai tutto quello che hai in un minuto. Tieni presente che dopo due manches si può anche non averne più per sciare il resto della giornata, non ha nulla a che vedere neanche con l'allenamento.
Da diportista, invece, posso calibrare le forze e decidere se spingere o meno, in gara no.
L'altitudine, proprio per una concentrazione più bassa di ossigeno, stanca di più e prima. 4 ore sciate in ghiacciaio a + di 2600 mt equivalgono ad una giornata sana tra 1500 e 2000 mt.
 
Aggiungerei anche di rivolgersi a medici sportivi.
Aggiungerei anche oktre al curriculum di vedere delle loro foto recenti, devono essere magri e in forma.. i titolati dotati di marsupio nn ci capiscono e saranno i primi a essere pessimisti sui nostri sport.
Aggiungo che anche il mio medico generico deve essere in forma poichè mi deve rappresentare la salute😂altrimenti che messaggio veicola?
Seguimi e vedrai ti troverai bene😂😂
Aggiunte finite.
aggiungerei che stai facendo del body shaming ! :) il medico ti deve dare suggerimenti e indicazioni perchè tu mangenga la tua salute. Ma medici obesi però esperti e bravissimi, magari di una certa età, ce ne sono molti di più, per mia conoscenza, di medici in forma ma di limitata competenza o esperienza....l'abito non fa il monaco....detto da medico non obeso, sciatore e alpinista...che pratica sport tutto l'anno.....
 
Penso fosse un messaggio ironico, comunque.

Personalmente preferisco il medico - con o senza panza - ma competente o, almeno, attento ai miei bisogni, sensibile e scrupoloso; non semplici impiegati che si limitano ad applicare protocolli
Mi sembra merce rara, ormai.

La panza può testimoniare un passato agonistico di spessore: vedi Carlo Pedersoli. Non è il mio caso, purtroppo.
 
Beh, Siusso, innanzitutto buona ripresa. non oso dirti cosa fare. Ma ti dico cosa farei. Andrei a sciare come nulla fosse. se i medici hanno detto che e’ ok alla peggio prima o poi devo andarmene comunque da questo pianeta e farlo in maniera rapida mentre faccio una cosa che amo mi pare un bel modo di andarsene. Se per sopravvivere dovessi rinunciare a ciò che più amo nella vita… che senso ha vivere?
 
aggiungerei che stai facendo del body shaming ! :) il medico ti deve dare suggerimenti e indicazioni perchè tu mangenga la tua salute. Ma medici obesi però esperti e bravissimi, magari di una certa età, ce ne sono molti di più, per mia conoscenza, di medici in forma ma di limitata competenza o esperienza....l'abito non fa il monaco....detto da medico non obeso, sciatore e alpinista...che pratica sport tutto l'anno.....
Si, ero ironico, il grande ski bob mi conosce meglio😃
 
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