"Quel che c'è c'è, se vi va bene ok, altrimenti andate altrove"

Ma cosa si intende per RIFUGIO?A veder bene a diversi rifugi(se lo sono veramente)andrebbe tolta la parola dall'insegna fuori dal locale
Forse estremizzo ma come esempio prendo il Rifugio Club Moritzino,ebbene che cosa c'entra la parola rifugio in un posto come quello?Niente
Di locali simili che di rifugio hanno poco o niente ce ne sono molti e ,questa tendenza è cominciata secondo me nelle Dolimiti dove il voler coccolare il cliente a tutti i costi ha portato a questa degenerazione.Il voler tutto perchè lo pago(vedi il pesce fresco o cantine con migliaia di bottiglie)ne è l'esempio
Non ho niente contro locali di quel tipo ma fanno perdere quella che è l'essenza del VERO rifugio,una costruzione semplice arredata con cose semplici che offre piatti ed accoglienza necessari.Ci siamo abituati male nel corso degli anni e certi luoghi fanno perdere l'essenza ed il calore del vero RIFUGIO di montagna
Entrare in un posto come quelli non mi da nessuna emozione
Si discuteva di una "esagerazione", di una "provocazione" anzi, che non va confusa con le situazioni di vero rifugio; per anni sono andato in vacanza in Val Pusteria e non era certo il pernottamento o l'ingresso al Locatelli (Innerkofler) che mi emozionava, o quello nell rifugio capanna fondovalle della val fiscalina, ma piuttosto quello al RIFUGIO Pian di Cengia...questo si che è un vero rifugio inteso come lo intendi tu...però cambindo vallata anche il menu' del Rifugio Puez, che pure non è vicinissimo a nulla (ma viene rifornito dall'elicottero penso, riisulta piuttosto ricco....
 
Sarebbe ora di fare dei distinguo tra RIFUGIO e LOCALE IN QUOTA

Il Rifugio tale deve essere, poco più di un bivacco, con la possibilità di mangiare qualcosa... non accessibile in auto, ne tantomeno a 20minuti dal parcheggio.
Il locale in quota è tutto quello che fa parte delle passeggiate turistiche, accessibile via impianti, via auto o comunque senza grandi distanze a piedi, in quel caso è bene strutturarsi per dare vari servizi, che poi siano a 5stelle o meno quello chissene, ma non puoi avere una sola cosa da mangiare o non avere l'acqua... Anche perchè perchè un locale di quel tipo non ha problemi di approvvigionamento.

Che poi esistano per scopi turistici rifugi in zone non facilmente raggiungibili ma con ampia varietà di servizio, può essere certo un'eccezione, ma non la regola.

Vi faccio un esempio di due rifugi del cuneese che personalmente non reputo entrambi rifugi...
Valasco e Questa,
Il Valasco è un casermone a 1700m, il gestore ci va in fuoristrada, ci si arriva con una passeggiatina da un'oretta e mezza facendo 300m di dislivello, partendo da un parcheggione a pagamento... quando arrivo al valasco mi aspetto di trovare ogni ben di dio... e di trovare d'estate la gente a strati
Da li attacchi mulattiere, sfasciumi, sentieri ripidi, arrivi a 2400 in un'altra ora e mezza se allenato, due se la si prende con calma, e arrivi al Questa, che è un rifugio vero, e se ci trovo la polenta e un tagliere è già fin che mai...

Purtroppo molti merenderos, una volta arrivati al Valasco sono ancora freschi, e salgono al questa aspettandosi di trovare menu e servizi del valasco, ma ci sono oggettive differenze che non li rendono la stessa cosa...
A mio avviso iniziare a "declassare" questi finti rifugi farebbe molto bene ai veri rifugi, perchè la gente inizierebbe forse a capire che non sono hotel...
 
Sarebbe ora di fare dei distinguo tra RIFUGIO e LOCALE IN QUOTA

Il Rifugio tale deve essere, poco più di un bivacco, con la possibilità di mangiare qualcosa... non accessibile in auto, ne tantomeno a 20minuti dal parcheggio.
Il locale in quota è tutto quello che fa parte delle passeggiate turistiche, accessibile via impianti, via auto o comunque senza grandi distanze a piedi, in quel caso è bene strutturarsi per dare vari servizi, che poi siano a 5stelle o meno quello chissene, ma non puoi avere una sola cosa da mangiare o non avere l'acqua... Anche perchè perchè un locale di quel tipo non ha problemi di approvvigionamento.

Che poi esistano per scopi turistici rifugi in zone non facilmente raggiungibili ma con ampia varietà di servizio, può essere certo un'eccezione, ma non la regola.

Vi faccio un esempio di due rifugi del cuneese che personalmente non reputo entrambi rifugi...
Valasco e Questa,
Il Valasco è un casermone a 1700m, il gestore ci va in fuoristrada, ci si arriva con una passeggiatina da un'oretta e mezza facendo 300m di dislivello, partendo da un parcheggione a pagamento... quando arrivo al valasco mi aspetto di trovare ogni ben di dio... e di trovare d'estate la gente a strati
Da li attacchi mulattiere, sfasciumi, sentieri ripidi, arrivi a 2400 in un'altra ora e mezza se allenato, due se la si prende con calma, e arrivi al Questa, che è un rifugio vero, e se ci trovo la polenta e un tagliere è già fin che mai...

Purtroppo molti merenderos, una volta arrivati al Valasco sono ancora freschi, e salgono al questa aspettandosi di trovare menu e servizi del valasco, ma ci sono oggettive differenze che non li rendono la stessa cosa...
A mio avviso iniziare a "declassare" questi finti rifugi farebbe molto bene ai veri rifugi, perchè la gente inizierebbe forse a capire che non sono hotel...
miii il Questa, ricordo 15 anni fa una dormita con la sella del cavallo di una francese attaccata al mio letto. che profumino......posto nudo e crudo, verace....i letti a castello a tre piani si piegano come spaghetti, se non fai attenzioni torni al piano terreno, penso li abbiano recuperati dalle casermette li intorno, dove se ne trovavano ancora, chissà
 
miii il Questa, ricordo 15 anni fa una dormita con la sella del cavallo di una francese attaccata al mio letto. che profumino......posto nudo e crudo, verace....i letti a castello a tre piani si piegano come spaghetti, se non fai attenzioni torni al piano terreno, penso li abbiano recuperati dalle casermette li intorno, dove se ne trovavano ancora, chissà
Beh dai un po' si è "evoluto", i letti a castello sono tutti in legno ora, e a 2 piani max, c'è una nuova terrazza fuori, e ci sono un paio di casette in legno prenotabili per dormire tipo "glamping" guardando le stelle...
Già si è molto "addomesticato" anche lui, ma rimane un rifugio con la R maiuscola
 
Beh dai un po' si è "evoluto", i letti a castello sono tutti in legno ora, e a 2 piani max, c'è una nuova terrazza fuori, e ci sono un paio di casette in legno prenotabili per dormire tipo "glamping" guardando le stelle...
Già si è molto "addomesticato" anche lui, ma rimane un rifugio con la R maiuscola
apperò, devo tornarci, non sapevo di questa evoluzione, gli chiedo di darmi i vecchi letti se non li hanno buttatti, erano troppo forti!!! quando salivo si flettevano talmente che con la schiena mi trovavo attaccato a quello dall'altra parte, la stanza ricordo era strettissima...bei tempi.
 

.

Quello ti insegnano in buona parte dei corsi CAI... la montagna è nostra e facciamo il c..zo che vogliamo...
Ricordo bene che da giovane andavo a fare le gite col CAI di zona, ma i miei genitori mi insegnarono l'educazione, ovvero che se entro in un locale e usufruisco di un servizio è giusto che consumi qualcosa.
In quelle gite ci obbligavano a portare i panini da casa, ma poi spesso ci si fermava in rifugi vari, ed ero tra i pochi che comprava anche solo una fetta di torta, delle caramelle o un gelato se c'era, nel mentre 30 ragazzini andavano a pisciare nel rifugio... Una volta mi dissero pure che siccome i rifugi li aveva costruiti il CAI, i gestori dovevano solo dirci grazie...

Mi è rimasto impresso, tanto che oggi se sono in giro a camminare o in bici e vedo un rifugio mi fermo apposta e compro qualcosa anche se magari non ho fame o non mi serve...
L'autunno scorso ero nei pressi di Rocca la Meja, in ebike, mi sono fermato al rifugio Gardetta ma era chiuso in quanto fuori stagione, hanno però lasciato attivo il servizio di ricarica delle bici... gli ho lasciato 10 euro sulla scatola della corrente con un bigliettino con un grazie...
 
Vorrei solo sottolineare che da regolamento CAI, nei rifugi non vige l’obbligo di consumazione e non può essere richiesto pagamento al socio CAI per il consumo all’interno del rifugio di alimenti propri. Se uno vuole gestire una struttura del CAI ne deve condividere i principi.
Detto da uno che in genere ci lascia una quantità imbarazzante di €€€ in birra a stagione
 
Vorrei solo sottolineare che da regolamento CAI, nei rifugi non vige l’obbligo di consumazione e non può essere richiesto pagamento al socio CAI per il consumo all’interno del rifugio di alimenti propri. Se uno vuole gestire una struttura del CAI ne deve condividere i principi.
Detto da uno che in genere ci lascia una quantità imbarazzante di €€€ in birra a stagione
Ma infatti nessuno dice che sei obbligato a farlo, io dico che se non lo fai, sei uno che non ha a cuore la sopravvivenza dei rifugi
 
Vorrei solo sottolineare che da regolamento CAI, nei rifugi non vige l’obbligo di consumazione e non può essere richiesto pagamento al socio CAI per il consumo all’interno del rifugio di alimenti propri. Se uno vuole gestire una struttura del CAI ne deve condividere i principi.
Detto da uno che in genere ci lascia una quantità imbarazzante di €€€ in birra a stagione
Ma la capanna di punta penia è rifugio CAI ?
 
Anche i bar di circoli e club, non hanno nessun obbligo di aprirsi ai non tesserati. Sono scelte del gestore.

i bar di circoli e club avrebbero l'OBBLIGO di servire solo i soci, e per questo hanno un regime fiscale favorevole, anche per il bar del campeggio sara' cosi';
spesso cercano di incrementare gli affari anche con non tesserati, se hanno messo un cartello che li allontana sara' perche' hanno avuto una visita recente della Finanza...
 
Se è il bar del campeggio ok, se è nato come bar aperto a tutti e poi è stato fatto anche il campeggio non lo so.
Il bar pubblico, é un esercizio pubblico e per legge aperto a tutti, anche il bagno é a disposizione di TUTTI anche senza consumare nulla, di legge… ma okviammete poi c’é l’educazione ed il rispetto..

Anche un negozio non può non vendere un prodotto ad un cliente…

Invece per circoli , tesserati o all’interno di strutture chiuse come il campeggio, posso farlo..

Comunque mi sembra che in dolomiti generalizzando ci siano sempre piu segni come questo, é esploso il turismo, con tutti i suoi difetti
 
Ultima modifica:
Io giro spesso per rifugi, e il turismo non è questo, non è sporcizia, maleducazione e scarso rispetto...
Come in tutte le cose, più gente c'è, più la zona è affollata, più la piccola percentuale di idioti aumenta, ma è sempre e comunque una piccola percentuale...
 
Top