da quelli che hanno fatto per tutta la carriera i capi popolo della lotta al capitalismo per coerenza mi sarei aspettato prezzi più popolari (mi ero sbagliato...in piazza a bologna chiedono 58 euro)
i modena city rambles ad esempio li vai a vedere a 15-20 euro, i ministri a 20, altri gruppi italiani indie a 20-25. loro dietro non hanno nessuno e ai quei prezzi ci rimettono ???
i trapper di oggi sono solo moda e immagine e fanno bene a spennare chi va a vedere il loro "concerti" in autotune
Lo dici a me?Ma che non ci siano alternative agli skipass a 79 euro, non è vero.
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Ma qualcuno l'ha scritto o è solamente una tua supposizione?Criticavo il fatto che se un gruppo si ispira alla CCCP e al comunismo, allora non debba farsi pagare. Se non il minimo.
CCCP fedeli all'euro, sulla base del costo dei biglietti è un'allusione abbastanza chiara.Ma qualcuno l'ha scritto o è solamente una tua supposizione?
Ah sì, effettivamente non mi sono ricordato.CCCP fedeli all'euro, sulla base del costo dei biglietti è un'allusione abbastanza chiara.
Questo è il motivo per il quale gli esercenti funiviari sono la categoria che meno mi fa tenerezza tra tutte quelle esistenti.negli anni scorsi, quando l'inflazione non c'era, i prezzi dei beni non aumentavano ma le località sciistiche, puntuali, mettevano il loro aumento lo stesso ogni anno.
guarda che i cccp non hanno mica il palco di bruce springsteen..Ecco sulle magliette che avranno costi di produzione di 2 euro, possiamo già discutere di più che sul prezzo del concerto.
I MCR se non si esibiscono nei centri sociali, poco ci manca. Non sono costi paragonabili.
Nota a margine, ma vale per qualunque artista compresa la musica classica, i luoghi dove si esibiscono non li decidono loro, ma l'agente.
Poi certo, un artista può prendere l'ultima parola se decide che in quel posto lì per quella ragione non ci vuole andare.
Ma sicuramente, l'agente ti propone il tour, tot date, tot cachet, non stai a farti tante domande.
Anche gli appalti alle ditte che montano il palco, gestiscono il servizio d'ordine, non sono minimamente decisi dagli artisti.