Mi fa piacere vedere che finalmente qualcuno ha capito l'importanza della massa dalla vita in su , e la usa per mantenere una discreta centralità, La neve non aiuta , quindi bravo . Peccato questa abitudine a cercare appoggio e rialzarsi sullo sci a monte , che provoca un posizionamento troppo arretrato del nuovo piede caviglia esterno . Come vedi dalla foto a quel punto l'esterno è abbandonato , proprio quando invece dovrebbe mantenere ancora pressione per essere un riferimento sulla direzione che tutto il corpo deve mantenere grazie alla velocità di uscita, massa che deve fare un crossover su quel piede che poi sarà il nuovo interno . Ci ragionerei su per la prossima stagione..... Comunque niente male .
Bum. centrato.
"Peccato questa abitudine a cercare appoggio e rialzarsi sullo sci a monte (...) posizionamento troppo arretrato del nuovo piede caviglia esterno"
Si, capita. A volte di più a volte di meno. Per più motivi, incluso quello che indichi tu, ma non solo
Esterno arretrato ho provato a correggerlo per 2 vie:
1) caricarlo molto con massa che esegue crossover. Linguettone giù con massa su. Questo approccio ha effettivamente comportato una decisa accelerazione dello sci esterno, un bell'effetto fionda verso la direzione opposta.
Usare la parte alta del corpo, molto pesante e con tanta inerzia, per ottenere deformazione e risposta elastica da sotto il piede.
Contro di questo approccio l'elevato carico sulla schiena. insomma sciata che da belle sensazioni, ma che non potrei portare avanti sistematicamente per tutta la giornata (o comunque per più ore).
2) avanzamento dell'esterno in termini relativi trattenendo sotto l'interno. Personalmente preferisco pensare all'interno e fare azione in negativo sull'esterno, perchè, se mi concentro sull'esterno ho sensazione di arretramento che invece, pensano all'interno, non ho. Decisamente più soft come approccio. Di fatto è un movimento che si concentra di più sulla parte bassa. L'effetto visivamente c'è, sia a video che in diretta guardando le punte degli sci.
Contro di questo approccio sono a) non lo trovo altrettanto incisivo e deciso come l'approccio 1 e b) essendo un movimento più "artificioso", devo proprio pensare a farlo e non riesco a integrarlo in pianta stabile nella sciata ordinaria.
Ora come ora tendo a utilizzare metodo 1 per pendii ripidi su cui voglio provare a fare un medio/lungo chiuso chiuso. Sapendo che si tratta di un limitato numero di cartucce da sparare. Il metodo 2 invece su pendii più facili e nevi tenere, oppure se mi sento fisicamente meno pimpante