Dove lo metto l’interno?

Ultimamente per avere confidenza con l'esterno faccio intere discese su uno sci solo....imparato da un amico molto bravo...quando ritorno sui due sci ho proprio una sensazione di maggiore utilizzo e presenza.
WOW che mi vede sciare da un pò ha detto che sono migliorato 🤣
 
La cosa più comica è che arrivano complimenti solo dai maestri...l'ultimo dopo aver fatto scendere un amico wow e poi me ha fatto un bellissimo commento .....e non l'ho nemmeno pagato🤣🤣..
Quando scio con amici più bravi solo mazzate🤣🤣
 
La cosa più comica è che arrivano complimenti solo dai maestri...l'ultimo dopo aver fatto scendere un amico wow e poi me ha fatto un bellissimo commento .....e non l'ho nemmeno pagato🤣🤣..
Quando scio con amici più bravi solo mazzate🤣🤣
Nemo propheta in patria.
 
Oggi mi sono fatto quattro ore filate, modalità criceto, ai piani di Bobbio (località, per chi non la conosce, che dovrebbe essere molto adatta ai principianti come me). Ho usato i miei nuovi scarponi (cavolo che differenza!) e preso un paio di sci semplici semplici a noleggio.
Modello Fischer XTR PRO MT X, lunghezza 165 che penso sia cortina per me che sono 180cm circa, ma non sapendo come mi sarei trovato con gli scarponi e soprattutto essendo principiante mi sta bene.

Sto cercando di progredire da solo - lo so, ci vogliono le lezioni e a breve provvedo - e provando e riprovando mi pare di andare meglio. Ma ho un paio di problemi:
- il primo è che credo di derapare troppo. Quando ci sono tratti non eccessivamente ripidi (per il mio livello, chiaro) comincio a fare le curve abbastanza lisce, senza raschiare. Ma appena la pendenza aumenta un po’- tanto per dire, all’inizio della camosci a PdB - ho questo meccanismo difensivo che vorrei togliermi. Come?
- il secondo è che non so dove mettere lo sci interno. Ho capito che quello esterno lo devo caricare molto, ma l’interno è come se fosse un corpo estraneo. A volte pattina e traballa, a volte diventa un impedimento quando cerco di metterlo con la stessa inclinazione dell’esterno, specie se come oggi la neve è un po’ scavata

Non so, avete qualche dritta? Qualche esercizio che posso fare per migliorare il parallelismo degli sci (la sensazione è che uno lo controllo bene o male, l’altro invece sollevandolo va un po’ per fatti suoi o quando cerco di controllarlo abbasso la coda)?
 
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Argomento fondamentale, che riguarderebbe il 90% e più degli sciatori e che infatti non se l'è cagato nessuno.
 
Probabilmente sbaglio io l'approccio, ma mi sembra uno dei trappoloni che porta facilmente a bias cognitivi. Quello che percepisco dall'articolo è che se inclino il piede nel modo giusto l'interno è a posto, non devo pensare ad altro. E questo è fuorviante e rischia di diventare frustrante.
Chiariamoci, i concetti sono esatti e perfetti e io non sono nessuno per mettere in dubbio insegnanti di quel calibro. Da allievo (solo mediante i video, e qui sta secondo me l'inghippo) però mi sono ritrovato spesso in situazioni di stallo perché ero convinto di fare le cose giuste, eppure i risultati non arrivavano.
Cosa aggiungerei alla fine di questo articolo, per integrarlo con quello che manca?
Un collegamento a un articolo in cui si parla del rilascio del vecchio esterno; come può il vecchio esterno che sta reggendo tutto il carico passare a inclinarsi dall'altra parte senza carico? Deve scaricarsi, iniziare ad accorciarsi (questa fase manca sempre, viene data per scontata), qui interviene tutto l' ottimo discorso fatto sul piede, che poi va completato con il discorso delle pistole, tanto per citare un altro video.
L'approccio di smontare in piccoli pezzi e piccole chicche è molto bello, ma rischia di essere limitato se non si mette tutto in relazione con gli altri piccoli pezzi; ci sta analizzarli singolarmente, è un lavoro prezioso, ma a un certo punto mettere tutto insieme è necessario. Si potrebbe obiettare che questi video sono finalizzati alle lezioni in presenza, durante le quali i pezzi vengono messi insieme, ma troverei utile dichiararlo apertamente, in modo da fugare ogni dubbio sul fatto che le singole parti, prese a sé, non sono utili alla progressione. Perché, alla fine, se ne ha piena comprensione solo quando si è già fatto il lavoro di composizione; in pratica, lo capisco appieno solo quando già so farlo (e su questo torno con il capitolo sulle inclinazioni con un esempio pratico personale).
 
Se leggi bene c'è qualcosa in più rispetto al noto video.
l'ho letto tempo dopo il video e lo applico già da un po' insieme ad altro, tranquillo che tra quello e il famoso video interno leader la cosa l'ho approfondita moltissimo, insieme al controsterzo dell'esterno, mooolto difficile ma efficace, quando riesco a farlo, poco per ora.
 
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