Sci Dolomiti affollate comprensori ormai invibibili

lo stagionale per tutti i comprensori costa come 3 giornalieri, per cui meno i giornalieri e ci sono milioni di stagionali o quasi..

il n. di abitanti vs comprensori e offerta crea questi fenomeni.
Secondo me dipende molto da dove e quando si scia, a volte il super potenziamento di impianti ha creato molto piu affollamento di un tempo, probabilmente le file agli impianti decenni fare erano piu lunghe (ma non le ricordiamo) ma a causa delle capienze minime dei vecchi impianti rispetto agli attuali l'affollamento sulle piste e in giro era assai minore.
Attrarre orde di stranieri magari con promo che gli rendono le vacanze piu convenienti che agli italiani (non tutti sono ultraricchi, anche se noi siamo piuttosto poveri in Europa ormai) diventa un boomerang per certi aspetti, si fanno contenti gli albergatori ma gli altri operatori e turisti ne risentono.
Il ns intero modello socio/economico/culturale è al collasso e il mondo dello sci non fa eccezione, ci sono molte cose da rivedere in tutti gli aspetti ma pensare che il mercato sia in grado di regolare tutto e di mantenere i corretti equilibri è un utopia, una sorta di americazzazione consumistica/culturale sta cambiando tutti i ns modelli di vita.
Nello sci una volta le stazioni erano di piu, piu piccole, con meno impianti, con impianti meno potenti, meno collegate e ci sembra a tutti che si sciasse meglio allora
Una volta c'era la neve naturale anche a quote basse..... E son nate centinaia di località, e migliaia di impianti.... In futuro resteranno solo le località con piste in alto, neve programmata e servizi correlati di alto livello ( Max una decina in Italia, forse niente in Appennino), o cambia il clima come 50 anni fa... Ed i redditi aumentano cone nel boom
 
A Lizzola non ci sono questi problemi...
No non ci sono signor Pat e probabilmente proprio perché non ci sono colgo la differenza

Mi sto rendendo conto che non sempre la vastità è la qualità indiscutibile di certi comprensori sia in assoluto la migliore
Lo stress che dderiva frequentarli appesantisce l'esperienza dello sci rendendola troppo gravosa e di certo meno piacevole

Comprendo che i piccoli comprensori seppur vecchi abbiano ancora qualcosa da dire

Poi certo il futuro sembra essere indiscutibilmente dei grandi comprensori sovraffollati
Con buona pace dello.stress indotto
La società purtroppo diventa sempre più stressante e probabilmente anche lo sci é destinato irrimediabilmente ad esserne vittima

Beati i tempi andati dei Mazinga

Allora si lo sci era uno sport autentico

Peccato che i mazzinga non se.ne sono accorti tutti indaffarati a far su e giu dagli impianti il più possibile per.sfruttare lo skipass sino all'ultimo
 
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Una volta c'era la neve naturale anche a quote basse..... E son nate centinaia di località, e migliaia di impianti.... In futuro resteranno solo le località con piste in alto, neve programmata e servizi correlati di alto livello ( Max una decina in Italia, forse niente in Appennino), o cambia il clima come 50 anni fa... Ed i redditi aumentano cone nel boom

Anche molte.localitá dolomitiche sono a rischio
Molti impianti hanno cime a 2000 2100 metri

Per i soldi la.vedo male
Siamo una società sottomessa che non osa chiedere aumenti di stipendio
Il reddito aumenterà al minimo giusto per darci in contentino
E gli aumenti non terranno il passo con l'inflazione

In ogni caso le nostre splendide montagne saranno cmq meta dei sciatori

Si non noi italiani ma i nuovi ricchi
Ora i polacchi e le genti dell'est
Domani forse.chissa i cinesi i vietnamiti

Forse noi per vari motivi siamo l'ultima.generazione italiana a poter godere con una certa facilità delle bellezze dolomitiche

Temo che fra una decina di anni molte cose cambieranno
E cambieranno in peggio per noi
 
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Ressa stamattina
Zoomare per verificare
 
Una volta c'era la neve naturale anche a quote basse..... E son nate centinaia di località, e migliaia di impianti.... In futuro resteranno solo le località con piste in alto, neve programmata e servizi correlati di alto livello ( Max una decina in Italia, forse niente in Appennino), o cambia il clima come 50 anni fa... Ed i redditi aumentano cone nel boom

Questo e' un punto brillante che consideriamo poco.

Oggettivamente, la scelta si riduce. Parlo per casa mia - il Canton Vallese: e' un cantone a vocazione sciistica immensa, con miriadi di posti, con alcune perle assolute come Zermatt, Crans, Verbier, 4 Vallees, per poi aggiungere Grimentz-Zinal, Bettmeralp, fino a Hoch Ybrig. Ma le piccole stazioni piu' basse, fino al Canton Vaud e Friburgo, sono una quantita' inimmaginabile. Ognuna di queste localita' "porta via" tantissima gente, per lo piu' locale, che giustissimamente va a divertisrs vicino casa, a costi ridotti. E fa bene!! Ma se quele localita' non hanno neve, tutta quella folla - tanta! - si riversa nelle "perle" di cui sopra, che sono gia' frequentate da turismo internazionale... e bum, il gioco e' fatto.

Paradossalmente, un impianto di innevamento programmato in localita' piu' piccole, gioverebbe anche alle localita' piu' grandi nelle vicinanze.
 

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Paradossalmente, un impianto di innevamento programmato in localita' piu' piccole, gioverebbe anche alle localita' piu' grandi nelle vicinanze.

Probabilmente i grandi comprensori dovrebbero in qualche modo aiutare/compartecipare alla sussistenza dei piccoli comprensori limitrofi che fungono da cassa di risonanza dei comprensori grandi stessi evitando effetti intasamento
 
Questo e' un punto brillante che consideriamo poco.

Oggettivamente, la scelta si riduce. Parlo per casa mia - il Canton Vallese: e' un cantone a vocazione sciistica immensa, con miriadi di posti, con alcune perle assolute come Zermatt, Crans, Verbier, 4 Vallees, per poi aggiungere Grimentz-Zinal, Bettmeralp, fino a Hoch Ybrig. Ma le piccole stazioni piu' basse, fino al Canton Vaud e Friburgo, sono una quantita' inimmaginabile. Ognuna di queste localita' "porta via" tantissima gente, per lo piu' locale, che giustissimamente va a divertisrs vicino casa, a costi ridotti. E fa bene!! Ma se quele localita' non hanno neve, tutta quella folla - tanta! - si riversa nelle "perle" di cui sopra, che sono gia' frequentate da turismo internazionale... e bum, il gioco e' fatto.

Paradossalmente, un impianto di innevamento programmato in localita' piu' piccole, gioverebbe anche alle localita' piu' grandi nelle vicinanze.
Scusa, concordo con quanto scrivi, ma, non per fare il pedante, ma Hoch-Ybrig non é nel Canton Schwyz, o mi sbaglio? ;)
P.S. nel Vallese a me sono piaciuti anche Lauchernalp, Rosswald e Belalp tra le stazioni minori
 
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Scusa, concordo con quanto scrivi, ma, non per fare il pedante, ma Hoch-Ybrig non é nel Canton Schwitz, o mi sbaglio? ;)
P.S. nel Vallese a me sono piaciuti anche Lauchernalp, Rosswald e Belalp tra le stazioni minori

Ecco. Ho scoperto una cosa interessante.

Essendo Briga una cittadina Vallesana, ed essendo il nome Hoch-Ybrig traducibile come "Sopra Briga" grossomodo, ho sempre pensato che fosse una delle tante localita' nelle montagne sopra Briga. Tanto e' vero che ho sempre pensato che la Wendy Holdener, di Unteriberg - "sotto la montagna" - che e' la localita' che fa da base a Hoch Ybrig, fosse Vallesana, come tantissimi sciatori della nazionale.

Quindi non solo non sei pedante, ma mi hai pure corretto su una cosa della quale ero convinto da tipo 20 anni. Grazie!
 
Anatema... Se le.piccole località sciistiche affonderanno questo appare essere il.destino dei grandi comprensori a partite dal sella ronda

Armiamoci di santa pazienza calmanti e ansiolitici
 

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Sono contento che si riprenda un topic su un argomento che sembra stare a cuore a molti di noi, il futuro dello sci e l'affollamento e la sicurezza delle piste.
Prima che arrivino i soliti interventi a buttarla in caciara o si alzino gli strali sull'invasione dei tartari, in questa discussione, come in altre, io leggo interventi misurati e intelligenti e financo qualche proposta.
So che soluzioni semplici non ce ne sono ma già parlarne e avere idee sulle iniziative da prendere è qualcosa. In un'altra discussione (sicurezza sulle piste) si era parlato giustamente di questi problemi (affollamento, schegge impazzite, alcool etc) con idee e soluzioni tutt'altro che banali, non sottovalutiamo la capacità di fare massa critica di questo forum, che forse qualche merito ce l'ha, guardate alla vicenda Sasslong ad esempio.

Quando io imparavo a sciare, da ragazzino in val Formazza, a servizio della pista di allora c'era una seggiovia monoposto. Alla fine di ogni discesa ci si metteva in coda, fianco a fianco, scalettando per buoni 15-20 minuti per risalire sull'impianto e farne un altra. Oggi vediamo folle immense fare coda su certi impianti (ma solo su certi in realtà) ma i tempi di risalita non sono maggiori a quelli che noi sopportavamo normalmente allora.
Oggi scio in Dolomiti, per mia fortuna per molti giorni e per tutto l'inverno. Evito in genere il Sellaronda se non quando accompagno amici e parenti in visita che ci tengono proprio a farlo. Vedo molta gente arrivare, molta andarsene, faccio rarissimamente un po' di coda agli impianti, devo a volte stare attento in pista e sciare con cautela. Perfino negli anni molto secchi, come i più recenti, la temperatura e la tecnologia consentono un terreno praticabile e anche piacevole per lo sci. Oggi saranno almeno venti giorni che non nevica ma sto sciando su piste quasi perfette e mi diverto un sacco.

Trovare soluzioni alla ressa è possibile, al cambiamento climatico forse no, almeno non da noi qui. Ma cerchiamo di contestualizzare, non è detto che il futuro debba essere così nero.
Il presente certamente non lo è (ancora....).
 
Promemoria contro gli affollamenti:

- sciare alla apertura impianti
- sciare dalle 15,30 alle 16.30
- sciare all'ora di pranzo e pranzare alle 14:30
- sciare quando è brutto
- evitare le piste e i giri famosi soprattutto negli orari di punta
- evitare le feste comandate
- sciare quando è freddo
- sciare a fine stagione quando ormai tutti pensano al mare
- scegliere località secondarie
- evitare i fine settimana nelle località a tiro delle grandi città
- sciare nelle giornate di cambio degli alberghi
- perdendo una settimana di scuola non è mai morto nessuno
- evitare di capitare nei collegamenti e negli arroccamenti intorno alle 11
- studiare le alternative sulle mappe
- la neve riportata a bordo pista e le gobbe le trovo divertenti
- frequentare piste periferiche
- se è previsto vento rinunciare o scegliere località riparate
- ...varie ed eventuali
 
se è previsto vento rinunciare o scegliere località riparate
Così però ti martelli sulle palle perché vengono tutti lì, vedi Aprica quando c'è vento in Valtellina o Pila in VdA.

sciare all'ora di pranzo e pranzare alle 14:30
Meglio ancora alle 12 quando c'è il picco delle code, e alle 12:30 sei di nuovo in pista proprio mentre la massa inizia a litigare per trovare un tavolo. Alle 14:30 rischi di trovare gli avanzi o neanche quelli.
 
Questo e' un punto brillante che consideriamo poco.

Oggettivamente, la scelta si riduce. Parlo per casa mia - il Canton Vallese: e' un cantone a vocazione sciistica immensa, con miriadi di posti, con alcune perle assolute come Zermatt, Crans, Verbier, 4 Vallees, per poi aggiungere Grimentz-Zinal, Bettmeralp, fino a Hoch Ybrig. Ma le piccole stazioni piu' basse, fino al Canton Vaud e Friburgo, sono una quantita' inimmaginabile. Ognuna di queste localita' "porta via" tantissima gente, per lo piu' locale, che giustissimamente va a divertisrs vicino casa, a costi ridotti. E fa bene!! Ma se quele localita' non hanno neve, tutta quella folla - tanta! - si riversa nelle "perle" di cui sopra, che sono gia' frequentate da turismo internazionale... e bum, il gioco e' fatto.

Paradossalmente, un impianto di innevamento programmato in localita' piu' piccole, gioverebbe anche alle localita' piu' grandi nelle vicinanze.

Hoch Ybrig? È dall'altra parte del paese, Canton Svitto
 



Riprendo questa notizia per riportarla nelle dolomiti sempre piu affollate
aA mio avvisi la situazione si ripete da ormai alcuni anni

Lo sci costa sempre di più tuttavia masse di sciatori invadono le piste soprattutto nelle dolomiti

Probabilmente causa anche cambiamento climatico anche la stagione invernale si restringe sempre più
La neve tiene solo.da dine dicembre a metà gennaio
La gente si getta a sciare in questo periodo
sabato scorso lumgo i lati delle piste comparivano le prime primule

Ero a campiglio e di fronte alla ressa agli impianti alcuni sciatori discutevano del.fenomeno sempre più ricorrente dell'affollamento che comporta lunghe attese e rischi in pista

Alcuni proponevano di raddoppiare costo skipass portandolo a 160 euro

All'inizio ho pensato fosse una follia poi ripensandoci... pare unico rimedio per disincentivare orde di sciatori

Io personalmente sarei disposto a pagare di più pur di sciare in tranquillità
Io invece di pagare molto di piu penso sia meglio cercarsi posti tranquilli altrove pagando lo skipass gia ora non a buon mercato..pare che andare negli affollamenti sia un obbligo.
Sono via da 4 giorni e non ho fatto una fila ed è alta stagione da sabato
 
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