Il potere dello spazzaneve

@FabioS75

Quando hai fatto le lamine l’ultima volta?
Inizio stagione. Poi ripassate con diaface. Con lamine super tirate sicuramente vado meglio ma il problema di base sono io.
Chiudo subito la curva sperando di rallentare perché se la faccio più rotonda prendo troppa velocità.
Vorrei capire come fare a prenderla larga senza andare forte
 
Sicuro di usare entrambi i piedi ?
Io sul duro scio sulle uova ma distribuisco su entrambi i piedi. Two lamine is megl' che one. La prima alza il pelo e la seconda taglia in profondità. :)
A forza di usare quasi solo l'esterno (sacrosanto) ci si dimentica che, distribuire un po' sull'interno, fa che due lamine tengano, lo stesso peso, meglio di una sola.
Poi tornati sulla neve paciocca possiamo anche tornare a dimenticarci dell'interno.
 
Si può fare altrimenti... girando rotondi ed a velocità costante
mentre tutti intorno a te sono saponette sul piano inclinato

Inizio stagione. Poi ripassate con diaface. Con lamine super tirate sicuramente vado meglio ma il problema di base sono io.
Chiudo subito la curva sperando di rallentare perché se la faccio più rotonda prendo troppa velocità.
Vorrei capire come fare a prenderla larga senza andare forte
Quando Sloggul dice di girare rotondi e a velocità costante, penso intenda dire che la curva dovresti farla rotonda ma "spazzolata" in modo da dissipare velocità lungo tutto l'arco di curva. In questo modo la curva viene molto più continua e rotonda che non sterzando i piedi e derapando.

Per "spazzolare" usi sempre le lamine ma le usi per creare attrito e dissipare velocità anzichè per condurre e "fare velocità". Anche per derapare usi le lamine, ma lo fai solo dopo aver sterzato i piedi, mentre qui è richiesto di "spazzolare" la curva iniziando subito dopo il cambio spigoli lavorando bene con le caviglie e facendo lavorare bene le lamine.
 
Quando Sloggul dice di girare rotondi e a velocità costante, penso intenda dire che la curva dovresti farla rotonda ma "spazzolata" in modo da dissipare velocità lungo tutto l'arco di curva. In questo modo la curva viene molto più continua e rotonda che non sterzando i piedi e derapando.

No,
girare rotondi ed a velocità costante è il risultato non il come.
 

.

Quando Sloggul dice di girare rotondi e a velocità costante, penso intenda dire che la curva dovresti farla rotonda ma "spazzolata" in modo da dissipare velocità lungo tutto l'arco di curva. In questo modo la curva viene molto più continua e rotonda che non sterzando i piedi e derapando.

Per "spazzolare" usi sempre le lamine ma le usi per creare attrito e dissipare velocità anzichè per condurre e "fare velocità". Anche per derapare usi le lamine, ma lo fai solo dopo aver sterzato i piedi, mentre qui è richiesto di "spazzolare" la curva iniziando subito dopo il cambio spigoli lavorando bene con le caviglie e facendo lavorare bene le lamine.
Non credo al tuo teorema, se spazzoli sul ripido ghiacciato scivoli via se stai sulle lamine in conduzione crei velocità se butti giù le punte , ma se arrotondi la curva chiudendola lo sci tende a risalire
verso monte e la la velocita diminuisce.
Non bisognerebbe avere paura e lasciare andare lo sci verso la pendenza quindi metterlo sugli spigoli senza arretrare e la curva viene da sola se ci riesci vedrai che non scivoli più.
Facile più a dirsi che a farsi
ho il tuo stesso problema di sterzare i piedi ma ci sto lavorando meglio cominciare su pendenze più tranquille e poi aumentare mano mano che si impara.
I miei 2 cents da turista
 
Sicuro di usare entrambi i piedi ?
Io sul duro scio sulle uova ma distribuisco su entrambi i piedi. Two lamine is megl' che one. La prima alza il pelo e la seconda taglia in profondità. :)
A forza di usare quasi solo l'esterno (sacrosanto) ci si dimentica che, distribuire un po' sull'interno, fa che due lamine tengano, lo stesso peso, meglio di una sola.
Poi tornati sulla neve paciocca possiamo anche tornare a dimenticarci dell'interno.
Io purtroppo di sicurezza in quelle condizioni ne ho poche. La pricipale è che non sono capace: se derapo mi scappano di lato ed in più perdo quota, se tento di non derapare prendo una velocità eccessiva e mi spavento.
 
E' che io ho la sensazione che gli sci vadano troppo forte, provo a chiudere subito la curva sterzando con i piedi ma rallentanto troppo poco per i miei gusti.
Inoltre perdo un sacco di quota derapando verso il basso oltremodo quando lo sci è orizzontale alla massima.

L'unica strada che ho per controllarli è fare un corto raggio molto sbandato. Movimento che faccio male normalmente non avendo le giuste qualità e che a fine giornata, causa stanchezza faccio anche peggio. Movimento che mi stanca anche molto.
Mi piacerebbe gestire la velocità con curve meno frenetiche ma che limitino la velocità.
Sull'argomento c'è un bel video della Jam che spiega come gestire i muri ma a me con il duro non viene la frenata solida (anche il video fa quel movimento su neve morbida).
Insomma una schifezza.
In sintesi vorrei diventare capace a gestire quelle situazioni.
Se mi posso permettere spesso più che le lamine che comunque lo sciatore tipo fa raramente è importante la gestione del peso.
Se non fai cadere la massa sullo sci scapperà sempre.
Un allenamento per capire se sono giusto col peso che mi ha dato maggiore sicurezza è un corto raggio molto lento e controllato con forte spinta sulla linguetta a chiudere.
Si avranno curve ...solide..ad altre che scivolano basta realizzare Quando succede una o l'altra cosa e da lì ci si muove di conseguenza.
È però un lavoro lungo e che bisogna fare...prima...quando ne hai bisogno è troppo tardi 🤣🤣
 
Sicuro di usare entrambi i piedi ?
Io sul duro scio sulle uova ma distribuisco su entrambi i piedi. Two lamine is megl' che one. La prima alza il pelo e la seconda taglia in profondità. :)
A forza di usare quasi solo l'esterno (sacrosanto) ci si dimentica che, distribuire un po' sull'interno, fa che due lamine tengano, lo stesso peso, meglio di una sola.
Poi tornati sulla neve paciocca possiamo anche tornare a dimenticarci dell'interno.
Secondo me è il contrario .
Su nevi dure devi aumentare il carico per tagliare la neve .
Quindi se vai sull’interno diminuisci il carico e la possibilità di incidere dello sci esterno .
A me piace molto sciare sul duro e mi capita spesso di sciare sul ghiaccio .
La risposta è maggiore , trovi bene l’esterno e puoi spingere senza rimanere infossato .
Spesso la neve più molle che cede , quando vuoi spingere un po’ di più , tende a frenarti .
Ovviamente gli sci devono essere sempre apposto
 
Per me all'esame di primo livello (federazione Slovena) le difficoltà più grandi sono state sulla curva elementare e quella klin ( spazzaneve). Una fatica senza senso. Ma ti fa capire tanto. Vedo che anche gli agonisti di coppa spesso si scaldano con curve a klin o elementari. Poi, per il secondo livello curve flamingo (un solo sci) e Twister (esterno esterno) mi hanno inizialmente messo in crisi, poi sono state un grande aiuto per migliorare tutti gli archi. Insomma le curve semplici a bassa velocità sono fra gli esercizi più utili a mio parere per affinare tutti gli archi.
 
Aldildà dei giustissimi consigli tecnici che ti hanno già dato tutti, considera anche che su alcuni muri molto ripidi (presenti in molte nere ma non in tutte), non è realistico pensare di quasi fermarti a ogni curva, come si vede spesso. Se ci fai caso chi le gestisce bene scende abbastanza in velocità, non perchè sono degli olimpionici ma perchè quando la pendenza è troppa se cerchi di fermarti quasi completamente fatichi moltissimo a ogni curva, e inoltre la gravità tende comunque a sbilanciarti (oltre che come ti hanno già detto se ti schiacci verso monte in realtà scivoli verso valle).
Al tempo stesso se becchi un fondo ghiacciato in pendenza è inutile tentare di frenare o peggio ancora cambiare direzione, perchè perdi aderenza e scivoli. In quel caso devi solo gestire la paura di non riuscire a controllare più lo sci; perdi il controllo per 1/2 secondi al massimo ma poi il lastrone di ghiaccio finisce e riprendi aderenza e "grip". Se invece tenti la sterzata rischi di perdere completamente il controllo e ritrovarti a cadere in maniera disordinata.
 
Sicuro di usare entrambi i piedi ?
Io sul duro scio sulle uova ma distribuisco su entrambi i piedi. Two lamine is megl' che one. La prima alza il pelo e la seconda taglia in profondità. :)
A forza di usare quasi solo l'esterno (sacrosanto) ci si dimentica che, distribuire un po' sull'interno, fa che due lamine tengano, lo stesso peso, meglio di una sola.
Poi tornati sulla neve paciocca possiamo anche tornare a dimenticarci dell'interno.

Io invece direi che mai come sul ghiaccio e sul duro in genere si debba caricare lo sci esterno, in modo da aumentare al massimo la pressione su una sola lamina e far si che incida, ed in particolare quella dello sci che ci dà maggiore stabilità. Se ripartisco il peso tra i due sci, oltre ai noti problemi che si avrebbero anche su neve morbida (specie sul ripido), vanifico il ruolo dello sci esterno che, meno vincolato, non ci fa arrotondare la curva e non ci da equilibrio, e quindi non permette il controllo della velocità (anche ai livelli intermedi dove la curva è iniziata con l'indirizzamento).
L'anno scorso il maestro si era accorto proprio della mia parziale carenza di questo fondamentale che più fondamentale non si può, e mi ha fatto fare almeno uno step down a L4 con centinaia di cristiania in 3 o 4 ore di lezione (che poi ho allenato da solo per decine e decine di km). Coprire con la spalla esterna lo sci esterno, e "precipitare" sullo sci esterno a chiusura curva. Mi ha fatto fare più e più volte in questo modo solo ed esclusivamente le nere del Lusia, belle dure alla mattina. Alla fine di tutto, in curve L4/L5 lo sci esterno lo tengo anche sul duro e non mi scappa mai via, in un modo che non avevo mai fatto: questo mi permette di fare curve rotonde, pur ai livelli intermedi. Adesso mi sto allenando con curve L6 sul medio e sul facile, livello dove mi sto faticosamente cimentando, ma non sai che salto mi hanno fatto fare quelle 3 ore di curve L4 sul ripido duro: evidentemente era un fondamentale che mancava.
PS: ho capito anche quando la lamina è finita e quando invece sono finito io :ROFLMAO:
 
Io invece direi che mai come sul ghiaccio e sul duro in genere si debba caricare lo sci esterno, in modo da aumentare al massimo la pressione su una sola lamina e far si che incida, ed in particolare quella dello sci che ci dà maggiore stabilità. Se ripartisco il peso tra i due sci, oltre ai noti problemi che si avrebbero anche su neve morbida (specie sul ripido), vanifico il ruolo dello sci esterno che, meno vincolato, non ci fa arrotondare la curva e non ci da equilibrio, e quindi non permette il controllo della velocità (anche ai livelli intermedi dove la curva è iniziata con l'indirizzamento).
L'anno scorso il maestro si era accorto proprio della mia parziale carenza di questo fondamentale che più fondamentale non si può, e mi ha fatto fare almeno uno step down a L4 con centinaia di cristiania in 3 o 4 ore di lezione (che poi ho allenato da solo per decine e decine di km). Coprire con la spalla esterna lo sci esterno, e "precipitare" sullo sci esterno a chiusura curva. Mi ha fatto fare più e più volte in questo modo solo ed esclusivamente le nere del Lusia, belle dure alla mattina. Alla fine di tutto, in curve L4/L5 lo sci esterno lo tengo anche sul duro e non mi scappa mai via, in un modo che non avevo mai fatto: questo mi permette di fare curve rotonde, pur ai livelli intermedi. Adesso mi sto allenando con curve L6 sul medio e sul facile, livello dove mi sto faticosamente cimentando, ma non sai che salto mi hanno fatto fare quelle 3 ore di curve L4 sul ripido duro: evidentemente era un fondamentale che mancava.
PS: ho capito anche quando la lamina è finita e quando invece sono finito io :ROFLMAO:
e giù dalla Piavac!
 
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