TAA: i turisti consumano oltre il doppio di acqua

E ti resta a secco. In Spagna metà della gente ha l’acqua dai dissalatori , praticamente tutti quelli che vivono sulla costa mediterranea.
 
ma centinaia o migliaia di microperdite su centinaia di km di tubazioni e raccordi che passano sotto le strade, che sono a loro volta sotto o subito in fianco ai cavi telefonici e spesso anche quelli di Terna, e poco sopra la rete fognaria. Per cui ti lascio immaginare il bordello che hai quando cerchi di mettere mano li. Ed i tempi ed i costi pure.
Sarebbe un'occasione per fare un po' di ordine, non credi?
 

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forse non hai proprio capito… per fare quello che tu dici “mettere ordine” bisogna scavare una ad una tutte le strade dei centri abitati. Andare a sostituire le tubazioni degli acquesdotto, che stanno solitamente SOTTO i cavidotto telefonici ed elettrici e gas. Mentre nel frattempo devi continuare ad erogare il servizio alle abitazioni di quella strada. Questo e’ un lavoro enorme, estrema ente costoso lungo, e che causa enormi disagi, perche quelle strade una volta aperte co vogliono settimane, o peggio mesi, prima di essere richiuse. Nel frattempo il traffico non ci può ovviamente passare e le case hanno servizi a singhiozzo.
se poi parliamo di centri storici allora e’ pure peggio perche le strade ed i marciapiedi sono spesso finito con ciottolato, sanpietrini o altro tipo di finitura costosa.
infatti solitamente nei centri storici quando si interviene si rifanno TUTTI i sottoservizi, incluse le fogne, che sono parecchi metri sotto le strade. Sono lavori immani, che si fanno solo ogni 50-60 anni per via di costi e tempi.
 
mi sa che quello che non ha capito non sono io ma sei tu caro gigiotto98.

io ho detto che sarebbe una buona occasione per sistemare la situazione caotica, per non dire altro, che si trova sotto il manto della strada e razionalizzare la questione.

ho ben in mente di cosa parliamo, ricordo gli scavi davanti casa mia quando portarono le acque nere nel mio paese:
- fili della luce;
- fili del telefono;
- acque bianche;
- un rio interrato;
- varie ed eventuali

tutte a quote e posizioni differenti rispetto a quanto segnato nei documenti tecnici forniti dal comune alla ditta che svolgeva i lavori. gli operai chiedevano lumi ai proprietari delle case fronte strada per capirne di più.

ti pare una situazione normale? a me non tanto; e son ben conscio che un lavoro di sistemazione generale richieda un investimento elevato ma ritengo che sia necessario anche per facilitare successivi interventi (ordinari o straordinari). perchè intervenire su una situazione ordinata fa risparmiare tempo e denaro.
 
Allora immagina farlo su scala di una città intera cosa significherebbe. In un mondo perfetto si rifarebbe tutto. Ma a che costo? E con che tempi? E nel frattempo come si fa ad andare al lavoro, a scuola, o semplicente farsi una doccia ?
 
mi sa che quello che non ha capito non sono io ma sei tu caro gigiotto98.

io ho detto che sarebbe una buona occasione per sistemare la situazione caotica, per non dire altro, che si trova sotto il manto della strada e razionalizzare la questione.

ho ben in mente di cosa parliamo, ricordo gli scavi davanti casa mia quando portarono le acque nere nel mio paese:
- fili della luce;
- fili del telefono;
- acque bianche;
- un rio interrato;
- varie ed eventuali

tutte a quote e posizioni differenti rispetto a quanto segnato nei documenti tecnici forniti dal comune alla ditta che svolgeva i lavori. gli operai chiedevano lumi ai proprietari delle case fronte strada per capirne di più.

ti pare una situazione normale? a me non tanto; e son ben conscio che un lavoro di sistemazione generale richieda un investimento elevato ma ritengo che sia necessario anche per facilitare successivi interventi (ordinari o straordinari). perchè intervenire su una situazione ordinata fa risparmiare tempo e denaro.
Sistemare il tutto sarebbe oneroso ma porterebbe vantaggi oltre a quello del risparmio di acqua : una maggior fruibilità degli impianti per riparazioni future, un miglioramento dell’efficienza differenti reti, un censimento delle reti e non ultimo un buon ritorno economico per aziende ( partendo dal presupposto che poi non si entri nel ciclo italico del rialzo pro mazzette dei lavori)
 
Non ho seguito la discussione bene quindi non sono scevro di dire cose che non ci azzeccano con l'argomento, ma in linea generale la proposta di sistemare tutta la rete idrica (e di sbiego sistemare tutto) richiede decenni e disagi enormi. Andrebbe avviata senza dubbio ma non è una soluzione di cui vedremmo risultati positivi se non tra vent'anni o passa. Io ho seguito da tecnico la posa del teleriscaldamento a Mantova che non raggiungeva se non un terzo delle strade cittadine. Ci sono voluti 3 anni e non è ancora finito, con 5 ditte che ci lavorano in contemporanea, per tutto l'anno.
Ora è vero che il teleriscaldamento è ingombrante e richiede in effetti operazioni maggiori, ma facendo stime, con 5 squadre a lavorarci per sistemare tutto (luce, gas, telefono, fibra, acque pulite, scarichi domestici e scarichi urbani), con una stima al ribasso per una città piccola come Mantova credo minimo 10 anni e sono brutalmente ottimista. E sto parlando di una città piccola.

Rispondendo a Lugo, dico solo che il caos che imperversa nei servizi sotto strada dipende da molti fattori...
1) I progetti come da disegno non sono MAI attuabili, perché sono fatti senza la minima idea di cosa ci sia sotto. I progetti suggeriscono in linea di massima la quota proposta ma al momento della posa è il capocantiere che decide in sostanza, e quasi mai c'è un ingegnere che ne prende atto o nota. La decisione va presa al momento in base ai servizi preesistenti e al fondo trovato (pietroni, resti archeologici, fognature ottocentesche di cui nessuno sapeva l'esistenza). Una volta piazzati il progetto ufficialmente approvato e "attuato" è quello. Recentemente si è iniziati a mapparli con cura anche con le eventuali modifiche, ma parlo di 5 anni. Prima è sempre imperato il caos.
2) Se tu sei la ditta appaltatrice per la posa della fibra, puoi mettere e toccare solo la fibra, tutto il resto è proprietà di altre aziende, quindi o sposti i corrugati della corrente con permesso e carta bollata dell'ENEL (aspettando burocratiche giornate di lavoro) o trovi una soluzione alternativa (tipo passando al lato opposto della strada) o fai a meno della carta bollata e sistemi tu alla bene e meglio sperando che il capo della tua ditta abbia una eccellente assicurazione nel caso tocchi un po' troppo.

Per sistemare tutto in maniera razionale ci vorrebbe che tutte (e dico tutte) le aziende che posseggono dei servizi sotto strada si mettano d'accordo (ci sborsino i loro danari per rifare una cosa che per quanto li riguarda va già bene così), siano disposte a diventare matte per garantire comunque l'interruzione minima di servizi (e qui è oggettivamente impossibile, perché vuole dire o A: fare tutto il lavoro mantenendo sul posto e attivi i servizi esistenti scendendo al compromesso che anche il lavoro nuovo sarà un casino e piazzato dove c'è spazio; B: tirare su tutto e lasciare un intera via per un mese senza nessun servizio), e si trovino in pieno accordo col comune, associazioni di quartiere, frontisti, negozianti, residenti, soprintendenza...

Se hai capito il mio argomento è no, non si farà mai. Al massimo qui e la qualche comune farà sostituire le vecchie tubature, lasciano però sotto quelle vecchie, che tirarle su tutte costa troppo, è meno complicato mettere giù un tubo a slalom tra le tubature dell'800, l'ENEL, la fibra che si è già presa il percorso migliore, il gas eccetera.

Con questo non sto dicendo che non sarebbe da fare, sarebbe fantastico. Ma non è attuabile sul breve termine. A meno che non venga fatta una disposizione ad hoc dal governo che cede ai comuni dei poteri e fondi straordinari per fare una operazione di tale peso senza bisogno di sedersi al tavolo con tutti gli interlocutori del caso per discussioni lunghe anni.
 
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