Meneguzzi è uno dei primi responsabili della situazione in cui ci troviamo e si trova lui come amministratore.![]()
Polemiche piste chiuse, intervista al presidente Mauro Meneguzzi: «Nella Valli olimpiche il sistema neve rischia il collasso»
La spruzzata di neve ha rallegrato il paesaggio del Comprensorio della Via Lattea, ma forse non basterà a coprire le magagne e i malumori (oggi fortissimi per le code il poco innevamewnto) per una stawww.ecodelchisone.it
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Questo è un fantasioso mondo dove la prepotenza porta a qualcosa. Se non si facesse la revisione alla funivia di Pattemouche, e se il Med decidesse di tenere chiuso il villaggio anche solo per una stagione, il Comune non vedrebbe più la tassa di soggiorno e la ricaduta di immagine sull'amministrazione attuale, sia comunale che regionale, sarebbe terrificante. Quindi nessuno ha interesse a fare i dispetti a Sestrieres, per il semplice fatto che Sestrieres tiene tutti per le palle. Può non piacere, può far arrabbiare, può risvegliare i peggiori istinti umani che portano ad augurare cose terribili agli attori in causa, ma il mondo è complesso, e non è mai sufficiente una reazione di pancia per risolvere qualcosa: anzi, è facile che con una reazione di pancia si riesca a peggiorare ulteriormente anche ciò che non ha certamente bisogno di essere peggiorato ulteriormente.È molto semplice, la revisione alla funivia di Pattemouche non si fa, il Club Med minaccia di chiudere e di non fare nulla a Sansicario, la Sestrieres si fa due conti e vedrete che prenderà in carico l’impianto..
Non basta? I comuni inizino a fare lo stesso con altri impianti e a non innevare le piste nelle altre aree, e di nuovo la Sestrieres inizierà a farsi due conti..
Sarei il primo a sostenere questa tesi, se il dialogo avesse mai portato a qualcosa fino ad ora. Quanti soldi spendono annualmente i comuni tra innevamento e manutenzione? 15 milioni di euro? Per gestire una stazione sciistica non sono tanti, ma se fossero usati per “altro” forse qualcosa cambierebbe. Immaginate solo se fossero spesi dai comuni come contributi per le ristrutturazioni delle strutture ricettive a patto che ci sia un miglioramento della qualità (esempio spa o aggiunta di una stella per gli hotel) come in Alto Adige - forse non sarebbe così difficile trovare in tutta la Via Lattea un bell’hotel con piscina?Questo è un fantasioso mondo dove la prepotenza porta a qualcosa. Se non si facesse la revisione alla funivia di Pattemouche, e se il Med decidesse di tenere chiuso il villaggio anche solo per una stagione, il Comune non vedrebbe più la tassa di soggiorno e la ricaduta di immagine sull'amministrazione attuale, sia comunale che regionale, sarebbe terrificante. Quindi nessuno ha interesse a fare i dispetti a Sestrieres, per il semplice fatto che Sestrieres tiene tutti per le palle. Può non piacere, può far arrabbiare, può risvegliare i peggiori istinti umani che portano ad augurare cose terribili agli attori in causa, ma il mondo è complesso, e non è mai sufficiente una reazione di pancia per risolvere qualcosa: anzi, è facile che con una reazione di pancia si riesca a peggiorare ulteriormente anche ciò che non ha certamente bisogno di essere peggiorato ulteriormente.
A Sauze proprio l'amministrazione di Meneguzzi aveva provato a fare il prepotente con l'impianto di Jovenceaux: è rimasto chiuso fino a quando non è tornato sui suoi passi. E mentre era chiuso non era Sestrieres spa ad avere grossi problemi e a rimetterci qualcosa, bensì l'utenza che semplicemente andava a comprare lo skipass in un'altra biglietteria e faceva la coda a Clotes; di conseguenza i problemi li aveva la giunta comunale stessa, sulla quale si riversava il malcontento di residenti, seconde case e turisti.
Non è con l'arroganza e con la prepotenza che si può pensare di cambiare qualcosa, gli equilibri in gioco non lo permettono e tutti hanno troppo da perdere a fare gli arroganti. Bisogna trovare il modo per far sì che tutti siano contenti, è l'unico modo per procedere in una situazione troppo complessa per poter essere semplificata. Potrebbe essere diverso? Sì, se la Regione avesse acquistato al posto di Icon. Non è successo, ora bisogna trovare il modo di far funzionare 'sto circo così com'è perché le espropriazioni ad aziende private non sono contemplate in uno Stato democratico.
E' vero cio' che scrivi ma le amministrazioni che si volessero svincolare da questi accordi che per loro sono totalmente svantaggiosi devono coalizzarsi e dare visibilità continua a mezzo stampa di quelle che sono le reali dinamiche di gestione. Cosa MAI successa. Ero alla ficcolata dei maestri di sci di sauze a Natale e Meneguzzi, nel suo solito discorso di fine anno, ha ringraziato la Sestrieres spa per gli sforzi fatti x l'innevamento (che su sauze non curano...). Anche nell'articolo sopra citato non vedo alcun tentativo di smarcarsi da attuale modus gestionale di Sestrieres spa.Questo è un fantasioso mondo dove la prepotenza porta a qualcosa. Se non si facesse la revisione alla funivia di Pattemouche, e se il Med decidesse di tenere chiuso il villaggio anche solo per una stagione, il Comune non vedrebbe più la tassa di soggiorno e la ricaduta di immagine sull'amministrazione attuale, sia comunale che regionale, sarebbe terrificante. Quindi nessuno ha interesse a fare i dispetti a Sestrieres, per il semplice fatto che Sestrieres tiene tutti per le palle. Può non piacere, può far arrabbiare, può risvegliare i peggiori istinti umani che portano ad augurare cose terribili agli attori in causa, ma il mondo è complesso, e non è mai sufficiente una reazione di pancia per risolvere qualcosa: anzi, è facile che con una reazione di pancia si riesca a peggiorare ulteriormente anche ciò che non ha certamente bisogno di essere peggiorato ulteriormente.
A Sauze proprio l'amministrazione di Meneguzzi aveva provato a fare il prepotente con l'impianto di Jovenceaux: è rimasto chiuso fino a quando non è tornato sui suoi passi. E mentre era chiuso non era Sestrieres spa ad avere grossi problemi e a rimetterci qualcosa, bensì l'utenza che semplicemente andava a comprare lo skipass in un'altra biglietteria e faceva la coda a Clotes; di conseguenza i problemi li aveva la giunta comunale stessa, sulla quale si riversava il malcontento di residenti, seconde case e turisti.
Non è con l'arroganza e con la prepotenza che si può pensare di cambiare qualcosa, gli equilibri in gioco non lo permettono e tutti hanno troppo da perdere a fare gli arroganti. Bisogna trovare il modo per far sì che tutti siano contenti, è l'unico modo per procedere in una situazione troppo complessa per poter essere semplificata. Potrebbe essere diverso? Sì, se la Regione avesse acquistato al posto di Icon. Non è successo, ora bisogna trovare il modo di far funzionare 'sto circo così com'è perché le espropriazioni ad aziende private non sono contemplate in uno Stato democratico.
Sarei il primo a sostenere questa tesi, se il dialogo avesse mai portato a qualcosa fino ad ora. Quanti soldi spendono annualmente i comuni tra innevamento e manutenzione? 15 milioni di euro? Per gestire una stazione sciistica non sono tanti, ma se fossero usati per “altro” forse qualcosa cambierebbe. Immaginate solo se fossero spesi dai comuni come contributi per le ristrutturazioni delle strutture ricettive a patto che ci sia un miglioramento della qualità (esempio spa o aggiunta di una stella per gli hotel) come in Alto Adige - forse non sarebbe così difficile trovare in tutta la Via Lattea un bell’hotel con piscina?
Tutti conoscono la situazione attuale, per il resto basterebbe mettere due cartelloni alla partenza degli impianti chiusi e sono sicuro che residenti e molti turisti si schiererebbero dalla parte dei Comuni dopo due anni di aperture ridicole e la maggior parte della gente che migra a Monginevro, altro che danno d’immagine.
Sul discorso Sauze, non era la Sestrieres ad avere problemi fino a un certo punto, perché la gente prima o poi si stufa di fare code e sciare su poche piste. E perché era un impianto solo, fate il conto con tutti gli impianti in concessione. So benissimo che ci sono dei contratti pluriennali sulla base dei quali tutti sono tenuti ad agire, ma nella giurisprudenza esiste sempre un cavillo e dubito che la Sestriere sogni di scontrarsi contro i Comuni (che in pratica la mantengono) in tribunale (con una lotta che potrebbe durare per anni). Forse un filo più di coraggio potrebbe far sedere le parti al tavolo, è così che si rinegoziano i contratti.
Stiamo parlando di un territorio che anno dopo anno, gestione dopo gestione, perde reputazione, giro d’affari e clienti. Inesorabilmente. Prima o poi la corda si spezzerà, forse meglio intervenire il prima possibile quando ancora qualcosa si può recuperare, perché tra 10 anni ci saranno solo impianti con 35 e più anni da sostituire in massa, e si parlerà di decine e decine di milioni di investimenti.