Post Meteo Primaverile 2023

L’acqua di ridracoli serve per dare da bere ai milioni di turisti che si riversano ogni estate in Romagna. E ci vuole una mente malata per pensare che aprano la diga per aggravare l’inondazione!!!
Gli usi agricoli sono in gran parte assicurati dal Canale Emiliano Romagnolo. Pensate che l’hanno fatto persino andare al contrario per fare fluire l’acqua verso il canale napoleonico e quindi verso il po.
 
Dopo la bella giornata di ieri, sveglia con temporale questa mattina qui a NE. Pare sarà così un pò tutto il giorno prima di migliorare per il weekend finalmente.
 
Per i non addetti ai lavori, ci vuole tanto poeter edi astraizione o cieca fuducia nella Scuienza. Totale accordo riguardo la fiducia nella scienza, tuttavia se ogni gruppo di ricercatori dice la propria, allora anche la scienza diventa opinione.
L'articolo può essere inperpretato in due modi:
- Interpretazione official: buona notizia, non mettendo più quel gas nella lacca abbiamo salvato la calotta polare (ma quanta cavolo di gente si metteva la lacca? :eek:

sarebbe da andare a ripescare cosa si diceva, al tempo, delle misure per proteggere lo strato di ozono...
 
azzo, leggo di Pavullo con allagamenti, tutto ok @ste89 ?
 
Ieri e oggi il sole si è fatto sentire,questa sera finestra aperta per la prima volta
 
Brescia città e paesi prossimi è venuta veramente tanta acqua nelle ultime ore. Una mia amica che è giù in università mi diceva che aveva quasi il livello dell'acqua al finestrino della macchina.

Qui trovate alcuni video
 
azzo, leggo di Pavullo con allagamenti, tutto ok @ste89 ?

via principale allagata, diversi garage sommersi con anche 1 metro e mezzo d'acqua.
solito canale interrato sotto strada che non ci sta dietro quando vengono queste bombe d'acqua. ogni 4/5 anni succede sempre uguale.

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Lago trasimento 3 mesi fa -100 cm ora -97 cm.
Ovviamente noi qui ringraziamo il cielo di essere stati graziati dalle devastanti alluvioni, tuttavia è veramente strano trovarsi con tutti i bacini d'Italia prossimi ai livelli di massimo riempimento, mentre il quarto lago Italiano, situato nel cuore delle regioni centrali, versa in condizioni di gravissima secca, avendo guadagnato soli 3 cm durante il periodo più piovoso della storia recente, e che questa estate rischia nuvamente il prosciugamento.
Al di là delle stucchevoli polemiche dei tuttologi social, sulla pulizia dei fossi, sulla gestione delle acque, etc... guardando in faccia la realtà, qui nell'area di Perugia, nell'immaginario collettivo è piovuto "tutti i giorni" per due mesi, è effettiivamente così non si puà negare, pioviggini inisistenti, frequenti brevissimi acquazzoni, peccato che poi le somme si tirano leggendo i pluviometri, e noi di fatto siamo stati per due mesi in ombra pluviometrica da stau appenninico, ombra che (da un lato per nostra fortuna) perisiste, in quanto vedo prevsioni di venti da NE fino a data da destinarsi.
 
Non conoscevo il fenomeno del downburst che probabilmente è all'origine dell'incidente che ha causato quattro morti sul lago Maggiore: https://www.tio.ch/ticino/cronaca/1671508/downburst-fenomeno-vento-raffiche-moto
 
Downburst, microburst, ecc. sono tutti fenomeni di windshear (repentine e importanti variazioni della velocità e direzione del vento) molto conosciuti e temuti in aeronautica, che in passato hanno causato diversi incidenti in fase di atterraggio e decollo in prossimità di temporali. I maggiori aeroporti hanno sensori di windshear nelle immediate vicinanze delle piste, in modo da fornire agli equipaggi le informazioni del caso.
 
Lago trasimento 3 mesi fa -100 cm ora -97 cm.
Ovviamente noi qui ringraziamo il cielo di essere stati graziati dalle devastanti alluvioni, tuttavia è veramente strano trovarsi con tutti i bacini d'Italia prossimi ai livelli di massimo riempimento, mentre il quarto lago Italiano, situato nel cuore delle regioni centrali, versa in condizioni di gravissima secca, avendo guadagnato soli 3 cm durante il periodo più piovoso della storia recente, e che questa estate rischia nuvamente il prosciugamento.
Al di là delle stucchevoli polemiche dei tuttologi social, sulla pulizia dei fossi, sulla gestione delle acque, etc... guardando in faccia la realtà, qui nell'area di Perugia, nell'immaginario collettivo è piovuto "tutti i giorni" per due mesi, è effettiivamente così non si puà negare, pioviggini inisistenti, frequenti brevissimi acquazzoni, peccato che poi le somme si tirano leggendo i pluviometri, e noi di fatto siamo stati per due mesi in ombra pluviometrica da stau appenninico, ombra che (da un lato per nostra fortuna) perisiste, in quanto vedo prevsioni di venti da NE fino a data da destinarsi.

personalmente non vedo nessuna stucchevole polemica nel chiedere o denunciare che il territorio , in questo caso canali e fiumi, deve essere (non dovrebbe essere) manutenuto al meglio.
poi le opere idrauliche che, come ricordava il sindaco di ravenna, mancano sul territorio da decenni, forse anche 50 anni.

tutto ciò sarebbe stato sufficiente a contenere un evento come quello appena occorso in romagna ? quasi sicuramente no, ma in grado di attutire l'impatto si.

nelle settimane scorse mi sono imbattuto in questo progetto europeo ... magari noi in italia non abbiamo dighe o altri manufatti obsoleti da rimuovere, comunque la totale assenza di attività mi lascia... perplesso.

 
personalmente non vedo nessuna stucchevole polemica nel chiedere o denunciare che il territorio , in questo caso canali e fiumi, deve essere (non dovrebbe essere) manutenuto al meglio.
poi le opere idrauliche che, come ricordava il sindaco di ravenna, mancano sul territorio da decenni, forse anche 50 anni.

tutto ciò sarebbe stato sufficiente a contenere un evento come quello appena occorso in romagna ? quasi sicuramente no, ma in grado di attutire l'impatto si.

nelle settimane scorse mi sono imbattuto in questo progetto europeo ... magari noi in italia non abbiamo dighe o altri manufatti obsoleti da rimuovere, comunque la totale assenza di attività mi lascia... perplesso.


La stato medio dei manti stradali fotografa la gestione medio delle infrastrutture. Che si parli di ponti , acquedotti, dighe , porti , ferrovie sono state progettate nel boom economico e poi mal mantenute.
 
personalmente non vedo nessuna stucchevole polemica nel chiedere o denunciare che il territorio , in questo caso canali e fiumi, deve essere (non dovrebbe essere) manutenuto al meglio.
poi le opere idrauliche che, come ricordava il sindaco di ravenna, mancano sul territorio da decenni, forse anche 50 anni.

tutto ciò sarebbe stato sufficiente a contenere un evento come quello appena occorso in romagna ? quasi sicuramente no, ma in grado di attutire l'impatto si.

nelle settimane scorse mi sono imbattuto in questo progetto europeo ... magari noi in italia non abbiamo dighe o altri manufatti obsoleti da rimuovere, comunque la totale assenza di attività mi lascia... perplesso.


Io penso che se nn pulisci gli argini dei fiumi o i fossi su terreno demaniale, ti esce un torrente in prossimità di un ponte, quando accumulano detriti portati a valle.

Tipo quello che è successo al Ravone a Bologna.

Ma non ti straripano 23 fiumi più o meno contemporaneamente e quasi tutti nel loro tratto di pianura.
Quello è sintomo di troppa acqua ovunque.

Che poi è quel che è successo…

Non ti partono 750 frane in contemporanea su tutto il tuo territorio comunale.

Io l’altro giorno ho fatto 9.3km di strada collinare dietro casa.
Ho contato 12 (DODICI!) tra frane e smottamenti che hanno interessato la sede stradale, invadendola o (in 3 casi) portandone via un pezzo (2 andavano giù 30m).
Dodici.
E sono nella metà relativamente salva della provincia di Bologna.

Già il discorso sulle infrastrutture fluviali in pianura è diverso e più sensato.

Ma non raccontiamoci la barzelletta che se pulivamo i fossi, a Faenza avevano l’acqua alle caviglie e non al 1º piano…
 

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mi sembra di aver scritto, "poi le opere idrauliche che, come ricordava il sindaco di ravenna, mancano sul territorio da decenni, forse anche 50 anni."

in modo molto sintetico e semplificato, riprendevo quando espresso da geologi ed esperti : questo ad esempio il pensiero del presidente geologi Emilia Romagna:

"In questi ultimi giorni sono caduti circa 200-250 mm di pioggia in 36 ore, in una zona molto estesa che va da Bologna a Rimini. Una quantità d’acqua di questo genere non è gestibile dalla nostra rete idrografica, che non è adatta per piovosità di questo genere. Ora bisogna capire cosa poter fare per evitare situazioni di questo tipo in futuro. È necessario innanzitutto curare le nostre foreste e i boschi che abbiamo a monte, mantenendo integri alberi e sottobosco, poichè aiutano a rallentare il deflusso dell’acqua verso valle. Quando l’acqua arriva a valle, si devono creare le prime aree di laminazione, zone naturali, generalmente agricole, dove l’acqua può espandersi quando arriva la piena. Nelle nostre città, questi corsi d’acqua diventano canali, e come tali vanno trattati. Via gli alberi, dunque, perché l’acqua deve essere in grado di attraversarle nel più breve tempo possibile. A valle delle nostre zone urbane, quando riprende la pianura, dove si può allarghiamo i corsi d’acqua mentre negli spazi aperti creiamo delle casse di espansione. Questi interventi da monte alla foce aiutano a mitigare il rischio, che è comunque bene sapere che è impossibile azzerare."
 
mi sembra di aver scritto, "poi le opere idrauliche che, come ricordava il sindaco di ravenna, mancano sul territorio da decenni, forse anche 50 anni."

in modo molto sintetico e semplificato, riprendevo quando espresso da geologi ed esperti : questo ad esempio il pensiero del presidente geologi Emilia Romagna:

"In questi ultimi giorni sono caduti circa 200-250 mm di pioggia in 36 ore, in una zona molto estesa che va da Bologna a Rimini. Una quantità d’acqua di questo genere non è gestibile dalla nostra rete idrografica, che non è adatta per piovosità di questo genere. Ora bisogna capire cosa poter fare per evitare situazioni di questo tipo in futuro. È necessario innanzitutto curare le nostre foreste e i boschi che abbiamo a monte, mantenendo integri alberi e sottobosco, poichè aiutano a rallentare il deflusso dell’acqua verso valle. Quando l’acqua arriva a valle, si devono creare le prime aree di laminazione, zone naturali, generalmente agricole, dove l’acqua può espandersi quando arriva la piena. Nelle nostre città, questi corsi d’acqua diventano canali, e come tali vanno trattati. Via gli alberi, dunque, perché l’acqua deve essere in grado di attraversarle nel più breve tempo possibile. A valle delle nostre zone urbane, quando riprende la pianura, dove si può allarghiamo i corsi d’acqua mentre negli spazi aperti creiamo delle casse di espansione. Questi interventi da monte alla foce aiutano a mitigare il rischio, che è comunque bene sapere che è impossibile azzerare."
Discorso che non fa una piega ma che ahinoi, tempo qualche mese saranno dimenticate...😒
 
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