mi sembra di aver scritto, "poi le opere idrauliche che, come ricordava il sindaco di ravenna, mancano sul territorio da decenni, forse anche 50 anni."
in modo molto sintetico e semplificato, riprendevo quando espresso da geologi ed esperti : questo ad esempio il pensiero del presidente geologi Emilia Romagna:
"In questi ultimi giorni sono caduti circa 200-250 mm di pioggia in 36 ore, in una zona molto estesa che va da Bologna a Rimini. Una quantità d’acqua di questo genere non è gestibile dalla nostra rete idrografica, che non è adatta per piovosità di questo genere. Ora bisogna capire cosa poter fare per evitare situazioni di questo tipo in futuro. È necessario innanzitutto curare le nostre foreste e i boschi che abbiamo a monte, mantenendo integri alberi e sottobosco, poichè aiutano a rallentare il deflusso dell’acqua verso valle. Quando l’acqua arriva a valle, si devono creare le prime aree di laminazione, zone naturali, generalmente agricole, dove l’acqua può espandersi quando arriva la piena. Nelle nostre città, questi corsi d’acqua diventano canali, e come tali vanno trattati. Via gli alberi, dunque, perché l’acqua deve essere in grado di attraversarle nel più breve tempo possibile. A valle delle nostre zone urbane, quando riprende la pianura, dove si può allarghiamo i corsi d’acqua mentre negli spazi aperti creiamo delle casse di espansione. Questi interventi da monte alla foce aiutano a mitigare il rischio, che è comunque bene sapere che è impossibile azzerare."