"Maleducati e ubriachi sulle piste da sci, un coro di proteste da tutt’Italia"

Rebel77

Well-known member
Anche nella summenzionata Bulgaria (che non è formata solamente dal centro di Sofia e dalle sue aziende internazionali, dove tra l'altro lavorano parecchi stranieri), paese più povero d'Europa, evidentemente (?) a causa della gente che mediamente non ha voglia di fare?


"Bene" in quanto lo quantifichi? Ho sempre letto che mediamente in alcuni di quei paesi (soprattutto in Polonia e CZ, la Bulgaria non c'entra proprio niente con questo aspetto tranne che per qualcuno della "elite" della capitale.) si vive abbastanza bene guadagnando e vivendo in moneta locale, ma l'automobile e le vacanze sulle Alpi (meno della prima perché altrimenti ciò andrebbe in contrasto con i più volte citati cospicui sconti per attirare questi popoli a sciare quaggiù) ad esempio hanno prezzi internazionali.
Bene nel senso che a parità di fatturato ti resta in tasca una cifra ben maggiore di quella che ti rimane in Italia.
A questo aggiungici che i costi (vedi quelli dell’auto sopra indicati) sono molto più bassi, come in genere i costi per vivere (affitti, ristoranti, supermercati).
C’è una enorme disparità sociale? Si, assolutamente. Se ti dai da fare, guadagni; altrimenti muori sotto un ponte ed a nessuno interessa.
Sai come fanno a pulire le strade di Sofia?
Pigliano tutti quelli che percepiscono sussidio e li mettono 2-3 ore al giorno a spazzare per terra o spalare neve; la polizia controlla, e chi non si presenta perde il sussidio.
 

gigiotto98

Well-known member
L’anno scorso a fine giornata ho visto un ragazzo scendere dritto e poi ruzzolare fuori pista . L’ho soccorso e poi sono arrivati i suoi amici, ero al Cermis e gli imoianti avevano chiuso. Il ragazzo era ubriaco fradicio. Riusciva a malapena a stare in piedi.
eravamo alla partenza della Costabella e questi volevamo scendere a valle per l’olimpia. quello ubriaco non capiva un tubi da quanti aveva bevuto. Ed i suoi amici…vabbè, pronti ad ammazzario.
ho dato agli amici due opzioni, o chiamavo i carabinieri e chi pensavano loro, con tanto di multa, o portavo gli sci dell’ubriaco un centinaio di metri dentro la via del bosco, in modo che non potessero tornare indietro. Hanno scelto l’azione due,

ah, erano tutti bolzanini.
 

GioRad

Well-known member
BUL batte ITA: 7 a zero.

Elosctatocheffà?... Elementare - tassa.
 

amen

Snowboarder
Da trentino dico che quelli sono i classici locali (che ovviamente non vivono di turismo) ai quali danno fastidio tutti.
Ubriachi sulle piste da sci? Ma se insieme ai veneti ce la giochiamo su chi beve di più. C'era proprio giorni fa un articolo su quanti ubriachi al volante hanno sanzionato l'anno scorso.
È evidente che non sei mai stato in FVG 😂
 

ddski

Well-known member
Tutto il mondo fuori dallo skiforum percepisce il divertimento sulla neve così


E ce ne dobbiamo fare una ragione..🤡
 

marcoprem

Well-known member
È evidente che non sei mai stato in FVG 😂
Di sicuro. Mai visti tanti ubriachi in giro come nei paesi della Carnia.
E anche Trieste non scherza
 

pierl

white week
Tutti, ma proprio tutti. Se hai seconda casa ed hai conoscenti di seconde case ti potresti rendere conto di quanto l’italiano medio si porti da casa nella seconda casa. Casse e casse di vettovaglie peggio che nei film anni 60/70 della famiglia che va al picnic. Una roba invereconda. Ovvio che a 1300 mt, dove un camion per fornire un negozio ci mette 1 ora a salire ed 1 ora a scendere la spesa costi un filo di più che nel grande supermercato.
Io vado in multiproprietà... Mai portato neanche un chicco di sale in più di quello che mi serve al massimo per la cena della prima sera, e giusto perché arrivo stanco per il viaggio, devo scaricare i bagagli e non voglio perdere tempo a fare spesa né cercare un ristorante.
Dal giorno successivo in poi, si compra tutto dai locali.
Lo sci già impone un'auto piena come un uovo per ovvi motivi... dovrei portarmi pure le scorte alimentari? E che è, Totò e Peppino a Milano?
Ma perché poi?
I minimarket del paese di montagna quanto potrà essere più costoso di quello in città (e poi in realtà sul prezzo medio non lo è)?
Non dubito di quel che hai osservato nei luoghi che frequenti, ma secondo me questa è una filosofia da non-sciatori.
Nel mio clan non esiste proprio: si va a fare sport, non a mangiare, se rimane un micro spazio in macchina ci si infila un paio di guanti di riserva, non un pacco di pasta.
 
Ultima modifica:

hippo

Well-known member
I maestri di sci italiani sono dei tassisti che non ce l'han fatta...
Un po' come i falliti in Italia che cercano fortuna all'estero lontano dallo sguardo compassionevole di amici e parenti...
Cmq conosco diversi ingegneri, architetti e commercialisti fare i maestri di sci, e si... anche qualche taxista
 

pierr

Well-known member
Ci ho provato, ma ho fallito. Nessuno mi pagava bene per lavorare a Buguggiate, mi è toccato St.Moritz (pieno di tassisti italiani falliti, peraltro)

Che aggia fa? M'aggia sparà? So' emigrante

 

SkiBob

Uomo Selvatico
Casse e casse di vettovaglie peggio che nei film anni 60/70 della famiglia che va al picnic. Una roba invereconda. Ovvio che a 1300 mt, dove un camion per fornire un negozio ci mette 1 ora a salire ed 1 ora a scendere la spesa costi un filo di più che nel grande supermercato.
Nella mia personale esperienza il supermercato (o l'alimentari) di Courmayeur non costa più di quello di Roma.
Probabilmente c'è un po' meno scelta, ma questo poi è relativo perché ormai in città l'offerta è piuttosto diversificata tra le varie catene e quartieri.
Rispetto alla provincia del Centro Italia costa di più, ma questo vale pure per la città (i numerosi dipendenti stagionali meridionali indiani o africani dovranno mangiare pure loro...).
I prodotti a basso km (caseario) sono invece convenienti naturalmente, e la frutta più buona (a Roma sono 10 anni che la frutta fa schifo perché la vogliamo pagare poco e viene da ... altrove).

Quindi se devo affittare casa non mi porto proprio nulla, anche perché non avrei spazio in macchina.

Faccio notare che conosco operatori turistici indigeni che ordinano la spesa a Milano (visto personalmente il camion che arriva a 1700m 1 volta a settimana): vero che hanno maggior capacità contrattuale rispetto al turista ma probabilmente per i grandi volumi (alberghi, supermercati...) i km non costituiscono un problema , e non vedo un grosso ribaltamento di costi sui prezzi al dettaglio. Quindi dove questo avviene regolarmente intravedo della sana speculazione.
 

pierl

white week
Ci ho provato, ma ho fallito. Nessuno mi pagava bene per lavorare a Buguggiate, mi è toccato St.Moritz (pieno di tassisti italiani falliti, peraltro)

Che aggia fa? M'aggia sparà? So' emigrante

Aggiungerei per completezza e suprema dignità dell'uomo l'epico finale di "Zappatore":

"So' nu faticatore/
E magno pane e pane/
Si zappo 'a terra chèsto te fa onore/
Addenòcchiate e vàseme 'sti mmàne."

Zan-Zan-Zan
(Tre arcate di violini)

PS: Non riesco a decifrare l'ironia sui tassisti italiani perché ho perso il vostro discorso, ma a parer mio chiunque cerchi di migliorare la propria condizione spostandosi altrove merita rispetto.
Quanto al "fallimento", ogni area ha la sua economia elettiva.
Se la mia ambizione è fare il doppiatore non posso farlo ad Aosta o a Catanzaro, devo spostarmi a Roma. Se voglio fare il tassista non avrò futuro in un paese di 10.000 anime. E se voglio fare il maestro di sci alpino, farlo al Lido Lucciola è difficile.
 

giucos20

Well-known member
Tutti, ma proprio tutti. Se hai seconda casa ed hai conoscenti di seconde case ti potresti rendere conto di quanto l’italiano medio si porti da casa nella seconda casa. Casse e casse di vettovaglie peggio che nei film anni 60/70 della famiglia che va al picnic. Una roba invereconda. Ovvio che a 1300 mt, dove un camion per fornire un negozio ci mette 1 ora a salire ed 1 ora a scendere la spesa costi un filo di più che nel grande supermercato. Io non compro mai nulla giu , mi sono imposto di comprare il più possibile in valle dove ho la casa perché mi sembra giusto ed onesto nei confronti di chi in quella valle deve vivere ed offrire un servizio che spesso non è così semplice da servire.
A Cortina tutti fan la spesa in cooperativa o alla Conad locale. Nessuno porta su vettovaglie. Poi tutti compriamo attrezzature sportive in loco ( sci, scarponi, abbigliamento tecnico etc.). Ristoranti e locali tutti sold out . Tasse e manutenzioni con ditte locali. In Cadore sono arrivati i miliardi con le seconde case. Basta vedere il confronto con le valli di Auronzo o Zoldo ( che non avrebbero da invidiare nulla come paesaggio). Io e tutti i miei amici veniamo su col solo bagaglio a mano x capirsi. I prezzi di Cortina sono inferiori a quelli di Milano, Roma o Treviso e Padova e Bologna quindi non ci si stupisce di niente. Gli stranieri qui son ben accetti perché sciano bene, non arrivano in pulman o camper e sono spesso altospendenti. Un russo prima della guerra spendeva minimo come dieci italiani.
 

pierr

Well-known member
PS: Non riesco a decifrare l'ironia sui tassisti italiani perché ho perso il vostro discorso

I maestri di sci han cercato, senza successo di mantenere la situazione anni 80, in cui se vuoi insegnare sci a Marilleva devi essere della scuola sci Marilleva.

I taxisti italiani invece sono per il momento riusciti a conservare il loro privilegio che consente loro di non dover fronteggiare nessuna concorrenza
 

furio

The skiing Pac-man
comunque la digressione dallo slavo ubriaco in TAA al supermercato di Courmayeur passando dai maestri di sci in Slovenia e dai tassisti in Svizzera è stata notevole, bravi tutti.
 

GioRad

Well-known member
... Gli stranieri sono ben accetti (dai locales) dappertutto, non solo in Cadore. In Sued Tirol sono la stragrande maggioranza dei visitatori, di certo è così in Pustertal e affini.

Questo 3D verte solo sul comportamento di certi stranieri sulle piste. Non su quanto sia conveniente far la spesa alla Coop.
 
Top