Differenza di sviluppo impiantistico tra Italia OCCIDENTALE e zone estere confinanti

Siccome lo conosco bene voglio specificare due cose:
Nel Mondole ski investe SOLO Prato Nevoso, perchè la società impianti è anche di fatto un'immobiliare, che ha puntato negli ultimi 10 anni sulla costruzione di un intero nuovo borgo, e reinvestendo i proventi dalle vendite di appartamenti nella società impianti.
Se parliamo di Artesina e ancor più di Frabosa sono al palo, con pochissimi investimenti, e negli ultimi anni faticano anche a stare in piedi economicamente, se non ci fosse Prato che catalizza l'attenzione tutto il comprensorio sarebbe in condizioni ben peggiori
Si vero. Non conosco le dinamiche interne alle tre stazioni, da fruitore è vero... si nota la differenza tra come viene gestito Prato ed le altre due.
 
Discussione interessante che seguo da esterno non avendo mai sciato all'estero.
Il TAA è italiano e ho avuto la fortuna di sciare spesso in Val Gardena ed una volta ad Andalo.
Mi sembra che la Val Gardena sia messa non bene... ma benissimo.
In Lombardia...dei comprensori degni di nota vedo un Madesimo (piccolo in confronto ad altri, inserito perchè sono di parte) ma con ottimi impianti, Bormio un pò statico e che di certo non può competere, Un certo rilancio di ponte Di legno e Tonale (almeno sulla carta, non conosco) e sicuri che Livigno non si degno di nota?
In VdA Cervinia mi sembra abbai uno status internazionale consolidato e meritato, La Thuile e la Rosiere si integrano bene. Se Pila dovesse fare la cabinovia sarebbe un bel balzo in avanti. Il MRski (che adoro) potrebbe fare di più.
Ma è vero che in Italia abbiamo molto molto da imparare in termini di cultura, rispetto ed efficienza.
Se sono fuori tema mi scuso
molto fuori tema, ma non sei il solo :)
il titolo è ampiamente comprensibile avendo la parola "occidentale" che dovrebbe escludere qualsiasi riferimento a Lombardia, TAA, Veneto e FVG, in più non si parla di sviluppo ma di storia.
è normale per molti sentire l'impulso di dire la loro anche se non si è letto niente del titolo e del primo messaggio, ma non è un problema, ci sono ugualmente messaggi molto interessanti e punti di vista attinenti quindi scusami se quoto solo te ma il tuo era il messaggio più esemplificativo di quanto alcuni interventi siano fuori tema.
 
Certamente gigiotto98, ma il titolo della discussione è Italia occidentale vs estero confinante 😉
Ma non puoi escludere dall’equazione lo sviluppo del TAA. Perché le Alpi occidentali sono le uniche parti dell’arco Alpini a disposizione del mercato francese, che per dimensioni e,’ più grande di quello italiano, mentre il mercato italiano ha a disposizione una parte di arco ben maggiore dei France, e per una serie di motivi preferisce il TAA.
per cui se vogliamo cercare la causa del perché le Alpi piemontesi siano meno sviluppate di quelle francesi il motivo principale sta proprio nel TAA. Il cliente italiano ha più scelta di quello francese ed ha scelto il TAA.
 
Ma è venuto prima l'uovo, o la gallina? Ha scelto il TAA perchè c'erano gli impianti, o gli impianti sono arrivati perchè il TAA piaceva già di più

Insomma, dove va il nesso causale?
 

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Se si escludesse esclusivamente il Sella Ronda, come sarebbe il confronto a livello turistico?

Il Sella Ronda ha qualcosa di troppo sexy per il vacanziero italiano sciatore medio che va in settimana bianca, magari gli unici giorni in cui scia durante l'inverno
 
Tornando sullo sviluppo delle stazioni in val d’Aosta bisogna scaricare i bilanci,
prendiamo per esempio La Thule. E scarichiamo il bilancio di una stazione simile per dimensione e fatturato ma a gestione privata, per esempio Obereggen spa,
simvede come le due stazioni , nonostante ricavi dimensioni simili abbiano un numero diverso che salta all’occhio. Il costo del personale.
in pratica a La Thule hanno,un organico molto superiore che finisce per mamguarsi buona parte dei margini. E quindi poi mancano i soldi per reinvestire sulla stazione. Ogni nuovo imoianto deve essere finanziato con soldi pubblici
ad Obereggen invece hanno circa 3 milioni all’anno di EBITDA. E quindi generano da soli i soldi con gli incassi che servono per cambiare gli impianti.
invece per la vi lattea il discorso e’ diverso. Hanno buon Ebitda, ma i soldi invece che reinvestirlo se li mette in tasca la proprieta.

per esempio a la Thule hanno normalmente 8 milioni di ricavi. La meta’ se ne va in stipendi. Ed alla fine l’EBITDA e’ di circa 1,5 milioni.
in analoghe stazioni ad est, hanno sempre i ricavi intorno agli 8 milioni, ma in personale se ne va 1/4. Ed alla fine l’EBITDA e’ intorno ai 2,5 milioni.
quel Milione di differenza nel corso degli anni sono tutti soldi che mancano agli investimenti.
 
Ultima modifica:
Obereggen Spa è completamente privato? Nemmeno una partecipata regionale?
Nemmeno 1€ di impianto o cannone finanziato dalla provinz?
 
Bisognerebbe comprendere se quei dipendenti in più servono, oppure se sono assunzioni clientelari (suppongo la parità retributiva).
 
Stiamo parlando della Valle d'Aosta... Che siano assunzioni clientelari è un evento a probabilità 1
 
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