Differenza di sviluppo impiantistico tra Italia OCCIDENTALE e zone estere confinanti

buona parte degli impianti francesi sono partecipati, se non controllati, da Compagnies des Alps. È una società a partecipazione statale quotata alla Borsa di Parigi.

no aspetta, è un pò più complicato di così.
CDA possiede quote di molte grandi stazioni sciistiche, sì, ma in realtà solo di una piccola parte rispetto al totale delle stazioni sciistiche francesi.
nei vari resort, gli impianti quasi sempre sono di proprietà dei comuni, poi ci sono degli enti semi-pubblici che si chiamano "regie autonome de pistes" che si occupano di gestione e battitura piste, poi ci sono dei consorzi (misto pubblico/privato) che gestiscono la promozione e incassano le tasse di soggiorno, ecc...
è un sistema che funziona benissimo, da 50 anni.
la maggior parte dei letti sono "caldi", cioè sostanzialmente non ci sono seconde case.
in Francia esiste da sempre un ministero del turismo, con enormi budget.
le "vacanze scolastiche invernali" sono spalmate da febbraio ad aprile, una settimana per zona di provenienza.
 
innanzi tutto per me è una questione orografica e di neve al suolo,ovvero lato nord delle alpi ha mediamente molta piu neve del lato a sud
a partià di quota avevo letto enormi differnze tra la valle d'aosta e la confinante svizzera vallese per dire.

in francia vabbè i colossi che gestisono lo sci(e tutto il contorno) sono quotati anche in borsa fanno numeri pazzeschi da decenni...
noi ci dobbiamo ancora svegliare dolomiti superski a parte.

in francia negli anni dello sviluppo del dopoguerra cè stato dallo stato centrale una volontà polica nel sviluppare staioni di sci e tutto il contorno...con ferie di 2 settimane per fare sciare proprio tutti.(scolastiche sopratutto)

ecco per me questo insieme di situazioni pone a favore della francia,della svizzera ci mancherebbe...stanno in mezzo alle alpi più alte tra l altro...non hanno mare...
noi a favore del minor sviluppo abbiamo il mare a 2 ore dalla pianura massimo....e migliaia di coste...insomma...siamo nel mezzo..

Svizzera e Austria non hanno mare. la Francia ovviamente sì ;-)
 
Aspetta aspetta, come gestiti dal settore pubblico? Non ne sapevo niente!
Come funzionano gli impianti in Francia? Ricevono abbondanti sovvenzioni dallo stato?
Ci sono diverse "formule", le stazioni più grandi sono a partecipazione statale, quindi lo stato ha quote societarie insieme ai privati che gestiscono.
Per le stazioni più piccole quasi sempre gli impianti sono di competenza dei comuni, e vengono di fatto dati in gestione, ma è la PA ad occuparsi dei controlli e degli investimenti per ammodernare.
In francia le stazioni sono quindi più e meglio supportate rispetto in italia, dove si "elargiscono" soldi a società private, per poi trovarsi situazioni come via lattea dove una società privata prende soldi dallo stato, si riempie le tasche, e investe poco o nulla sullo sviluppo.
Oltralpe i soldi sono spesi con maggior cognizione e con lo scopo non di fare utili ma di creare indotto per le aree montane, non è raro che gli impianti aprano in perdita per comunque servire le strutture ricettive e favorire il turismo.
 
L'orografia è un fattore determinante, insieme al clima.

Per quanto possiamo discuterne e trovare eccezioni, l'Italia è temperata tendente al mite e la parte alpina non è esente da questa influenza.
La gran parte dei massicci e delle valli prettamente alpine (cioè senza sbocchi diretti verso climi miti) si trova in Austria, Svizzera, Francia.
La stessa conformazione montuosa non ci è favorevole, abbiamo molto ripido con le quote superiori ai 2000 metri spesso relegate a picchi inutili per l'attività impiantistica.

Meteo: basta guardarsi una cartina per capire che le perturbazioni utili a portar neve prima investono i settori Francesi, Svizzeri o Austriaci, poi l'Italia.
La catena alpina da un certo punto di vista ci protegge dalle perturbazioni e dal freddo.
In Trentino, ad esempio quando una perturbazione scende da nord, prima becca l'Austria, scarica in Tirolo e Voralberg per poi oltrepassare al alte quote in versante italico, arrivando a scaricare nuovamente la rimanenza in pianura.
Da noi le giuste perturbazioni sono quelle che arrivano da est, entrando dalla Slovenia. Quelle scaricano sul Trentino AA, ed in genere nel contempo ad Innsbruck c'è il sole.
 

.

Non e’ un confronto valido.
nelle mappe si vede un confronto Piemonte vs Francia, e Svizzera vs Lombardia. Ma manca tutto il TAA!!!
il TAA da solo in senso sciistico vale almeno quanto tutto il resto d’Italia messo assieme.
Sul perché lo sci non sia altrettanto sviluppato nelle altre regioni alpine possamo parlare per settimane, ma di fatto il TAA funge da polo sciistico nazionale servendo un poco tutte le regioni.
 
Bhè, nell'Ovest italiano, paghiamo il grande dazio VL. Che è/era l'unica realtà con un grande potenziale internazionale ed è finita vittima di Brasso (e di sindaci, operatori, etc..). Nel Mondolè ski investimenti ne fanno.. certo, le dimensioni non sono paragonabili ad altre realtà ma è un bel comprensorio. Limone non lo conosco, ma altre realtà che avrebbero potuto avere uno sviluppo significativo?

Vero. Sono tornato a LTH lo scorso inverno dopo tanti tanti anni e... lato Italia, non è praticamente cambiato un cazzo. Lato Rosiere, sembra quasi un altro posto. Dici che se si potesse "ruotare di 180°" le aree di competenza troverebbero il modo di collegarsi con la Val Veny? 😁 😁
Io però mi riferivo proprio a questo: in Valle d'Aosta la gestione dei comprensori sciistici più o meno funziona ma non c'è quasi nessuna innovazione. Però gli skipass sono aumentati costantemente di prezzo anche senza gli impianti aggiornati.
 
ma altre realtà che avrebbero potuto avere uno sviluppo significativo?
Il Mondolé Ski però si sta innovando solo da qualche anno; Limone invece aveva cambiato pelle nel periodo olimpico pur senza olimpiadi e poi è morto lì.

Bardonecchia se collegassero impiantisticamente lo Jafferau potrebbe diventare un comprensorietto decente; così di fatto la parte spesso con la neve migliore e più di alta montagna è sostanzialmente inutile ai più (non essendoci lo skibus in settimana).
 
Nel Mondolè ski investimenti ne fanno...
Siccome lo conosco bene voglio specificare due cose:
Nel Mondole ski investe SOLO Prato Nevoso, perchè la società impianti è anche di fatto un'immobiliare, che ha puntato negli ultimi 10 anni sulla costruzione di un intero nuovo borgo, e reinvestendo i proventi dalle vendite di appartamenti nella società impianti.
Se parliamo di Artesina e ancor più di Frabosa sono al palo, con pochissimi investimenti, e negli ultimi anni faticano anche a stare in piedi economicamente, se non ci fosse Prato che catalizza l'attenzione tutto il comprensorio sarebbe in condizioni ben peggiori
 
La seggiovia al posto degli skilift della Turra chi la dovrebbe pagare?
Artesina, con contributi pubblici, ma sinceramente, dubito la realizzino, dovevano finire due anni fa l'innevamento invece forse lo finiranno il prossimo anno...
Poi per essere "concreti", ha poco senso una 6 posti in turra se poi quando si rompe la 2 posti che porta la gente su l'unico modo di salire è da rastello, quest'anno è rimasta 2 settimane isolata la turra, non c'era neve per scendere dai collegamenti, la seggiovia castellino rotta, si saliva e scendeva solo da rastello
Artesina quest'anno non ha aperto due impianti... dicono per carenza di personale, ma la "carenza" è di soldi...
 
La malagestio di sestriere, con tantodi volano olimpico, e la non integrazione dei due versanti di Bardonecchia (che potenzialmente potrebbe espandere entrambi) sono dei grandi misteri.

Nel cuneese gli impianti li hanno chiusi (Canosio, Argentera) altri sono fieramente vintage (Sampeyre, Chaianle)... Misteri
 
Discussione interessante che seguo da esterno non avendo mai sciato all'estero.
Il TAA è italiano e ho avuto la fortuna di sciare spesso in Val Gardena ed una volta ad Andalo.
Mi sembra che la Val Gardena sia messa non bene... ma benissimo.
In Lombardia...dei comprensori degni di nota vedo un Madesimo (piccolo in confronto ad altri, inserito perchè sono di parte) ma con ottimi impianti, Bormio un pò statico e che di certo non può competere, Un certo rilancio di ponte Di legno e Tonale (almeno sulla carta, non conosco) e sicuri che Livigno non si degno di nota?
In VdA Cervinia mi sembra abbai uno status internazionale consolidato e meritato, La Thuile e la Rosiere si integrano bene. Se Pila dovesse fare la cabinovia sarebbe un bel balzo in avanti. Il MRski (che adoro) potrebbe fare di più.
Ma è vero che in Italia abbiamo molto molto da imparare in termini di cultura, rispetto ed efficienza.
Se sono fuori tema mi scuso
 
Top