fla5
(Super) Skifoso!
Dopo una giornata di total powder nei boschetti appenninici si torna a bomba con una bella scialpinistica (alla fine chiusa con 1200 m D+) sulle montagne del frosinate, vicino Pizzo Deta.
Si parte dal Prato di Campoli a 1150 metri, rispetto alle zone dei Simbruini o Abruzzo qui alle quote basse c'era meno neve ma si partiva già dalla macchina sci ai piedi, sopra i 1300 metri neve in abbondanza con possibilità di sciare più o meno ovunque senza toccare il fondo. Neve che negli strati più bassi è più pesante e sopra più leggera, ottima per il fondo e la coesione degli strati.
Saliamo per la forestale e poi una traccia già aperta che fa il giro largo verso il Monte Passeggio (2063 metri)
Si prosegue nella faggeta, a nord neve ancora sugli alberi e polvere a terra, a sud neve che aveva già parzialmente trasformato e rigelato nella notte con crosta (ma confidavamo sul sole)
Ambiente magico e selvaggio
Appena si esce dal bosco si entra in un vallone e si prosegue nel fosso della neve puntando ai monti Fragara (dx) e Passeggio (sx).
Neve tutta di qualità e pendii molto molto invitanti
Arrivati in quota con croce e galaverna si apre un panorama spettacolare su tutte le principali catene montuose dell'appennino centrale da una parte e il mare (che purtroppo in foto non si vedeva bene) e le isole (Ventotene e Ponza)
Veloce panoramica, da sx si vede: La Monna (Campo Catino), Terminillo, Velino, Gran Sasso e Laga, Sirente, Majella, Mainarde.
La cresta è il confine tra Lazio e Abruzzo.
Primo piano su Pizzo Deta e relativa discesa sul lato sud, e sullo sfondo Majella e Mainarde (PNALM)
Gran Sasso e Sirente lato sud (che mi dicono in gran forma)
Decidiamo di scendere lato N-E (verso Pizzo Deta e tornare diretti alla partenza) prima di fare ciò non potevamo non sfruttare almeno una parte del pendio a S-O che aveva neve in parte trasformata ma godibilissima per tirare curvoni a piena velocità
Monte Ginepro in primo piano
Per scendere dall'altro lato decidiamo di andare a prendere la parte più a nord del pendio, quindi seguiamo la cresta verso Monte Fragara
Il ben di dio che ci aspetta con ben 2 tracce
Quindi ci impegniamo al massimo per firmare tutto il firmabile (polvere a nord-est, trasformata con mezzo firn al sole)
Si prosegue con altri pendii in campo aperto fino quasi in fondo dove inizia un boschetto aperto sciabile, neve sempre buona (in fondo trasformata), ultimi 150 metri di dislivello da fare attenzione al fondo ma comunque sciabile.
In conclusione una bella uscita godibile già dalla macchina che regala grandi discese, ambiente selvaggio e panorami notevoli. Bisogna approfittarne quando nevica a basse quote perché chiaramente la neve in basso dura poco.
Si parte dal Prato di Campoli a 1150 metri, rispetto alle zone dei Simbruini o Abruzzo qui alle quote basse c'era meno neve ma si partiva già dalla macchina sci ai piedi, sopra i 1300 metri neve in abbondanza con possibilità di sciare più o meno ovunque senza toccare il fondo. Neve che negli strati più bassi è più pesante e sopra più leggera, ottima per il fondo e la coesione degli strati.
Saliamo per la forestale e poi una traccia già aperta che fa il giro largo verso il Monte Passeggio (2063 metri)
Si prosegue nella faggeta, a nord neve ancora sugli alberi e polvere a terra, a sud neve che aveva già parzialmente trasformato e rigelato nella notte con crosta (ma confidavamo sul sole)
Ambiente magico e selvaggio
Appena si esce dal bosco si entra in un vallone e si prosegue nel fosso della neve puntando ai monti Fragara (dx) e Passeggio (sx).
Neve tutta di qualità e pendii molto molto invitanti
Arrivati in quota con croce e galaverna si apre un panorama spettacolare su tutte le principali catene montuose dell'appennino centrale da una parte e il mare (che purtroppo in foto non si vedeva bene) e le isole (Ventotene e Ponza)
Veloce panoramica, da sx si vede: La Monna (Campo Catino), Terminillo, Velino, Gran Sasso e Laga, Sirente, Majella, Mainarde.
La cresta è il confine tra Lazio e Abruzzo.
Primo piano su Pizzo Deta e relativa discesa sul lato sud, e sullo sfondo Majella e Mainarde (PNALM)
Gran Sasso e Sirente lato sud (che mi dicono in gran forma)
Decidiamo di scendere lato N-E (verso Pizzo Deta e tornare diretti alla partenza) prima di fare ciò non potevamo non sfruttare almeno una parte del pendio a S-O che aveva neve in parte trasformata ma godibilissima per tirare curvoni a piena velocità
Monte Ginepro in primo piano
Per scendere dall'altro lato decidiamo di andare a prendere la parte più a nord del pendio, quindi seguiamo la cresta verso Monte Fragara
Il ben di dio che ci aspetta con ben 2 tracce
Quindi ci impegniamo al massimo per firmare tutto il firmabile (polvere a nord-est, trasformata con mezzo firn al sole)
Si prosegue con altri pendii in campo aperto fino quasi in fondo dove inizia un boschetto aperto sciabile, neve sempre buona (in fondo trasformata), ultimi 150 metri di dislivello da fare attenzione al fondo ma comunque sciabile.
In conclusione una bella uscita godibile già dalla macchina che regala grandi discese, ambiente selvaggio e panorami notevoli. Bisogna approfittarne quando nevica a basse quote perché chiaramente la neve in basso dura poco.