Peio - Archeologia sciatoria

Fonte @Angelo65

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Settimana bianca dal 2 all'8 gennaio 1984: la mia prima vacanza sulla neve, sulle piste di Pejo. Ed ovviamente ho avuto la fortuna (se così si può dire...) di usufruire più volte della seggiovia della Mite, che aveva una risalita lunga e lenta, ma dal panorama spettacolare, anche grazie alla tanta neve presente da cima a valle, con divertimento sfrenato lungo la pista di rientro a valle che usavamo come pista da cross con gli sci 😛 Ed ho anche utilizzato più volte la sciovia Seroden, che era uno splendido campo giochi ai suoi tempi per me ed i miei amici.

Bei ricordi... :love:


Ecco un paio di foto "antiche" della seggiovia allora in funzione :)

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Nella cartina di Soloneve interessante il progetto di arroccamento da Cogolo via Peio paese - Saroden, nonché un recupero da Covel a Tarlenta. Ignoravo il tutto.

Ma a Cogolo ci sono ancora impianti?
Certo che sì. La sciovia Biancaneve, il primo impianto in assoluto della valle, che compare anche in alcune delle cartoline che hai postato, è alla terza generazione e tuttora attiva.
 
All'entrata della cabinovia Tarlenta c'è un piccolo museo del trasporto a fune:
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Oltre a un seggiolino della monoposto Graffer con seduta in vero legno di cirmolo noneso, è esposta una bellissima vetturetta biposto proveniente dalla cabinovia Ceretti e Tanfani del 1967.
È interessante notare che in un periodo in cui gli impianti d'arroccamento erano spesso delle lente e gelide cestovie, a Peio s'installava un'avveniristica monofune automatica con cabine chiuse, gemella di quella di Frabosa e con una sorella maggiore (quadriposto) a Valtournenche. L'impianto ha funzionato la bellezza di 27 anni prima di cedere il passo all'attuale Agamatic.

Qui una monografia con foto d'epoca e dati tecnici:
 
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