Valanga a San Simone (cima dei Siltri), 6 gennaio 2024
Trovo utile riportare quanto è successo oggi, è la prima volta che assisto da vicino a una valanga di medio/grandi dimensioni, e uno non si rende conto dei rischi che corre finché non capita.
Tra ieri e stanotte sulle Orobie sono scesi fino a 60cm di neve molto pesante.
Partiamo stamattina in giornata da Parma diretti a San Simone per visitare una zona per noi nuova dove tornare con meteo e condizioni migliori. Le aspettative non sono alte , puntiamo a stare nella zona delle piste, chiuse da anni.
Risaliamo la pista più a dx fino all’arrivo della seggiovia biposto più alta, sotto la cima dei Siltri (2175), il cui versante nord è ripido e carico di neve . La presenza di vecchie barriere anti valanga e cannoni per farle cadere artificialmente suggerisce che il pendio è potenzialmente pericoloso.
Ci sono decine di persone sulla cima, e decine che salgono. La traccia battuta dall’arrivo della seggiovia scende qualche metro poi traversa sotto il continuo del versante nord in direzione di uno spallone meno ripido dove punta direttamente alla cresta. Decidiamo di andare anche noi in cima. Superato il breve traverso, dove incrociamo 5 skialpers in discesa dalla traccia battuta, iniziamo a salire, è quasi mezzogiorno, alcuni sciatori dalla cresta sopra di noi si apprestano a scendere direttamente il pendio ripido da un canale tutto a sx… nel mentre si stacca tutto il versante. Noi 3, altri 2 fermi a spellare siamo a monte la zona di distacco, i 5 skialpers sono arrivati alla fine della seggiovia, 4 ciaspolatori si trovano sotto il distacco in una zona di accumulo e vengono coinvolti.
Gli sciatori che si trovavano in cresta scendono dal canale andando a prestare aiuto, uno dei ciaspolatori è rimasto sotto mezzo metro di neve a faccia in giù ma lo individuano i suoi amici che si trovavano vicino. Non hanno APS scavano a mano, sono aiutati a liberare l’amico dallo sciatore con la pala. Noi aspettiamo di capire se hanno bisogno o meno per evitare di tornare nella zona a rischio, i 5 arrivati alla seggiovia hanno un diverbio con gli altri scesi da monte siccome non si chiariscono se hanno o meno bisogno. Alla fine scendiamo anche noi, pare ci siano tutti.
Nel frattempo si ammucchiano altre persone, alcuni prendono in mano la situazione facendo spegnere a tutti l’artva per compiere una ricerca sommaria ma non ricevono segnali. Si decide comunque di sondare la zona di accumulo siccome sia i 4 coinvolti sia i due che erano fermi a togliere le pelli non avevano artva e la valanga aveva un fronte abbastanza grande (circa 100m di larghezza). A noi non sembra ci sia più bisogno siccome siamo abbastanza sicuri di non avere visto altri travolti, almeno fra quelli che salivano prima di noi. Ma nessuno è sicuro al 100% siccome c’era davvero molta gente.
Quando però stiamo per girare i tacchi viene rinvenuto uno sci! Il proprietario non si trova e si pensa al peggio, si decide di chiamare i soccorsi. È già passata più di mezz’ora dal distacco. Ci dividiamo in due gruppi per continuare a sondare il pendio più accuratamente, ma 20min dopo salta fuori un uomo che dice di conoscere il proprietario dello sci, che aveva perso 2 giorni prima. Chiama lui i soccorsi informandoli del fatto. Decidiamo comunque di aspettare l’arrivo dell’elicottero, una volta atterrato sbarca due tecnici con cane e riparte, decidiamo di defilarci alle 13,30 circa.
Personalmente credo ci siano stati molti errori di valutazione da parte di tutti (noi compresi) e una gestione della situazione non appropriata. La mia impressione è che tutti si siano un po’ lasciati ingannare dal fatto che essendoci tanta gente, le piste vicino, i pericoli fossero limitati, e nessuno si è reso conto che c’era un pendio carico di neve ventata con sotto la traccia. L’errore maggiore comunque l’hanno fatto i ragazzi scesi da lì, anche se mi rimane il dubbio che la valanga sia scesa appena prima, mentre erano fermi sopra. Morale… guardarsi bene attorno, contare bene quante persone ci sono, evitare di andare in zone che si conoscono poco subito dopo nevicate potenzialmente a rischio. Poteva andare davvero molto peggio con 6 persone senza artva travolte da neve molto pesante (nella zona di accumulo le sonde andavano giù completamente, quindi c’erano più di 2m di neve). Per quanto mi riguarda farò un po’ più spesso campi Artva siccome ho avuto qualche minuto di indecisione di troppo sul da farsi.
Foto d’archivio dal web: la traccia di salita è stella rossa a sx, la traccia gialla è circa al centro del distacco, il canale a sx tra le due cime e quello sceso dagli scialpinisti che erano in cresta
Foto di oggi: il traverso sotto la seggiovia e la zona di accumulo in basso a dx dove c’è il gruppo
In alto a dx la cima di Siltri piena di gente un’ora prima del distacco (i 4 con le ciaspole sono quelli che saranno coinvolti)
Dopo il distacco
Zoommata