Domenica ore 5,30 del mattino lasciamo il capoluogo marchigiano con direzione Passo Falzarego. Passati gli ultimi acquazzoni lungo la autostrada, da Bologna in su, come da previsione le nuvole scompaiono aprendosi un tempo veramente soleggiato.
Alle 11:30 siamo al Passo, parcheggiamo, ci cambiamo e ci incamminiamo verso la prima meta di giornata, il Sass de Stria, percorrendo il sentiero sottostante la statale da cui è ben visibile la selletta del Sass de Stria
Poco prima del forte Intra i Sasc, giriamo a sinistra e ci addentriamo fra le trincee austriache. Il Sass de Stria fu infatti una fortezza naturale che sbarrò la via alle truppe italiane che puntavano alla Val Badia e Gardena. Con la postazione Vonbank e il Piccolo Lagazuoi era quasi impossibile raggiungere il passo Valparola per dilagare a valle.
Gli austriaci hanno costruito trincee, camminamenti e postazioni in caverna ovunque.
Vista sulla vetta a cui però con rammarico non puntiamo anche se davvero prossima. L'intento di oggi però era di fare una breve perlustrazione in parte dovuta alla prossima meta ed anche alla partenza dell'escursione davvero in tardissima mattinata. Peccato perchè sulla vetta ci sono delle postazioni davvero interesanti.
Postazione verso il Bosco di Andraz dove erano posizionati gli italiani,
Vista sul Col di Lana, Sief e la barriera naturale del Settsass. Fra il Sief e Il Setsass, pressapoco al Passo Sief, si possono notare dal Lagazuoi una serie infinita di crateri della artiglieria italiana che batteva le postazioni austriache.
Dietro veglia la Marmolada che sarà sempre presente in quasi tutta la giornata.
Si ridiscende, vista verso Passo Valparola. In evidenza il forte Intra i Sasc, subito oltre la statale parte il sentiero KaiserJager che si congiunge più avanti, all'altezza della postazione vonbank, al sentiero che viene dal Passo Falzarego.
Salendo sul sentiero Kaiserjager, vista sul Passo Valparola. Il sentiero permetteva alle truppe di valle di raggiungere il Piccolo Lagazuoi e di mettere quindi in collegamento le truppe austriache
Resti di una costruzione austriaca
Sulla destra il Sass de Stria e forse si intravede l'ingresso alla galleria Goiginger che gli austraci costruirono per raggiungere la selletta del Sass de Stria. Con l'occupazione della Cengia Martini (sotto al Piccolo Lagazuoi) gli italiani tenevano sotto tiro tutto il passo, la postazione vonbank e i sentieri per raggiungere la selletta. Poco più avanti comincia una lunga trincea di camminamento che porta fino alla postazione vonbank.
Vista sulla postazione Vonbank (proprio di fronte), sul Passo Falzarego, Croda Negra, Averau, Cinque Torri, Croda da Lago, .............
Si sale in direzione del ponte sospeso
ponte che si intravede in lontananza
ultimo tratto poco prima del ponte
Il ponte sospeso, sempre affascinante
Vista su Col Gallina
Ultimo strappo finale
Sosta contemplativa su panca apposita, con il Civetta proprio di fronte
Poco più avanti il sentiero si apre con vista sul'Alpe di Lagazuoi su cui svetta imponenete il Gran Lagazuoi. Ma haimè il cellulare finiva la sua batteria.................. le foto che seguono sono poi fatte successivamente all'arrivo al Rifugio Lagazuoi, in cui soggiorneremo durante la notte.
vista dalla vetta del Piccolo Lagazuoi
Alle 11:30 siamo al Passo, parcheggiamo, ci cambiamo e ci incamminiamo verso la prima meta di giornata, il Sass de Stria, percorrendo il sentiero sottostante la statale da cui è ben visibile la selletta del Sass de Stria
Poco prima del forte Intra i Sasc, giriamo a sinistra e ci addentriamo fra le trincee austriache. Il Sass de Stria fu infatti una fortezza naturale che sbarrò la via alle truppe italiane che puntavano alla Val Badia e Gardena. Con la postazione Vonbank e il Piccolo Lagazuoi era quasi impossibile raggiungere il passo Valparola per dilagare a valle.
Gli austriaci hanno costruito trincee, camminamenti e postazioni in caverna ovunque.
Vista sulla vetta a cui però con rammarico non puntiamo anche se davvero prossima. L'intento di oggi però era di fare una breve perlustrazione in parte dovuta alla prossima meta ed anche alla partenza dell'escursione davvero in tardissima mattinata. Peccato perchè sulla vetta ci sono delle postazioni davvero interesanti.
Postazione verso il Bosco di Andraz dove erano posizionati gli italiani,
Vista sul Col di Lana, Sief e la barriera naturale del Settsass. Fra il Sief e Il Setsass, pressapoco al Passo Sief, si possono notare dal Lagazuoi una serie infinita di crateri della artiglieria italiana che batteva le postazioni austriache.
Dietro veglia la Marmolada che sarà sempre presente in quasi tutta la giornata.
Si ridiscende, vista verso Passo Valparola. In evidenza il forte Intra i Sasc, subito oltre la statale parte il sentiero KaiserJager che si congiunge più avanti, all'altezza della postazione vonbank, al sentiero che viene dal Passo Falzarego.
Salendo sul sentiero Kaiserjager, vista sul Passo Valparola. Il sentiero permetteva alle truppe di valle di raggiungere il Piccolo Lagazuoi e di mettere quindi in collegamento le truppe austriache
Resti di una costruzione austriaca
Sulla destra il Sass de Stria e forse si intravede l'ingresso alla galleria Goiginger che gli austraci costruirono per raggiungere la selletta del Sass de Stria. Con l'occupazione della Cengia Martini (sotto al Piccolo Lagazuoi) gli italiani tenevano sotto tiro tutto il passo, la postazione vonbank e i sentieri per raggiungere la selletta. Poco più avanti comincia una lunga trincea di camminamento che porta fino alla postazione vonbank.
Vista sulla postazione Vonbank (proprio di fronte), sul Passo Falzarego, Croda Negra, Averau, Cinque Torri, Croda da Lago, .............
Si sale in direzione del ponte sospeso
ponte che si intravede in lontananza
ultimo tratto poco prima del ponte
Il ponte sospeso, sempre affascinante
Vista su Col Gallina
Ultimo strappo finale
Sosta contemplativa su panca apposita, con il Civetta proprio di fronte
Poco più avanti il sentiero si apre con vista sul'Alpe di Lagazuoi su cui svetta imponenete il Gran Lagazuoi. Ma haimè il cellulare finiva la sua batteria.................. le foto che seguono sono poi fatte successivamente all'arrivo al Rifugio Lagazuoi, in cui soggiorneremo durante la notte.
vista dalla vetta del Piccolo Lagazuoi
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