Auto elettriche: dite la vostra

Finirà che tanti concessionari, che oggi stanno in piedi grazie a tagliandi e manutenzioni varie, dovranno chiudere.
Purtroppo i margini sulla vendita di un’auto sono diventati molto risicati.

Probabilmente ci saranno degli show-room, ma con vendite direttamente online (come stanno già facendo molti marchi).
 
Li risolvi ANCHE con le auto elettriche.

Il prossimo passo è smantellare camini, stufe, pellet, riscaldamenti a gasolio ecc.
Devono diventare illegali.
Non capisco perché da queste illuminatissime e genuine liste di proscrizione si escludano sempre hardware e software per fruizione di reti telematiche. Grandi consumatori di energia e risorse naturali (c.d. "terre rare").
Magari dando anche il buon esempio.
 
Non capisco perché da queste illuminatissime e genuine liste di proscrizione si escludano sempre hardware e software per fruizione di reti telematiche. Grandi consumatori di energia e risorse naturali (c.d. "terre rare").
Magari dando anche il buon esempio.

Perché le reti telematiche ( che funzionano grazie a software e software) sono quelle che ti permettono di gestire le cartelle elettroniche di un ospedale, ad esempio.
Oppure di refertarti a distanza un ECG.
Oppure garantirti una ricetta medica da parte del tuo medico di medicina generale.
Oppure di gestire la rete ferroviaria italiana.

Ormai sono insostituibili.
Il pellet, le stufe e i caminetti possono essere benissimo archiviati; rappresentano un inquinamento inutile e folcloristico.
 
Ok, quindi lascia telefono o internet, visto che non stai curando nessuno o non devi garantire l'arrivo in orario di un treno. Dai il buon esempio. non fare come i boomer cattivi ed ignoranti.
 
Vorrei far notare che nelle valli trentine oltre il 90% degli inquinati nell’aria, di cui parecchi cancerogeni, derivano dal riscaldamento a legna. Quello a pelle è’ un poco meglio, ma fa Sempre più polveri che gas o pompa di calore.
a Montreal e e quesì tutte le zone limitrofe le stufe a legna sono proibite.
 

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Mi domando che fine faranno i meccanici che fanno tagliandi con olio venduto a 30Euro/litro (che costa 7 euro al supermercato).
Oppure filtri da 5 euro rivenduti a 40.

Beh dipende.. io che faccio sistematicamente un tagliando in casa madre e uno dal meccanico di fiducia al quale procuro io l’olio apposito posso dirti che lo pago circa un 30% meno che in casa madre.. resta comunque caro.. a 7euro è olio minerale.. 😅😅
 
Non entro in merito al dibattito elettrico sì-elettrico no, mi limito a riportare la mia esperienza con la Model 3 Long Range che ho acquistato in novembre (occasione con 1 anno di vita). Cercherò di essere il più obiettivo possibile.

Premessa, vivo in Svizzera e mi muovo prevalentemente al suo interno. L'idea che mi sono fatto è che lo sviluppo della rete di carica sia un po' più avanti rispetto all'Italia, ma che sia solo questione di tempo.
I miei spostamenti standard sono ~30 km quotidiani per lavoro/recupo figli/ecc., viaggi più lunghi nel weekend per sci/montagna & co. (in media direi tra 1 e 3 ore sola andata), e qualche viaggio lungo eccezionale.

Prima dell'acquisto mi sono fatto mille menate su autonomia, tempi di carica e durate dei viaggi, costi, spazio, ecc. Ad un certo punto mia moglie mi ha detto di smetterla con le pippe mentali e ci siamo lanciati.

  • Estetica: non ne sono innamorato, però una volta tolti i copri ruote di plastica per me va bene. Se fosse l'unico criterio di scelta allora 👎, ma (per me) non lo è.

  • Interni: "Razionale" è la parola che descrive meglio. I comandi touch richiedono un po' di adattamento ma ci si abitua velocemente e alla fine si usano raramente alla guida.

  • Spazio: più spaziosa di quello che sembra. Il baule è molto profondo e il volume extra sotto al pianale è molto utile. Per intenderci ci sta una sacca con vari paia di scarponi prima ancora di iniziare a riempire il baule. Il grande limite è il portellone non hatchback (come si dice in italiano?) che invece ha la Y. Quello sarebbe un grosso miglioramento, ma tant'è. Anche l'apertura centrale per far passare gli sci sarebbe comoda.
    Il baule anteriore l'ho usato raramente. Ci sta un trolley o uno zaino.

    All'atto pratico, abbiamo sciato in tre molto comodamente, con un sedile abbassato e gli sci all'interno. Anche in 4, con le stesse modalità, ma i due passeggeri seduti dietro erano adolescenti. Due adulti ci starebbero a patto di non essere troppo voluminosi.

    Per una settimana bianca in 4 a mio modo di vedere bisogna mettere gli sci sul tetto. Occhio perchè le barre oltre che care sono delicate da montare e non sono pensate per un metti/togli frequente. La mia religione sciistica mi impone comunque di mettere gli sci dentro l'auto, dunque non mi sono posto il problema, ma va tenuto in considerazione.

  • Prestazioni: non avevo mai avuto auto particolarmenti potenti e non ho scelto la tesla per i quasi 500CV, ma l'accelerazione è spaventosa. Invoglia comunque ad una guida tranquilla, ma al momento in cui serve diventa un missile. Utile per i sorpassi in salita quando ti trovi davanti il pullman e gli impianti stanno per aprire.

  • Trazione: ottima, chiaramente con gomme invernali. Su strada innevata anche in salita/discesa il grip è eccezionale. Non ho neppure acquistato le catene, mentre normalmente le tengo sempre nel bagagliaio per le emergenze. Il limite potrebbe essere l'altezza da terra relativamente ridotta, in caso di tanta neve fresca. Purtroppo quest'anno sono condizioni che non ho mai incontrato.

  • Autonomia: su questo punto le mie pippe si sono sciolte come la neve di aprile.

    1) Nell'uso quotidiano su tragitti brevi il problema proprio non si pone.

    2) Su tragitti "sciistici" attorno all'ora/ora e mezza come potrebbe essere Lugano-Airolo/Andermatt/Splügen, neppure.

    3) Su tragitti più lunghi, fino a circa 2h30 (es. Lugano-Lenzerheide) si va e si torna senza caricare. Qui potrebbe essere utile partire con la batteria al 95-100%, che normalmente non si fa. Se fa ansia vedere il navigatore che prevede un arrivo sotto al 10% si risolve con una sosta di max 10 min. ad un supercharger.

    4) Il tragitto più lungo che ho fatto (varie volte) è stato Lugano-Losanna-Lugano in giornata, circa 400+400 km. Qui ci sono varie opzioni. La più conveniente che ho sperimentato sono due brevi pausette ai supercharger a fianco dell'autostrada (una all'andata e una al ritorno, sui 15 min. l'una), unite ad un top-up alla colonnina del parcheggio nell'ora di pausa pranzo in città. Quest'ultima però è una carica lenta e serve a poco. Ha il vantaggio che non serve sbattersi per trovare parcheggio visto che ha sempre posti liberi.
    Alla fine gli umori del traffico influiscono di più del tempo di carica, in cui non riesco neanche a finire di leggere e rispondere agli email.
    In buona sostanza: anche su un viaggio di 4-5 ore la pausa di carica cambia poco, a meno di essere tiratissimi con i tempi. Sapendo però che a quel punto il minimo inconveniente sarà comunque fatale.

    La velocità influisce sull'autonomia, si. In Svizzera le autostrade sono limitate a 120, e lì tengo attorno ai 125 dove possibile. La realtà è che ci sono tantissimi tratti limitati a 100 o 80. Su lunghissimi tragitti ad alta velocità questo potrebbe avere un impatto significativo.

    Il freddo influisce sull'autonomia. La mia esperienza pratica è che non cambia abbastanza da avere un vero impatto sull'organizzazione del viaggio. In altre parole arrivare a casa con il 35% o il 28% non mi fa una differenza, così come caricare 17 minuti al posto di 13.

    Salita/discesa influisce enormemente, esagerato dal fatto che in discesa recupera carica. Esempio concreto, con temperature invernali, per la salita da Bellinzona a San Bernardino uso indicativamente il 25% della batteria, mentre per il tragitto inverso meno del 5%.

  • Costi: l'acquisto iniziale è stato piuttosto costoso, considerando che l'auto era d'occasione. La carica mi costa relativamente poco principalmente perchè ho la fortuna di poter caricare al lavoro (cosa che comunque si sta diffondendo abbastanza), ma anche perchè nonostante i recenti rincari l'elettricità costa ancora parecchio meno della benzina. Siamo sui 20 centesimi/kW a casa. I supercharger costano più del doppio.
    Tesla ha la peculiarità di non richiedere nessun servizio. Le gomme in compenso sono più sollecitate sia per il peso elevato, sia per l'accelerazione/frenata con il recupero. È presto per tirare somme su questo aspetto.

Altre note: molti supercharger in Svizzera sono aperti a tutte le marche. Non ho comunque mai trovato un supercharger con più di 3 di colonnine occupate su 10+. In alcuni autogrill più avanzati ci sono varie zone di carica tra Tesla, Ionity, ecc.

Certo molto dipende dal caso d'uso di ognuno. Nel mio caso mi trovo bene. Carico principalmente al lavoro e a casa, dove ho installato una colonnina e i supercharger/charger sono una situazione eccezionale e rara.
Senza colonnina a casa o al lavoro penso che sarei in difficoltà. Chi ha esigenza più estreme come viaggi quotidiani lunghissimi magari su autostrade molto scorrevoli potrebbe anche avere qualche difficoltà.
Nel mio caso serve più che altro adattarsi a programmare il viaggio in modo leggermente diverso. Mi ricorda il passaggio dal Nokia che caricavo una volta a settimana allo smartphone che attacco la sera prima di dormire.

Scusate se ho scritto molto, ma spero possa essere utile per portare qualche elemento di vita reale alla discussione.

Report molto utile… le autostrade svizzere sono perfette per l’auto elettrica.. a gennaio Attraversando tutta la Svizzera da Lugano alla Francia ho rischiato colpi di sonno… 😅😅🤣
 
Non entro in merito al dibattito elettrico sì-elettrico no, mi limito a riportare la mia esperienza con la Model 3 Long Range che ho acquistato in novembre (occasione con 1 anno di vita). Cercherò di essere il più obiettivo possibile.

Premessa, vivo in Svizzera e mi muovo prevalentemente al suo interno. L'idea che mi sono fatto è che lo sviluppo della rete di carica sia un po' più avanti rispetto all'Italia, ma che sia solo questione di tempo.
I miei spostamenti standard sono ~30 km quotidiani per lavoro/recupo figli/ecc., viaggi più lunghi nel weekend per sci/montagna & co. (in media direi tra 1 e 3 ore sola andata), e qualche viaggio lungo eccezionale.

Prima dell'acquisto mi sono fatto mille menate su autonomia, tempi di carica e durate dei viaggi, costi, spazio, ecc. Ad un certo punto mia moglie mi ha detto di smetterla con le pippe mentali e ci siamo lanciati.

  • Estetica: non ne sono innamorato, però una volta tolti i copri ruote di plastica per me va bene. Se fosse l'unico criterio di scelta allora 👎, ma (per me) non lo è.

  • Interni: "Razionale" è la parola che descrive meglio. I comandi touch richiedono un po' di adattamento ma ci si abitua velocemente e alla fine si usano raramente alla guida.

  • Spazio: più spaziosa di quello che sembra. Il baule è molto profondo e il volume extra sotto al pianale è molto utile. Per intenderci ci sta una sacca con vari paia di scarponi prima ancora di iniziare a riempire il baule. Il grande limite è il portellone non hatchback (come si dice in italiano?) che invece ha la Y. Quello sarebbe un grosso miglioramento, ma tant'è. Anche l'apertura centrale per far passare gli sci sarebbe comoda.
    Il baule anteriore l'ho usato raramente. Ci sta un trolley o uno zaino.

    All'atto pratico, abbiamo sciato in tre molto comodamente, con un sedile abbassato e gli sci all'interno. Anche in 4, con le stesse modalità, ma i due passeggeri seduti dietro erano adolescenti. Due adulti ci starebbero a patto di non essere troppo voluminosi.

    Per una settimana bianca in 4 a mio modo di vedere bisogna mettere gli sci sul tetto. Occhio perchè le barre oltre che care sono delicate da montare e non sono pensate per un metti/togli frequente. La mia religione sciistica mi impone comunque di mettere gli sci dentro l'auto, dunque non mi sono posto il problema, ma va tenuto in considerazione.

  • Prestazioni: non avevo mai avuto auto particolarmenti potenti e non ho scelto la tesla per i quasi 500CV, ma l'accelerazione è spaventosa. Invoglia comunque ad una guida tranquilla, ma al momento in cui serve diventa un missile. Utile per i sorpassi in salita quando ti trovi davanti il pullman e gli impianti stanno per aprire.

  • Trazione: ottima, chiaramente con gomme invernali. Su strada innevata anche in salita/discesa il grip è eccezionale. Non ho neppure acquistato le catene, mentre normalmente le tengo sempre nel bagagliaio per le emergenze. Il limite potrebbe essere l'altezza da terra relativamente ridotta, in caso di tanta neve fresca. Purtroppo quest'anno sono condizioni che non ho mai incontrato.

  • Autonomia: su questo punto le mie pippe si sono sciolte come la neve di aprile.

    1) Nell'uso quotidiano su tragitti brevi il problema proprio non si pone.

    2) Su tragitti "sciistici" attorno all'ora/ora e mezza come potrebbe essere Lugano-Airolo/Andermatt/Splügen, neppure.

    3) Su tragitti più lunghi, fino a circa 2h30 (es. Lugano-Lenzerheide) si va e si torna senza caricare. Qui potrebbe essere utile partire con la batteria al 95-100%, che normalmente non si fa. Se fa ansia vedere il navigatore che prevede un arrivo sotto al 10% si risolve con una sosta di max 10 min. ad un supercharger.

    4) Il tragitto più lungo che ho fatto (varie volte) è stato Lugano-Losanna-Lugano in giornata, circa 400+400 km. Qui ci sono varie opzioni. La più conveniente che ho sperimentato sono due brevi pausette ai supercharger a fianco dell'autostrada (una all'andata e una al ritorno, sui 15 min. l'una), unite ad un top-up alla colonnina del parcheggio nell'ora di pausa pranzo in città. Quest'ultima però è una carica lenta e serve a poco. Ha il vantaggio che non serve sbattersi per trovare parcheggio visto che ha sempre posti liberi.
    Alla fine gli umori del traffico influiscono di più del tempo di carica, in cui non riesco neanche a finire di leggere e rispondere agli email.
    In buona sostanza: anche su un viaggio di 4-5 ore la pausa di carica cambia poco, a meno di essere tiratissimi con i tempi. Sapendo però che a quel punto il minimo inconveniente sarà comunque fatale.

    La velocità influisce sull'autonomia, si. In Svizzera le autostrade sono limitate a 120, e lì tengo attorno ai 125 dove possibile. La realtà è che ci sono tantissimi tratti limitati a 100 o 80. Su lunghissimi tragitti ad alta velocità questo potrebbe avere un impatto significativo.

    Il freddo influisce sull'autonomia. La mia esperienza pratica è che non cambia abbastanza da avere un vero impatto sull'organizzazione del viaggio. In altre parole arrivare a casa con il 35% o il 28% non mi fa una differenza, così come caricare 17 minuti al posto di 13.

    Salita/discesa influisce enormemente, esagerato dal fatto che in discesa recupera carica. Esempio concreto, con temperature invernali, per la salita da Bellinzona a San Bernardino uso indicativamente il 25% della batteria, mentre per il tragitto inverso meno del 5%.

  • Costi: l'acquisto iniziale è stato piuttosto costoso, considerando che l'auto era d'occasione. La carica mi costa relativamente poco principalmente perchè ho la fortuna di poter caricare al lavoro (cosa che comunque si sta diffondendo abbastanza), ma anche perchè nonostante i recenti rincari l'elettricità costa ancora parecchio meno della benzina. Siamo sui 20 centesimi/kW a casa. I supercharger costano più del doppio.
    Tesla ha la peculiarità di non richiedere nessun servizio. Le gomme in compenso sono più sollecitate sia per il peso elevato, sia per l'accelerazione/frenata con il recupero. È presto per tirare somme su questo aspetto.

Altre note: molti supercharger in Svizzera sono aperti a tutte le marche. Non ho comunque mai trovato un supercharger con più di 3 di colonnine occupate su 10+. In alcuni autogrill più avanzati ci sono varie zone di carica tra Tesla, Ionity, ecc.

Certo molto dipende dal caso d'uso di ognuno. Nel mio caso mi trovo bene. Carico principalmente al lavoro e a casa, dove ho installato una colonnina e i supercharger/charger sono una situazione eccezionale e rara.
Senza colonnina a casa o al lavoro penso che sarei in difficoltà. Chi ha esigenza più estreme come viaggi quotidiani lunghissimi magari su autostrade molto scorrevoli potrebbe anche avere qualche difficoltà.
Nel mio caso serve più che altro adattarsi a programmare il viaggio in modo leggermente diverso. Mi ricorda il passaggio dal Nokia che caricavo una volta a settimana allo smartphone che attacco la sera prima di dormire.

Scusate se ho scritto molto, ma spero possa essere utile per portare qualche elemento di vita reale alla discussione.
Ottimo contributo, grazie
 
Vedo che qui si parla si parla, ma sono certo che nessuno sappia rispondere ad alcune semplici domande per capire la fattibilità di tutta questa operazione.
1. in ottica di LCA (e non di microinquinamento nella città) siamo sicuri che auto elettrica abbia impronta di carbonio (ma anche di altri inquinanti, attenzione!!!) inferiore ai migliori motori termici?
2. ammesso e non concesso di poter fare una distribuzione capillare di energia che raggiunga i singoli cittadini nei singoli condomini, quale è la potenza stimata impegnata per la ricarica notturna del parco macchine auto italiano (dico italiano, perchè al solito noi siamo più sfigati)? Abbiamo idea da dove e da chi prenderemmo, diciamo entro il 2040, tutta questa energia?
3. siamo sicuri che inquina di più (sempre in ottica LCA) una vecchia panda che fa 3000 km/anno di una nuova i-Pistol ZX che farebbe gli stessi 3000 km anno ma andrebbe costruita da zero?
4. e le batterie, che oltre a farle la Cina, vengono fatte sfruttando materie prime per le quali (sempre i Cinesi) stanno colonizzando l'Africa, ma sono così etiche?

MI basterebbero le risposte alle domande 1 e 2, perchè la 3 e la 4 sono un po' filosofiche e da supercazzola. Ma se non sappiamo rispondere a queste domande, stiamo parlando di nulla.
 
Per quanto riguarda la domanda 1, trovi molti report in rete, i risultati sono sempre diversi perché partono da premesse diverse ma la carbon footprint dell'elettrico è sempre inferiore.
Vedi ad esempio questo di Volvo, di qualche anno fa: https://auto.hwupgrade.it/news/auto...e-emissioni-paragonate-al-termico_102204.html
Con il migliorare delle tecnologie di produzione, riuso e riciclo, il vantaggio non può che aumentare.
Per quanto riguarda la 2, tutto il parco non sarà certo sostituito da full electric per il 2040, ci vorrà qualche anno in più. Abbiamo quindi venti anni per attrezzarci con fonti rinnovabili e nucleare. Nei prossimi 20 anni di certo non troveremo nuovi pozzi di petrolio e non costruiremo molti impianti per la cattura della CO2 :ROFLMAO:
Una 2b filosofica e da supercazzola :): il parco di auto circolante nel 2040 o 2050 sarà uguale a quello di oggi? Ci serviranno così tanti automezzi privati? Così tanti SUV? Possiamo auspicare che nel 2050 ci si muoverà di più con mezzi pubblici o più efficienti?
 
... Ci serviranno così tanti automezzi privati? Così tanti SUV? Possiamo auspicare che nel 2050 ci si muoverà di più con mezzi pubblici o più efficienti?

Ecco il cuore del problema, si vuole preservare la liberta' individuale delle persone di muoversi indipendenti o si vuole un futuro di semi automi organizzati, spostati, gestiti pubblicamente?
Dal tuo tono si intuirebbe che consideri la seconda ipotesi un progresso, dal mio punto di vista invece la peggiore delle sciagure
 
Ultima modifica:
Ecco il cuore del problema, si vuole preservare la liberta' individuale degli individui di muoversi indipendenti o si vuole un futuro di semi automi organizzati, spostati, gestiti pubblicamente?
Dal tuo tono si intuirebbe che consideri la seconda ipotesi un progresso, dal mio punto di vista invece la peggiore delle sciagure
Ottimista di natura? Che futuro distopico 😱 :OO
Io non la butterei così in tragedia: i motori tradizionali saranno disincentivati, così come le stufe a legna, ma le auto si continueranno a vendere lo stesso e non sarà limitata la libertà di nessuno. Se finalmente miglioreranno i trasporti pubblici, ci sarà più gente che li troverà convenienti. Tutto qua il cambiamento. Di che cosa stiamo parlando? Di Blade Runner 3? :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
 
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