Non si cambia la tecnica personale da un giorno all'altro, la si allena in tempi lunghi. In gara vi sono reazioni ed azioni velocissime, centesimi di secondo forse meno, che vengono gestite in gran parte in modo autonomo dal sistema nervoso simpatico, non da un ragionamento cosciente. Fattori psicologici influenzano queste reazioni che non devono subire interferenze causate da insicurezze, paure o altri stati d'animo. Secondo me Brignone ha vinto facendo una gara perfetta perché era super decisa e super sicura di sé molto più che in altre gare. Shiffrin non lo era e alla fine ha fatto quell'errore che sembra banale.
Molti infortuni non succedono in gara ma quando si è meno concentrati, più distratti, quando la parte cosciente prevale su quella autonoma. Goggia parte con una certa insicurezza ("non ho sciato bene" che non sembra detto casualmente), forse dettata anche dalle molte polemiche che subisce; può ritrovare la sua sicurezza e determinazione per il momento della gara (in genere è così) ma se non succede non è certo un punto a suo favore sull'esito della stessa. Indipendentemente dal suo livello di tecnica sciistica è proprio la capacità di tirarsi fuori da situazioni difficili con incredibili azioni correttive automatiche che ne fa, a mio parere, quella grande campionessa un po' fuori dagli schemi, a differenza di altre sciatrici che possiedono una tecnica perfetta o quasi.
Anche l'avvicinarsi ai propri limiti senza (quasi) mai superarli rientra nelle funzioni del sistema nervoso autonomo che deve percepire ed esaminare istante per istante la situazione e far partire immediatamente l'eventuale correzione adeguata, un istante di ritardo ed il danno è fatto.
Credo che queste situazioni le abbiano verificate molti nel corso della loro vita, soprattutto se si tratta di sportivi praticanti. Ci sono in circolazione anche dei buoni libri sull'argomento.