Differenza di sviluppo impiantistico tra Italia OCCIDENTALE e zone estere confinanti

Per qualche strana ragione si tende a pensare che metà delle alpi siano sul lato italiano e metà sul lato dei paesi confinanti. Ma non è così. A occhio il rapporto è 25% vs 75%:

Villes_Alpes.png
 
innanzi tutto per me è una questione orografica e di neve al suolo,ovvero lato nord delle alpi ha mediamente molta piu neve del lato a sud
a partià di quota avevo letto enormi differnze tra la valle d'aosta e la confinante svizzera vallese per dire.

in francia vabbè i colossi che gestisono lo sci(e tutto il contorno) sono quotati anche in borsa fanno numeri pazzeschi da decenni...
noi ci dobbiamo ancora svegliare dolomiti superski a parte.

in francia negli anni dello sviluppo del dopoguerra cè stato dallo stato centrale una volontà polica nel sviluppare staioni di sci e tutto il contorno...con ferie di 2 settimane per fare sciare proprio tutti.(scolastiche sopratutto)

ecco per me questo insieme di situazioni pone a favore della francia,della svizzera ci mancherebbe...stanno in mezzo alle alpi più alte tra l altro...non hanno mare...
noi a favore del minor sviluppo abbiamo il mare a 2 ore dalla pianura massimo....e migliaia di coste...insomma...siamo nel mezzo..
 
innanzi tutto per me è una questione orografica e di neve al suolo,ovvero lato nord delle alpi ha mediamente molta piu neve del lato a sud
a partià di quota avevo letto enormi differnze tra la valle d'aosta e la confinante svizzera vallese per dire.

in francia vabbè i colossi che gestisono lo sci(e tutto il contorno) sono quotati anche in borsa fanno numeri pazzeschi da decenni...
noi ci dobbiamo ancora svegliare dolomiti superski a parte.

in francia negli anni dello sviluppo del dopoguerra cè stato dallo stato centrale una volontà polica nel sviluppare staioni di sci e tutto il contorno...con ferie di 2 settimane per fare sciare proprio tutti.(scolastiche sopratutto)

ecco per me questo insieme di situazioni pone a favore della francia,della svizzera ci mancherebbe...stanno in mezzo alle alpi più alte tra l altro...non hanno mare...
noi a favore del minor sviluppo abbiamo il mare a 2 ore dalla pianura massimo....e migliaia di coste...insomma...siamo nel mezzo..
Io mi riferivo solamente allo sviluppo (che non c'è) delle località già esistenti, non al loro numero (come è invece oggetto della discussione a dire il vero).

Oramai l'ovest italiano sfigura nei confronti di qualsiasi massiccio montuoso europeo che non sia qualche collinetta balcanica: è tutto fermo da più di un decennio.
 
Dipende molto secondo me dalla cultura della vacanza. In Italia la vacanza è prevalentemente mare non montagna. Nella mia famiglia su circa 30 persone solo io, 1 (una), penso alla vacanza in montagna. Le altre 29 si trascinano da settembre a giugno dell'anno successivo
 
Il confronto con Svizzera e Austria non ha senso, orograficamente, storicamente, etnograficamente: sono due paesi alpini tout court mentre le nostre propaggini meridionali sfiorano l'Africa: siamo un paese mediterraneo con - anche - delle montagne, piaccia o meno. Il confronto è con la Francia, ma lì si sa che lo stato è centralista-napoleonico: ma c'è poco da incazzarsi, mentre loro erano già uno stato-nazione qui si era ancora ai comuni, in guerra l'uno contro l'altro.
 

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Io mi riferivo solamente allo sviluppo (che non c'è) delle località già esistenti, non al loro numero (come è invece oggetto della discussione a dire il vero).

Oramai l'ovest italiano sfigura nei confronti di qualsiasi massiccio montuoso europeo che non sia qualche collinetta balcanica: è tutto fermo da più di un decennio.
Bhè, nell'Ovest italiano, paghiamo il grande dazio VL. Che è/era l'unica realtà con un grande potenziale internazionale ed è finita vittima di Brasso (e di sindaci, operatori, etc..). Nel Mondolè ski investimenti ne fanno.. certo, le dimensioni non sono paragonabili ad altre realtà ma è un bel comprensorio. Limone non lo conosco, ma altre realtà che avrebbero potuto avere uno sviluppo significativo?
 
mah direi No tutto, Burocrazia, Magna magna:) io scio a La Thuile e il salto in alto che ha fatto il lato Francese
di La Rosiere negli ultimi anni è impressionante sia dal punto di vista impiantistico che di ricettività ed il tutto senza esagerare con palazzoni simil casa popolare tipici della Francia ma mantenendo un aspetto montano per quanto possibile. basta leggere una proposta e dopo un paio d'anni tutto è realizzato.
lato Italiano di La thuile si sta parlando da anni di una funivia da les suches a chaz dura
dopo molto tempo c'è stata la delibera sono stati trovati i soldi ma ancora non si sa nulla
del se , come e quando si farà. è dura da capire
Vero. Sono tornato a LTH lo scorso inverno dopo tanti tanti anni e... lato Italia, non è praticamente cambiato un cazzo. Lato Rosiere, sembra quasi un altro posto. Dici che se si potesse "ruotare di 180°" le aree di competenza troverebbero il modo di collegarsi con la Val Veny? 😁 😁
 
In francia gli impianti sono gestiti, in modo eccellente, dal settore pubblico, in italia in modo speculativo da privati, perchè se fossero gestiti dallo stato sarebbero più o meno piazzati come alitalia...
Aspetta aspetta, come gestiti dal settore pubblico? Non ne sapevo niente!
Come funzionano gli impianti in Francia? Ricevono abbondanti sovvenzioni dallo stato?
 
Ma più che l'orografia credo incidano di più i soliti vincoli burocratici normativi ambientali ed un ottuso campanilismo (si veda vicendda dell'aeroporto di Aosta...).
Poi se oggi ci metti pure GW ed impoverimento del Paese oltre ad invecchiamento della popolazione (tutti ex azzurri di nuoto...)...
 
Penso che l'orografia sia il fattore meno incidente, anche perché basta pensare che le Alpi sono così suddivise:
- 28,7 % Austria
- 27,2 % Italia
- 21,4 % Francia
- 13,2 % Svizzera
restante Germania e Slovenia... e poi in Italia c'è ancora anche l'Appennino, in più è la nazione con più abitanti in prossimità delle zone Alpine... è tutta colpa del mare! 😂
 
Ma storicamente la popolazione è distribuita sulle coste.
Anche le invasioni massicce le abbiamo subite da lí (a parte Annibale che era marinaro e non l'ha raccontata proprio giusta...)

In effetti se guardiamo di là dall'Adriatico hanno lo stesso "difetto"
 
Orografia nel senso di presenza di terreni adatti allo sci, per altitudine e tipologia di pendii.

Poi le alpi italiane sono sottili, tranne che in Trentino Alto Adige. I territori alpini italiani che fronteggiano la Francia sono molto più piccoli di quelli francesi. Idem per i territori alpini italiani confinanti con la Svizzera.
 
Ma infatti, aldilà degli aspetti orografici e culturali è proprio lì la differenza.
Paesi che di turistico non hanno nulla sono diventati negli ultimi anni destinazioni da milioni di arrivi (mi viene da pensare a Dubai, Doha, Abu Dhabi, etc.) perché è stato fatto sistema.

La Francia, rispetto alla Svizzera ed all'Austria, ha indirizzato sin dalla fine degli anni '50 una parte di investimenti per lo sviluppo della montagna, ma non investimenti fini a se stessi ma con una visione di largo respiro. I clienti inglesi e francesi, li sono andati a prendere loro nel corso dei decenni passati. Non è un caso che gli olandesi fanno la Dutch week ogni anno a fine Aprile a Val Thorens (da noi a fine Aprile ci sono le code nei weekend in direzione Rimini, delle autostrade liguri, etc). O che a Meribél in determinati periodi ti sembra di essere nello Yorkshire.
Del resto hanno fatto arrivare il TGV fino a Borg San Maurice dove di fatto finisce... il che sarebbe un operazione poco sensata a livello economico ma molto sensata a livello di sviluppo per l'indotto della montagna.

Durante il viaggio in Argentina, parlando con le varie persone che avevamo conosciuto non ce ne è stata una che aveva sciato in Italia ma quasi tutti in Francia ed a seguire Svizzera ed Austria. E parlo di Statunitensi, Canadesi, Australiani e Brasiliani.
Ora per l'Italia qualcosa si muove sulle Dolomiti ma siamo ancora lontanissimi dai livelli di oltralpe. La percezione dell'Italia come destinazione sciistica da parte di cittadini extra UE è ancora lontanissima, e questo è un problema non di infrastrutture od orografia ma di sistema paese.
 
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