Sua maestà Lindsey VONN sulla Streif in notturna...

Se vi sente Cattaneo a dare del "Sua Maestà" a un'altra... 😉
Mi aggancio e vi chiedo :
qualcuno si ricorda se al tempo di LV il 56enne torinese le aveva coniato qualche titolo particolare oppure ha cominciato con l' avvento di Ermagesti ?
Sono curiosissimo di scoprire quale sara' la perla nel momento in cui battera' ( a brevissimo ) il record assoluto di Ingo HIHIHI
 
Fino a 3/4 giorni dalla gara da metà in giù c'erano i prati e caldo. Poi ha nevicato prima e durante la gara. Per me può starci non ci fosse ghiaccio vivo e le velocità fossero più basse
no ma non parlo del ghiaccio, parlo in generale dei passaggi. Forse l'edizione piu' facile mai vista.....
 
no ma non parlo del ghiaccio, parlo in generale dei passaggi. Forse l'edizione piu' facile mai vista.....
Sui passaggi ti do parzialmente ragione, l'Hausbergkante l'hanno castrato l'anno scorso, e già così quest'anno ci stavano per lasciare le scorze in due.
 

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Il salto finale dopo la prima discesa dell'anno scorso in cui è letteralmente esploso uno l'hanno limato. Ma erano anni che non si saltava poi così tanto, penso da Albrecht in poi.
 
Sicuramente i salti sono spettacolari , ma la differenza la fai quando ilgli sci stanno a terra ..
Quindi tirar curve a più 100 km/h penso che non sia una passeggiata
Pensavo lo stesso.
Alla fine, però, bisognerebbe dedurne che limare i salti in realtà toglie qualcosa allo spettacolo ma non aggiunge sicurezza.
Quando gli attrezzi sono sulla neve corrono parecchio di più che in volo, quindi il realtà aumenta la velocità.
Teoricamente, più si salta e più si è lenti (infatti i velocisti puri cercano di volare il meno possibile e mettere subito il piede a terra).
Insomma, la coperta della sicurezza in discesa è sempre corta: se si recupera da un lato si perde dall'altro.
Forse un allenamento specifico per il volo e l'atterraggio mutuato dai trampolinisti sarebbe utile per migliorare la tecnica di salto di un discesista?
 
Pensavo lo stesso.
Alla fine, però, bisognerebbe dedurne che limare i salti in realtà toglie qualcosa allo spettacolo ma non aggiunge sicurezza.
Quando gli attrezzi sono sulla neve corrono parecchio di più che in volo, quindi il realtà aumenta la velocità.
Teoricamente, più si salta e più si è lenti (infatti i velocisti puri cercano di volare il meno possibile e mettere subito il piede a terra).
Insomma, la coperta della sicurezza in discesa è sempre corta: se si recupera da un lato si perde dall'altro.
Forse un allenamento specifico per il volo e l'atterraggio mutuato dai trampolinisti sarebbe utile per migliorare la tecnica di salto di un discesista?
Inghiacciao vedo spesso i ivelocisti allenarsi e fanno allenamenti mirati sulla fase di volo .
Nulla è lasciato al caso a quei livelli , allenano tutto ... dalla spinta iniziale, posizione in volo , posizione aerodinamica ...
insomma ... gli allenatori sono li per quello .
POi in base alle carenze degli atleti si fanno lavori mirati.
Ad esempio se è carente sui piani , e non riesce a far velocità ... si allenaerà su quello .. e via andando
 
Pensavo lo stesso.
Alla fine, però, bisognerebbe dedurne che limare i salti in realtà toglie qualcosa allo spettacolo ma non aggiunge sicurezza.
Quando gli attrezzi sono sulla neve corrono parecchio di più che in volo, quindi il realtà aumenta la velocità.
Teoricamente, più si salta e più si è lenti (infatti i velocisti puri cercano di volare il meno possibile e mettere subito il piede a terra).
Insomma, la coperta della sicurezza in discesa è sempre corta: se si recupera da un lato si perde dall'altro.
Forse un allenamento specifico per il volo e l'atterraggio mutuato dai trampolinisti sarebbe utile per migliorare la tecnica di salto di un discesista?

Però non è esattamente così, cioè non è che "più velocità = più pericolo"...
Stacco, volo e sopratutto atterraggio sono sempre fasi delicate, un soffio di vento, un grumo di neve fresca quando atterri e son dolori, a quel punto meglio essere più veloci ma avere maggior controllo della situazione
Senza considerare che a prescindere da tutto gli impatti dopo un volo di 80 metri in cui si è stati a 10 metri di altezza non sono gli stessi che dopo un volo di 30 a 5 metri di altezza... e lì le articolazioni e la schiena gioiscono a prescindere...
 
Però non è esattamente così, cioè non è che "più velocità = più pericolo"...
Stacco, volo e sopratutto atterraggio sono sempre fasi delicate, un soffio di vento, un grumo di neve fresca quando atterri e son dolori, a quel punto meglio essere più veloci ma avere maggior controllo della situazione
Senza considerare che a prescindere da tutto gli impatti dopo un volo di 80 metri in cui si è stati a 10 metri di altezza non sono gli stessi che dopo un volo di 30 a 5 metri di altezza... e lì le articolazioni e la schiena gioiscono a prescindere...
Infatti il mio, l'ho specificato, è un discorso puramente speculativo.
Non alcuna esperienza di salti a quel livello o di velocità a 140 in pista...e dubito che i miei clamorosi voli dovuti a perdita di controllo in velocità facciano curriculum. 😔
Mi sono figurato un panorama elementare di questo tipo: aumentare la sicurezza=diminuire la velocità.
Ma limare i salti non diminuisce la velocità, anzi la aumenta fino alla prossima curva, quindi dopo il salto aumentano i problemi, non diminuiscono.
Tu obietti, molto giustamente, che il salto è un pericolo in sé indipendentemente dalla velocità.
A questo punto ritorna la mia premessa: la coperta della sicurezza in DL sarà sempre corta.
È realmente possibile renderla meno pericolosa, visto che i materiali diventano sempre più performanti?
Alla fine, dunque, serve davvero limare i salti?
Me lo chiedo, non ho risposte confezionate, vedo solo che le perdite di controllo avvengono sì dopo il salto, ma forse più sugli schuss sparati al massimo.
Il classico drittone finale tirato con le gambe stanche fa più vittime (anche gravi) dei salti.
Airbag e caschi in carbonio sono solo un modestissimo paraurti, le articolazioni e le ossa sono brutalmente a rischio anche in caso di una modesta sbandata.
Resta che è giusto provare a far qualcosa, ci mancherebbe.
 
C'è anche da considerare che se sbagli ad affrontare un salto non puoi più correggerti fino a che non atterri... se vai anche più veloce ma sei per terra invece sì.
 
Per me la velocità era un gran problema fino a 10-15 anni fa, quando le spigolate erano all'ordine del giorno, le piste presentavano tratti ghiacciati misti a tratti con neve molle ecc. Allora sì che arrivare veloci era un gran problema. Ora però non mi sembra si presenti così frequentemente
La stragrande maggioranza degli incidenti riguarda da sempre (o comunque: da quando le piste sono protette e non si va più a finire nei boschi o sulle rocce) un solo argomento: non sono i salti, non è la velocità, sono gli sci che non si staccano provocando torsioni che per ovvie ragioni si dissipano nel punto debole: legamenti, ossa, ginocchia, caviglie. Ci fosse un modo per risolvere questa faccenda si risolverebbe automaticamente gran parte del problema
Il resto degli incidenti, probabilmente i più gravi peraltro, riguardano i voli. I peggiori quelli, per dirla alla De Chiesa, dove "si cade dal terzo piano"
 
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