Sicuramente non viene istituita la zona 30 per la riduzione (diretta) delle emissioni!
Qui trovi una spiegazione un po piu ampia e esempi di applicazione:
Non è semplicemente un posto in cui non si possono superare i 30 chilometri orari, tanto per cominciare
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Per carità, tante belle parole, liberiamo le strade dalle auto, diamo spazio ai bambini, agli anziani, ai tavoli dei ristoranti, riappropriamoci degli spazi urbani..... e così via, peccato che tutto questo si scontri contro due dure realtà : la quotidianità della vita in una grande città e l' assoluta incapacità degli amministratori locali di prendere provvedimenti che vadano oltre il limite temporale del loro mandato.
Se vuoi veramente migliorare la qualità della vita nelle città devi prendere provvedimenti strutturali e, soprattutto, cambiare il modo do progettarle e farle crescere.
Dagli anni 50 ad oggi, le ns. città sono state progettate a misura di automobile, se vogliamo modificare questa tendenza dobbiamo progettare e costruire in modo diverso, ad esempio, vuoi togliere le auto parcheggiate dalle strade ? ok, non ha senso mettere la sosta a pagamento ed i divieti di sosta, le auto esistono e da qualche parte devono essere messe, comincia allora a costruire migliaia di posti auto, ovunque possibile, interrati o sfruttando stabili o spazi non utilizzati, tali posti auto devono essere gratutiti per gli abitanti della zona, a pagamento ( con la stessa tariffa delle strisce blu ) per gli altri, vuoi incrementare l' uso della bici? ok, comincia a mettere l' obbligo di prevedere delle nuove piste ciclabili in ogni nuovo quartiere che si realizza, devi però realizzare piste ciclabili che siano delle vere vie di collegamento e non dei vialetti che fanno il giro del parchetto del quartiere per fare una pedalata la domenica mattina.
Provvedimenti di questo tipo però non sono facili da realizzare, è molto più semplice mettere un limite di velocità assurdo e fare due strisce con la vernice e poi dire trionfante : Milano è città 30..... è molto più facile cercare di rendere sempre più difficile ed oneroso l' uso dell' auto che cercare di renderlo più intelligente.
Io ho la fortuna di vivere in una zona della città servita molto bene dalle ciclabili, in meno di mezz'ora di pedalata sono a piazza Venezia ( il cuore della città ) e quando devo recarmi in centro per lavoro spesso vado in bici, però ogni volta nasce il problema di dove lasciarla, non ci sono rastrelliere o stalli per il parcheggio e quindi la leghi al solito palo di un segnale stradale, sperando di ritrovarla, però spesso devo fare numerosi giri per la città, a volte faccio più di 100 km in un giorno e quindi l' automobile è insostituibile.
Non puoi pensare di ostacolare la mobilità privata se prima non offri un adeguato sistema di trasporto pubblico e devi renderti conto delle enormi differenze nelle esigenze dei vari utenti.
Non bastano le belle parole di un architetto urbanista un pò fighetto per risolvere i problemi, a Roma ci siamo già cascati, molti anni fà andavano di moda le teorie dell' abitare collettivo, dei compendi immobiliari all' interno dei quali migliaia di persone avrebbero potuto vivere e lavorare senza bisogno di recarsi in giro, praticamente degli arresti domiciliari in salsa architettonica di tendenza.
Il modello cui si ispiravano era l' hunitè d' abitation di Le Corbusier a Marsiglia, il risultato è stato il palazzone di Corviale.....
Il rischio oltretutto è che si inneschi una specie di gara fra sindaci a far vedere chi è più green, impiastrando le città di zone 30\20 etc. rendendo la vita impossibile a chi ci abita, perchè è vero che in quelle zone il traffico diminuisce e gli incidenti calano ma nessuno ti dice cosa accade nelle zone limitrofe dove si riversa nuovo traffico, e questo lo vedi ogni giorno, ai confini delle ztl.
Quindi, ben vengano provvedimenti volti a rendere più vivibile le città, ma, per favore, rendiamoci conto che non serve la demagogia pseudoambientalistaurbanistafighettaradicalchic, servono interventi strutturali ed un deciso cambio di mentalità da parte di chi governa queste città.