Fabio, però stavo anche pensando che se oggi esiste la Saslong è anche per merito di coloro che avevano costruito la prima funivia della Saslong, l'anno prima dei mondiali in Gardena. E siccome è la stessa famiglia che la gestisce ancora oggi gli impianti su questo pendio, beh, come minimo dobbiamo ringraziarli anche di averci permesso di sciare la Saslong per intero e senza ostacoli per così tanti anni di fila.
Ora se di punto in bianco non c'è la lasciano più, pazienza, è stato bello finché è durato.
Non è così facile.
Non si tratta di tre impianti e un hotel in mezzo al deserto. La Saslong si inserisce in un sistema turistico gigantesco (sistema che tra l'altro in passato è stato
abbondantemente sovvenzionato per favorirne lo sviluppo - e con ottimi risultati direi); è solo uno dei mille ingranaggi che fanno funzionare il DSS.
E tutti gli ingranaggi funzionano perchè tutti insieme realizzano un posto in cui è bello sciare, e decine di migliaia di turisti lo affollano ogni anno.
E' grazie a questo sistema che il signor saslong è diventato miliardario; non senza meriti, certo, ma con solo la telecabina e la pista, belle finchè vuoi, si, ma al massimo sarebbe diventato il signor foppolo.
Se il DSS fosse un groviglio di reti tirate ovunque e sorvegliate da gorilla per imporre di sciare solo come dove e quando decidono i gestori con il solo scopo di ottimizzare ciascuno i propri riparti, io non credo proprio che sarebbe ancora il posto bello e affascinante in cui in migliaia di turisti ritengono ragionevole spendere migliaia di euro a settimana.
La proprietà di saslong ha messo in campo un provvedimento altamente e oscenamente scorretto, e tra l'altro ne faranno le spese innanzitutto tutti gli altri esercenti del DSS che verranno penalizzati nel calcolo del riparto (e come già accennavo ora potrebbero sentirsi autorizzati a replicare lo stesso obbrobrio sui propri impianti, trasformando la zona sciistica in una specie di enorme fila all'INPS con bandelle e recinzioni); e in particolare tutti gli esercenti di altre strutture, che perderanno i clienti che ritengono fastidioso quello schifo in cima a sochers e decideranno di andare altrove: hotel, baite, gli esercenti della zona di Seceda.
E' un po' più complicata di "il pallone è mio e se non si gioca come dico io me lo porto via".