Ieri giro molto "particolare" anzi diciamo speciale in zona Lastoi del Formin.
I parcheggi pieni mi hanno facilitato il "cannare" sentiero e pigro come sono, per evitare di scendee qualche centinaio di metri, mi sono inventato una via di salita piuttosto alternativa.
Per farla breve, analizzando le TabaccoMap ho provato a superare la barriera rocciosa dei Lastoi andando a ripercorrere quello che, forse, una volta era il confine. App sempre accesa alla mano sono salito in direzione dei pallini grossi neri che vi sono sulla Tabacco Map scoprendo che vi è un accesso alla parte alta "quasi" logico e intuitivo.
Ho trovato, o forse li vedevo io perchè li volevo vedere, alcuni segni che potrebbero essere di vecchi/vecchissimi sentieri.
Una volta in quota è tornato a farmi male un piede e sono sceso per il primo canalone incontrato che sebbene non sia segnato sulle cartine esiste ed ha numerosi ometti di pietra con una vera e propria traccia. Potrebbe chiamarsi canale del pino o dell'albero visto che sopra ha un grosso albero che fa da sentinella.
Ecco alcune foto dell'escursione. La consiglio a chi ha mezza giornata di tempo, non vuole trovare altra anima viva e desidera qualcosa di un po' "pepato" e diverso dal solito. Fare questa gite è come imitare in piccolo-piccolissimo gli esploratori tipo Grohman e compagnia bella.
Parcheggi di Ponte Rucurto pieni. Sono costretto ad andare molto più avanti.
E a 2 metri da dove ho trovato parcherggio parte questa comoda stradina: impossibile non prenderla pensando "e poi mi collego al sentiero 437". Ma così non sarà
Ecco la traccia su G-Earth del giro.
Questa èa la mappa sulle Tabacco Map (grazie di esistere cara app)
Dopo qualche minuto la strada finisce e porta a questa centralina idroelettrica o qualcosa di simile. Si riesce a passare il fiume e con un primo "fuoripista" si incontra una strada abbandonata nel bosco.
Si passeggia con calma in una ambiente magnifico, unico neo il ruore delle auto e moto che salgono al Passo Giau.
Quando si incrocia quello che rimane del muro di confine si inizia a salire "dritto per dritto" seguendo il muro per quanto possibile.
Si arriva a una radura da cui si vede la metà. Non è possibile proseguire dritti perchè c'è una mugaglia impenetrabile. Conviene stare sulla destra e salire per il colatoio di roccia.
Ho provato a salire dritto ma hanno vinto i mughi.
Panorama
Passo Giau e 5 Torri.
Si sale con attenzione per questa colata di roccia che permette di attraversare la mugaglia.
Poco sotto la parte alta del canalino si incontra questa che sembra una traccia di sentiero.
E si sale il canalino.
Ripido ma facile.
Dopo tanta fatica ecco la ricompensa: panorama magnifico ed insolito sulle Dolomiti di Cortina.
E dietro panorama sulle Tofane.
Colori autunnali
Devo tornare in questa zona con più tempo e senza dolori.
Decido di scendere subito causa piede dolorante. Scopro che questo canalone non solo è fattibile ma ha pure una traccia di sentiero.
E addirittura gli ometti di pietra!
Sentiero non banale ma fattibilissimo.
Lo spettacolo dell'autunno
Si rientra nel bosco
Lago Ciou de Ra Maza
Ecco il giro fatto visto dalla strada per il Giau.
I parcheggi pieni mi hanno facilitato il "cannare" sentiero e pigro come sono, per evitare di scendee qualche centinaio di metri, mi sono inventato una via di salita piuttosto alternativa.
Per farla breve, analizzando le TabaccoMap ho provato a superare la barriera rocciosa dei Lastoi andando a ripercorrere quello che, forse, una volta era il confine. App sempre accesa alla mano sono salito in direzione dei pallini grossi neri che vi sono sulla Tabacco Map scoprendo che vi è un accesso alla parte alta "quasi" logico e intuitivo.
Ho trovato, o forse li vedevo io perchè li volevo vedere, alcuni segni che potrebbero essere di vecchi/vecchissimi sentieri.
Una volta in quota è tornato a farmi male un piede e sono sceso per il primo canalone incontrato che sebbene non sia segnato sulle cartine esiste ed ha numerosi ometti di pietra con una vera e propria traccia. Potrebbe chiamarsi canale del pino o dell'albero visto che sopra ha un grosso albero che fa da sentinella.
Ecco alcune foto dell'escursione. La consiglio a chi ha mezza giornata di tempo, non vuole trovare altra anima viva e desidera qualcosa di un po' "pepato" e diverso dal solito. Fare questa gite è come imitare in piccolo-piccolissimo gli esploratori tipo Grohman e compagnia bella.
Parcheggi di Ponte Rucurto pieni. Sono costretto ad andare molto più avanti.
E a 2 metri da dove ho trovato parcherggio parte questa comoda stradina: impossibile non prenderla pensando "e poi mi collego al sentiero 437". Ma così non sarà
Ecco la traccia su G-Earth del giro.
Questa èa la mappa sulle Tabacco Map (grazie di esistere cara app)
Dopo qualche minuto la strada finisce e porta a questa centralina idroelettrica o qualcosa di simile. Si riesce a passare il fiume e con un primo "fuoripista" si incontra una strada abbandonata nel bosco.
Si passeggia con calma in una ambiente magnifico, unico neo il ruore delle auto e moto che salgono al Passo Giau.
Quando si incrocia quello che rimane del muro di confine si inizia a salire "dritto per dritto" seguendo il muro per quanto possibile.
Si arriva a una radura da cui si vede la metà. Non è possibile proseguire dritti perchè c'è una mugaglia impenetrabile. Conviene stare sulla destra e salire per il colatoio di roccia.
Ho provato a salire dritto ma hanno vinto i mughi.
Panorama
Passo Giau e 5 Torri.
Si sale con attenzione per questa colata di roccia che permette di attraversare la mugaglia.
Poco sotto la parte alta del canalino si incontra questa che sembra una traccia di sentiero.
E si sale il canalino.
Ripido ma facile.
Dopo tanta fatica ecco la ricompensa: panorama magnifico ed insolito sulle Dolomiti di Cortina.
E dietro panorama sulle Tofane.
Colori autunnali
Devo tornare in questa zona con più tempo e senza dolori.
Decido di scendere subito causa piede dolorante. Scopro che questo canalone non solo è fattibile ma ha pure una traccia di sentiero.
E addirittura gli ometti di pietra!
Sentiero non banale ma fattibilissimo.
Lo spettacolo dell'autunno
Si rientra nel bosco
Lago Ciou de Ra Maza
Ecco il giro fatto visto dalla strada per il Giau.