@LadyJ
e qui ci sono i dai che ricordavo vagamente (ma a quanto pare abbastanza bene)
https://www.ilsole24ore.com/art/l-automobile-co2-e-disinformazione-targata-greenpeace-ACG8yNl
Si conferma che parliamo dello 0,5% delle emissioni complessive di CO2 ... non una goccia nell'oceano, ma di certo una goccia in una bottiglia d'acqua che non farà cambiare sapore all'acqua, mi pare.
Se poi quello 0,5% invece di essere i dati europei sono quelli mondiali, allora campa cavallo: il contributo della UE diventa uno 0.0... Mah
L'articolo parte da alcune considerazioni errate.
1) La decisione di eliminare le emissioni di Co2 nel settore automobilistico non sarà isolata, ma ad essa seguiranno interventi anche in tutti gli altri settori, visto l'obiettivo di raggiungere l'impatto 0 entro il 2050.
2) Il parlamento UE ha competenza per i 27 stati che compongono l'unione. In UE il trasporto stradale è responsabile di circa un quinto delle emissioni totali (cfr. il documento del parlamento UE che ho linkato prima). Quindi, per quanto riguarda il territorio di competenza UE, il settore automobilistico ha un grande impatto in termini di emissioni di Co2.
3) Il parlamento UE ha sottolineato che il settore dei trasporti è l'unico settore che ha fatto registrare un aumento delle emissioni di Co2 negli ultimi tre decenni (con un preoccupante aumento delle emissioni relative ai motori delle auto immatricolate nel 2017: p.s. considera che il report è del 2019).
4) non ha senso continuare a parlare di sviluppare motori termici a basso impatto, visto che l'obiettivo è ridurre a zero le emissioni di Co2.
In ragione di quanto sopra, è normale che uno dei primi settori oggetto delle attenzioni del parlamento UE sia stato quello automobilistico, visto che nell'Unione (unico territorio su cui ha potere decisionale) ha un impatto significativo in termini di emissioni.
Gli spunti interessanti del tuo articolo sono due:
1) la politica di zero emissioni non può fermarsi al solo settore automobilistico;
2) purtroppo l'UE da sola non conta nulla.
Il punto 2 è un grande problema, perché le altre nazioni sono più arretrate di noi in termini di sviluppo di una sensibilità ambientale. Però questo non può essere il pretesto per adeguarci ai peggiori, ma, anzi, dobbiamo sensibilizzare gli altri sul tema dell'importanza di ridurre l'impatto ambientale, perché altrimenti la situazione ambientale andrà velocemente a deteriorarsi irreversibilmente. Fare il contrario sarebbe il torto più grande che possiamo fare ai nostri figli e nipoti.