Welsberg
Well-known member
Questo fine settimana, complice la scarsissima presenza di pubblico sulle piste ho avuto modo di provare per 2 interi giorni questi sci in varie condizioni di neve e ambiente.
Io sono 1.80 e li ho in size 171 montati Marker 11.
Il sidecut è 127/96/117, raggio 17.
Sabato mattina pista con granita ghiacciata non compatta: non mi aspettavo particolari delusioni vista la filosofia di questo sci, la cosa che lo fa apprezzare è che anche entrando di spigolo su cumuli abbondanti non mura e non è mollaccione/cedevole in punta, si può caricare bene sull'anteriore e loro tengono bene la linea impostata.
Sui versanti a nord ho sciato su neve gelata la notte in strato compatto e duro appena rivestita di un paio di cm di granita; quindi sotto specchio azzurrino e sopra una spruzzata di farina dura. Su pista rossa visto che per ore ero da solo ho potuto tirare condotte da lato a lato e nonostante il flex alto ed il titanal devo dire che l'attrezzo deforma magnificamente. Ha anche un piacevolissimo pop che si può sfruttare sia in cambio di curva che su qualunque abbozzo di kick.
La coda ha un bel rocker e chi vuole ci può sciare in switch senza pensieri.
Sulle nere è solo un pò più lento nel cambio di spigolo rispetto a un race carver da pista ma anche su fondo difficile e ripido tiene senza mai andare in difficolta. Non c'è assolutamente beccheggio sulle punte. Un attimo prima dell'uscita di curva trasferendo peso sui talloni si sente alla grandissima il lavoro spettacolare della coda che arriccia la parabola senza far perdere un newton di spinta, un vero fucile.
Freeride su canale piloni con neve arata e pesante: secondo me questo è il suo terreno di battaglia, qui si dimostra uno sci assolutamente fedele al piede, sincero con un giusto bilanciamento fra sostanza e giocosità, da una sensazione di grande fiducia.
Boschetto con neve vergine pesante e bagnata: qui, ma penso sia più imputabile alla mia tecnica, sono andato più in difficoltà non riuscendo a tenere un ritmo fluido e prolungato in quanto spesso agganciavo le code e dovevo resettare.
Domenica mattina 2 ore di debole nevicata mi hanno regalato uno strato di 10-15 cm di polvere che mi sono stragoduto in totale solitudine sulle piste.
Già in uscite precedenti avevo notato che nonostante la lunghezza non eccessiva questi sci hanno un notevole galleggiamento in rapporto alla larghezza centrale (es. questi 96 galleggiano meglio dei miei Navis 102).
In conclusione se dovessi giudicare sinteticamente questo sci direi che è un mix molto riuscito di giocosità e sostanza, facile da guidare e che invita ad attaccare, a cercare l'adrenalina e lui c'è sempre, bello solido ma intuitivo e tutto il contrario di uno sci sordo e ignorante. Qui fra noi penso che nessuno sia il tipo da "one ski quiver" ma se dovessi rinunciare per assurdo agli altri sci che ho in rastrelliera questi Dictator sarebbero di sicuro la mia scelta.
Difetti...? io sinceramente non ne ho trovati, fra l'altro amo l'estetica minimalista di queste assi che, ecco, potrebbero non piacere a chi preferisce una grafica squillante e multicolore.
il tutto ovviamente per i miei 2 cents...))
Io sono 1.80 e li ho in size 171 montati Marker 11.
Il sidecut è 127/96/117, raggio 17.
Sabato mattina pista con granita ghiacciata non compatta: non mi aspettavo particolari delusioni vista la filosofia di questo sci, la cosa che lo fa apprezzare è che anche entrando di spigolo su cumuli abbondanti non mura e non è mollaccione/cedevole in punta, si può caricare bene sull'anteriore e loro tengono bene la linea impostata.
Sui versanti a nord ho sciato su neve gelata la notte in strato compatto e duro appena rivestita di un paio di cm di granita; quindi sotto specchio azzurrino e sopra una spruzzata di farina dura. Su pista rossa visto che per ore ero da solo ho potuto tirare condotte da lato a lato e nonostante il flex alto ed il titanal devo dire che l'attrezzo deforma magnificamente. Ha anche un piacevolissimo pop che si può sfruttare sia in cambio di curva che su qualunque abbozzo di kick.
La coda ha un bel rocker e chi vuole ci può sciare in switch senza pensieri.
Sulle nere è solo un pò più lento nel cambio di spigolo rispetto a un race carver da pista ma anche su fondo difficile e ripido tiene senza mai andare in difficolta. Non c'è assolutamente beccheggio sulle punte. Un attimo prima dell'uscita di curva trasferendo peso sui talloni si sente alla grandissima il lavoro spettacolare della coda che arriccia la parabola senza far perdere un newton di spinta, un vero fucile.
Freeride su canale piloni con neve arata e pesante: secondo me questo è il suo terreno di battaglia, qui si dimostra uno sci assolutamente fedele al piede, sincero con un giusto bilanciamento fra sostanza e giocosità, da una sensazione di grande fiducia.
Boschetto con neve vergine pesante e bagnata: qui, ma penso sia più imputabile alla mia tecnica, sono andato più in difficoltà non riuscendo a tenere un ritmo fluido e prolungato in quanto spesso agganciavo le code e dovevo resettare.
Domenica mattina 2 ore di debole nevicata mi hanno regalato uno strato di 10-15 cm di polvere che mi sono stragoduto in totale solitudine sulle piste.
Già in uscite precedenti avevo notato che nonostante la lunghezza non eccessiva questi sci hanno un notevole galleggiamento in rapporto alla larghezza centrale (es. questi 96 galleggiano meglio dei miei Navis 102).
In conclusione se dovessi giudicare sinteticamente questo sci direi che è un mix molto riuscito di giocosità e sostanza, facile da guidare e che invita ad attaccare, a cercare l'adrenalina e lui c'è sempre, bello solido ma intuitivo e tutto il contrario di uno sci sordo e ignorante. Qui fra noi penso che nessuno sia il tipo da "one ski quiver" ma se dovessi rinunciare per assurdo agli altri sci che ho in rastrelliera questi Dictator sarebbero di sicuro la mia scelta.
Difetti...? io sinceramente non ne ho trovati, fra l'altro amo l'estetica minimalista di queste assi che, ecco, potrebbero non piacere a chi preferisce una grafica squillante e multicolore.
il tutto ovviamente per i miei 2 cents...))