SOLONEVE
Well-known member
Ciao a tutti
Ebbene si, il "vecio" inteso come iscritto è ritornato con i suoi reportage, sempre in giro in cerca di nuovi posti da conoscere e fare ammirare ai tanti skifosi che navigano sul forum.
Questa volta ho puntato verso il sud Italia, in Basilicata, dove, incredibilmente in questa pazza stagione invernale, con parte delle Alpi che aspettano disperatamente ancora la neve, l'aria gelida dei Balcani ha regalato copiose nevicate e temperature rigide tali da permettere un fondo piste molto accettabile e sciabile senza troppi problemi.
Alla partenza degli impianti mi ha accolto una temperatura di 5 gradi sottozero ed una bella spolveratina di neve fresca che ha contribuito a rendere invernale il panorama e l'ambiente circostante. Ed il leggero vento che ha soffiato per tutta la mattina ha mantenuto temperature rigide tanto da farmi gelare le mani ogni volta che scattavo le foto.
Premetto che oggi era domenica e sono arrivato molto presto al parcheggio, in previsione di una massiccia affluenza, devo invece constatare che non ho avuto nessun problema di affollamento ed ho sciato molto bene, senza file, per tutto il tempo della mia permanenza sulle piste.
Qui lo sci è rimasto fermo nel tempo, gli impianti non si sono evoluti e le piste non sono autostrade. In tutto sono tre impianti ma io ho usato prevalentemente la seggiovia biposto che portava quasi in vetta al monte Pierfaone, alla modica altezza di 1.737 metri, che dai circa 1.300 metri della partenza permette un discreto dislivello di circa 400 metri. Gli altri due impianti sono lo ski-lift che permette l'accesso al piccolo comprensorio ed un tappeto ad uso campo scuola. Qui gli impianti cominciano a girare dalle 08 e 30 ed io con tutto comodo, dopo aver pagato 20 euro si skipass, mi preparo con tranquillità all'apertura della prima risalita. Le piste principali sono una rossa ed una nera, ma per me sono due azzurre con un paio di tratti più impegnativi. La classificazione però è giustificata dal fatto che le due piste sono interamente tracciate all'interno della faggeta che ricopre tutto il monte fino alla cima ed inevitabilmente non sono larghe ed occorre molta prudenza nell'affrontare le discese: insomma, qui non si può correre, qui si scia come ai vecchi tempi. Ed ecco il perché in seggiovia non ho trovato fila: gli sciatori meno bravi rimanevano tutti allo ski-lift di valle e quindi quelli più bravi e discretamente temerari si cimentavano sulle due piste, perfettamente innevate da cima a fondo.
Il monte Pierfaone non è solo conosciuto per le sue piste ma, per gli abitanti della zona, è conosciuto per i suoi ripetitori situati proprio sulla sua sommità, tra cui un ripetitore molto alto che domina la vista da tutti i punti, un ripetitore che può essere di disturbo per gli amanti della natura pura ma che per chi scia è solo un simbolo della località che certamente non può dare fastidio, almeno dal mio punto di vista personale.
Concludendo ho trascorso una mattinata piacevole: ho impiegato tre ore per arrivarci ma me ne sono andato soddisfatto, perché ho conosciuto un luogo dove non ero mai stato e che ho deciso di venire a visitare prima di un, spero mai, declino economico che potrebbe mettere a rischio il futuro della località. Il centro sud d'Italia sta attraversando un periodo economico difficile e la montagna, col suo comparto sciistico, non sta vivendo un buon periodo. Tante località hanno chiuso i battenti e tante altre annaspano. Lo sci alpino sugli Appennini minori è in declino e per rimanere a galla bisogna rinnovarsi ed essere competitivi: questo significa impianti nuovi, in primis, e qui alla Sellata, cambiare gli impianti che sono un po' datati, significa fare un salto nel vuoto. La località limitrofa a cui era legata impiantisticamente, sul versante opposto al Pierfaone, ha chiuso i battenti (ed ho potuto ammirare un vecchio ski-lift oramai in disuso). La vicina località del Monte Volturino idem (la seggiovia era a fine vita tecnica e soldi non ce ne erano per sostituirla); la seggiovia del Monte Sirino che la valanga di qualche hanno fa ha sancito la sua morte non è stata più sostituita. Qui in zona è rimasta in vita la Sellata a cui faccio i migliori auguri di buona fortuna per un futuro ancora roseo e pieno di neve. Cosi i potentini possono ancora andare a sciare sulla loro montagna preferita (però per favore, fate aggiustare la strada che è molto rovinata...).
Mi sono dilungato molto ed ora passo subito alla foto
Questa è la posizione geografica della località:
Partenza alle 5.00 del mattino da Isernia, direzione sud
Il 99,9% degli Italiani imbocca la Salerno-Reggio Calabria per andare al mare, io invece appartengo a quel 0,1% degli italiani che la usa per andare a sciare
Ghiaccio e neve fresca mi accolgono alle porte di Potenza
Inizia la salita
La meta finale finalmente si intravede: mi aspetta una bella giornata di sole, anche se fredda!
La biglietteria alla base degli impianti
Lo skimap della località
In attesa dell'apertura degli impianti
Ecco la zona di partenza del comprensorio, con il monte Pierfaone sullo sfondo, dove domina maestoso il ripetitore a forma di missile...
Il tappeto del campo scuola posizionato affianco allo ski-lift di partenza
Finalmente si sale, impianto lettera A dello skimap
Ed ecco una carrellata di foto della pista rossa, segnata come numero 3, denominata La Sorgente
Proseguo con qualche foto dell'altra pista che scende fino alla partenza, l'azzurra n. 4 dal nome Campo del Sole
E finalmente arriviamo al punto forte della località, la partenza della seggiovia che sale quasi in vetta al monte Pierfaone, contrassegnata con la lettera B sullo skimap, una lenta Graffer di tanti anni fa...
Panorami che si possono godere salendo con la seggiovia
E qui siamo all'arrivo della seggiovia, il punto più alto raggiungibile con gli impianti: la cima è a pochi metri ma purtroppo inaccessibile per via dei ripetitori che sovrastano la vetta
Qui finisce la prima parte del reportage: il tempo è tiranno ed è ora di andare a dormire. Domani si ritorna al lavoro. A breve la parte conclusiva del comprensorio dove verranno descritte le due piste principali.
Ciaooooo
Ebbene si, il "vecio" inteso come iscritto è ritornato con i suoi reportage, sempre in giro in cerca di nuovi posti da conoscere e fare ammirare ai tanti skifosi che navigano sul forum.
Questa volta ho puntato verso il sud Italia, in Basilicata, dove, incredibilmente in questa pazza stagione invernale, con parte delle Alpi che aspettano disperatamente ancora la neve, l'aria gelida dei Balcani ha regalato copiose nevicate e temperature rigide tali da permettere un fondo piste molto accettabile e sciabile senza troppi problemi.
Alla partenza degli impianti mi ha accolto una temperatura di 5 gradi sottozero ed una bella spolveratina di neve fresca che ha contribuito a rendere invernale il panorama e l'ambiente circostante. Ed il leggero vento che ha soffiato per tutta la mattina ha mantenuto temperature rigide tanto da farmi gelare le mani ogni volta che scattavo le foto.
Premetto che oggi era domenica e sono arrivato molto presto al parcheggio, in previsione di una massiccia affluenza, devo invece constatare che non ho avuto nessun problema di affollamento ed ho sciato molto bene, senza file, per tutto il tempo della mia permanenza sulle piste.
Qui lo sci è rimasto fermo nel tempo, gli impianti non si sono evoluti e le piste non sono autostrade. In tutto sono tre impianti ma io ho usato prevalentemente la seggiovia biposto che portava quasi in vetta al monte Pierfaone, alla modica altezza di 1.737 metri, che dai circa 1.300 metri della partenza permette un discreto dislivello di circa 400 metri. Gli altri due impianti sono lo ski-lift che permette l'accesso al piccolo comprensorio ed un tappeto ad uso campo scuola. Qui gli impianti cominciano a girare dalle 08 e 30 ed io con tutto comodo, dopo aver pagato 20 euro si skipass, mi preparo con tranquillità all'apertura della prima risalita. Le piste principali sono una rossa ed una nera, ma per me sono due azzurre con un paio di tratti più impegnativi. La classificazione però è giustificata dal fatto che le due piste sono interamente tracciate all'interno della faggeta che ricopre tutto il monte fino alla cima ed inevitabilmente non sono larghe ed occorre molta prudenza nell'affrontare le discese: insomma, qui non si può correre, qui si scia come ai vecchi tempi. Ed ecco il perché in seggiovia non ho trovato fila: gli sciatori meno bravi rimanevano tutti allo ski-lift di valle e quindi quelli più bravi e discretamente temerari si cimentavano sulle due piste, perfettamente innevate da cima a fondo.
Il monte Pierfaone non è solo conosciuto per le sue piste ma, per gli abitanti della zona, è conosciuto per i suoi ripetitori situati proprio sulla sua sommità, tra cui un ripetitore molto alto che domina la vista da tutti i punti, un ripetitore che può essere di disturbo per gli amanti della natura pura ma che per chi scia è solo un simbolo della località che certamente non può dare fastidio, almeno dal mio punto di vista personale.
Concludendo ho trascorso una mattinata piacevole: ho impiegato tre ore per arrivarci ma me ne sono andato soddisfatto, perché ho conosciuto un luogo dove non ero mai stato e che ho deciso di venire a visitare prima di un, spero mai, declino economico che potrebbe mettere a rischio il futuro della località. Il centro sud d'Italia sta attraversando un periodo economico difficile e la montagna, col suo comparto sciistico, non sta vivendo un buon periodo. Tante località hanno chiuso i battenti e tante altre annaspano. Lo sci alpino sugli Appennini minori è in declino e per rimanere a galla bisogna rinnovarsi ed essere competitivi: questo significa impianti nuovi, in primis, e qui alla Sellata, cambiare gli impianti che sono un po' datati, significa fare un salto nel vuoto. La località limitrofa a cui era legata impiantisticamente, sul versante opposto al Pierfaone, ha chiuso i battenti (ed ho potuto ammirare un vecchio ski-lift oramai in disuso). La vicina località del Monte Volturino idem (la seggiovia era a fine vita tecnica e soldi non ce ne erano per sostituirla); la seggiovia del Monte Sirino che la valanga di qualche hanno fa ha sancito la sua morte non è stata più sostituita. Qui in zona è rimasta in vita la Sellata a cui faccio i migliori auguri di buona fortuna per un futuro ancora roseo e pieno di neve. Cosi i potentini possono ancora andare a sciare sulla loro montagna preferita (però per favore, fate aggiustare la strada che è molto rovinata...).
Mi sono dilungato molto ed ora passo subito alla foto
Questa è la posizione geografica della località:
Partenza alle 5.00 del mattino da Isernia, direzione sud
Il 99,9% degli Italiani imbocca la Salerno-Reggio Calabria per andare al mare, io invece appartengo a quel 0,1% degli italiani che la usa per andare a sciare
Ghiaccio e neve fresca mi accolgono alle porte di Potenza
Inizia la salita
La meta finale finalmente si intravede: mi aspetta una bella giornata di sole, anche se fredda!
La biglietteria alla base degli impianti
Lo skimap della località
In attesa dell'apertura degli impianti
Ecco la zona di partenza del comprensorio, con il monte Pierfaone sullo sfondo, dove domina maestoso il ripetitore a forma di missile...
Il tappeto del campo scuola posizionato affianco allo ski-lift di partenza
Finalmente si sale, impianto lettera A dello skimap
Ed ecco una carrellata di foto della pista rossa, segnata come numero 3, denominata La Sorgente
Proseguo con qualche foto dell'altra pista che scende fino alla partenza, l'azzurra n. 4 dal nome Campo del Sole
E finalmente arriviamo al punto forte della località, la partenza della seggiovia che sale quasi in vetta al monte Pierfaone, contrassegnata con la lettera B sullo skimap, una lenta Graffer di tanti anni fa...
Panorami che si possono godere salendo con la seggiovia
E qui siamo all'arrivo della seggiovia, il punto più alto raggiungibile con gli impianti: la cima è a pochi metri ma purtroppo inaccessibile per via dei ripetitori che sovrastano la vetta
Qui finisce la prima parte del reportage: il tempo è tiranno ed è ora di andare a dormire. Domani si ritorna al lavoro. A breve la parte conclusiva del comprensorio dove verranno descritte le due piste principali.
Ciaooooo