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metti tutto, no problem!
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"le regioni autonome danno sovvenzioni agli impianti" - in VDA la Regione è proprietaria di TUTTI gli impianti, mentre in Trentino se non sbaglio non vengono finanziati direttamente gli impianti. in FVG non so.
e continua a menarla coi 400 km di piste...
 
a proposito di km di piste e numero di piste: notavo x esempio che a Sansicario la 79 (circa 800 mt di dislivello, ufficialmente parte dove c'è il ponte dello skilift Fraiteve) è ormai divisa in 5 sezioni (alta, media, bassa, stadio, Rogies), e conta quindi come 5 piste.
vi sembra normale?
 
Scusate l'intromissione, ma oltre che di sci pure occupandomi di altro sono da sempre appassionato di turismo e stazioni invernali, da cui il mio interesse al topic🙏

Sorgono una serie di dubbi leggendo l'articolo, al di là della tentata perculatio:
dove inizia la gestione oculata e dove finisce la speculazione?
Forse il modello di affidare a un imprenditore che ha come scopo il lucro non andrebbe poi così funzionale con lo scopo di sviluppare una stazione sciistica come piacerebbe a noi sciatori?
Da una parte c'è un business con clienti privati che pagano, dall'altra la maxi stazione invernale è anche un via di mezzo tra l'infrastruttura pubblica e l'investimento per l'indotto della vallata e luoghi circostanti. Avere stazioni con utile forse non vuol dire necessariamente avere stazioni con impianti moderni e piste eccezionali, oppure vorrebbe dire farle pagare centinaia di euro come in USA?


A oggi il modello vincente in Italia è il TAA che, con enormi apporti di denaro pubblico dalle province autonome (che hanno ben altre possibilità rispetto alle regioni a statuto ordinario) sovvenziona gli impianti alla cui attività partecipano in prima fila investitori e operatori locali e che coinvolge enorme fetta dalla popolazione locale nell'indotto. Aspetto fondamentale è il rapporto biunivoco tra investimento e popolazione locale coinvolta. Andate a vedere se i presidenti di DDS vengono da grandi città o sono nativi delle stazioni, come tanti grandi manager e dirigenti del DDS. Il coinvolgimento della popolazione locale è la base del successo su ampia scala, dove non solo i gioielli del DDS funzionano, ma anche realtà di nicchia come alpe cimbra, o meno potenti come Paganella.
Assai diverso il discorso di prendere un investitore urbano (torinese o di altra città) che deve gestire gli impianti a fine di lucro, ma avvalendosi di investimenti pubblici: troppo facile arrivare a intascarsi gran parte del denaro pubblico (oltre al fatturato dell'attività) senza reinvestirlo in infrastrutture che necessitano di continue migliorie e ammodernamenti.
Fermare per 10 anni gli investimenti sugli impianti, vuol dire lasciare ai successori un fardello che vale 20-30 anni di divario con la concorrenza che ha investito, il che comporta gravi problemi sia di pianificazione che di ritorno degli investimenti. A oggi non solo il TAA o Monterosaski non sono neanche paragonabili come impianti costruiti/sostituiti negli ultimi dieci anni, a cui si aggiungono innevamento e lavori sulle piste, ma la VL attuale non tiene il passo nè delle stazioni "minori" cuneesi, e si può sognare la qualità e quantità di impianti nuovi fatti a Roccaraso nello stesso tempo.
Il problema non è solo economico e gestionale, probabilmente gli abitanti della val di Susa non hanno la propensione al turismo, lo spirito imprenditoriale e l'accoglienza dei trentini, ne il pragmatismo e la grande efficienza di matrice teutonica degli altoatesini, il che rende più lento e difficile il processo di sviluppo e coinvolgimento.

Privati, grandi operatori come Club Med (ce ne sono in Trentino?) non sono probabilmente ne la soluzione ne il modello migliore da seguire, forse si può prendere più facilmente per motivi storico culturale ispirazione da alcuni modelli transalpini, dove in molti casi l'investimento pubblico e la partecipazione diretta sono presenti oltre a una valorizzazione delle infrastrutture come le ferrovie per lo sci. La VL a pochi km da Torino potrebbe essere una stazione "sci ai piedi" dal treno come avviene in Francia, fattore assai interessante per i turisti stranieri e anche Italiani, poco influente per locali e proprietari di 2e case.
Seppure l'estensione è molto importante, la carenza strutturale degli impianti non permette per ora di ambire ad allinearsi alle grandi stazioni Francesi, basterebbe gia allinearsi allo spirito della Montgenèvre collegata o "diversamente collegata" al comprensorio, per ambire a diventare una sorta di Serre Chevalier italiana forse con maggiore numero di impianti ( i 400 internazionali storicamente dichiarati valevano circa 250 "reali", ma dopo la cura Brasso saranno recuperabili 200 forse). Aggiungerei che rispetto ai big dello sci su maxi comprensori delle alpi a VL manca un ghiacciaio estivo o "semi estivo" con impianti che raggiungano i fatidici 3000.
 

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Reactions: Edo
non ha davvero senso commentare questa intervista.

bisogna solo essere contenti che finalmente se ne andrà una persona che senza vergogna dice "abbiamo messo in programma di cambiare nei prossimi anni alcuni impianti" dopo che in 15 anni non ne ha costruito mezzo e sta per vendere la società, mentendo pure a se stesso
 
Scusami Edo, non ho capito
Forse non mi sono spiegato bene e volevo solo e semplicemente dire che raramente ho letto opinioni così unanimamente (tranne che per qualche eccezione già menzionata) infelici a riguardo della gestione.
A leggere i commenti sulla Via Lattea sembra quasi di leggere quelli su Trenitalia.....

Però io non ho mai auspicato un aumento del prezzo dello skipass con questi qua ai vertici perché per l'offerta è già strapagato. Anzi in certe giornate sarebbero loro che dovrebbero pagare i clienti e non contrario.

Per non dimenticare che comunque il teorico prezzo del biglietto con il quale sono accessibili tutti i fantomatici 400 km di piste è in linea con la concorrenza (o perlomeno lo era e non so nemmeno se esiste ancora. Solo un pazzo avrebbe potuto comprarlo).
 
Ultima modifica:
Questa volta sono io a non capire cosa intendi. No stiamo dicendo più o meno la stessa cosa? 🤔
Questa volta sono io a non capire cosa intendi. No stiamo dicendo più o meno la stessa cosa? 🤔
🤣
È che sono sull’app del cellulare e fa brutti scherzi… gli ultimi post che mi comparivano mentre digitavo erano quelli di Missouri e Gabriele e a loro rispondevo…
Io e te stiamo dicendo la stessa cosa e anche nel passato solo che tu eri più drastico perché avevi visto prima e meglio di me.
 
🤣
È che sono sull’app del cellulare e fa brutti scherzi… gli ultimi post che mi comparivano mentre digitavo erano quelli di Missouri e Gabriele e a loro rispondevo…
Io e te stiamo dicendo la stessa cosa e anche nel passato solo che tu eri più drastico perché avevi visto prima e meglio di me.
non mi resta che dire che non hai seguito/partecipato a discussioni sul tema...abbiamo battibeccato di brutto,percui se hai visto un altro film è meglio che ti vai a rivedere quello giusto
Io non sto certo ad andarti a ripescarti i diversi messaggi la via lattea per noi che l'apprezziamo va bene così,possiamo godercela spendendo poco,andate a sciare in dss se non vi va bene,gli impianti e le piste aperte con quel che costa lo skipass sono piu che sufficienti,non ci interessa avere impianti all'ultima moda,ecc
In quelle discussioni io c'ero e discutevo con gente del luogo dicendo che questa visione era deleteria per turismo e sviluppo della stazione percui del film che hai visto mi interessa poco.
Sostenitori dei vantaggi del terzomondismo della via lattea ce n'erano diversi
Poi siete gente curiosa...tutti contrari i locals a tuo dire e poi avete alimentato questa gestione per anni senza alcuna forma di boicottaggio per mandarla a casa continuando ad acquistare l'offerta sgangherata di brasso..ha fatto numeri da record in certi periodi con quella misera offerta percui fare chiacchiere dopo sinceramente..o erano solo gli inglesi ad alimentare il business di brasso?
Ah nel termine locali io ricomprendo tutti quelli che hanno alimentato brasso proveniendo da un kilometraggio vicino...torino compresa..nella dizione locals ricomprendo pure un torinese che è stato ben felice di dare soldi a brasso per fare su e giu in giornata
Fosse stata la stazione qui vicina alla mia città da me non avrebbero visto un centesimo..un pò come la storia della democrazia cristiana..tutti apparentemente contrari ma la maggioranza poi la votava
Avessi avuto la casa su pur di non vedere la stazione andare al degrado stavo qualche stagione senza sciare lì fino a mandare brasso all'aria
Ve lo siete tenuti lamentandovi ma non facendo nulla di concreto per ribaltarlo lasciandolo imperante per anni pur di sciare alle sue condizioni..percui fammi un piacere..non mi venire a dire che non c'era gente che alla fine la gestione brasso o l'approvava o se la faceva andare bene
Quanto alla nuova gestione se continuerà nella politica di brasso degna di sotterfugi da straccione di non battere bene le piste per risparmiare gasolio,di tenere molte piste ed impianti chiusi in settimana,di non curare l'innevamento,di avere impianti vecchi come dinosauri,di dismettere o non curare le piste,di occultare la malagestione spacciando riposizionamenti come investimenti,e di sostenere che la via lattea sotto la sua gestione era un comprensorio di livello semplicemente attento al budget invece di una stazione decadente e ridotta all'osso dalle politiche di risparmio in tutto io personalmente continuerò a non metterci piede
Percui non mi resta che augurarvi una discontinuità
 
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la via lattea per noi che l'apprezziamo va bene così,possiamo godercela spendendo poco,andate a sciare in dss se non vi va bene,gli impianti e le piste aperte con quel che costa lo skipass sono piu che sufficienti,non ci interessa avere impianti all'ultima moda


Eccomi!! :HIP:PPINK🤣🤣

Sono uno di quelli. Potrei dire le stesse cose anche oggi. E ribadirle. Non so voi ma io una giornata intera in Via Lattea me la godo, e non riesco a sciare dappertutto. Perchè dovrei desiderare uno skipass più caro? Per poter fare il Sises, o la Croce? O la fantomatica pista ai piedi della Rognosa? Ma quando mai!
Dovrei farlo per contribuire allo sviluppo turistico del territorio? Anche sticazzi. Anche perchè, sinceramente, questa del boiccotaggio nei confronti di Brasso che sognerebbe Missouri, è una minch..volevo dire, una bella provocazione per dare un certo spessore retorico alla filippica contro il local pidocchioso. Oh, non sapevo di avere avuto una tale forza contrattuale, mannaggia!

Comunque, contenti voi che desiderate pagare di più lo skipass. Oggi Vialattea costa 41 euro. Monginevro 41, La Thuile 43, Monte Rosa tra 50 e 60, Cervinia 53. Considerato quello che offre, (e che prima offriva e ora non offre più) continua a sembrarmi molto conveniente.

Visto poi che qui il benchmark è sempre il DSS, beh i 60 euro di giornaliero mi sembrano i meglio spesi di tutto l'arco alpino. Solo limitandosi alle stazioni del Sellaronda si può passare una giornata sciando in un ambiante unico al mondo (Unesco branded), piste bellissime, servizi ai massimi livelli di qualità. Come fai a proporre 60 euro altrove? Devi rinforzare l'offerta con qualcosa di più che un Sises (che poi, sappiamolo, sono 100 fottuti, per quanto affascinanti e d'antan metri in più, mica il Montfort di Verbier).

Ecco, se proprio potessi dire la mia, a me piacerebbe un collegamento sci ai piedi da Torino via treno (interssanti gli spunti di Turbodream). Nel senso che salgo con gli sci sul treno, arrivo a Oulx, prendo l'ovovia e scendo a Sauze e lì inizio a sciare. E' un po' Zermatt style, un po' radical chic e secondo me anche un po' caiano con sale in zucca (ce ne sono, ce ne sono). Com'era questa storia? A chi è che non andava giù un'infrastruttura simile?
 
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