ACE65
Well-known member
Ma guarda che qui dentro nessuno sta dicendo che Alitalia non deve prendere soldi pubblici, perché anche gli altri non prendono soldi pubblici.
La prima parte non è possibile, la seconda non è vera, è chiaro a tutti.
Il problema è: se prendi soldi pubblici, non li butti nel cesso per 50 anni con strategie commerciali inesistenti (e stupide quando ci sono) e assetti organizzativi e operativi degni del peggior mix statale Fascio-leninista mai visto sulla faccia della Terra.
Le regole dell'aviazione stanno a margine di tutto ciò.
Quel che grida vendetta è il principio di sopravvivenza di un'azienda.
Non è un ***** di buco nero di soldi!
No qui dentro e non solo qui, si continua a dire che uno dei problemi, sono i dipendenti, che sono una marea, ma soprattutto i naviganti, che navigano nell’oro, e sostano in alberghi favolosi, de è una emerita caxxata, ma non lo volete capire. Qui sta il problema. L’azienda oltre ad essere stata gestita ad cazzum, è stata depredata da chiunque avesse a che fare con lei. In primis dagli aeroporti Italiani, dimmi se è possibile che il Propietario di aeroporti di Roma abbia anche una quota di Alitalia, dimmi se è possibile che un ministro della repubblica abbia avuto un volo praticamente solo per lui, e ce ne sono a migliaia di esempi simili. Per non parlare dell’allegra brigata “emiri amici di Renzi” che si sono regalati gli slot Linate-Londra, o i corsi ai quali sono stati costretti gli assistenti di volo nell’emirato, a prezzi che ti ci potevi comprare un isola alle maldive, e in tutto questo i dipendenti non c’entrano nulla.
Ciao
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Figurati, nessuno nega tutto questo. Ogni settore ha le sue peculiarità e chi vi è dentro le sa meglio. Ma il discorso è che se tu mi parli di gestione di un aereo e di tutto ciò che ne concerne dalla preparazione al volo alle operazioni pre-post volo, dentro questo forum ne potete parlare in 4 o 5 e noi altri possiamo solamente chiedere delucidazioni e magari imparare qualcosa.
Ma qui si parla di gestione di un azienda, che è stata gestita male per oltre 30 anni e quando andava bene ricordiamoci che operava in regime di monopolio in un mondo in cui esistevano solo compagnie di bandiera.
La colpa è dei dipendenti se questa azienda ha drenato miliardi di euro in questi anni? Certamente no, almeno totalmente, ma certamente per alcuni atteggiamenti e prese di posizione la maggioranza dei dipendenti si sono resi complici di questo sfascio.
La colpa è stata del management degli ultimi anni? Certamente si per buona parte, ma ricordiamoci che il peso del sindacato in Alitalia e specialmente di quello dei piloti non ha avuto eguali nelle aziende italiane, sembrava molto più simile al sistema tedesco che a quello italiano. Solo che forse tra i vostri stessi rappresentanti ce ne sono stati troppi che avevano più a cuore i propri “privilegi” perché rispetto a molti altri lavoratori si tratta effettivamente di questo, che il bene della società. Ora il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Se la soluzione non era quella di fare tabula rasa e ripartire da zero, cos’altro?
In questa discussione sono stati fatti innumerevoli esempi di ciò che non andava e del perché tanta gente (me compreso) ha iniziato a volare con altri vettori sia per lavoro che per svago, ma a quanto pare in Alitalia nessuno se ne è preoccupato (per questo non servivano esperti di traffico aereo) di questa fuga dalla compagnia di bandiera, forse perché tutti si sentivano inattaccabili? Beh mi dispiace umanamente per tantissimi di loro, ed ho diversi conoscenti che ci lavoravano, ma benvenuti nel mondo reale.
Scusa ma è sbagliato, i dipendenti non si sono resi complici. Prima del 2008 quando era statale il sindacato dei piloti contava tanto ma solo per la gestione interna del comparto e sulla scelta degli aerei, ma non era un grosso problema. Dal 2008 il sindacato piloti è stato in pratica buttato fuori. Alitalia ha sempre galleggiato il declino avvenne con le famose quote latte, credo fosse 1996/1997 o giù di lì, quando i contadini bloccarono gli aeroporti. Avevano appena fatto l’alleanza con KLM. Per non far pagare queste multe ai produttori di latte(dei quali il più grande casualmente si chiamava Benetton) il governo diede in cambio, indovinate chi? Due giorni dopo Kinnok responsabile trasporti europei impose ad Alitalia di mettere subito a terra gli Airbus A300, a quel punto KLM si ritirò dall’alleanza, lasciandola in braghe di tela. Il super fantastico governo decise (grazie a Bossi) che Alitalia si dovesse totalmente trasferire a Malpensa, 1998, peccato che Linate rimase operativo, facendole perdere un’altra valanga di denaro pubblico, si arriva qualche anno prima del 2008 dove ritorna quasi tutto a Roma, che nel frattempo è finita nelle mani del produttore di latte nel 2008 l’apoteosi il simpatico commenda con il gioco delle tre carte la fa fallire con Airone, salvando così banca intesa. E la “regala” ai capitani coraggiosi. Senza una lira di debito fanno strage di dipendenti, applicano contratti a cottimo (per il settore navigante), e con le loro fantastiche scelte in 7 anni riescono di nuovo ad essere sul baratro, questa volta li salva il rottamatore di Firenze, che li regala agli arabi, non prima di aver obbligato i dipendenti a versare il 20% del loro stipendio per sei mesi per risanare un po’ i conti e a capo di tutto gli mette il genio della lampada (unica cosa decente fatta nella sua vita è stata quella di prendere Lauda alla Ferrari nel 1974] in meno di tre anni gli Arabi falliscono.
Ciao