FreeClimbing_Arrampicata Libera

Tre anni fa!

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C'è anche una foto in cui ispeziono il canapone prima di appendermici, non particolarmente entusiasta
 
Fakanze Alternatife!

Per noi italiani-pizza-mandolino-baffi-neri che vengono da sud del Po, Kalkare e tolomia no azpettano!

Pertanto dove puntare il muso della macchina un afoso giorno di agosto, dovendo partire non prima delle 8.30 da Bologna?
Verso l'Emilia e le "rocche" dell'alta val Parma, per la precisione al rifugio Lagoni, dove ci attende tanta arenaria macigno, dal grip fantastico, sembra letteralmente granito, provare per credere.

Però siam pigri, pigrissimi questa mattina, di fare 1h10 per andare al Monte Scala, dove corrono vie di 4-5 tiri (100-120m massimo) dove siamo già stati 2 anni fa, non ne abbiamo voglia.

Quindi parcheggiata l'auto di fianco al ponticello sul torrente Parmetta (o Parma di Badignana) andiamo... in basso! :TTTT

Nella bella (secchissima :( ) faggeta ci inoltriamo seguendo bolli rossi, sempre a fianco al torrente, che salta spesso verso il basso e il sentiero diviene ripido
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Poi ad un certo punto si prende la direzione del torrente!
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Eccolo qui, il pilastro destro della cascata, su cui corre la via Salto nel Passato.
Dove c'è acqua il mio compagno è carico a molla, vorrebbe pucciarsi in ogni pozza
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Dalla guida
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La via di fatto ha 2-3 passi di 5b ma di placca appoggiata liscissima, sicuro Alberto Rampini la sgrada, a noi è sembrato MOLTO più di un 5b... ma per il resto sono blocchi e boulder di 5a alternati a tratti di III, completamente (ri)spittata

Si parte! A lui i primi risalti, per un ***** banali, tra massi enormi e strette gole, saper arrampicare in camino in opposizione aiuta...
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Sicura comoda
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Secondo tiro a me, si scende, si attraversa di nuovo il torrente e si attacca la placca delicata, pochi appigli ma ottimo grip, in un punto roccia così così, ma tiene
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Pausa selfie
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Nonostante gli spit salto non una sosta bensì 2 soste(
:PAAU) , una sopra di me e una a destra sul pilastro.
Mi ero distratto dal panorama
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Il tiro chiave che si ciuccia il mio compagno è sicuramente più di un 5b, per fortuna si può sgattaiolare a destra e aggirare il passo duro per qualcosa più simile a un 5b e poi ritraversare a sinistra fino alla sosta.
E' quello in questa foto sotto e dove c'è la tipa è, credetemi, durissimo, tra l'altro la fessura era molto più erbosa di quella in vista, forse quello fa la differenza.

Io poi avendolo fatto da 2, mi son trovato la terra tolta dalla fessura a manoni dal socio, precipitata sui microappoggi svasi che dovevano avere aderenza pazzesca
HIHIHI
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Poi tocca di nuovo a me, tiro facile con un passo di 5a sopra la sosta e il resto di 4a su un diedrino appoggiato.
Salgo facilmente e sosto
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Trovandola!
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Qui l'ultimo tiro facile facile

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Per farvi capire, da due se hai un po' di calli, puoi tranquillamente scalare scalzo
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Fine via! :D
Il socio decide di lavarsi - edit: questa foto la lascio sgranata
HIHIHI
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Io scappo a cercar funghi (quelli del bosco!)
Ne trovo solo di vecchi e scarsi, ma la natura vincerà sempre
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Appena il socio si riveste, mi riavvicino e proseguiamo verso il rifugio per fare un monotiro su una placca a a 30m dalla strada, lungo 50m (in realtà è spezzabile)

Lissiooooo
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Ma ruvido e facile! :)
Fino al 5a sali tranquillamente appoggiando le mani, finita la via ti potresti calare (2x30m), ma è figo avere la strada sterrata/sentiero a 20m, quindi secondo recupera materiali, tu recuperi il secondo e ti allunghi alla meritata birra e paninazzo
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Alla fine giornata di cazzeggio senza impegno, ma la zona di vie serie (anche toste) è pieno: tendenzialmente tutte le falesie li intorno hanno carattere bulderoso con vie variegate, la roccia è arenaria macigno del crinale Appenninico, più generosa in lunghezza e interezza rispetto ad altre zone di crinale (compreso anche province Bolognesi Modenesi e Reggiane).
Sul monte Scala, le vie sono mediamente difficili (c'è poca roba sotto il 6a), verticali e variegate (placche, fessure, diedrini, strapiombi), tutte con tiri brevi, ben spittati, ma c'è una roccia pazzesca, arenaria a grana grossa, come raramente si vede altrove da noi.

L'area si presta ad andare con famiglie, parcheggiarle al rifugio (dove si mangia benissimo) o ai laghi, e dedicarsi alle falesie (tante, anche trad) o alle piccole pareti con le multipitch.


La scena più bella è quando siam scesi dalla via Amico Mio 2 anni fa, bardati di tutta la ferramenta caschi e corde, sbucare dal sentiero sulle "spiagge" del Lago Scuro, con la gente svaccata che ti guarda come se fossi un alieno sceso sulla terra!
HIHIHI



Il bello è essere da soli a volte, lontani dalla civiltà quel poco che basta!


ps. scusate la qualità delle foto ho sbagliato qualche parametro su FormatFactory.. se ho tempo le rimetto più buone... diciamo che la grana della roccia è buona, ma non così buona come reso dalla foto
HIHIHI

ps. del ps. foto di qualità migliore, caricateHIHIHI
 
Ultima modifica:
Grande Mad che dà un po' di visibilità al crinale parmense, facendosi un viaggio non proprio breve da Bologna!
Ci sono arrampicatori parmigiani (un po' su d'età) talmente assuefatti dalle Dolomiti che neanche sanno che ai Lagoni si può arrampicare HIHIHI
A queste rocce sono molto affezionato siccome ci ho mosso i primi passi con le scarpette! Anche se la via Salto nel passato non la ho mai fatta, o meglio ci sono stato nel mitico gennaio 2017 quando la cascata per qualche giorno è stata spiccozzabile - evento che non capita esattamente tutti gli anni!



La placca col passo di 5 così è quasi più facile!
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(vabbè me le ha caricate orizzontali, pace...)

Comunque la zona offre davvero tanto, ed è stato soprattutto il CAI di Parma a valorizzarla in senso arrampicatorio (da citare almeno Alberto Rampini e Stefano Righetti). Purtroppo lo stesso non si può dire facciano i rifugisti dei Lagoni, dove da 3 anni non c'è nemmeno la guida in consultazione, figuriamoci da vendere.
 
Secondo me è un bel posto, e per chi è affezionato agli ambienti appenninici non può che apprezzare... infatti poi così è nel mio gruppo: siamo 3 che adorano camminare nelle faggete, fanno i trekking sui crinali, uno è anche del CNSAS stazione del Corno...

Ti dirò che se lo Scala, per ovvie ragioni, lo vedo un po' forzato nelle vie, nel senso è molto pieno... ma giusto così, data la roccia e il posto!
Invece il pilastro della cascata, nonostante uno possa pensare che sia una via forzata, è in realtà molto sensata sebbene si attraversi il torrente 2 volte... il pilastro è lì pronto ad essere scalato!


Un giorno che sei a zonzo fattelo anche in versione estiva, con il passo che c'hai fai quello, poi sali allo Scala e ti fai altra roba lì. Oppure vai a funghi.

A proposito... si potrebbe fare quello che provavamo a organizzare un paio d'anni fa, c'è acqua in arrivo :D
 
Secondo me è un bel posto, e per chi è affezionato agli ambienti appenninici non può che apprezzare... infatti poi così è nel mio gruppo: siamo 3 che adorano camminare nelle faggete, fanno i trekking sui crinali, uno è anche del CNSAS stazione del Corno...

Ti dirò che se lo Scala, per ovvie ragioni, lo vedo un po' forzato nelle vie, nel senso è molto pieno... ma giusto così, data la roccia e il posto!
Invece il pilastro della cascata, nonostante uno possa pensare che sia una via forzata, è in realtà molto sensata sebbene si attraversi il torrente 2 volte... il pilastro è lì pronto ad essere scalato!


Un giorno che sei a zonzo fattelo anche in versione estiva, con il passo che c'hai fai quello, poi sali allo Scala e ti fai altra roba lì. Oppure vai a funghi.

A proposito... si potrebbe fare quello che provavamo a organizzare un paio d'anni fa, c'è acqua in arrivo :D

E' arrivata la pioggia... incrociamo le dita! Ti dirò, il pilastro della cascata sono anni che lo tengo in serbo come via facile su cui accompagnare qualche donzella, ma finora non ho mai avuto occasione, oppure le ho accompagnate su vie meno raccomandabili... quindi anche se verrai in zona te, che donzella non sei, ti toccherà seguirmi su qualche via decisamente poco raccomandabile! HIHIHI
 

.

Tieni questo genere di vie x giorni di sbattimento e caldo, magari dopo una sbronza la sera prima, così alla fine ti pucci nel torrente e rinsavisci.

O collassi definitivamente.


Adesso ne arriva altra di acqua, credo che quella fatta fosse proprio poca, ma con venerdì sabato e domenica notte dovremm oraggiungere i fatidici 35-45mm che fan partire il bosco dopo 10-12gg
 
ieri, dopo 8 lezioni indoor, 2 ingressi indoor, 2 mordi e fuggi a maccagno (sempre plastica) e svariate intemerate per annusare l'ambiente e cercare di carpire qualche suggerimento a maccagno, sasso ballaro/saigon (mai nome fu più appropriato) e sangiano (manco trovata la parete), ieri decidiamo che è arrivato il momento di testare in falesia le nozioni apprese.

partiti dalla base di buon mattino (10.40!) arriviamo alla parete (grigioni italiani) in 10 minuti. studiamo un po'il cartello, ci guardiamo in giro, snasiamo la parete..sembra la volta buona!

ci sono solo 2 tizi, lui si sta calando e lei fa sicura, non avendo trovato info rompo il ghiaccio e chiedo se ci siano insidie nascoste; mi dice lui che è tutto ok, la parete è stata richiodata da poco e cmq lui ha appena fatto le vie facili e sono ottime.

ok, sembra tutto perfetto, quindi che si fa? ovvio..si rimonta in macchina e ce ne andiamo

facciamo un salto al magic wood, anche lì avevo già fatto un volo radente l'anno scorso, quando ancora non sapevo cosa fosse un boulder e che per arrampicare serviva una corda

dopo una rapida occhiata alla fauna, locale e non (come ben sapete c'erano crucchi, austriaci, sloveni, ungheresi, slovacchi, inglesi, olandesi, belgi, spagnoli, zucchini, polacchi..), ci addentriamo nel bosco e andiamo a lurkare i baldi giovinotti. il posto è meraviglioso, la frequentazione particolare, i boulder infinitamente al di sopra delle nostre possibilità. optiamo per goderci mezz'ora di panorama sulle rive del reno (è il reno vero?) per far giocare un po' il cane. sulla via del ritorno le suole delle mia fidate superga decidono di abbandonarmi definitivamente dopo solo 15 anni (+ 0 -) di onorato servizio, lasciandomi la gioia di percorrere gli ultimi 10 minuti di radici e sassi a piedi praticamente nudi.

come se niente fosse si risale in macchina verso le 13 e si va a pranzo a spluegen. con malcelata noncuranza e fingendo di non pensare alla parete adocchiata la mattina ci lasciamo andare a tavola, ordinando agnolotti di capriolo al burro e salvia, entrecote di manzo con rosti, cervo in salmì con spatzli e cavolini, merlot del ticino, rum e appenzhellern (ma con ghiaccio).

il tempo di fumare 4-5 sigarette e imbocchiamo il tunnel che ci riporta nella parte italiota, fa freschino e siamo troppo leggeri, qualunque cosa si abbia in mente (fischietto per simulare noncuranza) meglio passare da casa e prendere 2 giacchette e una maglietta in più. già che ci sono mi faccio un limoncello al volo dal frigo (lo so che non si fa, non ditelo in giro).

riprendiamo la macchina e torniamo sui passi della mattina. la falesia, se possibile, si mostra ancor più deserta che al mattino, è baciata dal sole, nel raggio di km e km non c'è un'anima che possa deridere le figure di ***** che ci aspettiamo copiose e - insomma - pare proprio che non abbiamo più nessuna scusa per rinviare oltre il gran passo.

vabbè, da qui in poi accade ciò che tutti voi avete già sperimentato, quindi arrivo diretto al punto.
prima via 4b (la più facile che c'era), ottimo il fatto che è davvero breve (6 metri mi pare), quindi mi permette di non dover fare i conti con la fifa da altitudine, anche se basta la roccia terribilmente vicina ai miei denti a farmi capire che devo quintuplicare l'attenzione che metto normalmente su plastica

a parte un paio di momenti dubbi la salgo tutto d'un fiato e in meno del previsto mi trovo a far manovra, foto di rito e calata.

la morosa è in giornata no e non se la sente di provare, quindi capita l'antifona mi butto sulla via successiva, un 5a, che anche in questo caso mi dice bene. trovo qualche difficoltà, ma anche qui la chiudo al primo tentativo.
In realtà credo di aver un po'barato, perchè invece di farla dritto per dritto, all'ultimo rinvio prima dell'anello ho optato per imboccare a sinistra e salire per un percorso più agevole, col risultato che una volta arrivato mi son trovato con l'anello ai piedi. mm non mi è piaciuto, vale lo stesso come via "a vista?" se la risposta è no, non ditemelo! HIHIHI

recuperati i rinvii ho rotto alla morosa affinchè ignorasse la pioggia incombente e mi facesse rifare un giro da secondo e ri-salirla di faccia. questa è stata la via che mi ha dato più soddisfazione, perchè giunto a 3/4 e con dolore monstre al dorsale sinistro (zero riscaldamento) avevo deciso che non era roba e avevo già annunciato il "scendo". invece fatto un passino indietro e muovendo i piedini a modo vedi che pian pianino son riuscito a farmela tutta e forse con stile non dico aggraziato, ma almeno un filo meno rozzo dei 2 precedenti.

non ho ovviamente avuto chance per una quarta salita, ma direi che son soddisfatto così.

oggi mi tengo la spalla sinistra bloccata e i rimugini per le 3 cazzate fatte:

- per l'emozione siamo andati in palla abbiamo fatto l'8 sul moschettone invece che direttamente sull'anello dell'imbrago, con ovvi impicci al momento della manovra
- per la fretta zero riscaldamento con conseguente blocco al dorsale sx
- per inesperienza, una volta arrivato in cima e non trovando la catena (non avevo preventivato questa possibilità), ho fatto manovra su uno dei due anelli, mentre ragionandoci su a casa immagino che avrei dovuto far passare la cima dentro entrambi, in modo da avere una sicurezza in più in caso uno dei 2 cedesse; diciamo che è andata bene

adesso spalla permettendo martedì si torna alla plastica e sabato, se il meteo sarà clemente, proviamo su una delle pareti più vicine a casa..vediamo come va
 
Se con anelli intendi i fittoni, e la sosta era “alla francese”, diciamo che ti è andata bene per l’ambiente in cui eri.
Una roba che hai fatto (calata su un solo ancoraggio), fatta in ambiente marino è da schifar la vita.

Ma chi sono io per far la predica, dal momento che mi son calato dal Campanile di val Montanaia per 4 volte con un cordino chiuso con un doppio inglese… sbagliato?!


Le prime volte passano così, se ne fa di ogni, l’importante è imparare e non ripeterle più.
 
Se con anelli intendi i fittoni, e la sosta era “alla francese”, diciamo che ti è andata bene per l’ambiente in cui eri.
Una roba che hai fatto (calata su un solo ancoraggio), fatta in ambiente marino è da schifar la vita.

Ma chi sono io per far la predica, dal momento che mi son calato dal Campanile di val Montanaia per 4 volte con un cordino chiuso con un doppio inglese… sbagliato?!


Le prime volte passano così, se ne fa di ogni, l’importante è imparare e non ripeterle più.

eh linguaggio troppo tecnico! :D

c'erano due spit posti in verticale, a distanza di circa un palmo uno dall'altro, entrambi con anello...mancava solo la catena!

la prima volta ho visto che uno era ballerino, così mi son detto "avranno messo l'altro apposta" e mi sono ancorato a quello
la seconda volta stessa solfa, ho pensato boh si vede che in svizzera usa così

poi però ho guardato le altre vie e tutte avevano catena..pace, giustamente è andata. diciamo che su 3 calate, in 2 avevo gli altri rinvii. la terza invece...
 
appena rientrato dalla seconda esperienza outdoor, stavolta a maccagno. arrivato dopo pranzo e giro al lago, tra il caldo, la notte insonne e le vie più facili occupate non avevo proprio voglia, però mi scocciava tornare indietro. ho optato per un birrino rigenerante e mi son fatto forza.
alla fine ho portato a casa tutti e 4 i tentativi. un 5a a vista, poi da secondo la vicina 5a+ usando la stessa catena. idem con 5b a vista e 5c mooolto lavorata sempre usando la catena del 5b.

che dire, non so se i gradi siano larghi o meno, mi paiono in linea con le vie che ho fatto settimana scorsa nei grigioni, ad ogni buon conto son soddisfatto, specialmente il 5c son rimasto credo 10 minuti buoni sul terrazzino cercando un piede che non trovavo, stava pure iniziando a fare buio. alla fine mi son detto "si va", tutto storto di spalle carico il sinistro su una sporgenza sperando di trovare una mano decente..e l'ho trovata:D

poi da lì un pezzetto facile e sul penultimo rinvio forse mi son spinto un po'troppo a destra rispetto alla via corretta, ma sentivo che le braccia stavano andando e non mi andava di rischiare, anche perchè avendo la catena sulla via accanto avrei rischiato di pendolare...

alla fine 2 cagate le ho fatte pure stavolta, non mi piace come abitudine.. soprattutto la seconda da pirla mi è costata il primo volo (a testa in giù:PAAU), fortuna avevo detto alla morosa di recuperare un attimo prima e mi son fermato subito...certo vedere il terrazzino che avvicinava alla faccia non è stato divertenteHIHIHI
 
Non voglio discutere sull'importanza dell'utilizzo dei due punti perchè è una delle basi. Però spesso e (mal)volentieri si incontrano dei rompiscatole esagerati con sta cosa dei due punti, che non pensano che in fin dei conti un volo lo fai su una sola protezione (quindi un carico generalmente maggiore rispetto ad una calata), o anche per ritirarsi da una via vieni giu su uni solo.


Hellasbrig, se possopermettermi di darti un consiglio, in queste prime esperienze in falesia pensa piu a scalare sciolto e meglio possibile piu che al grado che ti deve servire solo come vago riferimento
 
Non voglio discutere sull'importanza dell'utilizzo dei due punti perchè è una delle basi. Però spesso e (mal)volentieri si incontrano dei rompiscatole esagerati con sta cosa dei due punti, che non pensano che in fin dei conti un volo lo fai su una sola protezione (quindi un carico generalmente maggiore rispetto ad una calata), o anche per ritirarsi da una via vieni giu su uni solo.


Hellasbrig, se possopermettermi di darti un consiglio, in queste prime esperienze in falesia pensa piu a scalare sciolto e meglio possibile piu che al grado che ti deve servire solo come vago riferimento

certo che puoi permetterti, anzi ogni consiglio è ben accetto!

assolutamente, mi sto concentrando solo sui movimenti e sull'equilibrio, certo cerco una progressione - il più graduale possibile, dipende dalle vie che incontro - per capire qual è il mio limite, almeno sulle 2 falesie che ho visto; ma un tentativo su un 6a penso di potermelo permettere:TTTT; di + non credo

per la continuità ci sarà da aspettare, temo; quella mi manca anche indoor, figuriamoci all'aperto

del resto, essendo totalmente privo di muscoli, devo per forza di cose puntare sulla tecnica :D

oltretutto è proprio quello che mi hanno insegnato al corso: concentrarsi sul movimento e solo su quello; ed è quanto ritrovo in ogni pagina del testo di Caruso che mi sto studiando; e devo dire che alla palestra del corso, anche solo guardando gli altri, imparo tanto; molto più che in falesia, dove si vede oggettivamente la qualunque

ovviamente sono ancora di legno, però la cosa che mi dà più soddisfazione non sono le vie, ma i passaggi che ho trovato il modo di superare, e anche il fatto che oggi non ho alcun dolore muscolare, a differenza di domenica scorsa che ero sfatto, pur avendo fatto meno (mi sono imposto di usare quasi esclusivamente le gambe)
 
Non voglio discutere sull'importanza dell'utilizzo dei due punti perchè è una delle basi. Però spesso e (mal)volentieri si incontrano dei rompiscatole esagerati con sta cosa dei due punti, che non pensano che in fin dei conti un volo lo fai su una sola protezione (quindi un carico generalmente maggiore rispetto ad una calata), o anche per ritirarsi da una via vieni giu su uni solo.


Hellasbrig, se possopermettermi di darti un consiglio, in queste prime esperienze in falesia pensa piu a scalare sciolto e meglio possibile piu che al grado che ti deve servire solo come vago riferimento


Ok.
quante volte fai un volo su uno spit di via e quante volte/persone si appendono a una sosta?

Il problema è diverso.
Usura di materiali.

Non so se fai vie lunghe ma nel mio grado di confidenza (che è un vile IV+) preferisco una via totalmente schiodata da proteggersi ma con soste buone, piuttosto che spit frequenti e soste fatte a culo.
Che tra l’altro è l’ultima moda degli improvvisati chiosatori.

Le soste vanno sempre a prova di bomba, a maggior ragione in falesia, dove tra moulinette e calate, per via della frequentazione, c’è un’usura di materiali che tu non immagini.

Io arrampico poco frequentemente da 7 anni e ho già i rinvii che hanno il solco nel mosco dove passa la corda.
I miei compagni che hanno iniziato con me e arrampicano più frequentemente, hanno iniziato a cambiarli 2 anni fa.

Pensa: Su quante soste di falesia ti cali che hanno più di 10 anni?

Una marea.

Io non smetto di controllarle e le voglio tutte a 2 ancoraggi.

Poi 1 sarà sempre meglio di zero, ma non passiamo messaggi sbagliati.
Una ritirata di emergenza in via, fatta con una certa conoscenza su ancoraggi quasi mai sollecitati, non sarà mai paragonabile a usura di una falesia


Superficialità, imperizia e improvvisazione portano gli incidenti davvero pericolosi in uno sport potenzialmente innocuo
 
sabato quarta uscita in falesia...un po'deprimente

abbiamo deciso di provare a sangiano, ne parlano tutti bene, dovrebbe essere adatta alle nostre infime capacità (falesia descritta per principianti ed esperti, buon calcare con qualche via un po'unta), e invece son stato rimbalzato malamente da un 5b che dovrei avere nelle mano..

il fatto è che, arrivo al penultimo rinvio, ho 2 mani fantastiche, non ne ho praticamente mai trovate di così buone. anche i piedi non sono messi malaccio, praticamente sono in fondamentale, senza bilanciamento.

il passaggio non sembra impossibile, anche se sono già un po'allungato. alzo il piede destro e provo a caricare, ma scivola. una volta, due volte, tre volte..le braccia mi fanno un male cane, torno giù.

5 minuti di sosta e riprovo, arrivo agevolmente al punto, ma niente da fare, continuo a scivolare, perdo fiducia, "non sento più la roccia" e abbandono.

poi, parecchio sverso, numeri da circo per recuperare i rinvii, e insomma concludo una giornata non proprio memorabile

a questo punto chiedo a voi...a parte l'indubbia e scontata pippaggine del sottoscritto..ho notato che avevo le suole lerce. voi che fate? pulite con acqua, togliete le scarpette appena scesi? o non c'entra nulla?

il clima era uggioso, ma non pioveva; erano circa le 18, ci saran stati 13-14 gradi, parete all'ombra. può essere che se torno a mezzogiorno trovo un'aderenza maggiore? o anche qui c'entra una mazza?

grazie per il supporto:D
 
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