Kaliningrad
Kayakçı-ı ekrem
Dico subito che a chi vanno strette le mascherine piacerà farsi un giro in Scandinavia quest'estate. In breve, per quanto riguarda Danimarca e Norvegia, la situazione è la seguente:
Danimarca: controllo passaporto e Covid Pass alla frontiera entrando dalla Germania. Per entrare nei ristoranti e negli alberghi occorre mostrare il Covid Pass, in compenso nessuno è obbligato a portare, e infatti non porta, la mascherina, cameriere e camerieri inclusi. In pratica in Danimarca non ho mai visto mascherine né all'andata né al ritorno. Per imbarcarsi sul traghetto per la Norvegia occorre nuovamente mostrare passaporto e Covid Pass (e biglietto, se lo si ha già, il che è consigliabile)
Norvegia: duplice controllo passaporto e Covid Pass alla frontiera arrivando dalla Danimarca, cui fa seguito l'inevitabile controllo doganale. Diversamente dalla Danimarca, qui non occorre mostrare alcunché per entrare nei ristoranti, in compenso i camerieri hanno l'obbligo di portare la mascherina. I clienti invece no. Da nessuna parte in Norvegia ho altrimenti visto gente portare la mascherina.
In buona sostanza, se si vuole vedere com'era il mondo prima della SARS-COV-2, qualora qualcuno se lo fosse dimenticato, e come potrebbe ridiventarlo anche dalle nostre parti in un prossimo futuro, un viaggetto in Scandinavia ha l'effetto di un buono e sano rinfrescante per la memoria
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La maggior parte dei turisti stranieri, soprattutto gl'italiani, che si dirigono in Norvegia, fanno spesso questo viaggio per arrivare fino a Capo Nord, immagino più per il gusto di dire "ci sono stato e ho battuto il mio record personale" che per vero interesse per ciò che la Norvegia del Nord ha da offrire. Tante volte il viaggio risulta così lungo, e i giorni di vacanza così pochi, che alla fine dei conti a molti mancano o il tempo o la voglia (o tutt'e due) per visitare tutto ciò, ed è tanto, che si trova lungo il percorso. Diversamente da costoro, io non ho mai intrapreso un viaggio nel Nord della Norvegia, benché ne abbia avuto più d'un'occasione nel corso del tempo. Questa volta, poi, ho dovuto addirittura ridurre da due a una settimana le mie ferie di luglio, sicché, in controtendenza, ho deciso di concentrarmi sul Sud.
Il faro di Lindesnes è il punto più meridionale della Norvegia (osservare prego su una delle foto la distanza fino a Capo Nord, non so se per strada o in linea d'aria, fate voi il calcolo):
In arrivo il catamarano mostro su cui m'imbarcherò per il ritorno:
Di nuovo in Danimarca:
Concludo segnalando che la Norvegia aveva riaperto le frontiere ai turisti stranieri proprio nel mese di luglio. Sul traghetto dalla Danimarca alla Norvegia il 60% delle auto erano norvegesi di ritorno dalle ferie all'estero, il 30% danesi e il restante 10% (ma forse anche meno) tedeschi o di altri paesi. Una volta in Norvegia non ho quasi più visto targhe straniere. I centri turistici della costa erano tutti pieni - quasi esclusivamente - di turisti nazionali, una strana, ma rinfrescante situazione.
Danimarca: controllo passaporto e Covid Pass alla frontiera entrando dalla Germania. Per entrare nei ristoranti e negli alberghi occorre mostrare il Covid Pass, in compenso nessuno è obbligato a portare, e infatti non porta, la mascherina, cameriere e camerieri inclusi. In pratica in Danimarca non ho mai visto mascherine né all'andata né al ritorno. Per imbarcarsi sul traghetto per la Norvegia occorre nuovamente mostrare passaporto e Covid Pass (e biglietto, se lo si ha già, il che è consigliabile)
Norvegia: duplice controllo passaporto e Covid Pass alla frontiera arrivando dalla Danimarca, cui fa seguito l'inevitabile controllo doganale. Diversamente dalla Danimarca, qui non occorre mostrare alcunché per entrare nei ristoranti, in compenso i camerieri hanno l'obbligo di portare la mascherina. I clienti invece no. Da nessuna parte in Norvegia ho altrimenti visto gente portare la mascherina.
In buona sostanza, se si vuole vedere com'era il mondo prima della SARS-COV-2, qualora qualcuno se lo fosse dimenticato, e come potrebbe ridiventarlo anche dalle nostre parti in un prossimo futuro, un viaggetto in Scandinavia ha l'effetto di un buono e sano rinfrescante per la memoria
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La maggior parte dei turisti stranieri, soprattutto gl'italiani, che si dirigono in Norvegia, fanno spesso questo viaggio per arrivare fino a Capo Nord, immagino più per il gusto di dire "ci sono stato e ho battuto il mio record personale" che per vero interesse per ciò che la Norvegia del Nord ha da offrire. Tante volte il viaggio risulta così lungo, e i giorni di vacanza così pochi, che alla fine dei conti a molti mancano o il tempo o la voglia (o tutt'e due) per visitare tutto ciò, ed è tanto, che si trova lungo il percorso. Diversamente da costoro, io non ho mai intrapreso un viaggio nel Nord della Norvegia, benché ne abbia avuto più d'un'occasione nel corso del tempo. Questa volta, poi, ho dovuto addirittura ridurre da due a una settimana le mie ferie di luglio, sicché, in controtendenza, ho deciso di concentrarmi sul Sud.
Il faro di Lindesnes è il punto più meridionale della Norvegia (osservare prego su una delle foto la distanza fino a Capo Nord, non so se per strada o in linea d'aria, fate voi il calcolo):
In arrivo il catamarano mostro su cui m'imbarcherò per il ritorno:
Di nuovo in Danimarca:
Concludo segnalando che la Norvegia aveva riaperto le frontiere ai turisti stranieri proprio nel mese di luglio. Sul traghetto dalla Danimarca alla Norvegia il 60% delle auto erano norvegesi di ritorno dalle ferie all'estero, il 30% danesi e il restante 10% (ma forse anche meno) tedeschi o di altri paesi. Una volta in Norvegia non ho quasi più visto targhe straniere. I centri turistici della costa erano tutti pieni - quasi esclusivamente - di turisti nazionali, una strana, ma rinfrescante situazione.