Foto Sciata Fuoripista

ciao a tutti,

sono capitato su questo tread che sarebbe bello sviluppare con consigli e confronti personali.
Ad esempio mi piacerebbe molto qualche dritta dei più esperti su come ci si regola in condizioni di visibilità scarsa (biancore diffuso o whiteout imprevisto) come si salva il salvabile se ti trovi all'improvviso su un drop con atterraggio molesto (rientro su duro, salto chiuso o addirittura concavo)?

pelli nello zaino o, sempre nello zaino imbrago, corda e chiodo...e calata
ultima chance, chiami il soccorso

Sempre meglio chiamare il soccorso per una figura di m...elma che per un recupero
 
pelli nello zaino o, sempre nello zaino imbrago, corda e chiodo...e calata
ultima chance, chiami il soccorso

Sempre meglio chiamare il soccorso per una figura di m...elma che per un recupero

grazie ma mi riferivo a situazioni che si presentano mentre hai gli sci ai piedi e sei in movimento.
2 anni fa sciavo in boschetto causa appunto scarsa visibilità, a un certo punto proprio quando il terreno sembrava aprirsi sbam!! mi trovo sotto gli sci un gap da un metro e sotto la pista dura battuta che ho sentito nelle gambe solo dopo aver preso la botta. Risultato mi sono stirato un muscolo al polpaccio, 3 giorni di fermo e bestemmie.

Altra volta, con piena visibilità, bosco con cuscinoni....dai uno, dai un altro ci prendi gusto finchè uno invece di essere un cuscino copiabile è una roccia con un gap di 2,5 metri sotto...cagone in aria per effetto sorpresa, mi sono scomposto e con atterraggio di traverso mi sono regalato una frattura al ginocchio.

magari non c'è una soluzione però siccome mi considero uno scarso e c'è sempre da imparare qualcuno più esperto può dire la sua...esperienza e malizie varie.

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Di solito con 3 Ave marie e un Padre Nostro !

ahh se bastasse....mio babbo diceva che con le messe cantate non si fanno le case :D
 
grazie ma mi riferivo a situazioni che si presentano mentre hai gli sci ai piedi e sei in movimento.
2 anni fa sciavo in boschetto causa appunto scarsa visibilità, a un certo punto proprio quando il terreno sembrava aprirsi sbam!! mi trovo sotto gli sci un gap da un metro e sotto la pista dura battuta che ho sentito nelle gambe solo dopo aver preso la botta. Risultato mi sono stirato un muscolo al polpaccio, 3 giorni di fermo e bestemmie.

Altra volta, con piena visibilità, bosco con cuscinoni....dai uno, dai un altro ci prendi gusto finchè uno invece di essere un cuscino copiabile è una roccia con un gap di 2,5 metri sotto...cagone in aria per effetto sorpresa, mi sono scomposto e con atterraggio di traverso mi sono regalato una frattura al ginocchio.

magari non c'è una soluzione però siccome mi considero uno scarso e c'è sempre da imparare qualcuno più esperto può dire la sua...esperienza e malizie varie.

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ahh se bastasse....mio babbo diceva che con le messe cantate non si fanno le case :D


modalità risposta antipatica on: diciamo che in una situazione del genere non dovresti proprio mai trovarti. La velocità della discesa dovrebbe essere regolata per l'appunto, non sulle tue capacità, ma su quello che ti consente di valutare la situazione in anticipo ed evitare di ritrovarti senza neve sotto i piedi.
Quindi in assenza di visibilità o su una traccia che non conosci la velocità deve consentirti di fermarti prima della situazione di pericolo. (a me una volta è capitato, con bianco assoluto, di scendere a scaletta da un fuoripista che conosco come le mie tasche)
 
Ma come mai in un soleggiato giorno di maggio che dirvi non so... d'improvviso ti vengono sti dubbi urgenti da risolvere? :D

e se ti dicessi che mi ritrovo già a contemplare sconsolato la rastrelliera in garage? di solito mi succedeva verso agosto....è grave?:D

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modalità risposta antipatica on: diciamo che in una situazione del genere non dovresti proprio mai trovarti. La velocità della discesa dovrebbe essere regolata per l'appunto, non sulle tue capacità, ma su quello che ti consente di valutare la situazione in anticipo ed evitare di ritrovarti senza neve sotto i piedi.
Quindi in assenza di visibilità o su una traccia che non conosci la velocità deve consentirti di fermarti prima della situazione di pericolo. (a me una volta è capitato, con bianco assoluto, di scendere a scaletta da un fuoripista che conosco come le mie tasche)

parafrasando Battisti....tu chiamale se vuoi, sopravalutazioni....(di me stesso) :D.
Come non darti ragione, purtroppo l'indole selvaggia del free ride batte forte ma sicuramente darsi una calmata vista anche l'età aiuta.
 

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Altra volta, con piena visibilità, bosco con cuscinoni....dai uno, dai un altro ci prendi gusto finchè uno invece di essere un cuscino copiabile è una roccia con un gap di 2,5 metri sotto...

Complimenti per il coraggio, però se non conosci la linea e vai alla cieca, devi mettere in conto che non può sempre andarti bene.

Io prima di prendere un pillow o un drop me lo studio per bene da sotto e prima di prenderlo alla velocità giusta ci metto 3-4 discese. Ma io sono molto conservativo.
 
io la chiamerei incoscienza, un drop da 3/4 metri in montagna non sono rari!!!!
ci vuole molto meno per farsi male, come i tronchi tagliati a 50 cm sotto alcune seggiovie, se non lo sai e pensi che con 50 cm di neve copre tutto, ti fai molto, molto male, sempre studiare bene il terreno prima, anche con foto estive imho, se vai dove non sai,
giovedì scorso sono andato con un socio in Valvaraita, in un posto che avrò fatto venti volte e che conosco da quando sono bambino, non siamo riusciti in due a trovare il posto per passare, il mio socio voleva passare in un punto, ma ho guardato allontanadomi di lato di una ventina di metri per cambiare prospettiva e c'era un salto di roccia di 10 metri!!!!! la neve cambia tutto e la prospettiva inganna, abbiamo optato per una tranquilla e noiosa discesa sul marmo che copriva la strada del colle, ma siamo ancora interi....con splendide foto di camosci e stambecchi che trotterellavano sotto la strada. ce la siamo goduta così..
 
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