Teo
maestro di skilift
Tanto soffiame... intanto Saluggia è ormai arrivata a fine vite, le vasche perdono da una decina di anni e a pochi metri si incontrano la Dora e il Po, fortunatamente l'acquedotto del Monferrato (dal quale mi servo) che ha le prese d'acqua poco più a valle, è tenuto sotto stretto controllo da più enti... Che costruiscano dunque questo nuovo sito e smantellino un rudere che ha ormai più di 50 anni...
Quanto alle paure... sono nato a Casale Monferrato tra lo stabilimento Eternit e la Centrale di Trino, e avendo vissuto con due delle peggiori piaghe ambientali, sono molto più preoccupato per l'amianto che per il nucleare, perchè il nucleare viene monitorato con attenzione, l'amianto no, anzi, dopo le ordinanze che obbligavano a smantellare ogni manufatto, si sono moltiplicati gli abbandoni di pezzi di eternit nei boschi, lasciati a sgretolarsi all'aria senza che nessuno faccia nulla, girando in bici mi capita spesso di imbattermi in cumuli di macerie, e l'eternit lo riconosco al volo visto che mio zio ha lavorato la dentro per quasi tutta la sua vita, ma spesso dalla denuncia, che faccio sempre corredata di foto e posizione precisa da GPS, alla rimozione passano due mesi...
In tutti questi anni, la centrale o il deposito non mi hanno mai messo un granchè d'ansia, ho molti amici che vivono a pochi passi dai siti, e a parte le rilevazioni del 2008, che hanno portato poi alla costruzione di due nuove vasche, non si sono mai verificati casi sospetti... altrettanto non si può dire dell'amianto, che aumenta la conta dei morti anno dopo anno.
Le vasche, è inutile pensare a una vasca eterna, bisogna cercare un sito che consenta di costruire più vasche usate a rotazione, così da poter spostare le scorie liquide di vasca in vasca e fare regolare manutenzione, è l'impianto di saluggia stesso a fare scuola, hanno stoccato tutto in una singola vasca per 20 anni, poi hanno costruito una seconda vasca e non hanno mai sistemato la vecchia, poi quando la seconda ha cominciato a perdere han dovuto costruirne una terza e poi una quarta, lasciando di fatto andare a ramengo la prima in quanto costava meno costruirne di nuove che sistemare la vecchia, oggi si è arrivato a una competenza tale nella gestione delle scorie che rende l'unico pericolo reale l'evento alluvionale che genererebbe sversamenti incontrollati, una volta era necessario avere un corso d'acqua vicino (più per la centrale che per il deposito) oggi anche quel requisito è meno importante. I rifiuti solidi invece vengono di norma stabilizzati e poi inviati in francia per essere riprocessati.
Perchè non spedirli fuori? Perchè c'è tutto un mondo di scorie prodotto regolarmente, non più dai reattori smantellati (che ormai sono stati quasi tutti riprocessati) ma tutta quella mole di scorie a bassa attività che genera la ricerca medica, le attività di ricerca energetica.
Il progetto, visto che ormai i vari siti di stoccaggio sono a fine vita tecnica (50 anni) è quello di riunire in un unico deposito nazionale tutte queste scorie, in modo da ottimizzare i costi e rendere tutta la struttura più efficiente e sicura.
Le compensazioni... i comuni attorno all'Eurex si spartiscono circa 5 milioni l'anno, che fanno certamente comodo, ma che vengono sperperati come in tutti i comuni, quindi non c'è da sperare che la compensazione possa portare dei benefici tangibili alla popolazione
Quanto alle paure... sono nato a Casale Monferrato tra lo stabilimento Eternit e la Centrale di Trino, e avendo vissuto con due delle peggiori piaghe ambientali, sono molto più preoccupato per l'amianto che per il nucleare, perchè il nucleare viene monitorato con attenzione, l'amianto no, anzi, dopo le ordinanze che obbligavano a smantellare ogni manufatto, si sono moltiplicati gli abbandoni di pezzi di eternit nei boschi, lasciati a sgretolarsi all'aria senza che nessuno faccia nulla, girando in bici mi capita spesso di imbattermi in cumuli di macerie, e l'eternit lo riconosco al volo visto che mio zio ha lavorato la dentro per quasi tutta la sua vita, ma spesso dalla denuncia, che faccio sempre corredata di foto e posizione precisa da GPS, alla rimozione passano due mesi...
In tutti questi anni, la centrale o il deposito non mi hanno mai messo un granchè d'ansia, ho molti amici che vivono a pochi passi dai siti, e a parte le rilevazioni del 2008, che hanno portato poi alla costruzione di due nuove vasche, non si sono mai verificati casi sospetti... altrettanto non si può dire dell'amianto, che aumenta la conta dei morti anno dopo anno.
Le vasche, è inutile pensare a una vasca eterna, bisogna cercare un sito che consenta di costruire più vasche usate a rotazione, così da poter spostare le scorie liquide di vasca in vasca e fare regolare manutenzione, è l'impianto di saluggia stesso a fare scuola, hanno stoccato tutto in una singola vasca per 20 anni, poi hanno costruito una seconda vasca e non hanno mai sistemato la vecchia, poi quando la seconda ha cominciato a perdere han dovuto costruirne una terza e poi una quarta, lasciando di fatto andare a ramengo la prima in quanto costava meno costruirne di nuove che sistemare la vecchia, oggi si è arrivato a una competenza tale nella gestione delle scorie che rende l'unico pericolo reale l'evento alluvionale che genererebbe sversamenti incontrollati, una volta era necessario avere un corso d'acqua vicino (più per la centrale che per il deposito) oggi anche quel requisito è meno importante. I rifiuti solidi invece vengono di norma stabilizzati e poi inviati in francia per essere riprocessati.
Perchè non spedirli fuori? Perchè c'è tutto un mondo di scorie prodotto regolarmente, non più dai reattori smantellati (che ormai sono stati quasi tutti riprocessati) ma tutta quella mole di scorie a bassa attività che genera la ricerca medica, le attività di ricerca energetica.
Il progetto, visto che ormai i vari siti di stoccaggio sono a fine vita tecnica (50 anni) è quello di riunire in un unico deposito nazionale tutte queste scorie, in modo da ottimizzare i costi e rendere tutta la struttura più efficiente e sicura.
Le compensazioni... i comuni attorno all'Eurex si spartiscono circa 5 milioni l'anno, che fanno certamente comodo, ma che vengono sperperati come in tutti i comuni, quindi non c'è da sperare che la compensazione possa portare dei benefici tangibili alla popolazione