macs
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Il Triglav o Tricorno, con i suoi 2.864 mt è la cima più alta delle Alpi Giulie nonché della Slovenia intera. La cima dove si dice ogni sloveno per essere tale debba salire almeno una volta nella vita. E bisogna dire che vista la frequentazione della cima hanno preso molto seriamente questo detto!!:shock: E’ quasi impossibile trovarsi da soli su questa cima, in qualunque giorno dell’estate vogliate salirvi!
Ne hanno fatto addirittura il simbolo della nazione, la sua triplice cima compare sia sulla bandiera nazionale che sulle monete da 50 centesimi. D'altronde la sua cima è visibile praticamente da quasi ovunque, talmente svetta nettamente più alta rispetto a qualunque altra montagna.
Una montagna di tale grandezza ed importanza ha giustamente anche una salita altrettanto lunga e mai banale. Da qualunque parte la si approcci, da dove si lasciano le auto sono almeno 1900mt di dislivello per arrivare in cima. E spesso con sviluppi da lunghi ad eterni! Fortunatamente ci sono diversi rifugi che permettono di spezzare in più giorni la salita, tra cui il Triglavski dom addirittura sempre aperto anche in inverno. Non aspettatevi però una cucina di livello italiano...!
Noi però decidiamo di fare la salita in giornata. In tal caso la scelta da dove partire è quasi obbligata: la val Vrata è sicuramente quella più comoda da questo punto di vista in quanto se non il dislivello, almeno lo sviluppo da qui è abbastanza contenuto. Di contro da qui, da qualunque via si decida di salire, ci sono solo due tipi di sentieri: verticali in salita o verticali in discesa!!quando tornerete alla macchina le vostre ginocchia state sicuri che vi malediranno per giorni!
E’ l’approccio da nord. Forse non il più bello ma sicuramente il più spettacolare in quanto permette di ammirare la famosa parete nord del Triglav, alta fino a 1200mt di dsl, la più alta parete delle alpi orientali! Per chi arrampica è impossibile non sognare un’avventura su questa mitica parete. Un po’ come la nordovest della Civetta in dolomiti. Da questo lato, una volta raggiunto il rifugio Aljazev per la lunga strada (11km) che da Mojstrana percorre tutta la bella val Vrata, le possibilità di salita sono fondamentalmente tre: il sentiero Prag, il Tominšekova pot o il bambergova pot. Sono tutte e tre vie attrezzate piuttosto ripide, tecnicamente non troppo difficili ma spesso molto esposte e attrezzate “alla slovena” J quindi con spesso tratti di roccette da arrampicare prive di assicurazione. La Prag è la più diretta e risale il margine sx della parete nord, la bamberg quella tecnicamente un po’ più impegnativa che da forc. Luknja risale la cresta dx della parete nord con spesso dei vertiginosi affacci sulla parete e la terza, la Tominsek è all’estrema sinistra e percorre una specie di viaz in mezzo alle pareti, non lo avevo mai fatto ma devo dire che è quello che più mi è piaciuto! Noi questa volta decidiamo quindi di salire per il bamberg per poi arrivare in cima dal lato est e di scendere poi per la normale attraverso il mali triglav e successivamente per il Tominsek.
[FONT="]Ora comunque bando alle ciance e lasciamo spazio alle foto!
Lo Stenar dal parcheggio alla mattina
il rifugio Aljazev, punto di partenza
L'impressionante parete nord
Il caratteristico monumento ai partigiani caduti
La val Vrata da sella Luknja
si vede la parte bassa del sentiero Prag
Da sella Luknja verso il Bovki Gamsovec
Verso il Bavsky Grintavec
Finalmente si sbuca in cresta e al sole
E finalmente sbuca anche la nostra cima
verso sud
inizio della ferrata che porta in cima da sud-ovest
Rifugio Planica pod triglavon
In basso si vede la cresta di uscita della salita bamberg
finalmente in vista della solitaria cima..
verso il triglavski dom
verso il Krn(monte nero)
verso nord e le karavanke
verso l'altopiano di Pokliuka
Giù in fondo da dove siamo partiti
mali triglav
in discesa
lungo la cresta di discesa verso il mali triglav
al rifugio un cartello ci fa vedere com'era il ghiacciaio del triglav negli anni 20 ed oggi...
la cima con la cresta di discesa
verso la skrlatiza
rifugio Valentina..
Di nuovo sull'orlo della parete nord
sentieri verticali anche nel bosco
ultimo sgardo verso la cima dopo 2200mt di dsl in salita e discesa!!
[/FONT][FONT="]In conclusione, possiamo dire che anche se non siamo sloveni e quindi obbligati alla salita [/FONT]J[FONT="] un appassionato di montagna dovrebbe comunque mettere in calendario prima o poi una salita al Triglav. Per panorama e paesaggi merita davvero. Soprattutto se si becca una giornata del gemere!![/FONT]
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Ne hanno fatto addirittura il simbolo della nazione, la sua triplice cima compare sia sulla bandiera nazionale che sulle monete da 50 centesimi. D'altronde la sua cima è visibile praticamente da quasi ovunque, talmente svetta nettamente più alta rispetto a qualunque altra montagna.
Una montagna di tale grandezza ed importanza ha giustamente anche una salita altrettanto lunga e mai banale. Da qualunque parte la si approcci, da dove si lasciano le auto sono almeno 1900mt di dislivello per arrivare in cima. E spesso con sviluppi da lunghi ad eterni! Fortunatamente ci sono diversi rifugi che permettono di spezzare in più giorni la salita, tra cui il Triglavski dom addirittura sempre aperto anche in inverno. Non aspettatevi però una cucina di livello italiano...!
Noi però decidiamo di fare la salita in giornata. In tal caso la scelta da dove partire è quasi obbligata: la val Vrata è sicuramente quella più comoda da questo punto di vista in quanto se non il dislivello, almeno lo sviluppo da qui è abbastanza contenuto. Di contro da qui, da qualunque via si decida di salire, ci sono solo due tipi di sentieri: verticali in salita o verticali in discesa!!quando tornerete alla macchina le vostre ginocchia state sicuri che vi malediranno per giorni!
E’ l’approccio da nord. Forse non il più bello ma sicuramente il più spettacolare in quanto permette di ammirare la famosa parete nord del Triglav, alta fino a 1200mt di dsl, la più alta parete delle alpi orientali! Per chi arrampica è impossibile non sognare un’avventura su questa mitica parete. Un po’ come la nordovest della Civetta in dolomiti. Da questo lato, una volta raggiunto il rifugio Aljazev per la lunga strada (11km) che da Mojstrana percorre tutta la bella val Vrata, le possibilità di salita sono fondamentalmente tre: il sentiero Prag, il Tominšekova pot o il bambergova pot. Sono tutte e tre vie attrezzate piuttosto ripide, tecnicamente non troppo difficili ma spesso molto esposte e attrezzate “alla slovena” J quindi con spesso tratti di roccette da arrampicare prive di assicurazione. La Prag è la più diretta e risale il margine sx della parete nord, la bamberg quella tecnicamente un po’ più impegnativa che da forc. Luknja risale la cresta dx della parete nord con spesso dei vertiginosi affacci sulla parete e la terza, la Tominsek è all’estrema sinistra e percorre una specie di viaz in mezzo alle pareti, non lo avevo mai fatto ma devo dire che è quello che più mi è piaciuto! Noi questa volta decidiamo quindi di salire per il bamberg per poi arrivare in cima dal lato est e di scendere poi per la normale attraverso il mali triglav e successivamente per il Tominsek.
[FONT="]Ora comunque bando alle ciance e lasciamo spazio alle foto!
Lo Stenar dal parcheggio alla mattina
il rifugio Aljazev, punto di partenza
L'impressionante parete nord
Il caratteristico monumento ai partigiani caduti
La val Vrata da sella Luknja
si vede la parte bassa del sentiero Prag
Da sella Luknja verso il Bovki Gamsovec
Verso il Bavsky Grintavec
Finalmente si sbuca in cresta e al sole
E finalmente sbuca anche la nostra cima
verso sud
inizio della ferrata che porta in cima da sud-ovest
Rifugio Planica pod triglavon
In basso si vede la cresta di uscita della salita bamberg
finalmente in vista della solitaria cima..
verso il triglavski dom
verso il Krn(monte nero)
verso nord e le karavanke
verso l'altopiano di Pokliuka
Giù in fondo da dove siamo partiti
mali triglav
in discesa
lungo la cresta di discesa verso il mali triglav
al rifugio un cartello ci fa vedere com'era il ghiacciaio del triglav negli anni 20 ed oggi...
la cima con la cresta di discesa
verso la skrlatiza
rifugio Valentina..
Di nuovo sull'orlo della parete nord
sentieri verticali anche nel bosco
ultimo sgardo verso la cima dopo 2200mt di dsl in salita e discesa!!
[/FONT][FONT="]In conclusione, possiamo dire che anche se non siamo sloveni e quindi obbligati alla salita [/FONT]J[FONT="] un appassionato di montagna dovrebbe comunque mettere in calendario prima o poi una salita al Triglav. Per panorama e paesaggi merita davvero. Soprattutto se si becca una giornata del gemere!![/FONT]
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