rbodini
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Breve resoconto di un bel weekend di sci a Obergurgl-Hochgurgl. Ci sono già diversi report su questa località austriaca quindi non mi dilungo in descrizioni, solo qualche foto e qualche impressione che magari può essere di interesse. Sono stato per un weekend di sci in pista con mia moglie, anche se ho buttato un po' l'occhio qua e là per capire le potenzialità del posto in ottica freeride. Le condizioni per il fuori pista non erano tali da indurre in tentazione (poca neve e molto dura e ventata) ma con un po' di neve fresca o firn c'è veramente tanto da fare e un po' per tutti i gusti. Poco bosco però dato che il comprensorio si sviluppa praticamente tutto sopra i 2000 metri, quindi di sicuro non un buon posto dove andare col brutto tempo.
Anche per lo sci in pista il posto mi è piaciuto molto. Ci sono alcune zone che sono un vero "carving paradise", con piste larghissime e con cambi di pendenza molto divertenti. Data la quota e l'esposizione la qualità della neve dovrebbe essere assicurata praticamente sempre. In questo periodo di caldo torrido in Italia ad esempio li si stava benissimo, con temperature sotto zero al mattino e di poco sopra al pomeriggio. Neve invernale quasi dappertutto e piste in stato ottimale da mattina a sera. Di seguito qualche foto.
Mappa piste e impianti per dare un'idea del posto:
Vista dalla camera di albergo a Obergurgl - location strategica attaccata alle piste:
Appena partiti primo approccio coi pistoni serviti dalla Plattachbahn. Si potrebbe sciare un weekend intero solo su queste due piste...
Dettaglio della pista nera numero 8, per gli amanti del genere. Notare l'affollamento in un sabato di fine febbraio:
Vista dal Hohe Mut:
Vista su Obergurgl e la valle, sempre dal Hohe Mut. Splendida la discesa fino a valle per iniziare la giornata in bellezza:
Altro pistone da paura. Condizioni neve top e affollamento zero, un'accoppiata rara quest'anno a fine febbraio:
Il primo giorno l'abbiamo dedicato a Obergurgl, quindi il secondo giorno puntiamo diretti su Hochgurgl. Qui la famigerata Top Express, che unisce Obergurgl e Hochgurgl:
La Ferwalltal vista dalla cabinovia, con l'acquolina in bocca... Da tornarci di sicuro con condizioni migliori.
La Konigstal - idem come sopra. A sto giro mi sono limitato a guardarle dall'alto, ma la prossima volta...
Il "Top Mountain Motorcycle Museum" a Hochgurgl. Location quanto meno curiosa per un museo della moto, ma l'edificio è molto bello e da fuori non si direbbe certo che ospita la stazione di partenza della cabinovia Kirchenkarbahn, perfettamente integrata nel contesto.
E a proposito di Kirchenkarbahn, da quest'anno hanno aggiunto una tratta in alto che dà accesso, oltre che ad una bella pista rossa, anche a tutto questo ben di dio non battuto.
E quindi, non si può certo lasciarsi sfuggire l'opportunità di mettere le punte fuori dai tracciati, anche se la neve fresca è solo un lontano ricordo:
Il secondo giorno si conclude con qualche nuvola e una bella vista della valle verso Obergurgl:
Terzo e ultimo giorno. Le nuvole se ne sono andate, e il comprensorio si mostra in tutto il suo splendore:
Dedico una parentesi a questo mitico impianto: Vorderer Wurmkogl II. Nel regno degli impianti austriaci ipertecnologici resiste questa piccola ancora con motore a scoppio, operata da un signore antico quanto lei che quando arriva qualche sparuto sciatore ci dà di acceleratore per aumentare un pelo la "velocità" con cui tira su la gente. C'è da dire che è forse lo skilift più ripido su cui sono mai stato. :shock:
E poi quando arrivi su ti affacci su un panorama fantastico, e scendi per una pista sperduta nel nulla che a me è piaciuta un sacco.
Da un estremo all'altro, non può mancare anche una foto del Top Mountain Star, icona di questo comprensorio:
L'edificio può piacere o meno, ma i panorami sono fenomenali:
E si vede anche qualche cima famigliare. Ci vogliono tre ore di macchina ad arrivare qui da Trento, ma in linea d'aria siamo a un tiro di schioppo...
Ora di tornare verso casa. Un ultimo sguardo al comprensorio di Hochgurgl:
Ed è ora dell'ultima discesa verso Obergurgl:
Insomma, comprensorio che a me è piaciuto molto e che può offrire davvero tanto sia in pista che fuori (per non parlare delle possibilità sconfinate di gite scialpinistiche). Non so se sia sempre così, ma ci ha favorevolmente sorpreso anche la poca gente in pista, soprattutto paragonata alle orde che ci sono da noi in questo periodo. Un vero peccato doverlo lasciare per tornare al caldo e all'affollamento del trentino. Ma come diceva il vecchio Arnold, I'll be back!
Anche per lo sci in pista il posto mi è piaciuto molto. Ci sono alcune zone che sono un vero "carving paradise", con piste larghissime e con cambi di pendenza molto divertenti. Data la quota e l'esposizione la qualità della neve dovrebbe essere assicurata praticamente sempre. In questo periodo di caldo torrido in Italia ad esempio li si stava benissimo, con temperature sotto zero al mattino e di poco sopra al pomeriggio. Neve invernale quasi dappertutto e piste in stato ottimale da mattina a sera. Di seguito qualche foto.
Mappa piste e impianti per dare un'idea del posto:
Vista dalla camera di albergo a Obergurgl - location strategica attaccata alle piste:
Appena partiti primo approccio coi pistoni serviti dalla Plattachbahn. Si potrebbe sciare un weekend intero solo su queste due piste...
Dettaglio della pista nera numero 8, per gli amanti del genere. Notare l'affollamento in un sabato di fine febbraio:
Vista dal Hohe Mut:
Vista su Obergurgl e la valle, sempre dal Hohe Mut. Splendida la discesa fino a valle per iniziare la giornata in bellezza:
Altro pistone da paura. Condizioni neve top e affollamento zero, un'accoppiata rara quest'anno a fine febbraio:
Il primo giorno l'abbiamo dedicato a Obergurgl, quindi il secondo giorno puntiamo diretti su Hochgurgl. Qui la famigerata Top Express, che unisce Obergurgl e Hochgurgl:
La Ferwalltal vista dalla cabinovia, con l'acquolina in bocca... Da tornarci di sicuro con condizioni migliori.
La Konigstal - idem come sopra. A sto giro mi sono limitato a guardarle dall'alto, ma la prossima volta...
Il "Top Mountain Motorcycle Museum" a Hochgurgl. Location quanto meno curiosa per un museo della moto, ma l'edificio è molto bello e da fuori non si direbbe certo che ospita la stazione di partenza della cabinovia Kirchenkarbahn, perfettamente integrata nel contesto.
E a proposito di Kirchenkarbahn, da quest'anno hanno aggiunto una tratta in alto che dà accesso, oltre che ad una bella pista rossa, anche a tutto questo ben di dio non battuto.
E quindi, non si può certo lasciarsi sfuggire l'opportunità di mettere le punte fuori dai tracciati, anche se la neve fresca è solo un lontano ricordo:
Il secondo giorno si conclude con qualche nuvola e una bella vista della valle verso Obergurgl:
Terzo e ultimo giorno. Le nuvole se ne sono andate, e il comprensorio si mostra in tutto il suo splendore:
Dedico una parentesi a questo mitico impianto: Vorderer Wurmkogl II. Nel regno degli impianti austriaci ipertecnologici resiste questa piccola ancora con motore a scoppio, operata da un signore antico quanto lei che quando arriva qualche sparuto sciatore ci dà di acceleratore per aumentare un pelo la "velocità" con cui tira su la gente. C'è da dire che è forse lo skilift più ripido su cui sono mai stato. :shock:
E poi quando arrivi su ti affacci su un panorama fantastico, e scendi per una pista sperduta nel nulla che a me è piaciuta un sacco.
Da un estremo all'altro, non può mancare anche una foto del Top Mountain Star, icona di questo comprensorio:
L'edificio può piacere o meno, ma i panorami sono fenomenali:
E si vede anche qualche cima famigliare. Ci vogliono tre ore di macchina ad arrivare qui da Trento, ma in linea d'aria siamo a un tiro di schioppo...
Ora di tornare verso casa. Un ultimo sguardo al comprensorio di Hochgurgl:
Ed è ora dell'ultima discesa verso Obergurgl:
Insomma, comprensorio che a me è piaciuto molto e che può offrire davvero tanto sia in pista che fuori (per non parlare delle possibilità sconfinate di gite scialpinistiche). Non so se sia sempre così, ma ci ha favorevolmente sorpreso anche la poca gente in pista, soprattutto paragonata alle orde che ci sono da noi in questo periodo. Un vero peccato doverlo lasciare per tornare al caldo e all'affollamento del trentino. Ma come diceva il vecchio Arnold, I'll be back!