Miglior Libro Montagna

Due libretti sulla mia "ex" seconda casa "figli di una shamandura" e "cani salati nel profondo blu" Claudio di Manao sono libri che ho letto appunto più per il luogo usi e costumi dei "magrembi" non sono racconti su imprese sub o immersioni in particolare raccontano la vita di un Dive master a sharm... il prossimo credo che sarà sicuramente qualcosa su Enzo Maiorca... in generale mi piacciono autobiografie o racconti di sportivi o imprese sportive...

La storia che mi ha colpito di più fino ad ora è quella di Angelo Jacopucci detto "il Clay dei poveri"

Letti già, con nostalgia dei miei anni a Sharm ed in altri posti. Bei tempi😭😭😭
 
buyer's guide di skialper HIHIHI

titoli ne hai gia avuto molti vedo, comunque come libri di italiani hai quelli di moro che è molto produttivo, o anche quelli di mauro corona per leggere qualcosa di particolare
 
Ciao, ne ho letti diversi da Bonatti (sempre ottimi) a Messner ma ti segnalo questi:
"Pareti Lontane" di Franco Perlotto (non l'avevo mai sentito come alpinista, ma ha fatto scalate veramente super)
"Scalare la vita come se fosse una montagna" di Araceli Segarra.
"K2 il Nodo Infinito" di Kurt Diemberger

Tutti fantastici libri.
Ciao
Carlo
 
Una vita tra le montagne

di Goretta Traverso e Renato Casarotto.


La storia del più grande alpinista Italiano di sempre, probabilmente il più forte alpinista della sua epoca in assoluto, l'importanza delle cui imprese si riesce a capire un po' ora, in quanto 30 anni fa ancora non c'era il minimo metro di misura per ciò che faceva. E onestamente anche oggi è molto difficile capire fino in fondo la portata delle sue ascensioni, siano esse Alpine, Himalayane o altro.

Per intenderci parliamo di una persona che, negli anni delle spedizioni in Himalaya (che peraltro intraprese), riportò l'attenzione alle Alpi con ripetizioni e concatenamenti di vie in condizioni estreme (il Trittico del Bianco in invernale solitaria, 15gg senza rifornimenti e contatti con la civiltà; l'invernale solitaria al diedro Cozzolino al Piccolo Mangart di Coritenza che credo sia ancora irripetuta; la traversata invernale di tutte le cime della Nordovest del Civetta in 6 giorni; l'invernale solitaria della Simon Rossi sul Pelmo etc...), senza considerare una serie di prime salite, di aperture di vie sulle Ande o in Patagonia che ancora non sono mai state ripetute.

Il libro è particolare in quanto lui non lasciò quasi nulla di scritto se non qualche diario o racconto, c'è traccia di registrazioni fatte nelle varie salite della sua vita, per il resto è il racconto di Goretta Traverso, sua moglie, che lo seguiva in tutte le spedizioni, spesso rimanendo ai campi base, sua fonte inesauribile di energie. E che l'ha seguito diverse volte anche sulle pareti e su qualche ottomila, la storia "dell'unica vita" di due persone che vivevano in simbiosi totale pur a km e giorni di distanza.


Se a fine libro pensate di non aver capito cosa davvero facesse Casarotto, guardate il film documentario su di lui "SOLO DI CORDATA"... l'ho visto ad una serata CAI la settimana scorsa, l'ho comprato al volo. Uno dei pochi film-doc su alpinisti che davvero mi ha rapito.

Probabilmente fu l'ultimo grande scalatore "romantico"...
 
Non è alpinismo in senso stretto, ma veramente imperdibile!

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Non ricordo forse 15 spedizione compresa, si ordina sul sito del ragazzo che ha prodotto il documentario. Anche io comunque avrei pagato di più 😊
 
Se a fine libro pensate di non aver capito cosa davvero facesse Casarotto, guardate il film documentario su di lui "SOLO DI CORDATA"... l'ho visto ad una serata CAI la settimana scorsa, l'ho comprato al volo. Uno dei pochi film-doc su alpinisti che davvero mi ha rapito.

Probabilmente fu l'ultimo grande scalatore "romantico"...

Molto bello. A milanomontagna ho avuto modo di fare una chiacchierata con chi l'ha fatto.
 
Il libro che forse mi ha più colpito...è
"K2 il nodo infinito" di Diemberger...veramente impressionante cosa sia successo la nel 86
 
Il libro che forse mi ha più colpito...è
"K2 il nodo infinito" di Diemberger...veramente impressionante cosa sia successo la nel 86

Diemberger era presente (tra il pubblico) l'altra sera, se ne stava giustamente in disparte, poi incalzato gli hanno chiesto un commento e quello che ha detto credo abbia fatto gelare il sangue a tutti.
Casarotto cadde in un crepaccio per un cedimento di un ponte di neve, a 700m dal campo base... era in solitaria, un omone di 196cm e 100 e rotti kg, con uno zaino da 40kg. Gli bastava probabilmente 10kg in meno nello zaino e al campo base ci arrivava.
 
Poco tempo fa ho scaricato il film-documentario di Diemberger sui fatti del k2, lo consiglio!! Altri tempi...
 
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