Fedeli o infedeli
Questa discussione ricorda ormai le guerre tra fedeli del mac o del pc dei bei tempi andati.
Sono sci scadenti perché docili quando si applica poca forza, ma secchi (reattivi?) se li si carica? A me sembra la descrizione di uno sci ideale (che infatti non esiste, a meno di considerare come relativi i concetti di docile o reattivo). Se poi si é pesanti, ma non si sanno gestire le forze che il proprio peso genera, allora é tutto un altro discorso.
Ho un paio di amici pesanti, ottimi sciatori che si trovano benissimo con gli Stoeckli- anche se a dire il vero con modelli di qualche anno fa, che erano più reattivi e cattivi di oggi (e io li preferivo). I nuovi modelli (da 3/4 anni a questa parte) si sono addolciti.
Detto questo, mi sembra che si possa convenire che:
- sono più cari degli sci di marche che producono grossi quantitativi, ma simili ai prezzi di altre case con produzioni limitate (almeno in svizzera); se si guardano i i prezzi del mercato freeride (Black crows, Dps, Movement, Kästle), poi tutto diventerà relativo.
- la differenza di prezzo é imputabile ai costi di produzione ed al livello di rifinitura quasi maniacale (fonte: i fondatori di Bcomp, che "produce" materiali compositi in fibre naturali; posso garantire che non é vero, come dice mio cuggggino che gli sci assemblati a Malters, Lucerna, vengono poi smontati per essere rimontati nel Benin);
- in Italia si vedono spesso gli Stockli ai piedi dei fighetti delle nevi; questo é un dato di fatto che, personalmente, mi fa sentire a disagio quando torno a sciare in Italia;
- sono sci con un impostazione classica, che richiedono di essere governati (anche se i modelli degli ultimi anni sono, purtroppo, meno reattivi e "spritzig");
- possono piacere o meno, ed é legittimo che si possa pensare che non valga la pena di pagarne il prezzo.
Personalmente li uso da qualche anno, principalmente solo perché vicino a Losanna c'é lo spaccio/punto vendita e prima di acquistare posso rompergli le balle per mesi indeciso tra FIS e non FIS, Fat o non Fat.
Per tornare in tema, ho provato più volte i modelli SL, FIS e non, che hanno identico prezzo e geometria.
SL FIS 165
Non avevo mai pensato ad un modello FIS, ma quando l'ho provato ne sono rimasto entusiasta. Un entrata in curva decisa ed una stabilità eccellente, anche su archi lunghi. Si ha subito la sensazione che non sarà lo sci a sbandare: non vuole proprio derapare, e quando é necessario occorre forza per farlo aderire alla neve ed evitare l'effetto "cavalletta". L'ho preso in prova un paio di giorni e usato dappertutto (comprese gobbe, neve fresca e pappa). Sicuramente in queste condizioni può diventare un po' esigente, ma resta divertente. Su pista mediamente preparata basta restare centrali e si scia tutto il giorno, senza fatica o reazioni anomale (anche se certe recensioni sono di tutt'altro avviso:
http://www.skieur.com/ski-2014-stockli-laser-sl-fis).
SL 165 R 13.6
Stessa geometria ma comportamento abbastanza diverso. La grande differenza é la spatola un po' (troppo) morbida in torsione, che non entra subito in curva come piace a me (ma credo che per molti questo possa essere un pregio invece che un difetto). Io l'ho trovato stabile in tutte le situazioni, anche se un filo più "ballerino" del FIS quando di va dritti su neve che prende facilmente lo spigolo.
Alla fine, un po' a malincuore, ho comprato la versione "non FIS" con una piastra più rigida, perché ho comunque il ginocchio destro che é quello che é e perché resta comunque più polivalente della versione FIS (nonostante la stessa geometria) proprio per via della spatola più morbida. L'anno scorso ci ho fatto 50 giorni in tutte le condizioni (compreso fuoripista, boschi, gobbe) e con grande soddisfazione.
Poi se provo un Head, un nuovo Volkl (ho sciato per anni con i P123), un Atomic (ai tempi avevo ATC) o un Gipron, magari cambio idea.