Se qualcuno avesse ancora dubbi sull'efficacia dell'Airbag...

domanda :
in un caso come questo (o simile)
è meglio passare tutti sulla stessa traccia o ognuno fare la sua?

passando tutti sulla stessa si rischia di andare + in profondità e toccare strati instabili....
ma facendone una accanto all'altra si rischia di toccare altri punti instabili magari appena nascosti da un velo di neve....

:KEV:KEV

qualcuno ha una risp esaustiva?
tks

Si valuta caso per caso... in quel caso, passare sopra avrebbe forse fatto staccare la parte sotto ma magari (e sottolineo magari) non l'avrebbe trascinato, sotto non si passa mai, al limite si incrocia o meglio ancora si sceglie un'altra entrata.

Quanto agli interventi di ffxfede e sippi... per quanto mi riguarda, se stacchi in condizioni del genere, non c'è da accampare scuse, se mi aveste detto che si è staccata al 20 passaggio posso anche capire la fatalità, ma al secondo/terzo è piuttosto normale.
Da quel che scrivete, non siete certo degli sprovveduti, ma la mia paura è che in molti/troppi casi l'airbag abs, palloncino o come preferite chiamarlo porti troppa gente a sottovalutare i pericoli.
Negli ultimi due anni si susseguono notizie e video di gente che apre l'airbag, e questo è di per se preoccupante perchè vuol dire che o quella gente fino a ieri o non sciava in fuoripista, o prima di avere l'airbag ci pensavano due volte in più prima di fare delle linee potenzialmente a rischio...
A me non frega nulla di chi stacca e rimane sepolto, sono semplicemente ***** suoi, ma se l'airbag salva te, non salva chi ci può essere sotto...
Uno strumento del genere in mano a chi conosce le regole è utile, uno strumento del genere in mano a chi non le conosce o le sottovaluta è un rischio per tutti
 
Esattamente cosi.. il post è stato aperto semplicemente per mettere in guardia un po' tutti che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. .................

....e hai fatto benissimo a condividerlo anche perché si è alimentato di una quantità e qualità di informazioni preziosissime per la sicurezza dei neofiti e quindi anche di tutti gli altri rider che li incontrano fuoripista.
Grazie per la testimonianza e l'analisi lucida e civile che state facendo.
 
Si valuta caso per caso... in quel caso, passare sopra avrebbe forse fatto staccare la parte sotto ma magari (e sottolineo magari) non l'avrebbe trascinato, sotto non si passa mai, al limite si incrocia o meglio ancora si sceglie un'altra entrata.

Quanto agli interventi di ffxfede e sippi... per quanto mi riguarda, se stacchi in condizioni del genere, non c'è da accampare scuse, se mi aveste detto che si è staccata al 20 passaggio posso anche capire la fatalità, ma al secondo/terzo è piuttosto normale.
Da quel che scrivete, non siete certo degli sprovveduti, ma la mia paura è che in molti/troppi casi l'airbag abs, palloncino o come preferite chiamarlo porti troppa gente a sottovalutare i pericoli.

Ti ha gia detto Fede che nessuno di noi prende più rischi perché ha l'airbag. La vita nn ci puzza anche perché nn siamo più ragazzini..purtroppo.
Ho postato proprio per testimoniare che a volte, per mille motivi, si fanno errori anche se si è esperti. Se nn fosse cosi, nn si capirebbe xche purtroppo sotto ci rimangono anche professionisti della montagna con esperienza da vendere.

Negli ultimi due anni si susseguono notizie e video di gente che apre l'airbag, e questo è di per se preoccupante perchè vuol dire che o quella gente fino a ieri o non sciava in fuoripista, o prima di avere l'airbag ci pensavano due volte in più prima di fare delle linee potenzialmente a rischio....

La gente del video, cioè io, fino a ieri sciava comunque in fuoripista ma non gli era mai capitato di staccare una valanga cosi e quindi dover aprire. In più nn avevo nemmeno la gopro perciò non avrei comunque potuto filmare nulla. Probabilmente senza l'airbag la gente delle notizie o dei video a quest'ora sarebbe sotto un mt di terra perciò ben venga l'airbag se può dare anche una sola possibilità di campare.
E un po' come dire che con la cintura allacciata si va più forte xche ci si sente più sicuri...

A me non frega nulla di chi stacca e rimane sepolto, sono semplicemente ***** suoi, ma se l'airbag salva te, non salva chi ci può essere sotto...
Uno strumento del genere in mano a chi conosce le regole è utile, uno strumento del genere in mano a chi non le conosce o le sottovaluta è un rischio per tutti

Secondo me qui hai un po esagerato... Non perché sia capitato a me ma se qualcuno rimane sotto, a prescindere se sia stato un errore suo, di un altro o semplicemente una fatalità, a me dispiace.
E' come dire che siccome uno andava oltre i limiti di velocità in auto/moto, se è morto contro un palo gli sta bene.

Altra cosa. Se si affrontano le discese in un certo modo (ad esempio scendendo uno alla volta, spesso con la radio tra chi apre e chi chiude, e mettendosi in sicurezza come abbiamo sempre fatto noi), nessuno è sotto al fronte quindi nn rimane sepolto a causa di chi stacca. Anzi, è pronto immediatamente a cercare.

Con questa chiudo per evitare di alimentare altre polemiche, tanto sicuramente ognuno rimarrà come sempre della propria opinione.

Spero che alla fine più che a dare giudizi sul ns comportamento, il post serva a quello che avevo in mente cioè semplicemente a far riflettere tutti.
Per quanto mi riguarda, meglio spendere in sicurezza (non solo airbag ma anche corsi, gite con guide, ecc) che in un nuovo completo giacca/pantalone all'ultima moda...
 
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Spero che alla fine più che a dare giudizi sul ns comportamento, il post serva a quello che avevo in mente cioè semplicemente a far riflettere tutti.
Per quanto mi riguarda, meglio spendere in sicurezza (non solo airbag ma anche corsi, gite con guide, ecc) che in un nuovo completo giacca/pantalone all'ultima moda...

semprechè non sia Norrona...
:DDD :DDD

Battuta a parte, di nuovo grazie per la condivisione e per tutte le spiegazioni e dibattiti che ne sono conseguiti...
dei giudizi fregatene.. siam tutti valangologhi con i distacchi degli altri.. ;)
 
Quella volta che ho sciato con Sippi era una giornata con un certo rischio a Cervinchia, aveva fatto vento nella notte e non era sicuro scendere ovunque, bisognava valutare. In quella giornata mi è parso di capire che sia un ottimo sciatore e una persona molto coscienziosa, che valuta bene le condizioni, il pendio, soste, ordine di partenza, mi ha pure raccontato l'organizzazione dei suoi soci dolomitici e sono rimasto molto colpito perché è quello che vorrei dai miei soci di freeride. Ridurre al minimo il rischio, essere sempre pronti al peggio e divertirmi.

Premesso questo mi rimane comunque il dubbio sulla vostra propensione al rischio. Mi spiego: al primo passaggio avevate già visto che il pendio era instabile, tant'è che ha staccato un pezzo, tuttavia avete deciso di tornarci.
Certo, avrebbe potuto staccare tutto anche al primo passaggio, penso sia impossibile valutare a priori la tolleranza di carico di un pendio. Ma perché ripassarci?

Non è una polemica, ma mi piacerebbe capire cosa avete pensato voi.
 

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Quanto agli interventi di ffxfede e sippi... per quanto mi riguarda, se stacchi in condizioni del genere, non c'è da accampare scuse, se mi aveste detto che si è staccata al 20 passaggio posso anche capire la fatalità, ma al secondo/terzo è piuttosto normale.

Scusa Teo, ma quali scuse avremmo detto? mi sembra anzi che la responsabilità ce la siam presi eccome.

Negli ultimi due anni si susseguono notizie e video di gente che apre l'airbag, e questo è di per se preoccupante perchè vuol dire che o quella gente fino a ieri o non sciava in fuoripista, o prima di avere l'airbag ci pensavano due volte in più prima di fare delle linee potenzialmente a rischio...

...o forse quelli che prima non l'avevano e sono rimasti sotto non hanno più nulla da far vedere...

Secondo me serve, ovvio non salva da una valanga a lastroni ma in altre situazioni c'è chi ringrazia di averlo avuto.

Se poi ci sono gli ebeti che lo usano per sentirsi immortali affari loro, io scappo sempre dalla "massa" di freerider imbizzarriti, sta anche a te scegliere dove e con chi scendere
 
Grazie per questa testimonianza.
La vostra esperienza testimonia che dobbiamo essere consci che un margine di rischio c'è sempre altrimenti non avrebbe senso munirsi di artva, pala e sonda.
Molto interessante l'analisi tecnica e i vari pareri degli utenti. A parte coloro che hanno certezze mi fa piacere che in genere si capisca che occorre rispettare le regole che vengono insegnate nei vari corsi come il scendere con i compagni in situazione di sicurezza.
 
Quest'anno si vede di tutto: pendii che vengono giù al quarto quinto passaggio nella stessa traccia, valanghe su poca inclinazione e in posti fatti e rifatti che ritenevi sicuri e tanto altro ancora.
Si sa che il rischio c'è ma quando vedi certe cose, una dietro l'altra, ti rendi conto che puoi ridurlo quanto vuoi ma ti sfuggeranno sempre altri fattori, in poche parole e semplicemente, alcune cose non sono prevedibili
.
Io cerco sempre di imparare dagli altri, da qualsiasi cosa istruttiva che si trova anche sul web (come questo video di Luca che ringrazio di cuore :D) e ho capito che questo è un anno particolare (come lo è stato quello scorso qui in dolomiti anche se per ragioni diverse).
Sabato ero su in Tonale, tanta neve ma anche tanto vento che aveva lavorato, neve un pò pesante in basso, condizioni molto varie insomma.
Quindi, di scendere dal cantiere non ci ho pensato proprio; mi sono accontentato dei soliti bordo pista del presena e della paradiso, a tarda mattinata ho visto che qualcuno aveva iniziato a fare la sgualdrina.
E oggi si legge che in giro ci sono stati tanti incidenti nel weekend, come era prevedibile.

Insomma...è un anno un pò bastardo...stiamo all'occhio e, nel dubbio, tiriamo indietro...

Alla luce di quanto scritto da spino71, in considerazione del periodo climatico che stiamo vivendo in questi ultimi anni, e del sempre più frequente coinvolgimento di guide in eventi luttuosi, si può ipotizzare di dover azzerare le conoscenze fin qui acquisite e ripartire con nuove esperienze?
 
Alla luce di quanto scritto da spino71, in considerazione del periodo climatico che stiamo vivendo in questi ultimi anni, e del sempre più frequente coinvolgimento di guide in eventi luttuosi, si può ipotizzare di dover azzerare le conoscenze fin qui acquisite e ripartire con nuove esperienze?

L'anno è bastardo per me anche perché fino a poche settimane fa quasi tutti gli itinerari erano inagibili ed ora che sono finalmente agibili , la tentazione di farli è molto alta e magari si tende psicologicamente a sottovalutare alcune condizioni pur di porre fine all'astinenza da belle discese !
 
L'anno è bastardo per me anche perché fino a poche settimane fa quasi tutti gli itinerari erano inagibili ed ora che sono finalmente agibili , la tentazione di farli è molto alta e magari si tende psicologicamente a sottovalutare alcune condizioni pur di porre fine all'astinenza da belle discese !

non voglio far polemica! io di solito non mi avventuro da nessuna parte, non ho la capacità di valutare la pericolosità di un pendio, della neve e tutto, ma questa che hai detto mi sembra una caxxata. io so che non son capace, non ho l'attrezzatura, non ho la possibilità x una guida e me ne sto in pista e mi diverto li con saltini e bordo o al massimo due metri fuori, o mi fiondo in pista sulla fresca non tirata appena dopo una nevicata, ma non di più. poi capisco che la voglia sia estrema, ma io preferisco tenere salva la mia pelle.
ringrazio chi ha aperto il post e tutti gli ottimi commenti successivi per mettere in guardia chiunque, spericolati, otiimi freeriders, e anche chi non ha mai messo piede fuori e vorrebbe buttarsi. son contento che sia finita nel migliore dei modi e che le precauzioni abbiamo fatto il loro lavoro!
 
L'anno è bastardo e continuerà ad esserlo: ha nevicato poco a inizio stagione, poi è arrivato ripetutamente vento e freddo che hanno contribuito a creare brine di profondità e quindi strati deboli, quando poi arrivano 60-70 cm di fresca basta un minimo innesco e viene giù tutto.
Quindi bisogna tenerlo ben presente e non dimenticarlo.
Personalmente, io me la sono già messa un pò via: se arriva la fresca pendii morbidi e boschi, nella speranza poi che la stagione primaverile dello scialpinismo possa dare condizioni più sicure e permettere qualche bella escursione.
Paradossalmente poi, i canali potrebbero, con le dovute accortezze, risultare "meno pericolosi"
 
Quella volta che ho sciato con Sippi era una giornata con un certo rischio a Cervinchia, aveva fatto vento nella notte e non era sicuro scendere ovunque, bisognava valutare. In quella giornata mi è parso di capire che sia un ottimo sciatore e una persona molto coscienziosa, che valuta bene le condizioni, il pendio, soste, ordine di partenza, mi ha pure raccontato l'organizzazione dei suoi soci dolomitici e sono rimasto molto colpito perché è quello che vorrei dai miei soci di freeride. Ridurre al minimo il rischio, essere sempre pronti al peggio e divertirmi.

Premesso questo mi rimane comunque il dubbio sulla vostra propensione al rischio. Mi spiego: al primo passaggio avevate già visto che il pendio era instabile, tant'è che ha staccato un pezzo, tuttavia avete deciso di tornarci.
Certo, avrebbe potuto staccare tutto anche al primo passaggio, penso sia impossibile valutare a priori la tolleranza di carico di un pendio. Ma perché ripassarci?

Non è una polemica, ma mi piacerebbe capire cosa avete pensato voi.

Mettendola dal punto di vista matematico/statistico, l'analisi del rischio era in tale situazione "tollerabile" e il risk premium dato dalla discesa era alto.

È la spiegazione più plausabile che posso darti pur consapevole che potrà innescare una serie di fraintendimenti e illazioni a cascata, ma chi ha orecchie per intendere, intenda.

Il distacco precedente può voler dire tutto e niente, così come non può ritenersi sicuro nemmeno un passaggio dove sono già passati in 20 e fino ad allora non fosse successo nulla.

Anzi, storicamente sono forse stati più letali episodi valanghiferi su pendii considerati stabili e già battuti da molti, spesso proprio causati da un idea di falsa sicurezza.

Ripeto un ultima volta, eravamo consci di quello che affrontavamo e lo abbiamo fatto nella maniera più consona alla situazione. L'imprevisto è arrivato e l'esito è stato bene o male quello considerato a priori (vedi mio post lungo precedente).
Poi non pretendo certo che altri condividano la nostra scelta, ma il nocciolo della questione è che non abbiamo scelto a caso di fare quella discesa e abbiamo tenuto conto di tutte le variabili del caso.

Fine
 
Ultima modifica:
non voglio far polemica! io di solito non mi avventuro da nessuna parte, non ho la capacità di valutare la pericolosità di un pendio, della neve e tutto, ma questa che hai detto mi sembra una caxxata. io so che non son capace, non ho l'attrezzatura, non ho la possibilità x una guida e me ne sto in pista e mi diverto li con saltini e bordo o al massimo due metri fuori, o mi fiondo in pista sulla fresca non tirata appena dopo una nevicata, ma non di più. poi capisco che la voglia sia estrema, ma io preferisco tenere salva la mia pelle.
ringrazio chi ha aperto il post e tutti gli ottimi commenti successivi per mettere in guardia chiunque, spericolati, otiimi freeriders, e anche chi non ha mai messo piede fuori e vorrebbe buttarsi. son contento che sia finita nel migliore dei modi e che le precauzioni abbiamo fatto il loro lavoro!

Non capisco la tua reazione !

La mia non era una giustificazione nè era un riferimento alla vicenda di questo topic ma una considerazione generale sugli incidenti di quest'anno sulle alpi visto che la discussione era finita lì . Semplicemente dico che in un anno magro di neve come è stato questo fino a poche settimane fa può essere che molti degli incidenti che ci sono stati sulle alpi sono dovuti anche alla voglia di molti appassionati di fare subito alcuni itinerari appena il manto nevoso li ha resi agibili e che l'astinenza da belle discese può a mio parere portare psicologicamente a sottovalutare i rischi di alcuni itinerari ..
 
Non capisco la tua reazione !

La mia non era una giustificazione nè era un riferimento alla vicenda di questo topic ma una considerazione generale sugli incidenti di quest'anno sulle alpi visto che la discussione era finita lì . Semplicemente dico che in un anno magro di neve come è stato questo fino a poche settimane fa può essere che molti degli incidenti che ci sono stati sulle alpi sono dovuti anche alla voglia di molti appassionati di fare subito alcuni itinerari appena il manto nevoso li ha resi agibili e che l'astinenza da belle discese può a mio parere portare psicologicamente a sottovalutare i rischi di alcuni itinerari ..

si scusa rileggendo il tono era aggressivo, ma non volevo! e non era riferito al tuo intervento ne al caso specifico del post, ma in generale. capisco la voglia di tutti di lanciarsi, ma la vita credo non puzzi a nessuno, volevo solo dire questo
 
Alla luce di quanto scritto da spino71, in considerazione del periodo climatico che stiamo vivendo in questi ultimi anni, e del sempre più frequente coinvolgimento di guide in eventi luttuosi, si può ipotizzare di dover azzerare le conoscenze fin qui acquisite e ripartire con nuove esperienze?
Le conoscenze nivologiche sono ampie, la stratigrafia e le prove di slittamento confermerebbero che per molte zone la stabilità del manto è precaria.
Lo sciatore tuttavia non ha a disposizione questi strumenti quando scia un pendio, può avvalersi della conoscenza dello storico meteo e interpretazione dei segnali locali.
Detto questo poi ognuno fa le proprie scelte sul rischio. Ogni posto è a sé.
Personalmente la mia scelta sarà quella di preferire località a rischio contenuto dal momento che non sono ancora così esperto da valutare linee più sicure di altre, cioè mi sono fatto delle idee ma non mi fido particolarmente
 
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