Sochi 2014: Innerhofer “Tracciato con curve difficili, ma mi sono divertito”
Splende il sole a Rosa Khutor per la prima prova cronometrata della discesa olimpica maschile. Soddisfatti i quattro moschettieri azzurri impegnati su questo tracciato che domenica 9 febbraio assegnerà le medaglie olimpiche. Il migliore quest’oggi è stato un Christof Innerhofer, quinto, […]
6 feb 2014
Splende il sole a Rosa Khutor per la prima prova cronometrata della discesa olimpica maschile. Soddisfatti i quattro moschettieri azzurri impegnati su questo tracciato che domenica 9 febbraio assegnerà le medaglie olimpiche.Il migliore quest’oggi è stato un Christof Innerhofer, quinto, e dunque decisamente soddisfatto: “E’ un tracciato con molte curve difficili e i sono divertito. Su questa pista si consuma tanta energia, sotto ho sciato un po’ troppo guardingo. Ci sono solamente 5 secondi di piano, ma anche quel tratto c’è poco da staccare la spina perchè si gira in ogni caso”.Accusa un po’ di stanchezza Peter Fill che così commenta la sua prova: “Pista molto bella e faticosa, il terreno è molto mosso, soprattutto nella parte bassa, in pianura. Sotto invece non più tanto stancante. I salti sono abbastanza alti”.Il carabiniere di Castelrotto ha però il tempo di scherzare un po’ sulla sua recente paternità: “Diciamo che la lontananza non fa certo bene in questo caso, sto spendendo molti soldi in telefonate…Scherzi a parte, sono felicissimo, sento casa spesso e il piccolo Leon fa il bravo”.Alle spalle di Fill, accodati gli altri due azzurri Heel e Paris. “Mi è mancato un po’ il tempismo e le distanze, è stata comunque una buona prova – è stato il primo commento di Werner Heel – Fino a metà è divertente, poi un piano ti addormenti un po’, ci sono distanze più lunghe fra una porta e lunga, il primo allenamento è sempre quello più faticoso, faremo meglio nei prossimi giorni”.
I 3.425 metri della Downhill Men di Rosa Khutor, la pista più lunga nella storia delle olimpiadi moderne, è piaciuta molto a Dominik Paris. “Molto bella questa pista. Sembrava più difficile in ricognizione, alla fine mi è sembrata abbastanza facile – commenta il forestale della Val d’Ultimo – Qui è molto lucido ogni salto, ma gli sci tengono bene. Nella parte bassa la neve si spacca un po’, ci sono dei grumi. Fisicamente mi sento abbastanza bene, il dolore non c’è più, devo soltanto ritrovare il ritmo giusto. Nei prossimi giorni posso fare molto meglio, stavolta sono andato un po’ in giro”.